Il viaggio continua!
Il viaggio per ritornare al nostro Padre Celeste è il viaggio più importante della nostra vita.
Centosettant’anni fa, Brigham Young guardò la Valle del Lago Salato per la prima volta e disse: “Questo è il posto giusto!”. Egli conosceva il posto perché il Signore glielo aveva rivelato.
Da allora fino al 1869 più di settantamila santi fecero un viaggio simile. Malgrado le tante differenze di linguaggio, cultura e nazionalità, essi condividevano una testimonianza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, della restaurazione del vangelo di Gesù Cristo e il desiderio di edificare Sion — un luogo di pace, di felicità e di bellezza in preparazione per la seconda venuta del Salvatore.
Tra quei primi santi che arrivarono nello Utah c’era Jane Manning James — figlia di uno schiavo liberato, convertita alla chiesa restaurata e ammirevole discepola, la quale affrontò gravi difficoltà. La sorella James rimase un fedele santo degli ultimi giorni fino alla sua morte avvenuta nel 1908.
Ella scrisse: “Voglio dire qui e ora che la mia fede nel vangelo di Gesù Cristo, come insegnato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, oggi è forte, anzi, se possibile, più forte di quanto non fosse il giorno in cui fui battezzata. Pago la decima e le offerte, osservo la Parola di Saggezza, vado a letto presto e mi alzo di buonora, cerco nel mio piccolo di dare il buon esempio a tutti”.
La sorella James, come tanti altri santi degli ultimi giorni, non solo edificò Sion col suo sangue, il suo sudore e le sue lacrime, ma cercò anche le benedizioni del Signore osservando i principi evangelici al meglio delle sue possibilità mentre rafforzava la fede in Gesù Cristo — il grande guaritore di tutti coloro che Lo cercano sinceramente.
I primi santi non erano perfetti, ma stabilirono un fondamento su cui noi stiamo edificando delle famiglie e una società che amano e osservano le alleanze, come viene messo in evidenza dalle storie e dalle notizie riportate in tutto il mondo che dimostrano l’impegno dei santi verso Gesù Cristo e i loro sforzi volontari per aiutare coloro che sono vicini e lontani.
Presidente Eyring, al suo tributo vorrei aggiungere la mia gratitudine per le decine di migliaia di angeli con la maglietta gialla che stanno servendo in Texas, in Messico e in altri luoghi.
Sono profondamente convinto che se perdiamo la connessione con coloro che ci hanno preceduto, inclusi i nostri antenati pionieri, perderemo un tesoro molto prezioso. In passato ho parlato di “fede in ogni passo” e continuerò nel futuro perché so che le generazioni nascenti devono avere lo stesso tipo di fede che i primi santi avevano nel Signore Gesù Cristo e nel Suo vangelo restaurato.
I miei antenati furono tra i fedeli pionieri che tirarono i carretti a mano, condussero i carri e camminarono fino nello Utah. Essi, come la sorella Jane Manning James, avevano una profonda fede in ciascuno dei passi fatti durante il loro viaggio.
I loro diari sono ricchi di descrizioni delle difficoltà, della fame, delle malattie, ma sono anche ricchi di testimonianze della loro fede in Dio e nel vangelo restaurato di Gesù Cristo.
Possedevano pochi beni materiali ma godevano in abbondanza delle benedizioni della fratellanza che trovarono nella chiesa di Gesù Cristo. Quando potevano, sollevavano gli oppressi e benedicevano gli ammalati tramite il loro servizio reciproco e il sacerdozio di Dio.
Le sorelle della Cache Valley, nello Utah, ministrarono ai santi secondo lo spirito della Società di Soccorso di “[operare] in unità per aiutare i bisognosi”. La mia bisnonna Margaret McNeil Ballard servì al fianco del marito, Henry, quando, per quarant’anni, presiedette come vescovo al Rione di Logan 2. Per trenta di quegli anni Margaret fu la presidentessa della Società di Soccorso. Ella portò a casa propria i poveri, i malati, le vedove e gli orfani, e vestì persino i morti con i loro paramenti del tempio puliti.
Anche se è appropriato e importante rammentare il viaggio storico dei pionieri mormoni del diciannovesimo secolo, dobbiamo anche ricordare che “il viaggio della vita continua” per ognuno di noi mentre diamo prova della nostra “fede in ogni passo”.
I nuovi convertiti non si uniscono più agli insediamenti dei pionieri negli Stati Uniti occidentali. Essi si uniscono invece alle loro congregazioni locali, dove i santi adorano il nostro Padre Celeste nel nome di Gesù Cristo. Con più di trentamila congregazioni stabilite in tutto il mondo, tutti sono radunati nella loro Sion. Come indicano le Scritture: “Poiché questa è Sion, la pura di cuore”.
Mentre percorriamo la strada della vita, siamo messi alla prova per vedere se “[presteremo] attenzione a fare tutte quante le cose che [il Signore ha] comandato”.
Alcuni di noi stanno facendo straordinari viaggi di scoperta che conducono alla realizzazione personale e all’illuminazione spirituale. Altri, invece, fanno un viaggio che conduce al dolore, al peccato, all’angoscia e alla disperazione.
