2010–2019
Eclissi spirituale
Ottobre 2017


15:12

Eclissi spirituale

Non lasciate che le distrazioni della vita eclissino la luce dei cieli.

Il 21 agosto di quest’anno si sono verificati due eventi rari che hanno catturato l’attenzione delle persone in tutto il mondo. Il primo è stato la celebrazione del novantesimo compleanno del nostro amato profeta, il presidente Thomas S. Monson. In quel momento stavo svolgendo un incarico nell’Area Pacifico ed ero felicissimo del fatto che i membri di Australia, Vanuatu, Nuova Zelanda e Polinesia Francese non solo erano consapevoli del suo traguardo personale, ma gioivano anche nel celebrarlo. Mi sono sentito fortunato di poter partecipare alla loro calorosa espressione di fede e di affetto per quest’uomo meraviglioso. Che fonte di grande ispirazione vedere il legame che i Santi degli Ultimi Giorni condividono con il loro profeta!

Naturalmente il presidente Monson, consapevole di coloro che desideravano fargli gli auguri, ha descritto il regalo di compleanno ideale: “[Trovate] qualcuno che sta passando un momento difficile, che è malato o è solo e [fate] qualcosa per lui. È tutto quello che vorrei”. Le vogliamo bene e la sosteniamo, presidente Monson.

Eclissi solare

L’altro evento raro — avvenuto nel cielo lo stesso giorno e che ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo — è stata un’eclissi solare totale. Era la prima volta in novantanove anni che un’eclissi del genere si manifestava in tutti gli Stati Uniti. Avete mai visto un’eclissi solare? Forse potrei descrivere questo evento in modo più dettagliato.

Un’eclissi solare totale si ha quando la luna si posiziona fra la terra e il sole, bloccando quasi completamente la luce proveniente dalla superficie del sole. Il fatto che ciò possa accadere è per me una meraviglia. Se immaginate il sole della dimensione di una comune gomma per bicicletta, in confronto la luna sarebbe a malapena della dimensione di un sassolino.

Una gomma per bicicletta e un sassolino

Come è possibile che la nostra fonte principale di calore, di luce e di vita possa essere così ampiamente oscurata da qualcosa di così proporzionalmente insignificante in termini di dimensioni?

Sebbene il sole sia quattrocento volte più grande della luna, è anche quattrocento volte più lontano dalla terra. Vista dalla terra, in prospettiva, questa geometria fa sì che il sole e la luna appaiano della stessa dimensione. Quando i due si allineano perfettamente, la luna sembra oscurare interamente il sole. Alcuni miei amici e familiari che si trovavano nella zona dell’eclissi totale hanno raccontato che la luce è stata sostituita dall’oscurità, che le stelle sono apparse e che gli uccelli hanno smesso di cantare. L’aria è diventata fredda, perché durante un’eclissi la temperatura può abbassarsi di oltre undici gradi.

Folla con gli occhiali per l’eclisse

Essi hanno descritto un senso di stupore, di meraviglia e persino di inquietudine, sapendo che un’eclissi comporta alcuni rischi. Ad ogni modo, durante l’evento, tutti loro hanno preso delle precauzioni per evitare danni permanenti agli occhi o la cosiddetta “cecità da eclissi”. Hanno potuto guardare in modo sicuro l’eclissi perché indossavano degli occhiali dotati di lenti con filtri speciali che hanno protetto i loro occhi da qualsiasi eventuale danno.

L’analogia

Alla stessa maniera in cui la piccolissima luna può bloccare il maestoso sole estinguendone la luce e il calore, il permettere agli ostacoli piccoli e fastidiosi che affrontiamo quotidianamente di avvicinarsi al punto da oscurare la grandezza, la luminosità e il calore della luce di Gesù Cristo e del Suo vangelo può far verificare un’eclissi spirituale.

L’anziano Neal A. Maxwell sviluppò uteriormente questa analogia quando disse: “Perfino una cosa piccola come il pollice di un uomo, quando tenuto molto vicino all’occhio, può coprire la visuale a tal punto da non permettergli di vedere l’immenso sole. Eppure, il sole è ancora lì. La cecità è causata dall’uomo stesso. Quando ci concentriamo troppo su altre cose, mettendole al primo posto, oscuriamo la nostra visione dei cieli”.

