2019
La vostra avventura nella vita terrena
Marzo 2019


La vostra avventura nella vita terrena

Tratto da una riunione mondiale per i Giovani Adulti intitolata “L’avventura della vita terrena”, tenuta dall’anziano Dieter F. Uchtdorf e dalla sorella Harriet Uchtdorf nel Centro delle conferenze il 14 gennaio 2018.

Credeteci — Dio sarà con voi. Volgete il cuore a Lui ed Egli vi guiderà nel vostro viaggio.

Elder and Sister Uchtdorf with young adults at the Conference Center

È meraviglioso essere con voi oggi e sentire il vostro spirito, la vostra forza e la vostra energia. Sono molto felice che abbiate avuto la possibilità di ascoltare la sorella Uchtdorf. Harriet è davvero la luce della mia vita. Chi la conosce, la ama. È il tipo di persona che rende migliori e più felici coloro che la circondano. Ha certamente avuto quell’influenza su di me.

Abbiamo appena festeggiato il nostro cinquantacinquesimo anniversario di matrimonio. Quando guardiamo i nostri due figli e i loro coniugi, i sei nipoti con le loro famiglie e i quattro pronipoti, restiamo sbalorditi per la grande avventura che è stata la nostra vita.

L’epoca delle risposte istantanee

Mentre mi preparavo per questo evento, mi è venuto un pensiero interessante: sì, è vero che i miei anni da 18 a 30 si possono a malapena scorgere nel mio specchietto retrovisore, ma malgrado la mia età, mi sento ancora giovane dentro. Infatti, la maggior parte di noi persone più anziane pensa a se stessa come a dei giovani che hanno vissuto molto a lungo.

Quando guardate noi, le “generazioni più mature”, potreste rimanere sorpresi dal fatto che abbiamo in comune con la vostra generazione più di quanto possiate supporre. Credo che le differenze tra i figli del Padre Celeste, quale che sia la loro età, siano minori se paragonate alle somiglianze. Per esempio, molti di voi hanno domande su Dio e su voi stessi — domande profonde, fondamentali, che sono simili a quelle che si pongono persone molto più grandi di voi:

“Dio esiste veramente? Si preoccupa di me?”

“Sono sulla strada giusta?”

“Perché a volte mi sento vuoto, sopraffatto, trascurato o solo?”

“Perché Dio non è intervenuto nella mia vita?”

“Perché non ha risposto a una preghiera?”

“Perché ha permesso che io provassi questa tristezza, questa malattia o questa tragedia?”.

Queste possono essere domande difficili a cui rispondere.

In quest’epoca di risposte immediate — in cui la conoscenza apparentemente assoluta e incontestabile è a portata di ricerca su Google — a volte siamo frustrati quando le risposte alle nostre domande più personali, importanti e urgenti tardano ad arrivare. Alziamo il cuore al cielo e tutto ciò che otteniamo sembra essere un frustrante cursore circolare di attesa.

Non ci piace aspettare.

Quando dobbiamo attendere più di qualche secondo che il motore di ricerca risponda, possiamo supporre che la comunicazione si sia interrotta. Nella nostra frustrazione potremmo anche abbandonare la ricerca. Quando però si tratta di questioni eterne, che riguardano l’anima, dobbiamo essere più pazienti.

Non tutte le risposte hanno lo stesso valore. Le risposte che provengono dalla saggezza mondana o popolare possono arrivare in fretta, ma altrettanto velocemente perdono il loro valore al sorgere di nuove teorie o mode. Le risposte celesti — le risposte eterne — non hanno prezzo. Per ricevere queste risposte spesso sono richiesti sacrificio, lavoro e pazienza.

Per queste risposte vale la pena aspettare.

Il mio scopo è quello di offrire la mia sicura testimonianza che il vostro Padre in cielo vi conosce, vi ascolta e non vi abbandonerà mai. Quando Gli volgete il cuore e cercate di seguire il Suo sentiero, Egli interviene nella vostra vita e dirige il vostro viaggio attraverso la grande ed emozionante avventura della vita terrena.

