“Lezione 183: L’autosufficienza ci permette di prenderci meglio cura del prossimo – Prepararsi a servire come farebbe il Salvatore”, Dottrina e Alleanze – Manuale per l’insegnante di Seminario (2025)
“L’autosufficienza ci permette di prenderci meglio cura del prossimo”, Dottrina e Alleanze – Manuale per l’insegnante di Seminario
Lezione 183: Sviluppare l’autosufficienza
L’autosufficienza ci permette di prenderci meglio cura del prossimo
Prepararsi a servire come farebbe il Salvatore
Il Salvatore ha insegnato ai Suoi discepoli a “[soccorrere] i deboli […] e [rafforzare] le ginocchia fiacche” (Dottrina e Alleanze 81:5). Possiamo seguire meglio queste istruzioni quando diventiamo noi stessi più autosufficienti. Questa lezione può aiutare gli studenti a capire che diventare autosufficienti consente loro di seguire meglio l’esempio del Salvatore nell’aiutare il prossimo.
Possibili attività di apprendimento
La capacità di aiutare il prossimo
Per aiutare gli studenti a comprendere che essere autosufficienti influisce sulla nostra capacità di aiutare gli altri, invita tre studenti a leggere ciascuno una di queste situazioni ipotetiche. Fai una pausa dopo la lettura di ciascuna situazione e chiedi alla classe di parlare dei vari fattori che potrebbero determinare quanto Mindy, Nathan o Jayda siano in grado di aiutare. (Se vuoi, puoi creare altre situazioni che siano più rilevanti per i tuoi studenti).
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L’amica di Mindy fa fatica a capire il suo compito di matematica e chiede aiuto a Mindy.
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Come nuovo missionario, Nathan incontra qualcuno che ha molte domande sulla restaurazione della Chiesa del Salvatore.
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Jayda viene a sapere che una famiglia del suo rione non è in grado di fornire vestiti caldi ai propri figli.
Mostra o distribuisci agli studenti una copia della seguente dichiarazione dell’anziano Robert D. Hales (1932–2017) del Quorum dei Dodici Apostoli. Invitali a trovare almeno una frase di ogni paragrafo che potrebbe applicarsi alle situazioni di cui sopra e a discuterne in piccoli gruppi. (Se necessario, aiuta gli studenti a comprendere che la parola materiale usata nella dichiarazione potrebbe includere molti aspetti del programma di benessere, come quelli finanziari, educativi, emotivi e fisici).
Autosufficienza significa assumerci la responsabilità del benessere spirituale e materiale di noi stessi e di coloro che il Padre Celeste ha affidato alle nostre cure. Soltanto quando siamo autosufficienti possiamo emulare il Salvatore nel servire e aiutare gli altri.
È importante comprendere che l’autosufficienza è un mezzo per raggiungere un fine. Il nostro vero scopo è quello di diventare simili al Salvatore e questo obiettivo viene raggiunto grazie al servizio altruistico reso agli altri. La nostra capacità di servire cresce o cala secondo il nostro livello di autosufficienza.
Come una volta ha detto il presidente Marion G. Romney: “Il cibo per nutrire gli affamati non può essere prelevato da scaffali vuoti! Il denaro per aiutare i bisognosi non può uscire da una borsa vuota! L’appoggio e la comprensione non possono provenire da chi è egli stesso emotivamente affamato. L’insegnamento non può essere impartito dall’analfabeta. E, cosa più importante di tutte, la guida spirituale non può essere data da chi è spiritualmente debole” (Conference Report, ottobre 1982, 135; o La Stella, aprile 1983, 192). (Robert D. Hales, “A Gospel Vision of Welfare: Faith in Action”, in Basic Principles of Welfare and Self-Reliance [worldwide leadership training meeting, 2009], 1–2; vedere anche ChurchofJesusChrist.org)
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Quali verità avete imparato dall’anziano Hales?
Mentre gli studenti rispondono alla domanda precedente, accertati che comprendano che, sviluppando l’autosufficienza, diventiamo più simili al Salvatore e possiamo aiutare e servire meglio il prossimo.
Puoi aiutare gli studenti a vedere l’importanza che la lezione ha per loro chiedendo loro di scrivere che cosa pensano in risposta a domande come:
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In che modo siete stati in grado di aiutare gli altri grazie a capacità o a mezzi che Dio vi ha aiutato a sviluppare?
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Su quali aspetti dell’autosufficienza il Padre Celeste vorrebbe che lavoraste adesso in modo da poter meglio prendervi cura di voi stessi e del prossimo in futuro?