In questo contesto, vi prego di chiedervi: “Qual è la vostra destinazione finale?”; “Dove vi porteranno i vostri passi?”; “Il vostro viaggio vi porterà a quella ‘molteplicità di benedizioni’ che il Salvatore ha promesso?”.
Il viaggio per ritornare al nostro Padre Celeste è il viaggio più importante della nostra vita, e continua ogni giorno, ogni settimana, ogni mese e ogni anno mentre accresciamo la nostra fede in Lui e nel Suo Figlio diletto, Gesù Cristo.
Dobbiamo fare attenzione a dove ci portano i nostri passi nella vita. E dobbiamo essere vigili e seguire il consiglio che Gesù diede ai Suoi discepoli quando rispose a queste domande: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?
E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi seduca”.
Oggi ribadisco uno dei primi consigli dati dai dirigenti della Chiesa.
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Fratelli e sorelle, mantenete pura la dottrina di Cristo e non fatevi mai ingannare da coloro che la inquinano. Il vangelo del Padre e del Figlio è stato restaurato tramite Joseph Smith, il profeta di quest’ultima dispensazione.
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Non ascoltate coloro che non sono stati ordinati e/o messi a parte per le loro chiamate nella Chiesa e che non sono riconosciuti per consenso comune dai membri della Chiesa.
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Sappiate che ci sono organizzazioni, gruppi o individui che asseriscono di avere risposte segrete a domande dottrinali che, secondo loro, gli apostoli e i profeti odierni non hanno o non comprendono.
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Non ascoltate coloro che vi seducono con grandi promesse a fronte di bassi investimenti. I nostri membri hanno perso fin troppi soldi, quindi fate attenzione.
In certi posti, troppi membri della Chiesa stanno guardando al di là del segno e cercano la conoscenza attraverso pratiche costose e discutibili per trovare guarigione e supporto.
Una dichiarazione ufficiale della Chiesa fatta un anno fa dice: “Esortiamo i membri della Chiesa a essere cauti nel partecipare ad alcun gruppo che promette — in cambio di denaro — guarigioni miracolose o che rivendica metodi speciali per accedere al potere guaritore che sono estranei ai detentori del sacerdozio debitamente ordinati”.
Il Manuale della Chiesa consiglia: “I membri non devono ricorrere a pratiche mediche o sanitarie di dubbia natura etica o legale. I dirigenti locali devono consigliare ai membri affetti da problemi di salute di consultare sanitari professionisti competenti, legalmente autorizzati a operare nei paesi in cui svolgono il loro lavoro”.
Fratelli e sorelle, siate saggi e consci che tali pratiche possono essere emotivamente attraenti ma alla fine possono dimostrarsi spiritualmente e fisicamente pericolose.
Per i nostri antenati pionieri, l’indipendenza e l’autosufficienza erano di vitale importanza, ma il senso della comunità era altrettanto importante. Lavoravano insieme e si aiutavano a superare le prove fisiche ed emotive della loro epoca. Per gli uomini c’era il quorum del sacerdozio, e le donne venivano servite dalla Società di Soccorso. Questi risultati non sono cambiati nella nostra epoca.
La Società di Soccorso e i quorum del sacerdozio si occupano del benessere spirituale e temporale dei nostri membri.
Rimanete sul sentiero del Vangelo avendo “fede in ogni passo” per poter tornare sani e salvi alla presenza del Padre Celeste e del Signore Gesù Cristo. Il Signore è il nostro prezioso Salvatore. Egli è il Redentore del mondo. Dobbiamo onorare il Suo sacro nome e non usarlo impropriamente in alcun modo, sforzandoci sempre di osservare i Suoi comandamenti. Se lo faremo, Egli ci benedirà e ci riporterà a casa sani e salvi.
Invito chiunque sia a portata della mia voce ad accogliere e abbracciare chiunque stia facendo oggi il suo viaggio, a qualsiasi punto del viaggio si trovi.
Vi prego di ricordare che non c’è benedizione più grande che si possa condividere del messaggio della Restaurazione che, quando viene ricevuto e vissuto, promette gioia e pace duraturi — finanche la vita eterna. Usiamo la nostra energia, la nostra forza e la nostra testimonianza per aiutare i nostri missionari a trovare, istruire e battezzare i figli di Dio in modo che possano avere il potere della dottrina del Vangelo che guidi la loro vita ogni giorno.
Dobbiamo abbracciare i figli di Dio con compassione ed eliminare qualsiasi pregiudizio, inclusi razzismo, sessismo e nazionalismo. Occorre dire che crediamo veramente che le benedizioni del vangelo restaurato di Gesù Cristo sono di tutti i figli di Dio.
Attesto che “il viaggio continua” e vi invito a restare sul sentiero del Vangelo mentre continuate a perseverare rivolgendovi a tutti i figli di Dio con amore e compassione, per poter rendere congiuntamente i nostri cuori puri e le nostre mani pulite per ricevere la “molteplicità di benedizioni” che attendono tutti coloro che davvero amano il nostro Padre Celeste e il Suo beneamato Figliuolo. Per questo prego umilmente, nel nome di Gesù Cristo. Amen.