Lezione 15
«Guardate a Dio e vivete»
Numeri 11–14; 21:1–9
Scopo
Aiutare i membri della classe a liberarsi dei desideri e timori del mondo e guardare al Salvatore e ai Suoi profeti per avere una guida.
Preparazione
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Leggi attentamente i seguenti passi delle Scritture:
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Numeri 11. Gli Israeliti si lamentano della manna e desiderano mangiare carne (11:1–9). Mosè chiede al Signore guida e aiuto nel portare i suoi fardelli (11:10–15). Come comandato dal Signore, Mosè chiama settanta anziani che lo assistano (11:16–17, 24–30). Il Signore risponde al desiderio di carne degli Israeliti mandando loro quaglie in abbondanza e colpendoli con una piaga per la loro avidità e rilassatezza (11:18–23, 31–35).
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Numeri 12. Maria e Aaronne parlano contro Mosè, lamentandosi del suo matrimonio con una donna etiope e sfidandolo come loro autorità presiedente (12:1–3). Il Signore rimprovera e punisce Maria e Aaronne per i loro mormorii (12:4–16).
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Numeri 13–14. Mosè incarica dodici uomini di esplorare il paese di Canaan (13:1–20). Gli esploratori tornano con relazioni favorevoli sulle risorse del paese, ma tutti, eccetto Giosuè e Caleb, ne temono gli abitanti e desiderano ritornare in Egitto (13:21–14:10). Il Signore dice a Mosè che gli increduli e scontenti Israeliti vagheranno nel deserto per quarant’anni sino a quando tutti gli adulti di quella generazione saranno morti, eccetto Giosuè e Caleb (14:11–39).
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Numeri 21:1–9. Gli Israeliti distruggono i Cananiti che vengono contro di loro (21:1–3). Il Signore manda dei serpenti ardenti come castigo per le incessanti lamentele degli Israeliti (21:4–6). Mosè fa un serpente di rame, lo mette sopra un’antenna e dice al popolo che se lo guarderanno scamperanno alla morte (21:7–9).
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Letture addizionali: Giovanni 3:14–16; 1 Nefi 17:41; Alma 33:18–22; 37:46–47; Helaman 8:13–15.
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Se usi l’attività per richiamare l’attenzione, prepara un manifesto con su scritte le parole terra promessa.
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Se è disponibile l’illustrazione di Mosè e del serpente di rame, puoi mostrarla durante la lezione (62202).
Svolgimento della lezione
Attività per richiamare l’attenzione
Puoi svolgere la seguente attività (o un’altra di tua scelta) per iniziare la lezione.
Scrivi alla lavagna la parola Egitto. All’altra estremità della stanza esponi un poster con le parole terra promessa. Chiedi a un membro della classe di camminare dalla lavagna al poster tenendo sempre la testa voltata indietro verso la parola Egitto.
Se il membro della classe incontra difficoltà nel raggiungere il poster fai la seguente domanda: • Perché è difficile procedere diritti se si guarda indietro?
Se il membro della classe raggiunge facilmente il poster fai le seguenti domande:
• Per quanta distanza pensate di poter andare senza deviare dalla linea retta? Perché è difficile procedere diritti se si guarda indietro?
Spiega che questa dimostrazione può essere paragonata al viaggio degli Israeliti dall’E- gitto. Nonostante l’aiuto che avevano ricevuto dal Signore, i timori e la mancanza di fede spesso li inducevano a desiderare di non aver lasciato l’Egitto. Il loro desiderio di tornare in Egitto ritardava e complicava il viaggio verso la terra promessa.
Scritture, discussione e applicazione pratica
Esponi e commenta i seguenti passi delle Scritture e esamina con la classe quale applicazione pratica possono avere nella nostra vita di ogni giorno. Esorta i membri della classe a parlare di esperienze che hanno fatto riguardanti i principi delle Scritture menzionati. Poiché sarebbe difficile fare ogni domanda e esaminare ogni argomento proposto nella lezione, scegli seguendo l’ispirazione le domande e gli argomenti che meglio soddisfano le necessità dei membri della classe.
