Dipendenza
Passo 2: Crediamo che il potere di Dio possa ricondurci alla completa guarigione spirituale


“Passo 2: Crediamo che il potere di Dio possa ricondurci alla completa guarigione spirituale”, La guarigione mediante il Salvatore: Programma di recupero dalle dipendenze – Guida alla riabilitazione in 12 passi (2023)

“Passo 2”, Programma di recupero dalle dipendenze – Guida alla riabilitazione in 12 passi

uomo che parla a delle persone sedute in cerchio

Passo 2: Crediamo che il potere di Dio possa ricondurci alla completa guarigione spirituale.

3:45

Principio chiave: speranza

Dopo aver riconosciuto la nostra impotenza di fronte alla dipendenza, in molti ci siamo sentiti senza speranza. Abbiamo provato a smettere tante volte. Alcuni di noi hanno pregato Dio innumerevoli volte. Ci siamo scusati per il nostro comportamento e abbiamo promesso di cambiare. Ma dopo aver fallito più e più volte, abbiamo iniziato a pensare che Dio fosse deluso da noi e che non ci avrebbe aiutato. Chi fra noi è cresciuto senza alcuna conoscenza di Dio era certo di non avere via d’uscita. In un modo o nell’altro, il passo 2 ci ha offerto una risposta che avevamo scartato o che non avevamo mai preso in considerazione: trovare speranza in Gesù Cristo e nel potere della Sua Espiazione.

Resi umili, alla fine abbiamo chiesto aiuto. Aggrappandoci a ciò sembrava solo un sottilissimo filo di speranza, abbiamo cominciato a partecipare agli incontri e a collaborare con gli sponsor. All’inizio, andavamo agli incontri pieni di dubbi e di paure. Ci sentivamo spaventati, stanchi e, verosimilmente, perfino cinici, ma almeno ci eravamo andati.

Durante gli incontri abbiamo ascoltato persone descrivere con onestà com’era stata la loro vita, che cosa li aveva spinti a cambiare, e come ci si sente dopo essersi liberati della dipendenza. Abbiamo scoperto che molte delle persone che vedevamo a questi incontri in passato si erano sentite disperate proprio come noi. Tuttavia, continuando a partecipare, abbiamo visto molti di loro ridere, parlare, sorridere sinceramente e provare ottimismo riguardo al futuro. Abbiamo incontrato molte persone che avevano sperimentato un profondo cambiamento di vita, un cambiamento che anche noi desideravamo.

A poco a poco, i principi di cui parlavano e che mettevano in pratica hanno cominciato a funzionare anche per noi. Ritornando ogni volta, abbiamo cominciato a sentire qualcosa che non sentivamo più da anni: la speranza. Se l’avevano provata altre persone che erano sull’orlo del baratro, forse c’era speranza anche per noi. Abbiamo iniziato a credere che, se ci fossimo rivolti a Gesù Cristo, “non [ci sarebbe stata] abitudine, non [ci sarebbe stato] vizio, ribellione, trasgressione, offesa che [fosse] esclusa dalla promessa del completo perdono” (Boyd K. Packer, “Lo splendente mattino del perdono”, La Stella, gennaio 1996, 20).

In questa atmosfera di fede e di testimonianza, abbiamo trovato la speranza che ci ha risvegliati alla conoscenza della misericordia e del potere di Dio. Abbiamo cominciato a credere che Egli potesse liberarci dalla schiavitù della dipendenza. Nel processo di riabilitazione, abbiamo seguito l’esempio dei nostri amici. Abbiamo iniziato a compiere i passi, ricevendo il supporto di altre persone, compresi i nostri sponsor, e partecipando agli incontri del programma di recupero. Pregando, meditando e applicando le Scritture, col tempo abbiamo iniziato a ritornare all’attività nella Chiesa. I miracoli hanno cominciato ad accadere anche per noi, e ci siamo resi conto che la benedizione della grazia di Gesù Cristo ci aiutava a rimanere puliti, un giorno alla volta.

Lavorando sul passo 2, abbiamo maturato la disponibilità a sostituire la fiducia in noi stessi e nelle nostre dipendenze con la fede nell’amore e nel potere di Gesù Cristo. Col supporto degli altri, abbiamo affrontato questo passo con la mente e con il cuore e abbiamo imparato che il recupero dalle dipendenze deve avere un fondamento spirituale. Poi, andando avanti e mettendo in pratica ciascuno dei passi consigliati in questa guida, la natura spirituale del recupero ci è stata ripetutamente confermata.

