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3 modi di essere una figura paterna
Che cosa potete fare per diventare una figura paterna per quelli del vostro rione e della comunità?
Alcuni uomini avranno il privilegio di essere padri, mentre altri forse non sperimenteranno la paternità fino a dopo la Risurrezione. Qualunque possa essere la vostra situazione, qui troverete tre modi in cui poter essere una figura paterna influente per chi vi sta intorno:
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Fate onore alla vostra chiamata
Che siate membri del vescovato o insegnanti del nido, la vostra chiamata vi dà numerose opportunità di aiutare con diligenza ed entusiasmo le persone che vi circondano e alle quali servono guida e amore. Un consulente del quorum dei diaconi può incoraggiare i giovani uomini alle prese con problemi spirituali o temporali. Un insegnante familiare può arricchire la vita della famiglia che va a trovare. Se farete onore alla vostra chiamata, avrete maggiori opportunità di realizzare pienamente il potere del sacerdozio di Dio e di benedire la vita di chi vi sta intorno (vedere DeA 84:32–33).
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Aprite un dialogo
Imparate a conoscere i talenti e gli interessi dei giovani con i quali interagite. Scrivete e-mail e lettere ai missionari. Stabilite un rapporto con fratelli e sorelle, nipoti, cugini e altri familiari. Magari l’opportunità di agire come figura paterna non si presenterà immediatamente, ma, quando stabilite dei rapporti e fate particolarmente attenzione a chi potrebbe essere in difficoltà, potete trovarvi nella posizione di aiutare un giovane a prendere decisioni importanti per la vita.
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Dimostrate amore sincero
Forse alcuni giovani uomini e alcune giovani donne con i quali avete a che fare hanno problemi comportamentali o cattive abitudini che possono essere frustranti. A volte si può cadere nella tentazione di rimproverare i suddetti giovani o bambini oppure di stabilire dei limiti. Anche se può essere necessario in alcuni casi, può non essere il modo più efficace di correggerli, in particolare se non sono figli vostri. Cercate di seguire l’esempio del nostro Padre Celeste, che è “pietoso e misericordioso, lento all’ira e [di] grande in benignità” (Salmo 86:15).