Il sacerdozio e il potere espiatorio del Salvatore
Perché i propositi del Padre Celeste si realizzino, il potere espiatorio di Cristo deve essere reso disponibile ai figli di Dio. Il sacerdozio consegna tali opportunità.
Immaginate con me un razzo sistemato su una rampa così da poter essere preparato per il lancio. Ora visualizzate l’accensione. Il carburante, in una combustione controllata, è convertito in gas ad alta temperatura che fuoriesce fornendo la spinta necessaria a lanciare il razzo nello spazio. Infine, immaginate il cargo posto in cima al razzo. Il valore del cargo si realizza pienamente solo quando giunge dove deve arrivare e funziona come dovrebbe. Non bisogna essere un ingegnere missilistico per rendersi conto che un costoso satellite per la comunicazione globale è di poco valore se tenuto in un magazzino. La missione di un razzo consiste semplicemente nel far arrivare il cargo a destinazione.
Questa sera vorrei paragonare il sacerdozio che deteniamo a un razzo e l’opportunità di beneficiare del potere espiatorio del Salvatore al cargo che il razzo fa giungere a destinazione.
Grazie al Suo sacrificio espiatorio, Gesù Cristo ha il potere e l’autorità di redimere l’intera umanità. Per rendere il Suo potere espiatorio accessibile, Egli ha delegato una parte del Suo potere e della Sua autorità agli uomini della terra. Questo potere e questa autorità delegati costituiscono il sacerdozio. Il sacerdozio permette a chi lo detiene di aiutare il Padre Celeste e Gesù Cristo nella Loro opera: fare avverare la salvezza e l’Esaltazione dei figli di Dio. Lo consente perché fornisce ai Suoi figli l’opportunità di ricevere le benedizioni del potere espiatorio del Salvatore.
Il potere espiatorio di Gesù Cristo è fondamentale perché nessuno di noi può tornare alla propria dimora celeste senza aiuto. Nella vita commettiamo inevitabilmente degli errori e violiamo le leggi di Dio. Il peccato ci macchia e noi non possiamo tornare a vivere alla presenza di Dio. Abbiamo bisogno del potere espiatorio del Salvatore per poter essere riconciliati con il Padre Celeste. Gesù Cristo spezzò i legami della morte fisica, permettendo a tutti di risorgere. Egli offre il perdono dei peccati, a condizione dell’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Suo Vangelo. Per Suo tramite ci viene offerta l’Esaltazione. L’opportunità di beneficiare del potere espiatorio del Salvatore è il cargo più importante della creazione.
Perché i propositi del Padre Celeste si realizzino, il potere espiatorio di Cristo deve essere reso disponibile ai figli di Dio. Il sacerdozio consegna tali opportunità. Esso è il razzo. Il sacerdozio è fondamentale perché le ordinanze e le alleanze necessarie sulla terra sono amministrate solo mediante la sua autorità. Se il sacerdozio non riesce a consegnare l’opportunità di beneficiare del potere espiatorio del Salvatore, quale è il suo scopo? Non sarebbe solo un petardo appariscente e complesso? Dio vuole che il sacerdozio non sia utilizzato solo per le lezioni della domenica o come opportunità di servizio. Egli vuole che esso faccia arrivare il cargo a destinazione.
Lievi difetti nei razzi possono causare il fallimento di una missione. Guarnizioni fragili e materiale deteriorato possono causare il malfunzionamento del razzo. Metaforicamente parlando, per preservare il sacerdozio da guarnizioni fragili e materiali deteriorati, Dio ne protegge sia il conferimento sia l’utilizzo. Il conferimento del sacerdozio è salvaguardato dalle chiavi del sacerdozio, che sono i diritti di presidenza dati all’uomo. Analogamente, l’utilizzo del sacerdozio è salvaguardato dalle sue stesse chiavi, oltre che dalle alleanze stipulate da colui che lo detiene. Ne consegue che l’utilizzo del sacerdozio è governato sia dalle chiavi sia dalle alleanze. L’incarico sacerdotale è dato al singolo individuo e non esiste indipendentemente da lui; il sacerdozio non è una fonte amorfa di potere autonomo.
Sia il Sacerdozio di Aaronne che quello di Melchisedec si ricevono mediante alleanza. Dio stabilisce i termini e l’uomo li accetta. Parlando in generale, i detentori del sacerdozio stipulano l’alleanza di aiutare Dio nella Sua opera. All’inizio di questa dispensazione, Gesù Cristo spiegò che l’alleanza del sacerdozio “è confermata su di voi per il vostro bene, e non solo per il vostro bene, ma per il bene del mondo intero […] perché non vengono a me”.