Unire i puntini

Uno dei grandi innovatori del nostro tempo, Steve Jobs della Apple, ha avuto questa intuizione: “Non potete unire i puntini guardando avanti; potete farlo solo guardando indietro. Dovete quindi aver fiducia nel fatto che in qualche modo, in futuro, i puntini si uniranno”.1

Che cosa intendeva con questo? Verso la fine del diciannovesimo secolo, artisti come Georges Seurat e Paul Signac iniziarono a dipingere con un nuovo stile che divenne noto come neoimpressionismo. La loro tecnica consisteva nel pennellare la tela con piccoli puntini di colore. Da vicino, questi puntini appaiono sconnessi e casuali. Quando però si guarda il dipinto nel suo insieme, si può vedere come i punti si mescolino diventando colori e come i colori creino forme che rivelano dei disegni bellissimi. Ciò che una volta sembrava casuale e persino confuso comincia ad avere senso.

Paul Signac painting

The Papal Palace in Avignon, [il palazzo papale di Avignone] di Paul Signac da Getty Images

A volte la nostra vita è come l’arte neoimpressionista. I punti di colore che formano i momenti e gli eventi delle nostre giornate a volte possono sembrare sconnessi e caotici. Non riusciamo a vedere che c’è un ordine. Non riusciamo a immaginare che abbiano scopo alcuno.

Tuttavia, quando facciamo un passo indietro e assumiamo una prospettiva eterna rispetto alla nostra vita mettendola nella cornice del vangelo di Gesù Cristo, possiamo cominciare a vedere come i vari puntini nella nostra vita siano interconnessi. Potremmo non riuscire ancora a vedere il quadro completo, ma, se avremo pazienza, riusciremo a vedere abbastanza da sapere che c’è un disegno bellissimo e grandioso. Se ci impegniamo a confidare in Dio e a seguire Suo Figlio, Gesù Cristo, un giorno vedremo il prodotto finito, e sapremo che proprio la mano di Dio ha diretto e guidato i nostri passi.

Sapremo che il Maestro di tutti gli artisti aveva un piano per quei puntini sparsi. Ci renderemo conto del fatto che ha amplificato i nostri talenti, preparato delle opportunità e introdotto delle possibilità ben più gloriose di quelle che mai avremmo potuto immaginare o conseguire da soli. L’ho certamente visto nella mia vita.

La mia avventura della vita terrena

Quand’ero molto giovane, la mia famiglia è stata costretta a scappare per due volte e a lasciarsi tutto alle spalle. In entrambi i casi, era chiaro che le persone trovate nelle nuove località ci consideravano “inferiori” rispetto a loro. Tra i bambini della mia età il mio accento mi identificava come un intruso e forniva loro molti spunti per prendermi in giro.

Il trauma e lo stress dei vari trasferimenti mi portarono a restare indietro negli studi e persi un intero anno scolastico. Nella Germania dell’Est avevo studiato russo come seconda lingua. Era difficile, ma me la cavavo. Nella Germania dell’Ovest mi era richiesto di studiare inglese.

A me sembrava impossibile! Credevo che la mia bocca non fosse semplicemente fatta per la lingua inglese.

Nell’adolescenza mi presi una cotta per una meravigliosa ragazza con dei bellissimi e grandi occhi castani. Sfortunatamente ella non sembrava avere il minimo interesse nei miei confronti.

Quindi eccomi lì, un giovane piuttosto insignificante che lottava per emergere, che viveva nella Germania del dopoguerra e che non sembrava avere molte possibilità di successo nella vita.

Tuttavia c’erano un paio di cose positive a mio vantaggio. Sapevo che la mia famiglia mi amava. A scuola e in chiesa c’erano insegnanti che mi incoraggiavano a pormi sempre delle mete elevate. Ricordo ancora quando un giovane missionario americano insegnò questo principio dalle Scritture: “Se Dio è per [voi], chi sarà contro di [voi]?”2.

In questo principio qualcosa mi colpì con grande forza. “Se è così”, pensai, “allora perché devo temere?”.

Quindi credetti, e confidai in Dio.