1. Il Signore risponde al desiderio di carne degli Israeliti mandando loro le quaglie e colpendoli con una piaga
Esponi e commenta Numeri 11.
• Anche se la manna era un grande dono del Signore, gli Israeliti cominciarono a lamentarsi riguardo ad essa (Numeri 11:6). Qual era la causa delle loro lamentele? (Vedi Numeri 11:4–5; cominciarono a pensare e a desiderare la carne e l’altro cibo che avevano mangiato in Egitto). Quali pericoli sono insiti nel volere più di quanto abbiamo?
• Gli Israeliti diventarono tanto desiderosi di carne che persero di vista la terra promessa e cominciarono a desiderare di non aver lasciato l’Egitto (Numeri 11:4–6). Quali sono alcuni esempi moderni di persone che rinunciano a grandi benedizioni per soddisfare i loro desideri immediati? Perché le persone fanno ciò? Come possiamo vincere tali tentazioni?
• In che modo il Signore rispose al desiderio di carne degli Israeliti? (Vedi Numeri 11:18–20; 31–33).
• Mosè era talmente oppresso dai peccati degli Israeliti che chiese al Signore di togliergli la vita (Numeri 11:14–15). In che modo il Signore gli dette soccorso? (Numeri 11:16–17. Furono chiamati settanta uomini per aiutare Mosè). Quali grandi benedizioni ricevettero quegli uomini? (Vedi Numeri 11:24–29).
2. Il Signore rimprovera Maria e Aaronne per aver parlato contro Mosè
Esponi e commenta Numeri 12.
• Maria e Aaronne parlarono contro Mosè come loro autorità presiedente, facendo notare che anch’essi avevano ricevuto delle rivelazioni (Numeri 12:2). Quale fu la risposta del Signore alle loro lamentele? (Vedi Numeri 12:5–9). Quali limiti ha il nostro diritto di ricevere rivelazioni?
Il presidente James E. Faust ha detto: «I profeti, veggenti e rivelatori hanno sempre avuto, e ancora hanno, il compito e il privilegio di ricevere e rivelare la parola di Dio al mondo. I singoli membri della Chiesa, i genitori e i dirigenti hanno il diritto di ricevere le rivelazioni necessarie ad assolvere i propri compiti; ma non hanno né il dovere né il diritto di proclamare la parola di Dio fuori dei confini della propria sfera di responsabilità» (La Stella, gennaio 1990, pag. 7).
• Il Signore rimproverò e punì Maria e Aaronne perché si erano lamentati per il matrimonio di Mosè con una donna etiope (Numeri 12:1, 9–10). Quali conseguenze subiamo quando critichiamo i dirigenti della Chiesa? Perché le nostre critiche ai dirigenti della Chiesa influiscono negativamente sui nostri familiari e amici?
• Numeri 12:3 dice che «Mosè era un uomo molto mansueto». Cosa significa essere mansueto?
Il presidente Gordon B. Hinckley ha detto: «La mansuetudine comporta uno spirito di gratitudine in contrasto con un atteggiamento di autosufficienza, il riconoscimento di un potere più grande del proprio, il riconoscimento di Dio e l’accettazione dei Suoi comandamenti» («With All Thy Getting Get Understanding», Ensign, agosto 1988, pagg. 3–4).
• In che modo Mosè dimostrò la sua mansuetudine quando Maria fu punita per essersi ribellata contro di lui? (Vedi Numeri 12:13–15. Invece di compiacersi della sua autorità a presiedere sulla sorella, egli implorò il Signore di guarirla. Egli e il suo popolo prima di riprendere il viaggio attesero che ella guarisse). Come possiamo essere mansueti anche quando le persone ci criticano o si rivoltano contro di noi? Quale profitto c’è nel rispondere alle critiche con mansuetudine?
