Conferenza generale
Legati a Gesù Cristo – Diventare il sale della terra
Conferenza generale di ottobre 2024


Legati a Gesù Cristo – Diventare il sale della terra

Se rimaniamo legati al Signore, la nostra vita rifletterà automaticamente la Sua luce e noi diventeremo il sale della terra.

Il Salvatore ha insegnato che quando siamo “chiamati al [Suo] Vangelo eterno e [facciamo] alleanza con un patto eterno, [veniamo] considerati come il sale della terra”. Il sale è composto da due elementi legati tra loro. Non possiamo essere sale da soli; se vogliamo essere il sale della terra, dobbiamo essere legati al Signore, ed è questo che vedo quando incontro i membri della Chiesa in tutto il mondo; vedo membri della Chiesa fedeli e legati al Signore, impegnati nei loro sforzi di servire gli altri e di essere il sale della terra.

La vostra dedizione incrollabile è un esempio luminoso. Il vostro servizio è apprezzato e prezioso.

I nostri giovani hanno dimostrato un coraggio e una devozione notevoli. Hanno abbracciato con entusiasmo il lavoro di storia familiare, e le loro visite frequenti alla casa del Signore sono una testimonianza della loro dedizione. La loro volontà di dedicare tempo ed energie allo svolgere missioni in tutto il mondo è il riflesso di una fede profonda e duratura. Non si limitano a partecipare, ma mostrano la via per diventare discepoli legati a Gesù Cristo. Il loro servizio emana luce e speranza, e tocca innumerevoli vite. A voi, giovani della Chiesa, esprimiamo i nostri più sentiti ringraziamenti per il vostro servizio, che è fonte di ispirazione. Non siete solo il futuro della Chiesa, siete anche il suo presente. E voi siete davvero il sale della terra!

Amo il Signore Gesù Cristo e mi sento benedetto dall’opportunità di servire al vostro fianco nella Chiesa del Signore. La nostra unità e la nostra forza, fondate sulla fede che condividiamo, ci rassicurano che non siamo mai soli in questo viaggio. Insieme, possiamo continuare a costruire il regno di Dio, radicati nel servizio, nell’amore e nella fede incrollabile.

Quando insegnava presso il mare della Galilea, per trasmettere profonde verità spirituali Gesù Cristo usava spesso elementi quotidiani che le persone che Lo ascoltavano conoscevano bene. Uno di questi elementi era il sale. Gesù dichiarò: “Voi siete il sale della terra”2, un’affermazione ricca di significato e di importanza, soprattutto per la gente del Suo tempo che capiva bene il valore versatile del sale.

L’antica arte della raccolta del sale nell’Algarve, la regione meridionale del mio Paese, il Portogallo, risale a migliaia di anni fa, all’epoca dell’Impero romano. È interessante che le tecniche usate dai lavoratori del sale, noti come marnotos, siano cambiate poco da allora. Questi devoti artigiani usano metodi tradizionali, portando avanti il loro lavoro interamente a mano e preservando un retaggio che ha attraversato i secoli.

Con questo antico metodo si raccoglie il cosiddetto “fior di sale”. Per apprezzare appieno l’intricato processo di raccolta del fior di sale, è essenziale comprendere l’ambiente in cui viene prodotto. Le paludi salmastre sulla costa dell’Algarve creano le condizioni ideali per la produzione di sale. L’acqua del mare viene incanalata in bacini poco profondi, noti come saline, dove viene lasciata evaporare sotto il sole intenso. Man mano che l’acqua evapora, il fior di sale forma delicati cristalli sulla superficie delle saline. Questi cristalli sono incredibilmente puri e hanno una consistenza unica e fragile. I marnotos estraggono con cura i cristalli dalla superficie dell’acqua utilizzando strumenti specifici; un processo che richiede grande abilità e precisione. In Portogallo, questo sale di alta qualità viene chiamato “crema del sale” perché può essere estratto delicatamente proprio come si screma il latte togliendo la panna che sale in superficie. Questo sale delicato è apprezzato per la sua purezza e per il suo sapore eccezionale, che lo rendono un ingrediente pregiato nell’arte culinaria.

Proprio come i marnotos dedicano grande impegno per raccogliere sale di altissima qualità; noi, il popolo dell’alleanza del Signore, dobbiamo fare sempre proprio del nostro meglio affinché il nostro amore e il nostro esempio siano, per quanto possibile, un puro riflesso del Salvatore, Gesù Cristo.

Nel mondo antico, il sale era più di un semplice condimento: era un conservante indispensabile e un simbolo di purezza e di alleanza. Le persone sapevano che il sale era essenziale per conservare gli alimenti ed esaltarne il sapore. Inoltre erano consci di quanto sarebbe stato grave se il sale avesse perso la sua salinità o il suo sapore a causa di contaminazione o diluizione.