Chiaramente, nessuno di noi vuole oscurare intenzionalmente la propria visione dei cieli o permettere che si verifichi un’eclissi spirituale nella propria vita. Lasciate che condivida alcuni pensieri che ci possono aiutare a impedire che le eclissi spirituali ci causino danni spirituali permanenti.

Gli occhiali del Vangelo – Mantenere una prospettiva evangelica

Ricordate la mia descrizione degli occhiali speciali utilizzati per proteggere chi guarda un’eclissi solare dai danni agli occhi o persino dalla cecità da eclissi? Guardare un’eclissi spirituale attraverso le lenti protettive e lenitive dello Spirito ci dà una prospettiva evangelica, proteggendoci così dalla cecità spirituale.

Consideriamo alcuni esempi. Con le parole del profeta nel cuore e con il Santo Spirito come consigliere, possiamo guardare la luce celeste parzialmente oscurata attraverso gli “occhiali del Vangelo”, evitando i danni di un’eclissi spirituale.

Come facciamo, dunque, a indossare gli occhiali del Vangelo? Ecco alcuni esempi: i nostri occhiali del Vangelo ci informano che il Signore desidera che prendiamo il sacramento ogni settimana e che studiamo le Scritture e preghiamo giornalmente. Ci informano anche che Satana ci tenterà a non farlo. Sappiamo che i suoi piani hanno lo scopo di toglierci il nostro arbitrio attraverso distrazioni e tentazioni mondane. Anche ai tempi di Giobbe forse c’erano alcune persone che stavano avendo un’eclisse spirituale e vengono descritte come segue: “Di giorno essi incorron nelle tenebre, in pien mezzodì brancolan come di notte”.

Fratelli e sorelle, quando parlo di vedere attraverso gli occhiali del Vangelo, sappiate che non sto suggerendo di non prendere atto o di non parlare delle difficoltà che affrontiamo, oppure di camminare con beata ignoranza tra le trappole e i mali che il nemico ha posto sul nostro cammino. Non sto dicendo di metterci i paraocchi, anzi proprio l’opposto. Sto suggerendo di guardare le difficoltà attraverso le lenti del Vangelo. L’anziano Dallin H. Oaks ha osservato che “la prospettiva è la capacità di vedere tutte le informazioni rilevanti in un rapporto significativo”. Una prospettiva evangelica amplia la nostra vista rendendola una visione eterna.

Quando indossate gli occhiali del Vangelo, riuscite a pensare alle vostre priorità, ai vostri problemi, alle vostre tentazioni e persino ai vostri errori con una prospettiva, uno sguardo e una visione più nitidi. Vedrete una luce più brillante che non riuscireste a vedere altrimenti.

Occhiali del Vangelo

Paradossalmente, non sono soltanto le cose negative a poter causare un’eclissi spirituale nella nostra vita. Spesso, le attività lodevoli e positive a cui ci dedichiamo possono attirare la nostra attenzione al punto da oscurare la luce del Vangelo e portare le tenebre. Istruzione e prosperità, potere e influenza, ambizione e persino talenti e doni possono fare parte di questi pericoli o distrazioni.

Il presidente Dieter F. Uchtdorf ha insegnato: “Una qualsiasi virtù, se portata all’estremo, può diventare un vizio […]. Arriva un momento in cui i successi diventano macine da mulino e le ambizioni come pietre al collo”.

Lasciate che vi illustri in maniera più dettagliata esempi che potrebbero diventare catalizzatori per evitare le nostre eclissi spirituali.

Social media

Alcuni mesi fa ho parlato alla Conferenza delle donne della BYU. Ho descritto il modo in cui la tecnologia, inclusi i social media, facilita la diffusione della “conoscenza di un Salvatore […] per ogni nazione, stirpe, lingua e popolo”. Tali tecnologie includono siti della Chiesa come LDS.org e Mormon.org; applicazioni per dispositivi mobili come la Biblioteca evangelica, Mormon Channel, LDS Tools e Albero familiare; e piattaforme dei social media tra cui Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest. Queste piattaforme hanno generato centinaia di milioni di “Mi piace”, di condivisioni, di visualizzazioni, di retweet e di pin, e sono diventati molto efficaci ed efficienti nel condividere il Vangelo con la famiglia, con gli amici e con i conoscenti.

Nonostante tutte le loro virtù e gli usi appropriati che se ne possono fare, ci sono dei rischi associati a queste tecnologie perché, quando esse catturano troppo la nostra attenzione, possono esporci a una eclissi spirituale, bloccando potenzialmente la luminosità e il calore del Vangelo.