Questo è un programma spirituale e di azione. Per noi e per innumerevoli altre persone, il lavoro fatto nel percorso di recupero è valso ogni sforzo. Quando applichiamo questi principi e permettiamo loro di operare nella nostra vita, torniamo ad avere una mente sana e una salute spirituale completa. Scopriamo un rapporto autentico con noi stessi, con gli altri e con il Salvatore Gesù Cristo.

Per alcuni di noi, il miracolo del recupero è sembrato giungere rapidamente; per altri, la ripresa è stata più graduale. In ogni caso, la cosa importante è aver continuato a credere e confidare che Dio avrebbe fatto per noi ciò che non potevamo fare da soli. Col tempo siamo riusciti a dire che grazie alla “costanza in Cristo” siamo stati salvati dalla dipendenza e godiamo di un “perfetto fulgore di speranza” (2 Nefi 31:20).

Il nostro amorevole Padre Celeste e Suo Figlio, Gesù Cristo, sono con noi in ogni passo del nostro cammino. Ci aiutano a nutrire e ad accrescere la nostra speranza in Cristo. Il presidente M. Russell Ballard ha insegnato:

“Se siete vittime di una qualsiasi dipendenza, sappiate che c’è speranza, perché Dio ama tutti i Suoi figli e perché l’Espiazione del Signore Gesù Cristo rende possibile ogni cosa.

Ho visto la meravigliosa benedizione della riabilitazione che può liberare dalle catene della dipendenza. Il Signore è il nostro pastore e non ci mancherà nulla se riponiamo la nostra fiducia nel potere [della Sua] Espiazione. So che il Signore può liberare e libererà la vittima dalla schiavitù perché, come ha proclamato l’apostolo Paolo: ‘Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica’ (Filippesi 4:13)” (“Oh, l’astuto piano del maligno”, Liahona, novembre 2010, 110).

Se abbiamo delle ricadute, troviamo molto utile rivolgerci a Dio e parlare con i nostri sponsor. Potremmo essere tentati di perdere ogni speranza. Tuttavia, una ricaduta non distrugge i progressi fatti e non deve spazzare via la nostra speranza. La ricaduta rappresenta un efficace promemoria della necessità di continuare a frequentare gli incontri del programma di recupero, trovare il supporto di sponsor e di altre persone, arrenderci a Dio e compiere questi passi. Andando avanti, cominciamo a sentire il potere di Gesù Cristo nelle nostre vite. Acquisiamo una maggiore capacità di astenerci e la nostra speranza aumenta.

L’anziano David A. Bednar ha insegnato: “Possiamo a torto ritenere che tali benedizioni e doni siano riservati ad altre persone che sembrano più rette, o che hanno incarichi più visibili nella Chiesa. Vi porto testimonianza che la tenera misericordia del Signore è a disposizione di tutti noi e che il Redentore d’Israele è ansioso di elargirci questo dono” (“La tenera misericordia del Signore”, Liahona, maggio 2005, 101). Nel percorso verso la riabilitazione, Gesù Cristo ci concederà molte tenere misericordie, fra cui una delle più importanti è la speranza che il potere di Dio possa riportarci alla piena salute spirituale.

Azioni da intraprendere

Questo è un programma basato sulle azioni. Il nostro progresso dipende dall’applicazione costante dei passi nella vita quotidiana. Per questo si parla di “compiere i passi”. Le azioni seguenti ci aiutano a venire a Cristo e a ricevere la direzione e la forza necessarie per intraprendere il passo successivo nel nostro percorso di recupero.

Sviluppa una corretta comprensione del carattere di Dio

Spesso la vergogna ci impedisce di comprendere il carattere di Dio e l’amore che prova per noi. Accecati dal nostro dolore e dalle nostre dipendenze, spesso Lo vediamo come un essere vendicativo, deluso o arrabbiato con noi. Lo scopo di questo passo è accantonare le idee errate che abbiamo su Dio e sviluppare una migliore comprensione del Suo amore, della Sua misericordia, nonché della Sua volontà e del Suo desiderio di benedirci.

Innanzitutto, è importante capire che Dio c’è anche se non avvertiamo la Sua presenza. Arrivare a conoscere Dio è impegnativo e richiede pazienza. Può essere difficile quando siamo abituati alla gratificazione immediata, ma col tempo possiamo iniziare a vedere e sperimentare le Sue caratteristiche divine. Impariamo a conoscere meglio Dio.

Possiamo chiedere al Padre Celeste di aiutarci a comprendere meglio la Sua natura. Possiamo cercare la mano di Dio nella nostra vita e vedere quanto Egli fa per noi. Possiamo studiare i passi scritturali sulla misericordia e la grazia del Salvatore e poi discuterne con i nostri sponsor e con le altre persone che ci sostengono.

