2010–2019
Cercate nei libri migliori
Ottobre 2017


10:16

Cercate nei libri migliori

Se studiamo dai libri migliori siamo protetti contro le implacabili mandibole di coloro che cercano di rodere le nostre radici spirituali.

Un giorno, di mattina presto, vidi un bruco affamato e ben mimetizzato fermo su un bellissimo rosaio. Guardando alcuni germogli senza foglie, sarebbe stato chiaro perfino a un osservatore superficiale che il bruco si era fatto strada masticandone le tenere foglie con le sue mandibole implacabili. Allegoricamente, non potei fare a meno di pensare che esistono alcune persone simili a questi bruchi; si possono trovare ovunque nel mondo, e alcune sono camuffate talmente bene che possiamo permettere loro di entrare nella nostra vita e, prima che ce ne rendiamo conto, divorano le nostre radici spirituali, quelle dei nostri familiari e dei nostri amici.

Viviamo in un’epoca in cui abbondano informazioni sbagliate su ciò in cui crediamo. Di questi tempi, non riuscire a proteggere e a rafforzare le nostre radici spirituali significa permettere che vengano consumate da chi ha l’intento di distruggere la nostra fede in Gesù Cristo e la nostra certezza nella Sua chiesa restaurata. All’epoca del Libro di Mormon, era Zeezrom che cercava di distruggere la fede dei credenti.

Le sue azioni e le sue parole erano “un’insidia dell’avversario, che egli [tese] per prendere [il] popolo, per [poterlo] assoggettare a lui, per [poterlo] accerchiare con le sue catene” (Alma 12:6). Quelle stesse insidie esistono anche oggi e, se non saremo spiritualmente vigili e non costruiremo delle fondamenta sicure sul nostro Redentore (vedere Helaman 5:12), potremo trovarci legati con le catene di Satana e condotti con cura lungo i sentieri proibiti di cui si parla nel Libro di Mormon (vedere 1 Nefi 8:28).

Ai suoi tempi, l’apostolo Paolo fece risuonare un avvertimento che è valido anche per noi oggi: “Io so che […] fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a sé” (Atti 20:29–30).

Questo suo avvertimento e quelli dei nostri profeti e apostoli ci ricordano che dobbiamo fare tutto quello che possiamo per rafforzarci spiritualmente contro i messaggi avversi e ingannevoli. Quando visito i rioni e i rami della Chiesa vengo edificato da quello che vedo, che ascolto e che provo quando i santi reagiscono positivamente e con fede agli insegnamenti del Salvatore e dei Suoi servitori.

L’aumento dell’osservanza della domenica è solo uno degli esempi di come i membri si stanno rafforzando spiritualmente prestando ascolto alle esortazioni profetiche. Un ulteriore rafforzamento si può vedere chiaramente nell’aumento del lavoro di tempio e di storia familiare quando le famiglie radunano i propri antenati tramite le ordinanze del tempio. Le nostre radici spirituali vanno più a fondo quando la preghiera personale e la preghiera familiare sincere diventano la roccaforte della nostra fede, quando ci pentiamo quotidianamente, cerchiamo la compagnia dello Spirito Santo, impariamo dal nostro Salvatore e dai Suoi attributi e ci sforziamo di diventare come Lui (vedere 3 Nefi 27:27).

Il nostro Salvatore, Gesù Cristo, è la Luce del mondo e ci invita a seguirLo. Dobbiamo guardare sempre a Lui, soprattutto nelle notti oscure e turbolente in cui, come una coltre sempre più avvolgente, si insinua la tempesta del dubbio e dell’incertezza. Se le dita puntate provenienti “dall’altra parte del fiume d’acqua, [dove si erge] un edificio grande e spazioso” (1 Nefi 8:26) sembrano essere dirette contro di voi in un atteggiamento derisorio, umiliante e accattivante, vi chiedo di allontanarvi subito, in modo da non essere persuasi con mezzi astuti e subdoli a separarvi dalla verità e dalle sue benedizioni.

Tuttavia, limitarsi a questo non sarà sufficiente in quest’epoca in cui vengono dette, scritte e raffigurate cose perverse. L’anziano Robert D. Hales ci ha insegnato: “Se non siete completamente impegnati a mettere in pratica il Vangelo, vivendolo con tutto il vostro ‘cuore, facoltà, mente e forza’, non potete generare abbastanza luce spirituale per respingere le tenebre” (“Dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce”, Liahona, luglio 2002, 78). Di certo desiderare di seguire Cristo, la Luce del mondo (vedere Giovanni 8:12), significa che dobbiamo agire in base ai Suoi insegnamenti. Quando mettiamo in pratica la Parola di Dio siamo spiritualmente rafforzarti, fortificati e protetti.