L’uso dei social media, delle applicazioni per dispositivi mobili e dei giochi può essere estremamente dispendioso in termini di tempo e può ridurre l’interazione faccia a faccia. Questa perdita di dialogo di persona si può ripercuotere sul matrimonio, può prendere il posto di pratiche spirituali preziose e può reprimere lo sviluppo delle capacità relazionali, specialmente tra i giovani.

Due ulteriori rischi legati ai social media sono la realtà idealizzata e i paragoni debilitanti.

Molte (se non la maggior parte) delle immagini postate sui social media tendono a rappresentare la vita nel suo aspetto migliore — spesso in modo non realistico. Tutti abbiamo visto immagini di arredi domestici, di luoghi di vacanza meravigliosi, di selfie sorridenti, di preparazioni elaborate di cibi e immagini di fisici apparentemente irraggiungibili.

Qui, per esempio, vediamo un’immagine che potreste vedere sull’account social di qualcuno. Tuttavia, non fornisce un quadro completo di ciò che succede davvero nella vita reale.

Il dietro le quinte della praperazione dei muffin

Paragonare la nostra esistenza apparentemente nella norma alla vita ben curata e perfettamente costruita degli altri, per come viene rappresentata sui social media, può farci provare sentimenti di scoraggiamento, di invidia e persino di fallimento.

Una persona che ha condiviso numerose post di sé ha detto, forse scherzando solo in parte: “A che serve essere felice se non lo posti sui social?”.

Come ci ha ricordato la sorella Bonnie L. Oscarson questa mattina, il successo nella vita non dipende da quanti “Mi piace” riceviamo o da quanti amici o follower abbiamo sui social media. Ha qualcosa a che fare, però, con i rapporti importanti che instauriamo con gli altri e con la luce che possiamo aggiungere alla loro vita.

Si spera che possiamo imparare a essere più reali, a trovare più umorismo e a scoraggiarci di meno quando ci imbattiamo in immagini che possono rappresentare la realtà idealizzata e che, troppo spesso, portano a paragoni debilitanti.

Sembra che i paragoni non siano soltanto un problema dei nostri giorni, ma che lo fossero anche nei tempi antichi. L’apostolo Paolo ammonì i suoi contemporanei riguardo a coloro che “misurandosi alla propria stregua e paragonando sé con se stessi, sono senza giudizio”.

Dati gli innumerevoli usi appropriati e ispirati della tecnologia, usiamola per istruire, ispirare ed elevare noi stessi e per incoraggiare gli altri a diventare il meglio di sé, piuttosto che per rappresentare il nostro io virtuale idealizzato. Inoltre, insegniamo e mostriamo l’uso corretto della tecnologia alla nuova generazione e mettiamola in guardia contro i pericoli a essa associati e contro il suo uso distruttivo. Guardare i social media attraverso le lenti del Vangelo può evitare che diventino un’eclissi spirituale nella nostra vita.

Orgoglio

Parliamo adesso dell’annosa pietra d’inciampo dell’orgoglio. L’orgoglio è l’opposto dell’umiltà, che è la “disponibilità a sottomettersi alla volontà del Signore”. Quando siamo orgogliosi, tendiamo a prenderci gli onori invece che darli agli altri, incluso il Signore. L’orgoglio è spesso competitivo; è una tendenza a cercare di ottenere di più e a presumere che siamo migliori degli altri. L’orgoglio spesso sfocia in sentimenti di rabbia e di odio; fa sì che le persone portino rancore o non perdonino. L’orgoglio, però, può venir spazzato via dall’attributo cristiano dell’umiltà.

I rapporti, perfino con la famiglia e con le persone care, specialmente con la famiglia e con le persone care — persino tra marito e moglie — vengono alimentati dall’umiltà e ostacolati dall’orgoglio.

Molti anni fa, il direttore di una grande azienda di vendita al dettaglio mi chiamò per dirmi che la sua compagnia stava per essere rilevata da una delle aziende concorrenti. Egli e molti altri membri del personale della sede centrale erano estremamente preoccupati di perdere il lavoro. Sapendo che conoscevo bene i manager senior della compagnia che stava per acquistare la loro azienda, mi chiese se ero disposto sia a presentarlo che a fornire loro delle ottime referenze su di lui, e mi chiese persino di organizzargli un incontro. Poi concluse con la seguente dichiarazione: “Sai come si dice? ‘I mansueti periranno!’”.