Quando iniziamo ad acquisire una migliore comprensione dell’amore e della misericordia di Dio, cominciamo a provare maggiori fiducia e speranza nel Suo potere di liberarci. Il presidente J. Reuben Clark jr ha testimoniato della misericordia del nostro Padre Celeste affermando: “Credo che il nostro Padre Celeste voglia salvare ognuno dei Suoi figli. […] Credo che nella Sua giustizia e misericordia Egli ci darà la massima ricompensa possibile per le nostre azioni, ci darà tutto ciò che potrà; mentre penso che, al contrario, ci infliggerà la minima pena che Gli è possibile infliggerci” (in Conference Report, ottobre 1953, 84).

Prega e studia le Scritture

Il presidente M. Russell Ballard ha affermato: “Se chi ha una dipendenza desidera liberarsene, esiste una via per la libertà spirituale — un modo per sfuggire alla schiavitù — un modo comprovato. Si inizia con la preghiera — una comunicazione sincera, fervente e costante con il Creatore del nostro spirito e del nostro corpo, ovvero il nostro Padre Celeste” (“Oh, l’astuto piano del maligno!”, Liahona, novembre 2010, 110).

Abbandonando l’orgoglio e impegnandoci a fare del nostro meglio ogni giorno, acquisiamo il desiderio di pregare per ricevere guida e direzione da un amorevole Padre Celeste. Alcuni di noi non avevano mai veramente pregato o meditato sulle Scritture. Alcuni di noi sono stati tentati di smettere di pregare o di studiare. Pensavamo erroneamente che questi sforzi non funzionassero perché non ci sentivamo vicini a Dio o perché lottavamo ancora contro la dipendenza.

Abbiamo scoperto che una delle chiavi per riuscire era continuare a utilizzare questi strumenti spirituali. Per molti di noi, pregare ad alta voce, offrire semplici preghiere di gratitudine durante il giorno e pregare per gli altri sono diventate pratiche nuove e potenti. Uno dei modi per accrescere il potere della preghiera è esprimere più onestamente le nostre difficoltà a Dio. La nostra volontà di cambiare si è rafforzata persino quando abbiamo detto al Padre Celeste che non volevamo farlo. Ci sono anche arrivate impressioni più frequenti, sommesse e piccole da parte dello Spirito Santo. Abbiamo iniziato a chiedere a Dio quali piccoli passi avremmo potuto compiere ogni giorno, invece di chiedergli semplicemente di rimuovere all’istante le nostre difficoltà e dipendenze.

Infine, il desiderio di comunicare con Dio ci porta a studiare le parole dei profeti antichi e moderni. Studiare le Scritture in spirito di preghiera, cercare risposte alle nostre domande e annotare le impressioni dello Spirito può essere utile per arrivare a credere che Dio può aiutarci e ci aiuterà.

Un ottimo punto di partenza per studiare la parola di Dio sono i passi scritturali e le citazioni riportate alla fine di ogni capitolo di questa guida. Ogni passo e ogni citazione sono stati selezionati tenendo a mente il tema della riabilitazione e ogni domanda è posta con la speranza che possa aiutarci ad applicare i passi e le citazioni alla nostra vita. Abbiamo scoperto che dedicare anche solo pochi minuti ogni giorno alla ricerca di ciò che Dio desidera comunicarci restituisce grandi ricompense. Testimoniamo che questo è vero: “Sì, vediamo che chiunque vuole può tenersi stretto alla parola di Dio, che è viva e potente, che reciderà tutte le astuzie e le trappole e gli inganni del diavolo” (Helaman 3:29).

Studio e comprensione

I passi scritturali e le dichiarazioni dei dirigenti della Chiesa seguenti possono aiutarci nel nostro percorso di recupero. Possiamo usarli per meditare, studiare e scrivere un diario. Dobbiamo ricordarci di essere onesti e specifici quando scriviamo, per trarne il massimo beneficio.

Credi in Dio

“Credete in Dio; credete che egli esiste, e che ha creato tutte le cose, sia in cielo che in terra; credete che egli ha tutta la saggezza e tutto il potere, sia in cielo che in terra; credete che l’uomo non comprende tutte le cose che il Signore può comprendere” (Mosia 4:9).

  • Molte evidenze in cielo e sulla terra attestano l’esistenza di Dio. Quali prove ho del fatto che Dio esiste e ci ama?

