L E Z I O N E 12
IL CAMPO DI SION
TEMI
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Una rivelazione ricevuta nel 1834 impartiva le istruzioni riguardanti l’organizzazione del Campo di Sion.
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Ai componenti del Campo di Sion era richiesto un grande sacrificio.
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Joseph Smith promise a tutti coloro che avrebbero fatto parte del Campo di Sion che, se fossero stati obbedienti, sarebbero tornati sani e salvi alle loro case.
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Anche se il Campo di Sion non raggiunse l’obiettivo di riportare i santi nelle loro terre, raggiunse tuttavia l’obiettivo del Signore, ossia quello di rafforzare la fede e di mettere alla prova la dignità di coloro che ne facevano parte per ricevere chiamate più grandi in futuro.
MANUALE DELLO STUDENTE E FONTI SCRITTURALI
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Manuale dello studente, capitolo 12, pagg. 145-156.
METODI SUGGERITI
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Leggi la seguente dichiarazione del presidente George Albert Smith riguardante la marcia del Campo di Sion:
«Il profeta Joseph lavorava come gli altri durante tutto il viaggio, oltre a provvedere alle necessità del Campo e a dirigerne le attività. Egli andava quasi sempre a piedi e, come gli altri, aveva i piedi pieni di vesciche e sanguinanti, conseguenza naturale delle marce da quaranta a sessanta chilometri al giorno nella stagione più calda dell’anno. Ma mai durante il viaggio egli si lamentò o mormorò, mentre la maggior parte degli uomini protestava con lui a causa dei piedi indolenziti, delle vesciche, delle unghie marce, del cibo scarso, della cattiva qualità del pane, del grano troppo vecchio, del burro rancido, del miele dal sapore troppo forte, del prosciutto e del formaggio infestati dai vermi, ecc. Neppure un cane poteva abbaiare senza che gli uomini si lamentassero con Joseph; se dovevano accamparsi per il cattivo tempo, quasi si ribellavano. Facevamo parte del Campo di Sion, e tuttavia molti di noi non pregavano, non mostravano senso di responsabilità, erano indolenti, avventati, sciocchi o malvagi, anche se non se ne rendevano conto. Joseph doveva sopportarci e addestrarci come bambini. Tuttavia nel Campo c’erano molti che non mormoravano mai e che erano sempre disposti a fare quello che chiedeva il nostro capo» («History of George A. Smith», 25 giugno 1834, pagg. 39-40).
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Ripassa Dottrina e Alleanze 105:19, che spiega uno degli importanti obiettivi del Campo di Sion.
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Fai notare che il Campo di Sion non fu un fallimento. L’esperienza acquisita da Brigham Young, Heber C. Kimball e altri si dimostrò molto preziosa quando i santi furono scacciati dal Missouri settentrionale e in seguito quando traversarono le praterie per raggiungere le Montagne Rocciose. Servì anche a rafforzare i futuri dirigenti della Chiesa. Tutti i sessantatré componenti del Primo Quorum dei Settanta, i sette presidenti dei Settanta e nove dei componenti del primo Quorum dei Dodici Apostoli avevano servito nel Campo di Sion. Potrai leggere la seguente dichiarazione:
«Nel suo libro ‹Storia dell’organizzazione dei Settanta›, pag. 14, l’anziano Joseph Young dice che la seguente dichiarazione fu fatta dal profeta Joseph Smith in un discorso tenuto agli anziani di Kirtland poco dopo l’organizzazione dei Settanta: ‹Fratelli, alcuni di voi sono adirati con me, poiché nel Missouri non abbiamo combattuto; ma consentitemi di dirvi che Dio non voleva che combatteste. Egli non poteva organizzare il Suo regno con dodici uomini che aprissero la porta del Vangelo alle nazioni della terra e con settanta uomini sotto la loro direzione che seguissero le loro orme, se non li avesse tratti da un gruppo di uomini che avevano offerto la vita e che avevano compiuto un sacrificio grande come quello di Abrahamo. Ora il Signore ha i Suoi Dodici e i Suoi Settanta; e saranno chiamati altri quorum di Settanta, che faranno il loro sacrificio, e coloro che non hanno compiuto il loro sacrificio e fatto le loro offerte ora li faranno d’ora innanzi» (History of the Church, 2:182).