3. Mosè manda dodici uomini a esplorare il paese di Canaan
Esponi e commenta Numeri 13–14.
• Quando gli Israeliti raggiunsero i confini del paese di Canaan, Mosè mandò dodici uomini a esplorare il paese, le sue risorse e i suoi popoli (Numeri 13:17–20). Quale relazione fecero gli esploratori sulle risorse del paese? (Vedi Numeri 13:23–27). Cosa riferirono questi esploratori, eccetto Caleb e Giosuè, riguardo ai popoli che vivevano in Canaan? (Vedi Numeri 13:28– 33). Perché alcuni di noi commettono gli stessi errori di quei dieci uomini?
Il presidente Gordon B. Hinckley ha detto:
«Ma dieci delle spie furono vittime dei loro dubbi e dei loro timori. Fecero una relazione negativa sul numero e sulla statura dei Cananei… Essi si paragonarono a locuste, in confronto ai giganti che avevano veduto nel paese.
Vediamo attorno a noi tanti che si mostrano indifferenti sul futuro di quest’opera, che sono apatici, che parlano di limiti, che esprimono timori, che passano il tempo a cercare il pelo nell’uovo, a scrivere di quelle che considerano debolezze, ma che in realtà non hanno nessuna importanza. Pieni di dubbi riguardo al suo passato, non hanno nessuna prospettiva del suo futuro» (La Stella, gennaio 1996, pag. 80).
• Per quali aspetti la relazione fatta da Caleb e Giosuè differiva dalla relazione degli altri dieci uomini? (Vedi Numeri 13:30; 14:6–9). Perché Caleb e Giosuè non temevano gli abitanti di Canaan? (Vedi Numeri 14:9). Quali sono alcuni modi in cui possiamo seguire l’esempio di Caleb e di Giosuè quando ci troviamo davanti a una situazione difficile?
Il presidente Gordon B. Hinckley ha detto:
«In quest’opera non c’è posto per coloro che credono soltanto nel vangelo del pessimismo e della catastrofe. Il Vangelo è la buona novella. È un messaggio di trionfo; è una causa da abbracciare con entusiasmo.
Il Signore non disse mai che non vi sarebbero state delle difficoltà. Il nostro popolo ha conosciuto afflizioni di ogni sorta per mano di coloro che si opponevano a quest’opera. Ma la fede è sempre stata evidente in tutte le loro afflizioni. Quest’opera ha progredito costantemente e non ha mai fatto un passo indietro dalla sua nascita.
Questa è un’epoca di pessimismo. La nostra è una missione di fede. Invito tutti voi, miei fratelli e sorelle di ogni dove, a ribadire la vostra fede, a far progredire quest’opera in tutto il mondo. Potete renderla più forte con il modo in cui vivete» (La Stella, gennaio 1996, pagg. 80–81).
• Come reagì la congregazione alle parole di Caleb e Giosuè? (Vedi Numeri 14:10). In che modo il Signore punì gli Israeliti per i loro continui mormorii e il desiderio di tornare in Egitto? (Vedi Numeri 14:22–23, 26–35). Come punì i dieci uomini che avevano fatto una relazione negativa su Canaan? (Vedi Numeri 14:36–37). Come favorì Caleb e Giosuè per la loro fedeltà? (Numeri 14:24, 38).
4. Mosè fa un serpente di rame e dice alle persone che se lo guarderanno saranno guarite
Esponi e commenta Numeri 21:1–9.
• Nonostante che il Signore li avesse aiutati a sconfiggere i Cananiti che li assalivano, gli Israeliti continuavano a mormorare. In che modo il Signore li punì? (Vedi Numeri 21:6). Come risposero gli Israeliti a questo castigo? (Vedi Numeri 21:7).