Questo insegna che lo scopo del sacerdozio è invitare gli altri a venire a Cristo aiutandoli a ricevere il vangelo restaurato. Abbiamo il sacerdozio per poter aiutare i figli del Padre Celeste a essere sollevati dal fardello del peccato e a diventare come Lui. Mediante il sacerdozio, il potere della divinità è manifesto nella vita di tutti coloro che stipulano e rispettano le alleanze del Vangelo e ricevono le ordinanze a esse associate. È così che ognuno di noi viene a Cristo, viene purificato ed è riconciliato con Dio. Il potere espiatorio di Cristo è reso accessibile mediante il sacerdozio, il quale fa giungere il cargo a destinazione.
Le alleanze stipulate con Dio sono serie e solenni. L’uomo deve prepararsi, deve conoscerle e deve stipularle con l’intento di onorarle. Un’alleanza diventa un impegno personale. Parafrasando il drammaturgo inglese Robert Bolt, un uomo stipula un’alleanza solo quando vuole impegnarsi in prima persona in una promessa in modo molto speciale. Egli stabilisce un legame tra la veridicità della promessa e la sua propria virtù. Quando un uomo stipula un’alleanza, tiene se stesso, come l’acqua, nelle mani strette a coppa. E se allarga le dita, non ha speranza di ritrovare se stesso. Chi rompe un’alleanza non ha più se stesso da impegnare né una garanzia da offrire.
Il detentore del Sacerdozio di Aaronne stipula l’alleanza di evitare il male, di aiutare gli altri a essere riconciliati con Dio e di prepararsi a ricevere il Sacerdozio di Melchisedec. Adempie a tali sacre responsabilità quando insegna, battezza, rafforza i membri della Chiesa e invita gli altri ad accettare il Vangelo. Queste sono le funzioni del suo “razzo”. In cambio, Dio promette speranza, perdono, il ministero degli angeli e le chiavi del Vangelo di pentimento e battesimo.
Il detentore del Sacerdozio di Melchisedec stipula l’alleanza di adempiere alle responsabilità associate al Sacerdozio di Aaronne e di onorare la propria chiamata nel Sacerdozio di Melchisedec. Lo fa rispettando i comandamenti associati all’alleanza. Tali comandamenti includono il “prestare diligente attenzione alle parole di vita eterna” vivendo di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, rendendo testimonianza di Gesù Cristo e della Sua opera negli ultimi giorni, non vantandosi di se stesso e diventando amico del Salvatore, confidando in Lui come farebbe un amico.
In cambio, Dio promette che il detentore del Sacerdozio di Melchisedec in questione riceverà le chiavi della comprensione dei misteri di Dio. Egli diventerà perfetto così da poter stare alla presenza di Dio. Sarà in grado di adempiere al proprio ruolo nell’opera di salvezza. Gesù Cristo preparerà la via dinanzi al detentore del sacerdozio e sarà con lui. Lo Spirito Santo sarà nel cuore del detentore del sacerdozio e gli angeli lo sosterranno. Il suo corpo sarà rafforzato e rinnovato. Egli diventerà erede delle benedizioni di Abrahamo e, insieme alla propria moglie, coerede con Gesù Cristo del regno del Padre Celeste. Queste sono “preziose e grandissime promesse”. Non è possibile immaginare promesse più grandi.
A ogni uomo che riceve il Sacerdozio di Melchisedec, Dio conferma con un giuramento le promesse che Egli fa nell’alleanza. Tale giuramento riguarda solo il Sacerdozio di Melchisedec ed è Dio a prestarlo, non il detentore del sacerdozio. Dato che questa situazione unica coinvolge il Suo potere e la Sua autorità divini, Dio ricorre a un giuramento, utilizzando il linguaggio più potente possibile, per rassicurarci della natura vincolante e irreversibile delle Sue promesse.
Rompere un’alleanza del sacerdozio e allontanarsene completamente comporta gravi conseguenze. Essere superficiali o apatici in una chiamata del sacerdozio è come utilizzare materiale deteriorato per un componente del razzo. Compromette l’alleanza del sacerdozio perché può portare al fallimento della missione. Disobbedire ai comandamenti di Dio rompe l’alleanza. A chi rompe le alleanze con recidività e impenitenza vengono ritirate le benedizioni promesse.