Come il sale può perdere la sua essenza, anche noi possiamo perdere la vitalità spirituale se la nostra fede in Gesù Cristo diventa casuale. Dall’esterno potremmo sembrare sempre uguali, ma senza una forte fede interiore perdiamo la capacità di fare la differenza nel mondo e di tirare fuori il meglio da chi ci circonda.

Quindi, come possiamo incanalare le nostre energie e i nostri sforzi per fare la differenza ed essere il cambiamento di cui il mondo ha bisogno oggi? Come possiamo preservare il discepolato e continuare a essere un’influenza positiva?

Le parole del nostro caro profeta mi riecheggiano ancora in mente: “Dio vuole che lavoriamo insieme e ci aiutiamo a vicenda. Questa è la ragione per cui ci manda sulla terra in famiglie e ci organizza in rioni e pali. Questa è la ragione per cui ci chiede di servirci e di ministrarci a vicenda. Questa è la ragione per cui ci chiede di vivere nel mondo ma di non essere del mondo.

Quando la nostra vita è ricca di scopo e di servizio, evitiamo l’apatia spirituale. Di contro, quando la nostra vita è priva di scopo divino, di servizio reso agli altri in maniera significativa e di sacre opportunità per meditare e riflettere, veniamo gradualmente soffocati dalle nostre attività e dal nostro interesse personale, rischiando di perdere il nostro sapore. L’antidoto a tutto ciò è continuare a essere coinvolti nel servizio — a essere ansiosamente impegnati a fare buone opere e a migliorare noi stessi e la società in cui viviamo.

Miei cari fratelli e sorelle, che grande benedizione abbiamo oggi di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo e di avere l’opportunità di servire nella Sua Chiesa. Le nostre circostanze possono variare, ma tutti possiamo fare la differenza.

Ricordate i marnotos, i lavoratori del sale: usano strumenti semplici per raccogliere i cristalli migliori, il sale migliore! Anche noi possiamo fare cose semplici che, se ci sforziamo costantemente di compiere gesti piccoli e significativi, possono rendere il nostro discepolato e il nostro impegno verso Gesù Cristo più profondi. Ecco quattro modi semplici ma significativi per sforzarci di essere il sale della terra:

  1. Mantenere la casa del Signore al centro della nostra devozione. Ora che i templi sono più vicini che mai, dare priorità a rendere regolarmente il culto nella casa del Signore ci aiuterà a concentrarci su ciò che conta di più e a mantenere la nostra vita incentrata su Cristo. Nel tempio, troviamo il cuore della nostra fede in Gesù Cristo e l’anima della nostra devozione a Lui.

  2. Essere intenzionali nei nostri sforzi per rafforzare gli altri vivendo insieme il Vangelo. Possiamo rafforzare la nostra famiglia compiendo sforzi costanti e intenzionali per portare i principi del Vangelo nella nostra vita e nella nostra casa.

  3. Essere disposti ad accettare una chiamata e a servire nella Chiesa. Servire nelle nostre congregazioni locali ci permette di sostenerci a vicenda e di crescere insieme. Anche se non è sempre agevole, servire è sempre gratificante.

  4. E infine, usare gli strumenti di comunicazione digitale in maniera consapevole. Oggi gli strumenti di comunicazione digitale ci permettono di entrare in contatto come mai prima d’ora. Come la maggior parte di voi, io uso questi strumenti per contattare fratelli e sorelle della Chiesa, e la mia famiglia e i miei amici. Quando mi collego con loro, li sento più vicini; possiamo aiutarci a vicenda nei momenti di bisogno quando non possiamo essere presenti fisicamente. È indubbio che questi strumenti siano una benedizione; eppure proprio questi stessi strumenti possono anche trascinarci lontano dalla profondità delle interazioni significative e alla fine indurci in abitudini che ci fanno sprecare il nostro tempo in attività meno significative. Impegnarsi a essere il sale della terra vuol dire molto di più che guardare un reel dietro l’altro su uno schermo sei pollici (15 centimetri).

Se manteniamo la casa del Signore al centro della nostra vita, rafforziamo intenzionalmente gli altri vivendo il Vangelo, accettiamo le chiamate a servire e usiamo gli strumenti digitali in maniera consapevole, possiamo preservare la nostra vitalità spirituale. Proprio come il sale, nella sua forma più pura, ha il potere di migliorare e di conservare, così anche la nostra fede in Gesù Cristo viene nutrita e protetta dalla nostra dedizione al servizio e all’amore cristiani.

Se rimaniamo legati al Signore, la nostra vita rifletterà automaticamente la Sua luce e noi diventeremo il sale della terra. In questo processo, non solo arricchiamo la nostra vita, ma rafforziamo anche la nostra famiglia e la nostra comunità. Prego che ci sforzeremo di mantenere questo legame con il Signore, che non perderemo mai il nostro sapore, e che saremo quei piccoli cristalli di sale che il Signore vuole che siamo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

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