Lezione 47
«Leviamoci, e mettiamoci a costruire»
Esdra 1–9; Nehemia 1–2; 4; 6; 8
Scopo
Incoraggiare i membri della classe a contribuire all’edificazione di Sion e a dimostrare un amore cristiano verso coloro che si oppongono al lavoro del Signore.
Preparazione
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Leggi attentamente i seguenti passi delle Scritture:
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Esdra 1–6. Re Ciro legge il suo nome nelle profezie di Isaia e il suo animo si riempie del desiderio di fare la volontà del Signore. Egli libera i Giudei che erano schiavi a Babilonia e li invita a tornare a Gerusalemme per ricostruire il tempio (Esdra 1). Zorobabel e Jeshua riconducono circa cinquantamila persone a Gerusalemme e iniziano a ricostruire il tempio (Esdra 2–3). I Samaritani offrono il loro aiuto per la costruzione del tempio ma l’offerta viene rifiutata. Essi cercano quindi di impedire i lavori e la ricostruzione cessa (Esdra 4). Alcuni anni dopo iprofeti Aggeo e Zaccaria esortano i Giudei a completare il tempio. I Samaritani continuano a opporsi (Esdra 5; vedi anche Aggeo 1). Re Dario rinnova il decreto di Ciro di ricostruire il tempio, il quale viene ultimato e dedicato nel 515 a.C. circa (Esdra 6).
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Esdra 7–8. Più di cinquant’anni dopo la dedicazione del tempio, Esdra riceve da Artaserse re di Persia il permesso di ricondurre un altro gruppo di Giudei a Gerusalemme. Esdra e il suo popolo pregano e digiunano e il Signore li protegge durante il viaggio.
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Nehemia 1–2; 4; 6. Venuto a conoscenza del fatto che i Giudei che erano tornati a Gerusalemme si trovavano «in gran miseria e nell’obbrobrio», Nehemia rice- vette da re Artaserse il permesso di recarsi a Gerusalemme per ricostruire le mura della città (Nehemia 1–2). I nemici dei Giudei cercano di impedire loro di rico- struire le mura. Nehemia arma gli operai e provvede alla prosecuzione dei lavori sino al completamento delle mura (Nehemia 4; 6).
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Nehemia 8. Dopo la ricostruzione delle mura attorno a Gerusalemme Esdra legge al popolo le Scritture. Quando la congregazione ode le parole della legge scoppia in pianto e esprime il desiderio di obbedire ad esse.
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Letture addizionali: Aggeo 1; «Esdra», Guida alle Scritture, pag. 67; «Nehemia», Guida alle Scritture, pag. 134.
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Puoi invitare un membro della classe a prepararsi a fare un breve riassunto della situazione storica nel periodo descritto in Esdra 1–6, prima storia delle Scritture esaminata nella lezione.
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Se l’illustrazione Il tempio dell’Antico Testamento è disponibile, puoi esporla durante la lezione (62300; Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 118).
Svolgimento della lezione
Attività per richiamare l’attenzione
Puoi svolgere la seguente attività (o un’altra di tua scelta) per iniziare la lezione.
Chiedi a un membro della classe di leggere la seguente dichiarazione dell’anziano Dallin H. Oaks: «Possiamo scoprire che uno specifico passo delle Scritture, che fu scritto per uno scopo diverso in un’epoca completamente diversa, sotto l’influenza interpretativa dello Spirito Santo può comunicarci un messaggio molto personale adattato alle nostre necessità personali oggi… Se cerchiamo di applicare le Scritture alla nostra situazione perché ci siano ‹di profitto e di istruzione› (1 Nefi 19:23), il nostro affettuoso Padre in cielo può usarle per soccorrerci in maniera individualizzata» (Studying the Scriptures [riunione di devozione nel Tabernacolo di Salt Lake, 24 novembre 1985]).
• Avete mai letto le Scritture e sentito che un certo passo era diretto particolarmente a voi? (Invita i membri della classe a parlare di queste esperienze). In che modo le Scritture vi hanno fornito una direttiva specifica per la vostra vita quotidiana?
Spiega che gli avvenimenti esaminati in questa lezione presero l’avvio grazie a un uomo che scoprì che un passo delle Scritture scritto centocinquant’anni prima della sua nascita era rivolto personalmente a lui. Infatti lo menzionava per nome.
Scritture, discussione e applicazione pratica
Quando esponi i seguenti passi delle Scritture chiedi come si possono mettere in pratica nella vita di ogni giorno. Esorta i membri della classe a riferire alcune loro esperienze attinenti ai principi contenuti in questi passi.
