2020
I propositi divini dell’intimità sessuale
Agosto 2020


I propositi divini dell’intimità sessuale

Comprendere il dono divino della sessualità nell’ambito del piano di felicità ci aiuta a comprendere l’importanza della legge della castità.

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bride and groom in front of the temple

Fotografia di una coppia al Tempio di Bountiful, Utah, di Janae Bingham

Il nostro obiettivo nella vita terrena è diventare come i nostri genitori celesti. La nostra comprensione e il nostro uso divini dell’intimità sessuale sono fondamentali in tale processo di sviluppo.

La legge della castità è una legge eterna, data dal nostro Padre Celeste a tutti i Suoi figli in tutte le epoche. Rimane valida ed è applicabile tanto oggi quanto lo era nelle precedenti epoche della storia del mondo. Come per gli altri comandamenti, la legge è data dal Padre Celeste per benedire e aiutare i Suoi figli a raggiungere il loro potenziale divino. Obbedire alla legge della castità comprende l’astensione da tutti i rapporti sessuali prima del matrimonio e il rimanere completamente fedeli e leali dopo il matrimonio. I rapporti sessuali devono essere limitati all’interno di un matrimonio tra un uomo e una donna.1

Il Padre Celeste intende che i rapporti sessuali nel matrimonio abbiano la finalità di procreare, di esprimere amore e di rafforzare i legami emotivi, spirituali e fisici tra marito e moglie. Nel matrimonio, l’intimità sessuale dovrebbe unire moglie e marito nella fiducia, nella dedizione e nella considerazione reciproci.2 I rapporti sessuali all’interno del matrimonio devono rispettare l’arbitrio di entrambi i coniugi e non devono essere usati per esercitare controllo o dominio.

Tuttavia, ci si potrebbe domandare: “Perché dovrei obbedire alla legge della castità? Perché a Dio interessa il mio comportamento morale?”. Per rispondere a queste domande, Dio ha rivelato la dottrina che, se compresa correttamente, ci motiverà a osservare la legge della castità e a scegliere di esprimere la nostra sessualità entro i confini che Egli ha stabilito.3 Come con tutti i comandamenti di Dio, la legge della castità si comprende meglio nel contesto del piano di salvezza e di Esaltazione del Padre Celeste (vedere Alma 12:32). L’obbedienza alla legge della castità sarà fonte di benedizioni straordinarie.

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couple with child in front of the temple

Fotografia di una famiglia al Tempio di Kona, Hawaii, di Denise Renee Bird

Promesse eccezionali

Tutti gli esseri umani sono amati figli e amate figlie di spirito di genitori celesti, con una natura divina e un destino eterno. Il motivo per cui abbiamo un corpo è quello di sviluppare tale natura divina in modo da poter realizzare infine il nostro destino eterno.4 Il Padre Celeste vuole che otteniamo un’esperienza terrena, progrediamo verso la perfezione e, alla fine, godiamo della pienezza della felicità di cui Egli stesso gode. Egli sa che, per avere questo tipo di gioia duratura, dobbiamo progredire lungo il corso che ha stabilito, obbedendo ai comandamenti che ci ha dato.

È fondamentale comprendere che i rapporti familiari devono perpetuarsi nelle eternità dopo questa vita. A coloro che sono fedeli è stato promesso che, dopo la vita terrena, “passeranno oltre gli angeli […] verso la loro esaltazione e gloria […], gloria che sarà una pienezza e una continuazione della posterità per sempre e in eterno.

Allora essi saranno dei, perché non hanno fine” (Dottrina e Alleanze 132:19–20).

La dottrina delle famiglie eterne ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è unica tra le tradizioni cristiane. Non siamo stati creati unicamente per lodare, adorare e servire qualche dio incomprensibile.5 Siamo stati creati da amorevoli genitori celesti per progredire fino a diventare come loro.6 Gli spiriti maschi e femmine sono stati creati per essere complementari. Questo è il motivo per cui il genere non è fluido nelle eternità — perché rappresenta la base per il dono supremo che il Padre Celeste possa offrire: il Suo genere di vita.7

Affinché possiamo realizzare tale benedizione, il Padre Celeste ha comandato di riservare l’intimità sessuale al matrimonio tra un uomo e una donna.8 Dio ha inteso il matrimonio come “la completa fusione di un uomo e di una donna: cuori, speranze, vita, amore, famiglia, futuro, tutto. [… Essi] dovevano essere ‘una sola carne’ nella loro vita in comune”9. Secondo il piano di Dio, non possiamo ottenere il tipo di vita di cui gode il nostro Padre Celeste da soli o senza un impegno totale di fedeltà, nell’ambito del matrimonio, a nostro marito o nostra moglie.