Per un certo periodo seguii un programma di apprendistato. Uno degli insegnanti mi sfidò ad aspirare a qualcosa di più grande e a frequentare una scuola serale per studiare ingegneria meccanica. Richiese molto lavoro extra, ma questo mi indusse a scoprire la mia grande passione per l’aviazione! Poi, con mio grande shock, venni a sapere che per diventare pilota dovevo conoscere l’inglese. Io, però, volevo diventare pilota, e in qualche modo miracolosamente la mia bocca sembrò cambiare, e l’inglese non fu più una lingua impossibile.

Animato da nuova motivazione e da un rinnovato impegno a lavorare sodo, e confidando nel Padre Celeste, feci dei piccoli passi che mi aiutarono a essere sempre più sicuro di farcela. Certamente questo non significò che le cose andassero sempre lisce.

Quando avevo diciannove anni andai a San Antonio, nel Texas, per cominciare il mio addestramento come pilota dell’areonautica. Sull’aereo sedetti vicino a un uomo che parlava con accento texano. Mi resi conto con orrore che l’inglese che mi ero adoperato così disperatamente a imparare non era lo stesso che parlava lui!

Elder Uchtdorf in pilot school

Anche alla scuola di addestramento per piloti le cose erano difficili. Era un programma altamente competitivo, in cui tutti rivaleggiavano per raggiungere il primo posto in graduatoria. Seppi subito che ero svantaggiato perché la maggior parte dei miei compagni di classe erano madrelingua inglesi.

Il mio istruttore di volo mi mise in guardia da un altro potenziale svantaggio: trascorrevo molto tempo in chiesa. I membri locali mi accolsero nel loro ramo e nella loro casa, e costruimmo persino insieme una cappella a Big Spring, in Texas. Il mio istruttore era preoccupato che tali attività ostacolassero la mia possibilità di avere un punteggio alto. Io non la pensavo così, quindi confidai in Dio e feci del mio meglio.

Alla fine imparai l’inglese, anche se ci sto ancora lavorando. Completai l’addestramento da pilota — e risultai il primo della mia classe. Diventai pilota da combattimento e, infine, comandante di linea aerea. E la bellissima ragazza dei miei sogni con gli occhi castani divenne mia moglie.

Fare piccole cose perfettamente

C’è una lezione in tutto questo? Penso che ve ne siano diverse!

Una può essere questa: non lasciatevi sopraffare dai molti compiti grandi e difficili della vita. Se vi impegnate a fare le cose “semplici”, le cose “piccole” che Dio vi chiede di fare, e se le fate quanto più perfettamente possibile, avverranno grandi cose.

Alcune di queste cose piccole e semplici che potreste fare perfettamente sono studiare le Scritture, osservare la Parola di Saggezza, andare in chiesa, pregare con intento reale e pagare la decima e le offerte.

Fate queste cose anche quando non volete. Questi “sacrifici” possono sembrare piccoli, ma sono importanti poiché “il sacrificio porta le benedizioni del cielo”3.

In un certo senso, i vostri sacrifici piccoli e semplici sono i puntini della quotidianità che formano il capolavoro della vostra vita. Potreste non vedere ora i puntini che si uniscono, e non dovete neanche. Abbiate semplicemente fede sufficiente per il momento che state vivendo. Confidate in Dio e “ciò che è grande [procederà] da piccole cose”4.

reading scriptures

Fiducia in Dio

Ora, forse penserete: “Sì, anziano Uchtdorf, è tutto molto bello per te. Ma tu sei un apostolo. Io sono un semplice membro della Chiesa. Le mie preghiere non ricevono risposta. La mia vita non è guidata. Se c’è un piano per me, la mia è una versione economica. È un piano di secondo ordine. È una pacca sulla spalla per accontentarsi di ciò che si ha”.

Miei cari amici, siete figli del Dio vivente, il Dio dell’universo. Egli vi ama, vuole che abbiate successo, ha un piano preparato per il vostro successo. Ricordate quello che ha detto Steve Jobs: “Non potete unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardando indietro”.

Quando avevo la vostra età non avevo idea di dove mi avrebbe portato la vita. Decisamente non vedevo dei puntini uniti davanti a me.

Però ho confidato in Dio. Ho ascoltato il consiglio di familiari affettuosi e amici saggi, e ho fatto dei piccoli passi di fede credendo che se avessi fatto del mio meglio in quel momento, Dio si sarebbe occupato del quadro completo.