1. Re Ciro consente ai Giudei di tornare a Gerusalemme per ricostruire il tempio
Esponi e commenta Esdra 1–6.
Esponi (o fai esporre da un membro della classe incaricato in precedenza) un breve sommario della seguente situazione storica:
Nel 721 a. C., quando gli abitanti del Regno di Israele (Regno settentrionale o Dieci Tribù) furono portati schiavi in Assiria l’Impero Assiro era il più grande del mondo. Tuttavia nel 612 a. C. l’impero Assiro fu distrutto dai Babilonesi. Sotto re Nebucadnetsar Babilonia dominava la maggior parte dei paesi che erano stati conquistati dagli Assiri. La conquista da parte dei Babilonesi del Regno di Giuda (Regno meridionale) si estese lungo un arco di tempo che va dal 605 a. C. circa, quando furono ridotti in schiavitù molti Giudei, al 587 a. C., quando fu distrutta Gerusalemme.
Dopo la morte di Nebucadnetsar avvenuta nel 562 a. C., la potenza di Babilonia declinò rapidamente. Nel 539 a.C. Babilonia cadde nelle mani dei Medi e dei Persiani uniti sotto la guida di Ciro. A differenza di Nebucadnetsar, che trattava i popoli vinti con crudeltà, Ciro era un sovrano molto benevolo. Trattando i popoli vinti con gene- rosità e rispettando la loro religione, Ciro godeva della fedeltà degli abitanti dei paesi sui quali regnava.
Poco dopo la conquista di Babilonia, Ciro decretò che il Tempio di Gerusalemme doveva esser ricostruito. Egli invitò i Giudei del suo impero a tornare a Gerusalemme ea ricostruire il tempio e restituì i vasi d’oro e d’argento che le truppe di Nebucadnetsar avevano portato via dal tempio (vedi 2 Cronache 36:22–23; Esdra 1:1–3, 7.
La profezia di Geremia alla quale si fa riferimento in questi versetti è che i Giudei sarebbero ritornati a Gerusalemme dopo settant’anni di schiavitù babilonese; vedi Geremia 25:11–12; 29:10).
• Perché Ciro decretò che un tempio doveva essere di nuovo costruito a Gerusalemme? (Vedi Esdra 1:1–2). Come sapeva Ciro che il Signore voleva che lo facesse? Le parole di Ciro contenute in Esdra 1:2 si riferiscono a una profezia contenuta in Isaia 44:28 che menzionava Ciro per nome (vedi anche Isaia 45:1–5; spiega che anche se la storia di Ciro nell’Antico Testamento si trova prima del libro di Isaia, tuttavia Isaia visse centocinquanta anni prima della nascita di Ciro). Lo storico ebreo Giuseppe Flavio riferisce che Ciro lesse il suo nome nelle profezie di Isaia, fu toccato dallo Spirito del Signore e volle compiere ciò che vi era scritto (vedi Giuseppe Flavio, «Antichità dei Giudei», libro 11, capitolo 1, parti 1–2).
• Come vi sentireste se leggeste nelle Scritture una profezia che vi citasse per nome e descrivesse determinate cose che avreste fatto?
Quando Zorobabel e Jeshua ricondussero il primo gruppo di Giudei a Gerusalemme vi trovarono i Samaritani. Puoi spiegare che i Samaritani erano i discendenti di Israeliti che erano sfuggiti alla deportazione a Babilonia e si erano sposati con i coloni assiri e babilonesi che il re aveva mandato ad occupare il paese.
• Cosa chiesero i Samaritani ai Giudei ritornati a Gerusalemme? (Vedi Esdra 4:1–2). Come risposero i Giudei alla richiesta dei Samaritani? (Vedi Esdra 4:3. I Giudei si rifiutarono di consentire ai Samaritani di contribuire alla ricostruzione del tempio poiché ritenevano che i Samaritani non fossero veri Israeliti). Cosa fecero i Samaritani quando i Giudei rifiutarono il loro aiuto? (Vedi Ezra 4:4–7, 11–24. Cercarono di impedire la ricostruzione del tempio appellandosi ai re che succedettero a Ciro).
• Il lavoro di ricostruzione del tempio alla fine cessò. Cosa indusse i Giudei a riprendere il lavoro di ricostruzione alcuni anni dopo? (Vedi Esdra 5:1–2; Aggeo 1. I profeti Aggeo e Zaccaria fornirono una guida ispirata). Cosa disse il Signore, tramite Aggeo, ai Giudei di Gerusalemme riguardo al tempio? (Vedi Aggeo 1:3–4, 7–8). Quale atteggiamento tra i Giudei impediva la ricostruzione del tempio? (Vedi Aggeo 1:2). Quale atteggiamento ci impedisce di rendere spesso il nostro culto e servizio nel tempio?