Diventare più simile al Salvatore
Mostra queste indicazioni e questa domanda. Invita gli studenti a svolgere l’attività e a discutere la domanda con un compagno.
Leggete Luca 2:40, 52 e sottolineate i diversi aspetti del progresso compiuto da Gesù nella Sua giovinezza.
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In che modo la capacità del Salvatore di servire gli altri potrebbe essere stata influenzata dalla Sua crescita e dal Suo sviluppo durante la Sua giovinezza?
Dopo che le coppie avranno finito di parlarne, invita la classe a indicare diversi modi in cui un adolescente oggi può sviluppare l’autosufficienza in ciascun ambito menzionato in Luca 2:40, 52.
Lascia agli studenti il tempo di meditare in silenzio su domande come queste:
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Chi potreste aiutare in futuro se foste più autosufficienti in uno di questi ambiti? Come potreste aiutare queste persone?
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In che modo impegnarci ad essere autosufficienti ci aiuta a diventare più simili al Salvatore?
Esempi di servizio cristiano grazie all’autosufficienza
Fai degli esempi di persone nella storia della Chiesa che sono state in grado di servire Dio e il prossimo. Puoi farlo organizzando la classe in gruppi di studio e fornendo a ogni gruppo uno degli esempi presi dalla scheda “Esempi di autosufficienza tratti dalla storia della Chiesa”. Chiedi ai gruppi di leggere i versetti proposti e di rispondere alla domanda alla fine del loro paragrafo.
Esempi di autosufficienza tratti dalla storia della Chiesa
Martin Harris: Nel 1827, Joseph Smith stava affrontando persecuzioni e povertà mentre cercava di tradurre il Libro di Mormon dalle tavole d’oro. Martin Harris, un agricoltore di successo, venne a sapere della situazione di Joseph. Leggete Joseph Smith – Storia 1:61–62, prestando attenzione a come Martin fu in grado di aiutare Joseph Smith. Leggete Dottrina e Alleanze 19:26, 34–35; 104:26 per vedere altri modi in cui Martin Harris fu in grado di servire il Signore e benedire gli altri. Martin aveva sviluppato l’autosufficienza economica necessaria per servire il Signore e il prossimo in modi significativi. Che cosa possono fare ora gli adolescenti per sviluppare capacità, istruzione e mezzi che li aiutino a servire in futuro il Signore e il prossimo?
Emma Hale Smith: Quando incontrò Joseph Smith, Emma Hale era una lettrice, scrittrice, insegnante e musicista affermata. Leggete Dottrina e Alleanze 25:5–7, 11 cercando quali responsabilità il Signore affidò a Emma. Emma aveva sviluppato le capacità e l’istruzione che l’hanno aiutata a servire il Signore e il prossimo in modi significativi. Che cosa possono fare ora gli adolescenti per sviluppare capacità, istruzione e mezzi che li aiutino a servire in futuro il Signore e il prossimo?
William W. Phelps: Il Signore comandò a William W. Phelps, un nuovo convertito alla Chiesa, di trasferirsi nel Missouri. Leggete Dottrina e Alleanze 55:4 e 57:11–13 cercando gli incarichi specifici che il Signore diede a William per servire nella Sua Chiesa. William aveva sviluppato le capacità e l’istruzione che lo hanno aiutato a servire il Signore e il prossimo in modi significativi. Che cosa possono fare ora gli adolescenti per sviluppare capacità, istruzione e mezzi che li aiutino a servire in futuro il Signore e il prossimo?
Invita ciascun gruppo a dire alla classe che cosa ha imparato.
Puoi aiutare gli studenti a pensare a esempi moderni di persone che hanno sviluppato l’autosufficienza e che poi sono state in grado di servire il prossimo in modo cristiano. Potresti mostrare il video “Rafforza i tuoi fratelli” (03:50) o “Al servizio del Signore: la vita del presidente Monson” dal minuto 19:54 al minuto 24:18, entrambi disponibili su ChurchofJesusChrist.org.
Rafforza i tuoi fratelli
On the Lord's Errand: The Life of Thomas S. Monson
Potresti raccontare come hai servito gli altri o come gli altri hanno servito te grazie alle capacità, ai mezzi e alle qualità che tu o gli altri avete sviluppato nel corso della vita.
Per concludere la lezione, potresti lasciare agli studenti il tempo di meditare, con l’aiuto della preghiera, o di scrivere ciò che, secondo loro, il Padre Celeste vorrebbe che facessero con quello che hanno imparato e provato oggi. Dei volontari potrebbero condividere con la classe alcuni dei loro pensieri.