• Cosa disse il Signore a Mosè di fare quando questi Gli chiese di distogliere da loro i serpenti ardenti? (Vedi Numeri 21:8–9). Cosa doveva fare ogni persona per essere salvata dai serpenti ardenti?
• Nefi e Alma, due profeti del Libro di Mormon, spiegarono che molti Israeliti morirono perché non vollero guardare il serpente di rame. Perché non vollero guardarlo? (Vedi 1 Nefi 17:41; Alma 33:18–20).
• Chi simboleggiava il serpente di rame? (Vedi Giovanni 3:14–16; Helaman 8:13–14).
• Proprio come i figlioli di Israele dovevano guardare il serpente di rame per vivere, noi dobbiamo guardare Gesù Cristo per ricevere la vita eterna (Alma 37:46–47; Helaman 8:15). Cosa significa guardare a Cristo? In che modo molte persone oggi commettono lo stesso errore degli Israeliti che non vollero guardare il serpente di rame? (Vedi Alma 33:20. Essi non guardano a Gesù Cristo poiché non credono che far ciò potrebbe salvarli).
L’anziano Carlos E. Asay ha detto: «Noi, come gli antichi Israeliti, dobbiamo volgere i nostri occhi e la nostra mente alla croce di Cristo, se vogliamo sperare di ottenere la vita eterna… Il nostro sguardo non deve vagare al di là della via o fissarsi sulle deperibili cose del mondo. L’occhio,… deve essere addestrato a guardare verso l’alto. Dobbiamo guardare a Dio e vivere» (La Stella, aprile 1979, pag. 104).
• Alma spiegò che proprio come il modo di guarire dai serpenti ardenti era facile, facile è la via che conduce alla vita eterna (Alma 37:46). In quale senso la via che conduce alla vita eterna è facile? Perché alcune persone cercano di complicare la via che conduce alla vita eterna? (Vedi Giacobbe 4:14. Essi guardano al di là dei semplici principi della salvezza, della fede in Gesù Cristo, pentimento e obbedienza). Come possiamo tenere la nostra fede concentrata su Cristo?
Conclusione
Esorta i membri della classe a guardare al di là delle cose del mondo e a non temere «i giganti» che ci distolgono dalle cose che sono più importanti. Porta testimonianza che se guarderemo «al figlio di Dio con fede» (Helaman 8:15) e seguiremo i Suoi profeti, saremo benedetti in questa vita e nella vita a venire.
Altri suggerimenti per l’insegnamento
Il seguente materiale integra il contenuto della lezione. Puoi utilizzarlo secondo necessità durante la lezione.
1. «Torniamo in Egitto» (Numeri 14:4)
• Quale fu la reazione degli Israeliti quando si trovarono:
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Intrappolati tra gli Egiziani e il Mar Rosso? (Vedi Esodo 14:10–12).
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Senza aver nulla da mangiare altro che la manna? (Vedi Numeri 11:4–5, 18–20).
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Davanti al compito di conquistare il paese di Canaan? (Vedi Numeri 14:1–4).
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Scoraggiati dal difficile viaggio nel deserto? (Vedi Numeri 21:4–5).
• Perché secondo voi era difficile per gli Israeliti dimenticare l’Egitto? Quali sono alcune cose che troviamo difficile dimenticare oggi? Come possiamo sostenerci reciprocamente nello sforzo per liberarci delle vecchie abitudini o di atteggiamenti tipicamente mondani?
2. A chi rivolgersi per avere una guida
Il libro dei Numeri ci insegna a chi dobbiamo rivolgerci per avere una guida. Puoi sottolineare questi insegnamenti scrivendo alla lavagna i seguenti principi man mano che esponi i passi delle Scritture pertinenti:
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Guardare al profeta (Numeri 12).
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Guardare alla terra promessa, che per noi è il regno celeste (Numeri 13–14).
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Guardare al Salvatore (Numeri 21:4–9).