• I Samaritani cercarono di nuovo di fermare la ricostruzione del tempio quando i lavori ripresero. Ma i Giudei spiegarono il decreto di re Ciro e re Dario consentì al lavoro di continuare (Esdra 5-6). Cosa fecero i Giudei quando il tempio fu ultimato? (Vedi Esdra 6:15–22).
2. Esdra riconduce un altro gruppo di Giudei a Gerusalemme
Esponi e commenta Esdra 7–8.
• Proprio come in precedenza il Signore aveva ispirato re Ciro a liberare i Giudei, così ispirò re Artaserse a consentire al gruppo di Giudei guidato da Esdra di ritornare aGerusalemme (Esdra 7:27–28; vedi anche i versetti 11–26). Quali sono alcuni esempi in cui il Signore ha addolcito il cuore dei capi di governo nei confronti della Chiesa negli ultimi giorni? (Vedi per esempio Thomas S. Monson, La Stella, luglio 1989, pagg. 47–49). Come possiamo noi indurre il cuore dei governanti a addolcirsi nei confronti della Chiesa? (Le risposte possono comprendere: obbedendo alle leggi del paese, facendo il bene, preparandoci a insegnare il Vangelo a tutto il mondo epregando che il Signore addolcisca il cuore dei governanti. Vedi DeA 58:21, 27; 98:4–6).
• Cosa fece Esdra per far sì che i Giudei che riconduceva a Gerusalemme fossero protetti? (Vedi Esdra 8:21–23, 31). In che modo voi, i vostri familiari o altre persone di vostra conoscenza siete stati aiutati grazie al digiuno?
3. Nehemia va a Gerusalemme e guida il popolo nel lavoro di ricostruzione delle mura per proteggere la città
Esponi e commenta Nehemia 1–2; 4; 6. Puoi far notare che Nehemia era il coppiere di Artaserse re di Persia. Egli occupava quindi una posizione di grande fiducia e responsabilità che gli richiedeva di assicurarsi che il cibo e le bevande del re non fossero avvelenati. Anche se Nehemia occupava una posizione tanto importante in Persia, si preoccupava per il suo popolo a Gerusalemme e cercò di aiutarli quando venne aconoscenza delle loro difficoltà.
• Cosa fece Nehemia quando venne a conoscenza delle difficoltà in cui si trovava il suo popolo a Gerusalemme? (Vedi Nehemia 1:4–11; 2:1–5). Come rispose re Artaserse alla richiesta di Nehemia? (Vedi Nehemia 2:6–8. Il re concesse a Nehemia il permesso di andare, gli fornì una scorta perché non fosse molestato e lo autorizzò a usare il legname delle sue foreste per ricostruire le mura della città). Cosa possiamo imparare da Nehemia che ci può guidare quando siamo addolorati per le sofferenze degli altri?
• In che modo Nehemia incoraggiò il popolo a ricostruire le mura attorno alla città? (Vedi Nehemia 2:17–18). Perché secondo voi portando testimonianza della verità e parlando delle esperienze che abbiamo fatto possiamo efficacemente ispirare gli altri a fare il bene? In che modo vi hanno ispirato le testimonianze e le esperienze spirituali degli altri?
• Samballat era governatore della Samaria. Egli e la sua gente erano nemici dei Giudei che erano ritornati con Zorobabel. Come reagì Samballat ai piani per ricostruire le mura della città? (Vedi Nehemia 2:10, 19; 4:1–3, 7–8, 11). Come risposero i Giudei a questi sforzi di impedire la costruzione delle mura? (Vedi Nehemia 4:9, 13–15).
• Cosa fece Nehemia quando Samballat gli chiese di smettere di lavorare per incontrarsi con lui? (Vedi Nehemia 6:1–4). In che modo alcune persone cercano di distogliere i membri della Chiesa dallo svolgere il lavoro del Signore oggi?
L’anziano Marvin J. Ashton ci ha così ammonito: «Certi individui e organizzazioni stanno cercando di provocarci servendosi di calunnie, sottintesi e dichiarazioni assolutamente false. È stolto, nella società odierna, lasciarsi irritare, scoraggiare ooffendere dalle parole di coloro che sembrano trovare grande piacere nell’interpretare erroneamente la nostra posizione o partecipazione. I nostri principi e le nostre norme non saranno sminuiti dall’attacco di questi provocatori. Abbiamo il dovere di illustrare la nostra posizione con ragionevole e cordiale persuasione e con una rigorosa documentazione. Abbiamo il dovere di rimanere saldi e inflessibili adifesa della moralità e dei principi eterni del Vangelo, senza tuttavia mai contendere con alcun uomo o organizzazione. Le contese non fanno che erigere muri e alzare barriere. L’amore apre ogni porta. Abbiamo il dovere di farci udire e di predicare. Abbiamo il dovere non soltanto di evitare ogni contesa, ma di far sì che tali atteggiamenti siano eliminati» (La Stella, ottobre 1978, pag. 12).