Dio ci permette di scegliere il modo in cui vivremo la nostra vita. Non ci costringerà a seguire il percorso che Egli ha stabilito anche se sa che ci porterà alla nostra felicità più grande. I comandamenti e le alleanze di Dio costituiscono il sentiero che ci permette di diventare eredi completi nel Suo regno, coeredi di Gesù Cristo (vedere Romani 8:17). Compiendo le giuste scelte, sviluppiamo la natura divina insita in noi. I rapporti sessuali sono “una delle più alte espressioni […] della nostra natura [divina]”10. Un’espressione appropriata della sessualità da parte nostra consente lo svolgersi del piano di Dio sulla terra e nelle eternità,11 qualificandoci per diventare come il nostro Padre Celeste.12 Dio promette ai fedeli la vita eterna, che include il matrimonio eterno, i figli e tutte le altre benedizioni di una famiglia eterna.13

Le filosofie distraenti e gli inganni di Satana

I ragionamenti fallaci e gli inganni di Satana hanno prodotto filosofie distraenti che pretendono di eliminare la necessità di obbedire ai comandamenti di Dio, specialmente alla legge della castità. La voce contraria di Satana è forte e le sue filosofie sono spesso allettanti. Nel Libro di Mormon, alcuni abbracciarono tali filosofie per ingannare altri e per trarne vantaggio. Per esempio, Nehor insegnò ai Nefiti “che tutta l’umanità sarebbe stata salvata all’ultimo giorno, e che non dovevano temere né tremare, ma che potevano alzare il capo e gioire; poiché il Signore aveva […] pure redento tutti gli uomini: e alla fine tutti gli uomini avrebbero avuto la vita eterna” (Alma 1:4).

Se adottiamo la filosofia di Nehor, non abbiamo alcun incentivo a limitare i nostri appetiti sessuali perché non ci sono conseguenze eterne. E se violiamo la legge della castità? Nessun problema, dato che i seguaci di Nehor “non credevano nel pentimento dei loro peccati” (Alma 15:15). Questa allettante filosofia può essere seducente e molti la trovano interessante; possiamo fare quello che vogliamo senza conseguenze eterne.

Altri falsi insegnanti presenti nel Libro di Mormon predicavano che credere in Gesù Cristo e nella Sua Espiazione e obbedire ai Suoi comandamenti significa “[porsi] sotto il giogo” di “cose folli” e deriva dalle ridicole “tradizioni dei [propri] padri” (Alma 30:13, 14). Infatti, proclamavano che attendere “la remissione dei [propri] peccati” è un un mero problema mentale o emotivo, “l’effetto di una mente resa delirante” (Alma 30:16). La conclusione inevitabile di tali insegnamenti è che ogni uomo e ogni donna riescono in questa vita “secondo le [proprie] inclinazioni” e la propria “forza”, e che qualsiasi cosa essi facciano “non [è] un crimine” (Alma 30:17). Questi falsi insegnamenti promuovono la disobbedienza alla legge della castità perché la concezione di giusto e sbagliato è superata.

Non stupisce che queste filosofie siano ancora popolari! Nessuna responsabilità per qualsiasi scelta sembra la libertà definitiva. Se possiamo evitare la maggior parte delle conseguenze terrene essendo discreti e facendo attenzione, che c’è di male? In un contesto del genere, la legge della castità appare datata, moralista e inutile.

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smiling family

Fotografia di May Bo Hubbard

Leggi eterne

Le leggi di Dio non sono negoziabili. Egli ci permette di ignorarle, ma non siamo liberi di creare le nostre regole per le eternità più di quanto una persona non sia libera di creare proprie leggi personalizzate per la fisica. Dio vuole che siamo eredi qualificati del Suo regno. Aspettarsi la Sua eredità celeste pur seguendo un corso diverso da quello che ha tracciato è da ingenui.

Prima di essere chiamato a servire nella Chiesa a tempo pieno, io (anziano Renlund) mi occupavo di pazienti con insufficienze cardiache gravi. Per quanto riguarda l’insufficienza cardiaca e la cardiologia dei trapianti, ci sono procedure definite e consolidate da seguire per ottenere il miglior risultato: una vita più lunga e di qualità migliore. Trattare il paziente in un altro modo non porta ai migliori risultati. Mi lasciava esterrefatto che alcuni pazienti cercassero di negoziare il corso della terapia. Alcuni pazienti dicevano: “Preferisco non prendere alcun farmaco”, oppure “Dopo il trapianto, non voglio sottopormi ad alcuna biopsia cardiaca”. Ovviamente, i pazienti sono liberi di seguire il proprio corso, ma non possono perseguire un corso di azioni meno buono e aspettarsi il miglior risultato.