Lo ha fatto.

Egli conosceva la fine sin dall’inizio, quando io non la sapevo.

Io non potevo vedere il futuro, ma Lui sì.

Anche in quei momenti di difficoltà in cui pensavo di essere stato abbandonato, Egli era con me — ora me ne rendo conto.

In Proverbi troviamo questa grande promessa: “Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento.

Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri”5.

Non c’è un punto di domanda alla fine di quel versetto. Anzi, penso che dovrebbe esserci un punto esclamativo!

Dovete quindi chiedervi: “Posso racimolare abbastanza fede da credere in Dio? Sono disposto a confidare nel fatto che Egli mi ama e vuole guidare il mio cammino?”.

In molte cose infatti potete cavarvela molto bene da soli; ma io vi invito a credere che la vostra vita sarà infinitamente migliore se confiderete in Dio affinché guidi i vostri passi. Egli sa delle cose che voi non potete conoscere, ha un futuro preparato per voi che non potete neanche immaginare. Il grande apostolo Paolo ha testimoniato: “Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d’uomo, son quelle che Dio ha preparate per coloro che l’amano”6.

Volete che il vostro Padre Celeste vi guidi, vi benedica e vi sostenga?

Allora credete.

AmateLo.

CercateLo con tutto il vostro cuore.

Percorrete le Sue vie — il che significa osservare i comandamenti, onorare le alleanze, seguire gli insegnamenti dei profeti e prestare ascolto ai suggerimenti dello Spirito.

Fate questo e Dio “vi [aumenterà] anche mille volte di più, e vi [benedirà] come vi ha promesso di fare!”7.

Capisco che per alcuni questo possa sembrare facile da dire ma difficile da attuare. Nella cultura odierna non dovete andare lontano per sentire voci contraddittorie che scoraggiano o ridicolizzano il fatto di credere in Dio in generale, e nella nostra religione nello specifico.

Tali voci sono amplificate da progressi senza precedenti nella comunicazione. Questa è la vostra sfida, ma è anche il vostro privilegio.

Sono certo che troverete i mezzi per gestirla alla maniera del Signore! Fa parte della nostra avventura nella vita terrena. Il modo in cui agirete influenzerà grandemente il vostro futuro e il vostro ruolo nell’opera di Dio qui sulla terra.

Ciononostante, quello che state sperimentando nella vita non è così raro. La vostra non è l’unica generazione la cui fede in Dio è stata messa alla prova e ridicolizzata. Infatti sembra che questo faccia parte della prova terrena di tutti i figli di Dio.

“Se foste del mondo”, disse Gesù ai Suoi discepoli, “il mondo amerebbe quel ch’è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo”8.

Tanto vale che accettiate anche la probabilità che una volta che vi impegnate a seguire il Salvatore, i residenti dell’edificio grande e spazioso disapproveranno — a volte alquanto rumorosamente.9 Potranno anche fare i bulli e farvi vergognare.

Ricordate però che voi non rispondete a loro. Voi rispondete a Dio. Un giorno starete dinanzi a Lui per rendere conto della vostra vita.

Vi chiederà che cosa avete fatto per vincere le tentazioni del mondo e seguire il sentiero della rettitudine. Vi chiederà se avete seguito il Salvatore, se avete amato il vostro prossimo, se avete cercato ferventemente di restare sul sentiero del discepolato.

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Ricordate, le due cose non possono coesistere. Non possiamo ricevere le incomparabili benedizioni del discepolato se allo stesso tempo manteniamo il certificato di appartenenza nel Rione di Babilonia. Cari amici, ora è il momento di dedicarvi a Cristo e di seguire il Suo sentiero.

Un giorno tutti i figli di Dio sapranno che cosa è giusto — inclusi coloro che oggi si fanno beffe della verità. Piegheranno le loro ginocchia e confesseranno che Gesù è il Cristo, il Redentore, il Salvatore del mondo.10 Sapranno che Egli è morto per loro.

Quel giorno sarà chiaro che la Sua è l’unica voce che sia mai contata veramente.

