Non decidete voi chi è pronto o no
Non potete mai sapere chi è pronto a ricevere il Vangelo.
Ricorderò sempre la cena organizzata per celebrare i quarant’anni trascorsi dal diploma insieme ai miei ex compagni di classe delle superiori. Ero desideroso di rivedere dei vecchi amici che non vedevo da anni e di scoprire che cosa era successo nella loro vita dai tempi delle superiori.
Durante la cena, mentre parlavo a tavola con otto o dieci ex compagni di classe, uno dei miei vecchi amici, Greg Link, menzionò di essere stato battezzato nella Chiesa quando era sulla ventina.
Poi fece una domanda penetrante: “Perché nessuno di voi mi ha offerto un Libro di Mormon alle superiori? Pensavate forse che non fossi adatto alla Chiesa?”
Un altro vecchio amico, che non era membro della Chiesa, disse: “Avresti potuto prenderne uno dei miei; ne ho ricevuti quasi cinquanta!”
Rimasi sbalordito. Alle superiori, se mi aveste detto che Greg si sarebbe battezzato e sarebbe diventato un oratore motivazionale di successo, non ci avrei creduto. Greg mi stava davvero simpatico. Era il genere di amico leale sul quale poter contare quando si aveva bisogno di lui. Tuttavia, sapevo che gli piaceva fare baldoria e che era incline a cacciarsi nei guai. Non mi era semplicemente mai venuto in mente che egli avesse un qualche interesse nel sentir parlare della Chiesa. L’aspetto divertente è che avevo creduto che un giorno si sarebbe unito alla Chiesa l’altro amico, con il quale avevo condiviso il Vangelo e al quale avevo regalato una copia del Libro di Mormon. Il fatto è che non potete mai sapere chi è pronto a ricevere il Vangelo e chi non lo è.
Dopo quella conversazione con Greg mi sentii un po’ imbarazzato perché io, come molti altri, non avevo condiviso il Vangelo con lui. Gli chiesi come si fosse unito alla Chiesa. Questa è la sua storia:
La mia famiglia si è trasferita a Salt Lake City quando avevo circa undici anni, ma non mi sono unito alla Chiesa fino a quando non ne avevo ventiquattro. Ripensando al passato, capisco perché nessuno condivideva il Vangelo con me. Non ero un contatto d’oro, a prima vista. In realtà, ero un ragazzo alquanto turbolento. A scuola finivo regolarmente per prendere parte alle risse e a cacciarmi nei guai.
Avevo diversi amici santi degli ultimi giorni, ma soltanto uno mi parlò mai della Chiesa, e soltanto perché lo prendevo in giro per il fatto che leggeva il Libro di Mormon mentre faceva da baby-sitter.
Nonostante questo, ero curioso. Mia madre mi portava in una chiesa cristiana del posto. Una volta, chiesi loro perché Gesù non fosse venuto nelle Americhe. Risero un po’ di me per aver posto una simile domanda, quindi non dissi più nulla sull’argomento.
Qualche anno più tardi, decisi di recarmi presso il Centro visitatori della Piazza del Tempio, a Salt Lake City. C’era un diorama sulla visita di Cristo in America. All’improvviso, ricordai le mie domande sull’argomento risalenti a quando ero più giovane. Fu allora che sentii forte lo Spirito e seppi di essere pronto ad ascoltare.
L’esempio dei miei amici delle superiori era ancora vivido. Per dirla tutta, le persone che rispettavo di più erano santi degli ultimi giorni. Sia Randy Ridd che sua moglie avevano frequentato la mia stessa scuola. Erano sempre degli ottimi esempi, delle bravissime persone. Questo ebbe un grande impatto su di me, qualche anno dopo. Pensai: “Se Randy credeva che questo fosse vero, allora dev’essere importante”.
Non so che cosa sarebbe potuto accadere, se avessero condiviso di più il Vangelo al tempo della scuola. Forse non sarei stato pronto, ma, guardandomi indietro, vorrei che lo avessero fatto. So che avrebbe avuto un impatto su di me.
Sono molto grato del fatto che il mio esempio abbia avuto un impatto positivo su Greg. Tuttavia, mi sentirei meglio se avessi fatto qualcosa al tempo della scuola superiore. Se avessi condiviso il Vangelo o il Libro di Mormon, o anche se avessi soltanto invitato Greg a un’attività, questo avrebbe potuto cambiare la sua vita. Avrebbe potuto unirsi alla Chiesa prima. Forse avrebbe persino svolto una missione.
Ho imparato che essere dei buoni esempi è davvero importante, ma lo è altrettanto la responsabilità di condividere il Vangelo. Il Signore ci ha comandato di farlo: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura” (Marco 16:15).
Pertanto, non abbiate paura di condividere. Inoltre, non stabilite troppo frettolosamente chi è pronto e chi non lo è. Potreste restare molto sorpresi nel venire a sapere chi è la persona il cui cuore è stato addolcito, anche se tale interesse verso il Vangelo è nascosto in profondità, dove non potete vederlo.