4. Il popolo gioisce quando Esdra legge le Scritture
Esponi e commenta Nehemia 8.
• Il popolo, dopo aver finito di ricostruire le mura della città, cosa chiese a Esdra? (Vedi Nehemia 8:1–2. Nota che la maggior parte dei Giudei erano rimasti in schiavitù tanto a lungo da non aver mai udito né letto le Scritture).
• Per quanto tempo Esdra lesse le Scritture al popolo? (Vedi Nehemia 8:3, 17–18). Come reagì il popolo? (Vedi Nehemia 8:3, 6, 9, 12). Come possiamo essere più diligenti nello studio delle Scritture? (Chiedi come possiamo essere più diligenti nello studio delle Scritture e più aperti ai suggerimenti dello Spirito che riceviamo mentre le leggiamo). Come possiamo sviluppare quel genere di entusiasmo per le Scritture che aveva il popolo allora?
• Cosa fece Esdra per aiutare il popolo a capire le Scritture? (Vedi Nehemia 8:8). Cosa vi ha aiutati, nei vostri sforzi per capire le Scritture e per aiutare i vostri familiari a capirle? (Puoi invitare i membri della classe a parlare nei dettagli di ciò che hanno fatto per migliorare il loro studio delle Scritture e quello dei familiari).
• Cosa dissero Esdra e gli altri capi quando il popolo cominciò a piangere dopo aver sentito leggere le Scritture? (Vedi Nehemia 8:9– 11). In che modo le Scritture vi hanno fatto gioire?
Conclusione
«L’energia, la capacità, l’altruismo, il patriottismo e l’integrità personale di Nehemia riportarono in vita una nuova ed esuberante nazione di Giuda. Fu iniziata la ricostruzione di Gerusalemme che era in rovina da più di un secolo e mezzo. Esdra, sacerdote retto e devoto, si unì a Nehemia in questo lavoro, e insieme essi ebbero successo nel creare una nuova comunità di Giudei a Gerusalemme» (Old Testament Student Manual: 1 Kings–Malachi [1982], pag. 314).
Spiega che proprio come i Giudei avevano l’obbligo di ricostruire Gerusalemme, i Santi degli Ultimi Giorni hanno l’obbligo di edificare Sion in tutto il mondo. Per poter realizzare questo obiettivo dobbiamo seguire gli insegnamenti delle Scritture e partecipare al lavoro di tempio. Porta testimonianza della veridicità delle Scritture e dell’importanza del lavoro di tempio.
Ricorda ai membri della classe che alcune persone cercheranno di impedire che il lavoro del Signore progredisca. Dobbiamo dimostrare per loro amore cristiano, ma non consentire che ci distraggano dai nostri sforzi nell’edificare il regno di Dio.
Altri suggerimenti per l’insegnamento
Il seguente materiale integra il contenuto della lezione. Puoi utilizzarlo secondo necessità durante la lezione.
1. «L’opera è grande ed estesa, e noi siamo sparsi» (Nehemia 4:19)
Mentre erano intenti a ricostruire le mura di Gerusalemme i Giudei erano distanziati in modo da poter lavorare contemporaneamente alla ricostruzione di diverse sezioni delle mura (Nehemia 3; 4:19). A volte erano assai lontani gli uni dagli altri, ma tutti lavoravano verso lo stesso obiettivo, e lavorando insieme essi riuscirono a portare a termine la ricostruzione delle mura. Ricorda ai membri della classe che la Chiesa èdivisa in diverse unità (come ad esempio famiglie, rioni, rami, pali, distretti e quorum) in tutto il mondo. Qualche volta un’unità sembra molto lontana dalle altre. Ma tutti i santi lavorano per gli stessi obiettivi, e se ogni singola persona e ogni singola unità opera con diligenza tutta la Chiesa continuerà a crescere.
2. «I templi servono per le alleanze eterne»
Se è disponibile la videocassetta della serata familiare (53736 160) puoi mostrare la sequenza di sei minuti «I templi servono per le alleanze eterne» per favorire una discussione sull’importanza dei templi.