Maggiore è la luce nella nostra vita, minori saranno le ombre. Tuttavia, anche se ci troviamo in piena luce, siamo esposti a persone e a commenti che dipingono in maniera errata ciò in cui crediamo e mettono alla prova la nostra fede. L’apostolo Giacomo scrisse che “la prova della [nostra] fede produce costanza” (Giacomo 1:3). Sulla base di questa visione, l’apostolo Neal A. Maxwell insegnò: “Un discepolo paziente […] non si sorprenderà né andrà in pezzi quando la Chiesa sarà rappresentata in modo errato” (“Patience” [Riunione della Brigham Young University, 27 novembre 1979], speeches.byu.edu).

Sorgono domande sulla storia della nostra Chiesa e su ciò in cui crediamo. Bisogna prestare molta attenzione a dove ci rivolgiamo per trovare le risposte corrette. Non otteniamo niente esplorando i punti di vista e le opinioni di chi è meno informato o è disilluso. Il miglior consiglio è stato dato dall’apostolo Giacomo: “Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio” (Giacomo 1:5).

Prima di chiedere a Dio bisogna studiare con attenzione, perché siamo sotto il mandato scritturale di cercare “nei libri migliori parole di saggezza” e di cercare “l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede” (DeA 88:118). Vi è grande abbondanza di questi libri, scritti da dirigenti della Chiesa ispirati dal cielo e da studiosi di dottrina e di storia della Chiesa autorevoli, sicuri e affidabili. Detto questo, niente supera la grandiosità della parola di Dio rivelata contenuta nelle Scritture canoniche. Da quelle sottili pagine colme di conoscenza spirituale, impariamo la verità tramite lo Spirito Santo e in tal modo otteniamo più luce.

Il presidente Thomas S. Monson ci ha implorato di “studiare ogni giorno il Libro di Mormon con l’aiuto della preghiera” (“Il potere del Libro di Mormon”, Liahona, maggio 2017, 87).

Diversi anni fa, mentre servivo come presidente della missione di Suva, nelle Fiji, alcuni missionari vissero un’esperienza che rafforzò in loro il potere di conversione del Libro di Mormon. Un giorno caldo e umido, due missionari raggiunsero una casa di un piccolo insediamento di Labasa.

Venne loro aperta la porta da un uomo segnato dalle intemperie che ascoltò i missionari rendere testimonianza della veridicità del Libro di Mormon. Gliene diedero una copia e lo invitarono a leggere e a pregare per sapere, come loro, che è la parola di Dio. La sua risposta fu laconica: “Domani tornerò a pesca. Lo leggerò in mare, potrete farmi visita ancora quando sarò tornato”.

Mentre era via furono fatti dei trasferimenti e, qualche settimana più tardi, una nuova coppia di anziani tornò dal pescatore. A quel punto egli aveva letto tutto il Libro di Mormon, aveva ricevuto una conferma della sua veridicità ed era ansioso di saperne di più.

Quest’uomo era stato convertito dallo Spirito Santo, che aveva attestato la verità delle parole preziose contenute in ogni pagina di avvenimenti e di dottrine, insegnate tanto tempo fa e preservate per i nostri giorni nel Libro di Mormon. Questa stessa benedizione è a disposizione di ognuno di noi.

La casa è un luogo ideale dove le famiglie possono studiare e condividere preziose chiavi di lettura delle Scritture e delle parole dei profeti, oltre ad avere accesso al materiale della Chiesa su LDS.org. Lì potrete trovare numerose informazioni su argomenti evangelici come la Prima Visione. Se studiamo dai libri migliori siamo protetti contro le implacabili mandibole di coloro che cercano di rodere le nostre radici spirituali.

Nonostante tutte le nostre preghiere, lo studio e le riflessioni, potrebbero rimanere comunque delle domande irrisolte, ma non dobbiamo permettere che questo estingua lo scintillio della fiamma della fede che è in noi. Queste domande sono un invito a sviluppare la nostra fede e non dovrebbero alimentare un momento passeggero di dubbio ingannevole. L’essenza stessa della religione è non avere una risposta certa per ogni domanda, perché questo è uno degli scopi della fede. A tal proposito, l’anziano Jeffrey R. Holland ci ha insegnato che “quando tali momenti arrivano e sorgono i problemi, la soluzione dei quali non giunge immediatamente, attenetevi saldamente a ciò che già sapete e rimanete forti finché otterrete ulteriore conoscenza” (“Io credo”, Liahona, maggio 2013, 94).

Vediamo intorno a noi la gioia di molte persone che si ergono forti nutrendo continuamente le proprie radici spirituali. La loro fede e la loro obbedienza bastano a dare loro una grande speranza nel Salvatore, e da questo nasce grande felicità. Queste persone non affermano di sapere ogni cosa, ma hanno pagato il prezzo necessario per sapere abbastanza da avere pace e vivere con pazienza mentre cercano di accrescere la propria conoscenza. Linea su linea, la loro fede è rinsaldata in Gesù Cristo, ed esse si ergono forti come concittadine dei santi.

Possa ognuno di noi vivere in modo che nella nostra vita non vi sia, né ora né mai, posto per le mandibole implacabili dei bruchi mimetizzati, così che rimarremo “fermi nella fede in Cristo fino alla fine” (Alma 27:27). Nel nome di Gesù Cristo. Amen.