Lo stesso vale per noi. Siamo liberi di scegliere il corso della nostra vita, ma non siamo liberi di scegliere il risultato derivante dal seguire regole personali, a prescindere da quante volte qualcuno ci dica che possiamo. Non è colpa del Padre Celeste se non riceviamo le benedizioni connesse alla legge della castità a motivo della disobbedienza.

In questa dispensazione, il Salvatore ha insegnato che le leggi eterne non sono flessibili né aperte alla discussione. Egli ha detto: “E ancora, in verità vi dico: ciò che è governato dalla legge è anche protetto dalla legge, ed è santificato e reso perfetto da essa.

Ciò che infrange la legge e non vi aderisce, ma cerca di diventare la legge di se stesso, […] non può essere santificato dalla legge, né dalla misericordia, dalla giustizia o dal giudizio” (Dottrina e Alleanze 88:34–35; enfasi aggiunta). Non possiamo sostituire le nostre regole alle leggi eterne più di quanto un uomo, toccando i carboni ardenti, possa decidere di non bruciarsi.

Se non saremo obbedienti, godremo solo “di ciò che [siamo] disposti a ricevere, poiché non [siamo stati] disposti a godere di ciò che [avremmo] potuto ricevere” (Dottrina e Alleanze 88:32). L’obbedienza alla legge della castità è uno dei modi in cui dimostriamo di essere disposti a fare qualunque cosa sia necessaria per ricevere tutte le benedizioni straordinarie associate alle famiglie eterne.

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smiling couple

Fotografia di Denise Renee Bird

Le leggi di Dio sono, alla fine, sempre giuste

Non tutti i figli del Padre Celeste hanno l’opportunità, in questa vita, di sperimentare l’intimità sessuale in relazioni matrimoniali secondo la legge di Dio. Alcuni non avranno l’opportunità di sposarsi. Altri sono convinti che le loro circostanze particolari rendono l’applicazione della legge della castità talmente difficile e ingiusta che possono scegliere di ignorarla.

Tuttavia, ciò che è giusto deve essere giudicato da una prospettiva eterna, da quella del Padre Celeste e di Gesù Cristo.14 Il Salvatore ha esortato il Suo popolo ad astenersi dal giudicare ciò che è giusto o non lo è fino al giorno in cui preparerà i Suoi gioielli (vedere Malachia 3:17–18). I “gioielli” a cui si riferisce il Salvatore sono coloro che, nonostante l’ingiustizia percepita o temporanea o qualsiasi altro impedimento, rispettano i Suoi comandamenti.

Quando le nostre circostanze ci sembrano ingiuste, è meglio seguire il consiglio di re Beniamino. Egli ha detto: “Desidererei che consideraste lo stato benedetto e felice di coloro che obbediscono ai comandamenti di Dio. Poiché ecco, essi sono benedetti in tutte le cose, sia temporali che spirituali; e se si mantengono fedeli fino alla fine sono accolti in cielo, affinché possano in tal modo dimorare con Dio in uno stato di felicità senza fine” (Mosia 2:41; enfasi aggiunta).

In fin dei conti, niente è paragonabile all’ingiustizia infinita subita dal Salvatore. Però, se saremo fedeli, Egli ci risarcirà di tutte le ingiustizie che subiamo e noi raggiungeremo uno stato di felicità senza fine.

Se sceglieremo di osservare i comandamenti di Dio, compresa la legge della castità, avremo gioia e “pace in questo mondo, e vita eterna nel mondo a venire” (Dottrina e Alleanze 59:23)15 perché faremo parte di una famiglia eterna, insieme agli antenati e ai posteri.16 Se saranno suggellati per l’eternità tramite l’autorità del sacerdozio, marito e moglie riceveranno l’Esaltazione e avranno una pienezza di gloria e una progenie eterna.17

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bride and groom

Fotografia di Jamie Dale Johnson

Tentazione e pentimento

Dio ha previsto che saremmo stati tentati nel cercare di vivere la legge della castità. Ecco perché ha dato Suo Figlio affinché fosse il nostro Salvatore e Redentore. Grazie a Gesù Cristo e alla Sua Espiazione, possiamo essere rafforzati per poter resistere alla tentazione. Tutti i figli di Dio che sperimentano tentazioni di qualsiasi tipo possono rivolgersi al Salvatore per chiedere aiuto.18 Gesù Cristo capisce quello che stiamo vivendo perché “in ogni cosa è stato tentato come noi”, e noi siamo esortati ad “accostarci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:15, 16).