Accresci la tua fede in Gesù Cristo

Il presidente Russell M. Nelson ha insegnato: “[Accrescete] la vostra fede a partire da oggi. Tramite la vostra fede, Gesù Cristo aumenterà la vostra capacità di spostare le montagne della vostra vita” (“Cristo è risorto; la fede in Lui sposterà le montagne”, Liahona, maggio 2021, 101).

Molti di noi hanno provato a uscire dalla dipendenza con la sola forza di volontà o riponendo la loro fiducia in un amico o un terapeuta. Prima o poi abbiamo scoperto che la fiducia riposta in noi stessi o in altre persone non ci consentiva di liberarci completamente. La fede in Gesù Cristo e nella Sua capacità di guarirci è il fondamento del nostro recupero.

  • Come mi sento oggi riguardo al rivolgermi al Salvatore nel mio impegno verso la riabilitazione?

  • Cosa mi ha aiutato ad avere fede in Gesù Cristo?

  • Cosa mi suggeriscono di fare il mio sponsor, i dirigenti della Chiesa e altri per accrescere la mia fede?

Il potere e la forza della speranza

Se abbiamo speranza nel cuore e nella mente, saremo focalizzati sulle nostre azioni future. La speranza genera forza e sicurezza durature, non un ottimismo temporaneo. La speranza può anche essere una fonte di pace, calma e stabilità emotiva mentre avanziamo nel nostro percorso di recupero dalla dipendenza.

Riguardo a questo principio, il presidente Russell M. Nelson ha affermato: “La speranza è più potente di un sognante desiderio. La speranza, rinvigorita dalla fede e dalla carità, sviluppa una forza forte come l’acciaio. La speranza diventa un’ancora per l’anima. […] Se ci aggrapperemo all’ancora della speranza, questa sarà la nostra protezione per sempre” (“A More Excellent Hope” [riunione della Brigham Young University, 8 gennaio 1995], 3, speeches.byu.edu).

  • Quando ho sentito forza e sicurezza grazie alla speranza in Cristo?

  • Quali pratiche e azioni spirituali quotidiane stavo attuando in quel periodo?

  • In che modo la speranza ha influito sulla mia mente, sul mio umore e sul mio spirito? In che modo ha influito sui miei obiettivi e progetti futuri?

  • In che modo ha influito sulle mie relazioni e interazioni con le persone che mi amano e si prendono cura di me?

Lista della gratitudine

Un modo per vedere Dio nella nostra vita è riflettere spesso sulle nostre benedizioni e scriverle. Possiamo comprendere meglio l’amore del Padre Celeste per noi cercando le prove del Suo amore e del Suo potere nella nostra vita.

  • Per cosa sono grato?

  • Quali cose belle sono successe nella mia vita?

  • Come ho visto la mano di Dio nella mia vita?

Mantieni la speranza nonostante la ricaduta

L’anziano Dale G. Renlund ha insegnato: “‘Un santo è un peccatore che continua a provare’. […] A Dio importa molto di più chi siamo e chi stiamo diventando, piuttosto che chi siamo stati. A Lui importa che continuiamo a provare” (“I Santi degli Ultimi Giorni continuano a provare”, Liahona, maggio 2015, 56). Tutti noi proviamo di tanto in tanto sentimenti di disperazione mentre ci sforziamo di guarire. Ciò è particolarmente vero quando abbiamo delle ricadute. Ma la nostra speranza e la nostra riabilitazione sono radicate più nel progresso che nella perfezione. Una ricaduta non cancella i nostri sforzi precedenti o lo slancio che ci ha spinto a rivolgerci a Gesù Cristo. Possiamo imparare a mantenere la speranza in Cristo anche quando abbiamo delle ricadute.

  • In che modo sto cercando di cambiare, migliorare e progredire?

  • Quali sono alcune delle vittorie o dei successi che ho ottenuto di recente nella mia vita?

  • Cosa dicono il mio sponsor, i dirigenti della Chiesa, i miei familiari e i miei amici dei miei sforzi e dei miei progressi?

Lui può liberarci dalla schiavitù della dipendenza

“Ma se vi volgerete al Signore con pieno intento di cuore, e riporrete in lui la vostra fiducia, e lo servirete con tutta la diligenza della vostra mente, se lo farete egli vi libererà dalla schiavitù, secondo il suo volere e a suo piacimento” (Mosia 7:33).

  • Cosa mi aiuta ad avere più fede nella promessa che Gesù Cristo mi libererà?

  • Come posso rivolgermi meglio a Gesù Cristo, riporre la mia fiducia in Lui e servirLo con massima diligenza? Quali aspetti specifici posso migliorare?

  • Cosa significa per me aspettare che Gesù Cristo mi liberi “secondo il suo volere e a suo piacimento?”.