Compresi che il suo commento voleva essere più che semplice umorismo. Capii la battuta. C’era, però, un principio importante che sentivo gli sarebbe stato sostanzialmente utile. Risposi: “In realtà, non è così che si dice. Anzi, è proprio il contrario. Si dice: ‘I mansueti […] erediteranno la terra’”.

Per esperienza personale nella Chiesa come pure nella mia carriera professionale, alcune delle persone migliori e più efficienti che abbia mai conosciuto erano tra le più mansuete e umili.

L’umiltà e la mansuetudine vanno mano nella mano. Spero che ricorderemo che “nessuno è accetto al cospetto di Dio salvo i miti e gli umili di cuore”.

Prego che ci impegneremo a evitare l’eclissi spirituale dell’orgoglio abbracciando la virtù dell’umiltà.

Conclusione

Per concludere, un’eclissi solare è davvero un fenomeno naturale rimarchevole durante il quale la bellezza, il calore e la luce del sole possono essere completamente coperti da un oggetto proporzionalmente insignificante, causando oscurità e freddo.

Un fenomeno simile si può riprodurre in senso spirituale, quando lasciamo che cose altrettanto piccole e insignificanti attirino la nostra attenzione e blocchino la bellezza, il calore e la luce celeste del vangelo di Gesù Cristo, sostituendola con la fredda oscurità.

Degli occhiali studiati per proteggere la vista di coloro che si trovano nella zona in cui si verifica un’eclissi solare totale possono prevenire danni permanenti e persino la cecità. Gli occhiali del Vangelo, formati dalla conoscenza e dalla testimonianza dei principi e delle ordinanze del Vangelo, danno una prospettiva evangelica che, similmente, può fornire maggiore protezione spirituale e chiarezza a chi è esposto ai pericoli di un’eclissi spirituale.

Se scoprite qualcosa che sembra bloccare la luce e la gioia del Vangelo nella vostra vita, vi invito a metterla in una prospettiva evangelica. Guardate attraverso le lenti del Vangelo e rimanete vigili per non permettere alle cose insignificanti e irrilevanti della vita di oscurare la vostra visione eterna del grande piano di felicità. In breve, non lasciate che le distrazioni della vita eclissino la luce dei cieli.

Testimonianza

Attesto che, a prescindere dall’ostruzione che possa bloccare la nostra capacità di vedere la luce del Vangelo, la luce è ancora lì. Tale fonte di calore, di verità e di luminosità è il vangelo di Gesù Cristo. Rendo testimonianza di un affettuoso Padre Celeste, di Suo Figlio, Gesù Cristo, e del ruolo del Figlio quale nostro Salvatore e Redentore. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Thomas S. Monson, nell’articolo scritto da Sarah Jane Weaver, “What Gift Does President Monson Want for His 90th Birthday?” Deseret News, 17 agosto 2017, deseretnews.com.

  2. Vedere Christina Zdanowicz e Judson Jones, “An Eclipse Will Cross the US for the First Time in 99 Years”, 24 luglio 2017, cnn.com.

  3. Vedere “Eclipse: Who? What? Where? When? and How?”, eclipse2017.nasa.gov.

  4. Vedere EarthSky in Space, “Coincidence That Sun and Moon Seem the Same Size?”, earthsky.org.

  5. Vedere “5 Surprising Effects the Total Solar Eclipse Will Have besides Darkness”, di Brian Lada, accuweather.com.

  6. Neal A. Maxwell, Of One Heart: The Glory of the City of Enoch (1975), 19.

  7. Giobbe 5:14.

  8. Dallin H. Oaks, discorso tenuto alla riunione al caminetto del Palo dei Giovani adulti non sposati di Salt Lake Bonneville, Salt Lake City, Utah, 8 febbraio 2015.

  9. Dieter F. Uchtdorf, “Ciò che conta di più”, Liahona, novembre 2010, 20.

  10. Vedere Gary E. Stevenson, “The Knowledge of a Savior” (Conferenza delle donne della Brigham Young University, 5 maggio 2017).

  11. Mosia 3:20

  12. Jade, “The Obsession of Creating a Picture-Perfect Life on Social Media”.

  13. 2 Corinzi 10:12.

  14. Vedere Predicare il mio Vangelo – Guida al servizio missionario (2004), 127.

  15. Matteo 5:5; 3 Nefi 12:5

  16. Moroni 7:44.

  17. Vedere “Solar Eclipse and Your Eyes”, preventblindness.org.