Saprete con certezza quanto siete benedetti per aver serbato la fede, osservato i comandamenti, servito il vostro prossimo e stabilito il regno di Dio qui sulla terra. Miei cari amici, credeteci — Dio sarà con voi. Volgete il cuore a Lui ed Egli vi guiderà lungo il viaggio attraverso questa grandiosa ed emozionante avventura della vita terrena.

“Non m’importa”

Quando dico di lasciare che sia Dio a guidare la vostra vita vorrei chiarire una cosa. Potrebbe non piacervi ciò che sto per dire. Quando chiedete a Dio circa le decisioni nella vostra vita — anche alcune decisioni importanti — Egli potrebbe non darvi subito una risposta chiara. La verità è che a volte non ha importanza ciò che decidete, purché rispettiate le alleanze e i principi fondamentali del Vangelo.

In molti casi, le decisioni che prendete potrebbero non essere altrettanto importanti quanto ciò che farete dopo averle prese.

Ad esempio, una coppia può decidere di sposarsi anche se in famiglia alcuni non li considerano una combinazione perfetta. Nutro, tuttavia, grandi speranze per quella coppia se, dopo aver preso la decisione, i due restano totalmente devoti l’uno all’altra e al Signore con tutto il loro cuore e la loro mente. Trattandosi reciprocamente con amore e gentilezza e concentrandosi sulle necessità emotive, spirituali e temporali l’uno dell’altra — continuando a fare le piccole cose — potranno diventare la combinazione perfetta.

Al contrario, la coppia che pensa di aver trovato la persona “perfetta” può pensare poi che la parte più difficile sia finita. Se i due smettono di corteggiarsi e di comunicare a livello personale e scivolano nell’egoismo e nell’egocentrismo, la coppia è sul sentiero che conduce al dolore e al rimpianto.

Lo stesso principio si applica alle scelte lavorative. Ho grandi speranze per coloro che scelgono occupazioni meno prestigiose ma che fanno del loro meglio e trovano dei modi per rendere il loro lavoro interessante e stimolante.

Ho meno speranze per coloro che scelgono occupazioni apparentemente straordinarie ma che lungo la strada perdono quel fuoco interiore che serve ad avere successo nel loro lavoro. Infatti, riuscire a adattarsi con successo ai cambiamenti sul posto di lavoro sarà una delle caratteristiche principali che dovrà sviluppare la vostra generazione per far fronte al futuro.

Quindi, in che modo il Signore vuole che approcciamo le decisioni importanti?

Le istruzioni che Egli diede a Oliver Cowdery e a Joseph Smith mi sono state molto utili. Il Signore ha detto: “Devi studiarlo nella tua mente; poi devi chiedermi se sia giusto”11.

Il Padre Celeste vi ha dato un cervello e un cuore. Se confidate in Lui, Egli vi aiuterà a usare bene entrambi per prendere le vostre decisioni.

Per tante decisioni avete più di una buona opzione tra cui scegliere. Quando questo accadde a Joseph e ai suoi compagni ed essi cercarono la Sua guida, il Signore usò un’espressione interessante: “Non m’importa”12.

Ma aggiunse subito: “Solo siate fedeli”13.

Il vostro dovere è quello di prendere le migliori decisioni possibili basandovi sulle informazioni disponibili e radicate nei valori e nei principi del Vangelo. Poi impegnatevi con tutta la vostra forza per avere successo nelle cose che intraprendete — e siate fedeli.

Fatelo, e i puntini si uniranno.

Forse sarà deludente sapere che Dio non vi darà necessariamente un itinerario dettagliato per il vostro viaggio nella vita. Ma vorreste davvero essere guidati in ogni dettaglio della vostra vita? Vorreste davvero che qualcuno vi rivelasse i trucchi della vita prima di avere la possibilità di scoprire le cose personalmente? Che avventura sarebbe?

Miei cari amici, l’avventura della vita terrena si attraversa una volta sola. Un percorso fatto ad hoc per ciascuno di voi, corredato di informazioni e risposte a tutte le grandi domande della vita non vi toglierebbe il senso di realizzazione e la vostra crescente fiducia nel Signore e in voi stessi?14

Poiché Dio vi ha dato il vostro arbitrio, vi sono molte direzioni in cui potete scegliere di andare e condurre comunque una vita gratificante. Le possibilità della vita terrena sono illimitate, scegliete la vostra avventura. Avete i comandamenti, avete le alleanze, avete il consiglio ispirato dei profeti e avete il dono dello Spirito Santo. È più che sufficiente per guidarvi alla felicità nella vita terrena e alla gioia eterna. Oltre a questo, non disperate se prendete delle decisioni che non sono proprio perfette. Questo è il modo in cui imparate. Fa parte dell’avventura!