Quando vacilliamo, dobbiamo ricordare che possiamo diventare puri grazie alla fede in Gesù Cristo e al pentimento sincero.19 Il Signore ha promesso che “quand’anche i [nostri] peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve” (Isaia 1:18). Il Salvatore non si limiterà a perdonare; Egli dimenticherà il nostro peccato.20 Che cosa potremmo chiedere di più? Aiuto quando siamo tentati, perdono quando ci pentiamo. Non dovremmo temere il pentimento anche se Satana cerca “di impedirci di guardare a Gesù Cristo, che sta a braccia aperte, con la speranza e l’intenzione di guarirci, perdonarci, mondarci, rafforzarci, purificarci e santificarci”21.

Testimonianza

Le leggi di Dio sono concepite per la nostra felicità suprema. Egli vuole che usiamo il nostro corpo e la nostra sessualità nei modi che ha ordinato così che possiamo diventare come Lui. Nel nostro matrimonio siamo stati benedetti con fiducia reciproca tramite l’obbedienza alla legge della castità. La fiducia che abbiamo l’uno nell’altra e nel nostro Padre Celeste si è rafforzata mentre abbiamo osservato questo comandamento. Il piano di Dio è l’unico sentiero che rende possibile la gioia più completa. Vi promettiamo che anche voi potete sapere che Dio vi ama e che sarete benedetti per l’eternità se osserverete i Suoi comandamenti.

Note

  1. Vedere Giacobbe 2:27–30; Predicare il mio Vangelo – Guida al servizio missionario (2004), “Lezione 4: I comandamenti”, 77.

  2. Vedere Manuale generale – Servire ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni] (2020), 2.1.2, ChiesadiGesuCristo.org; David A. Bednar, “Noi crediamo nell’essere casti”, Liahona, maggio 2013, 41–44; Russell M. Nelson, “Nutrire il matrimonio”, Liahona, maggio 2006, 36–38; Richard G. Scott, “Le giuste scelte”, La Stella, gennaio 1995, 42–44.

  3. Vedere Boyd K. Packer, “I piccoli fanciulli”, La Stella, gennaio 1987, 15.

  4. Vedere “La famiglia – Un proclama al mondo”, Liahona, maggio 2017, 145. Nel proclama, il significato inteso per il termine “sesso” è il sesso biologico alla nascita.

  5. Vedere Thomas Watson, “Man’s Chief End Is to Glorify God”, in A Body of Practical Divinity (1833), 8; Roger E. Olson, The Story of Christian Theology (1999), 506; The Catechism of Christian Doctrine: Prepared and Enjoined by Order of the Third Plenary Council of Baltimore (1885); tutto secondo quanto citato in Terryl L. Givens, Feeding the Flock: The Foundations of Mormon Thought: Church and Praxis (2017), 1.

  6. Vedere Dallin H. Oaks, “Apostasia e restaurazione”, La Stella, luglio 1995, 98–101.

  7. Vedere “La famiglia – Un proclama al mondo”. Nell’eternità non saremo asessuati, come alcuni teologi hanno suggerito. Vedere Terryl L. Givens, Feeding the Flock: The Foundations of Mormon Thought: Church and Praxis (2017), 188–190.

  8. Vedere Dottrina e Alleanze 42:22–24; vedere anche “La famiglia – Un proclama al mondo”.

  9. Jeffrey R. Holland, “La purezza personale”, La Stella, gennaio 1999, 91.

  10. David A. Bednar, “Noi crediamo nell’essere casti”, Liahona, maggio 2013, 42.

  11. Vedere Neil L. Andersen, “I figli”, Liahona, novembre 2011, 28–30.

  12. Vedere Dallin H. Oaks, “Apostasia e restaurazione”, La Stella, luglio 1995, 98–101.

  13. Vedere Dottrina e Alleanze 131:1–4; 132:19–20, 24.

  14. Vedere D. Todd Christofferson, “Perché il matrimonio, perché la famiglia”, Liahona, maggio 2015, 50–53.

  15. Vedere anche Mosia 2:41; Manuale generale, 2.1.2.

  16. Vedere Malachia 4:1.

  17. Vedere Dottrina e Alleanze 132:19.

  18. Vedere Alma 13:28.

  19. Vedere Isaia 1:18; Dottrina e Alleanze 58:42.

  20. Vedere Dottrina e Alleanze 58:42.

  21. Russell M. Nelson, “Possiamo fare meglio ed essere migliori”, Liahona, maggio 2019, 67.

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