Seguire l’esempio di Gesù Cristodi Angelo Albanese
Nella Chiesa vi sono innumerevoli opportunità di servizio: l’incarico al quale il Signore ti chiama offre la possibilità di prenderti cura dei membri che appartengono alla tua ausiliaria; offre il privilegio di essere un punto di riferimento per le famiglie che ti sono state assegnate per l’insegnamento familiare o per l’insegnamento in visita. Ci sono mille modi per pascere le pecore che il Signore ci affida.
Nel Rione di Genova 2, nel Palo di Alessandria, c’è chi, del servizio, ne ha fatto il proprio stile di vita.
Mi riferisco al presidente del quorum degli anziani il quale, circa 5 anni fa, avendo un trascorso da milite delle pubbliche assistenze fin da quando era bambino, con grande coraggio, tanta determinazione e forza di volontà, ha fondato una sua pubblica assistenza: Volontari del Soccorso Fiumara, facente capo al gruppo delle Misericordie.
Data l’informazione, potrei chiudere qui la notizia. Se lo facessi, però, priverei i lettori dell’altra notizia, quella più importante: i magnifici frutti che sono scaturiti da questa sua iniziativa.
Marcello Nevoso, così si chiama il presidente del Quorum degli anziani, è così innamorato della sua attività, è così dedito e disposto a servire chi è nel bisogno che, trasmettendo agli altri la sua predisposizione a servire, piano piano, ha coinvolto una buona parte dei membri del Rione di Genova 2.
Così, prima uno, poi due, poi tre, oggi un buon numero di membri della Primaria, del sacerdozio, dei giovani e della Società di Soccorso, dona un po’ del suo tempo e si mette a disposizione di chi ha bisogno di qualcuno che li sorregga.
Il motto di Marcello è: “Dacci un’ora del tuo tempo e ci aiuterai ad aiutare gli altri”; ed è quello che oggi, tanti membri del Rione di Genova 2 fanno: c’è chi dona due o tre ore, c’è chi dona un’intera giornata, chi un’intera nottata pur di mettersi al servizio di chi ha bisogno.
Alcuni membri hanno seguito il corso di primo soccorso e possono quindi salire a bordo delle ambulanze per servire nelle emergenze, altri si limitano a fare servizio ordinario per accompagnare disabili o infermi che devono fare esami, visite o semplici commissioni, altri ancora, di solito i più piccini, partecipano alle raccolta di cibo nei supermercati per il Banco Alimentare o di farmaci nelle farmacie per il Banco Farmaceutico; distribuiscono i calendari a fine anno e, nel periodo pasquale, le uova di cioccolato.
Questo desiderio di servire si è diffuso tra i membri allo stesso modo in cui si diffonde il virus dell’influenza. Io stesso ne sono stato contagiato e sono felice di aver contratto questa bellissima “malattia”.
Marcello ha messo a disposizione le sue capacità e le sue conoscenze in molte occasioni.
In occasione di un seminario di palo sull’autosufficienza ha insegnato in una classe le nozioni del primo soccorso; in occasione di un campeggio multirione si è prestato a fungere da punto di primo soccorso nel caso si fossero verificati eventuali incidenti; durante un’attività di Palo dei Giovani ha messo a disposizione tre ambulanze ed ha organizzato un’attività di servizio atta ad insegnare ai giovani come si sanifica un mezzo di soccorso. Quando c’è stato il terremoto nel centro Italia, con l’autorizzazione della Protezione Civile, la coordinazione della Confederazione Nazionale delle Misericordie e l’autorizzazione del nostro palo, utilizzando un’ambulanza, ha provveduto a convogliare al centro di raccolta i kit sanitari che i Giovani Uomini e le Giovani Donne avevano preparato in una precedente attività di servizio. Per questo atto di amore la Chiesa ha ricevuto un Attestato di Benemerenza.
Anche i missionari a tempo pieno dedicano una parte del loro tempo in quest’opera molto bella svolgendo, nel contempo, l’opera missionaria tra chi ancora non è membro della Chiesa.
Quando esci fuori dalle porte della tua cappella e vieni a contatto con tante persone che non conosci, ti rendi conto di quanta sofferenza e quanto bisogno di aiuto ci sia là fuori.
Marcello, coinvolgendo i membri del nostro rione, immergendoli nella quotidianità della vita, li ha resi consapevoli del significato reale e profondo delle parole che re Beniamino ha rivolto amorevolmente al suo popolo: “Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio” (Mosia 2:17), e i nostri simili sono anche e soprattutto al di là delle porte della nostra cappella.