Ho potuto comprendere meglio il rapporto esistente tra il razzo rappresentato dal “sacerdozio” e il cargo rappresentato dall’“opportunità di beneficiare del potere espiatorio di Cristo” tanti anni fa. Un fine settimana dovevo adempiere due incarichi. Uno era quello di organizzare il primo palo di una nazione e l’altro era quello di intervistare un giovane e, se tutto fosse stato in ordine, di restaurare il suo sacerdozio e le sue benedizioni del tempio. Questo trentenne si era unito alla Chiesa da adolescente. Aveva svolto la missione in modo onorevole. Quando era tornato a casa, però, aveva perso la via e la propria appartenenza alla Chiesa. Alcuni anni dopo, “rientrato in sé” e con l’aiuto di dirigenti del sacerdozio amorevoli e di membri gentili, si era pentito ed era stato riammesso nella Chiesa mediante il battesimo.
In seguito, aveva richiesto che gli venissero restaurati il sacerdozio e le benedizioni del tempio. Avevamo fissato un appuntamento per il sabato alle dieci del mattino alla casa di riunione. Quando sono arrivato per le interviste programmate prima della sua, lui era già là. Era talmente ansioso di avere il sacerdozio ancora una volta da non riuscire ad aspettare.
Durante la nostra intervista, gli ho mostrato la lettera che spiegava che il presidente Thomas S. Monson aveva esaminato personalmente la sua richiesta e aveva autorizzato l’intervista. Quel giovane, altrimenti stoico, si è messo a piangere. Poi gli ho detto che la data della nostra intervista non avrebbe avuto un significato ufficiale nella sua vita. Mi ha guardato perplesso. L’ho informato che, dopo avergli restaurato le sue benedizioni, il suo certificato di appartenenza avrebbe mostrato solo le date originali di battesimo, confermazione, ordinazione al sacerdozio e investitura. Ha singhiozzato di nuovo.
Gli ho chiesto di leggere un passo di Dottrina e Alleanze:
“Ecco, colui che si è pentito dei suoi peccati è perdonato, e io, il Signore, non li ricordo più.
Da questo potrete sapere se un uomo si pente dei suoi peccati: ecco, li confesserà e li abbandonerà”.
Gli occhi gli si sono riempiti di lacrime per la terza volta. Poi ho posto le mani sul suo capo e, nel nome di Gesù Cristo, secondo l’autorità del Sacerdozio di Melchisedec e con l’autorizzazione del presidente della Chiesa, ho restaurato il suo sacerdozio e le sue benedizioni del tempio.
La gioia che è scesa su di noi era profonda. Il ragazzo sapeva di essere nuovamente autorizzato a detenere e a esercitare il sacerdozio di Dio. Sapeva che le sue benedizioni del tempio erano di nuovo pienamente efficaci. Era raggiante e colmo di gioia ed entusiasmo. Ero molto fiero di lui e ho sentito quanto lo fosse anche il Padre Celeste.
Dopodiché, è stato organizzato il palo. Alle riunioni c’erano tanti santi entusiasti e fedeli e abbiamo sostenuto una presidenza di palo meravigliosa. Tuttavia, per quanto mi riguarda, la storica occasione di organizzare questo primo palo di una nazione è stata eclissata dalla gioia che avevo sentito nel restaurare le benedizioni a quel giovane.
Mi sono reso conto che lo scopo di organizzare un palo o di utilizzare il sacerdozio di Dio in qualsiasi altro modo è quello di assistere il Padre Celeste e Gesù Cristo nella Loro opera, che è quella di fornire l’opportunità di redenzione e di Esaltazione a ciascuno dei figli di Dio. Come il razzo, il cui scopo è quello di far giungere il cargo a destinazione, il sacerdozio fa giungere a destinazione il vangelo di Gesù Cristo, consentendo a tutti di stringere delle alleanze e di ricevere le ordinanze a esse associate. “Il sangue espiatorio di Cristo” può quindi essere applicato nella nostra vita quando sperimentiamo l’influenza santificatrice dello Spirito Santo e riceviamo le benedizioni che Dio promette.
Oltre a rispettare personalmente le leggi e le ordinanze del Vangelo, vi invito a stipulare e a osservare le alleanze del sacerdozio. Ricevete il giuramento di Dio e la Sua promessa. Fate onore alle vostre responsabilità sacerdotali di aiutare il Padre Celeste e Gesù Cristo. Utilizzate il sacerdozio per contribuire a fornire a qualcuno l’opportunità di beneficiare del potere espiatorio del Salvatore! Se lo farete, grandi benedizioni saranno riversate su voi e sulla vostra famiglia. Attesto che il Redentore vive e dirige questa opera, nel nome di Gesù Cristo. Amen.