Attività di gruppo
Costruite sulla mia roccia
«Il successo… della famiglia è fondato e mantenuto sui principi della fede, della preghiera, del pentimento [e] del perdono» («La famiglia: un proclama al mondo», La Stella, ottobre 1998, 24; La Stella, gennaio 1996, 116).
Avete mai costruito una casa di sabbia? Avete assistito a quando le onde a poco se la portano via? Se voi costruiste una casa per viverci dentro, non la fareste di sabbia. Vorreste edificarla su solide fondamenta, magari di cemento o di roccia. Se poi iniziasse a piovere, ci fosse un’alluvione o il vento soffiasse, la vostra casa sarebbe sicura.
Gesù spiegò: «Perciò chiunque ode queste mie parole e le fa, lo paragonerò ad un uomo saggio, che costruì la sua casa sulla roccia—E la pioggia è caduta, son venute le piene e i venti hanno soffiato e si sono abbattuti su quella casa, ed essa non è crollata, poiché era fondata sulla roccia» (3 Nefi 14:24–25). Tale roccia è il vangelo di Gesù Cristo.
Quando Nathan aveva cinque anni si ferì a un occhio. Negli anni successivi ha avuto bisogno di diverse operazioni. Nathan e la sua famiglia hanno pregato e avuto fede che lui non perdesse la vista. Il Padre celeste ha udito le loro preghiere e ha benedetto Nathan in modo che potesse conservare la vista.
Come Nathan, anche voi incontrerete delle difficoltà. Queste sono come le alluvioni, la pioggia e il vento che possono abbattersi sulla vostra casa. Se direte le preghiere, avrete fede e vivrete secondo gli insegnamenti di Gesù, contribuirete a rafforzare voi stessi e la vostra famiglia. Costruirete la vostra testimonianza sulla roccia del vangelo di Gesù Cristo.
Cartoncino «Costruite sulla mia roccia»
Incollate la figura da appendere alla maniglia di una porta su un cartoncino e ritagliatela. Scrivete sulla roccia qualcosa che farete per rafforzare la vostra famiglia. Appendete il cartoncino sopra la maniglia di una porta per ricordarvi di ciò che potete fare per costruire la vostra casa sulla roccia.
Idee per le attività di gruppo
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1. Scrivete alla lavagna: «La preghiera rafforza me e la mia famiglia». Mostrate un foglio di carta e un libro. Spiegate che il libro rappresenta le difficoltà e il foglio rappresenta noi. Chiedete a un bambino di tenere il foglio verticale e di metterci sopra il libro in equilibrio. Dopo che qualche bambino ci ha provato, spiegate che c’è un modo per rendere la carta abbastanza forte da sostenere il libro. Arrotolate il foglio fino a farlo diventare un tubo e fissatelo. Appoggiate il tubo di carta in verticale. Facendo attenzione ponetevi sopra il libro (fate delle prove a casa). Similmente, se preghiamo e osserviamo i comandamenti, il Padre celeste formerà il nostro carattere e ci rafforzerà. Invitate due o tre famiglie a parlare di come la preghiera le abbia rese più forti e riversato su di loro le benedizioni. Fate scegliere a ogni famiglia un inno da cantare insieme o con la Primaria.
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2. Recitate la parabola del servitore spietato (vedere Matteo 18:23–25). Fate notare che era come se il servitore non condonasse un debito di 1 Euro dopo che il re gli aveva rimesso un debito di 600.000 Euro (vedere James E. Talmage, Gesù il Cristo, 29). Preparate sette grandi punti interrogativi con le seguenti domande e poneteli sotto ogni settima sedia: 1. Chi rappresenta il re? (Il nostro Padre celeste). 2. Chi rappresenta il servitore spietato? (Ognuno di noi). 3. Chi rappresenta il conservo? (Chiunque ci abbia offeso). 4. Che cosa c’insegna Gesù in questa parabola? (Che dobbiamo perdonare gli altri se vogliamo che Dio ci perdoni). 5. Come ti senti quando perdoni qualcuno? 6. Come ti senti quando non perdoni? 7. Come ti senti quando il Padre celeste ti perdona? Fate dire a ogni bambino un numero in progressione. Quando un bambino arriva al sette, chiedetegli di guardare sotto la sedia e di rispondere alla domanda. Proseguite fino a quando avranno risposto a tutte le domande. Leggete Matteo 18:21–22. Fate calcolare ai bambini 70 x 7. Gesù ci ha insegnato che dovremmo sempre essere disposti a perdonare. Incoraggiate i bambini a imparare a memoria DeA 64:10. Cantate un inno sul perdono.