No, le avventure non vanno mai lisce dall’inizio alla fine ma, se siete fedeli, potete essere certi di un lieto fine. Pensate all’esempio di Giuseppe d’Egitto. Per molti versi, la sua vita è stata disastrosa. Fu venduto schiavo in Egitto dai suoi fratelli. Fu gettato in prigione per un crimine che non aveva commesso. Malgrado tutte le situazioni terribili che fu costretto ad affrontare nella sua vita, serbò la fede. Confidò in Dio. Trasse il meglio da tutto. Anno dopo anno — anche quando sembrava che fosse stato trascurato e abbandonato — egli credette. Giuseppe rivolse sempre il suo cuore a Dio. E Dio gli mostrò che era in grado di trasformare gli aspetti negativi in cose positive.15

Oggi, quattromila anni dopo, traiamo ancora ispirazione dalla storia di Giuseppe.

La vostra avventura potrebbe essere meno sensazionale, ma avrà i suoi alti e bassi. Quindi ricordate l’esempio di Giuseppe. Rimanete fedeli. Credete. Siate onesti. Non vi inasprite. Non siate prepotenti. Amate Dio. Amate il prossimo. Confidate nel Signore, anche quando la situazione è scoraggiante.

Potreste rendervene conto molto tempo dopo, ma riguarderete indietro e saprete che il Signore ha davvero diretto e guidato il vostro cammino.

E i puntini si sono uniti.

couple praying

Cinque cose da ricordare

Fino ad allora, potrei chiedervi di ricordare cinque cose?

Primo, sappiate che le risposte di Dio alle vostre domande più profonde possono impiegare un po’ ad arrivare e potrebbero farlo in modi inaspettati. Le risposte di Dio hanno valore eterno. Valgono l’attesa.

Secondo, abbiate un po’ di fede. Volgete i vostri cuori a Dio. Credete di essere importanti per Dio e confidate che Egli farà di voi più di quanto potreste fare da soli. Imparate da Lui. AmateLo. Credete in Lui. Parlate con Lui regolarmente e intensamente. Ascoltate la Sua voce.

Terzo, fate del vostro meglio per percorrere il sentiero del discepolato. Non sentitevi sopraffatti. Limitatevi a fare le piccole cose nel modo più perfetto che potete, e le grandi cose andranno al loro posto.

Quarto, non lasciate che le voci scoraggianti vi dissuadano dal vostro viaggio di fede. Ricordate, voi non rispondete a chi vi critica. Voi rispondete al vostro Padre nei cieli. I Suoi valori contano.

Quinto, prendete le migliori decisioni possibili seguendo i suggerimenti che giungono al vostro cuore e alla vostra mente. Fate del vostro meglio per completare il vostro lavoro. Abbiate fede, e Dio consacrerà i vostri sforzi onesti per il vostro bene eterno.16

Fate questo, e alla fine tutto andrà bene.

Cercando di seguire il Salvatore, la vostra fiducia crescerà.17 E nel procedere con fedeltà e nell’aprire il vostro cuore alla Luce di Cristo, il vostro amore per Dio maturerà e la vostra capacità di amare il vostro prossimo si affinerà.

E tutto questo vi porterà felicità e gioia.

Vi porterà pace.

Un giorno vi porterà gloria eterna.

In quel giorno futuro, riguarderete a questa preziosa ed emozionante avventura della vita terrena e capirete. Vedrete che i puntini si uniranno in un disegno bellissimo, più sublime di quanto avreste mai potuto immaginare.

Con gratitudine inesprimibile, vedrete che Dio stesso, nel Suo amore, nella Sua grazia e nella Sua compassione abbondanti, ha sempre vegliato su di voi, vi ha benedetto e ha guidato i vostri passi mentre camminavate verso di Lui.