L E Z I O N E 22
IL MARTIRIO
TEMI
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Durante gli anni trascorsi come profeta, il Signore ricordò continuamente a Joseph Smith che egli poteva essere chiamato a dare la vita per il Vangelo che aveva restaurato.
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Joseph e Hyrum Smith morirono come diretta conseguenza delle azioni dei traditori all’interno del regno di Dio.
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Joseph Smith pose le fondamenta del regno di Dio in questa dispensazione.
MANUALE DELLO STUDENTE E FONTI SCRITTURALI
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Manuale dello studente, capitolo 22, pagg. 279–291.
METODI SUGGERITI
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Forse non sapremo mai da quanto tempo il profeta Joseph Smith sapeva che gli sarebbe stato chiesto di suggellare la sua testimonianza della Restaurazione. Tuttavia diversi passi di Dottrina e Alleanze indicano che la sua morte imminente gli era stata comunicata mediante rivelazione (vedi DeA 5:22; 6:30; 122:9):
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Il 31 agosto 1842 Joseph Smith disse: «Avendomi il Signore Onnipotente preservato sino ad oggi, Egli continuerà a farlo … finché non avrò portato a termine completamente la mia missione» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith; a cura di Joseph Fielding Smith, pag. 202).
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Il 22 gennaio 1843 Joseph Smith disse ai santi: «Io non sarò sacrificato finché non verrà il mio tempo; allora sarò offerto liberamente» (Insegnamenti, pag. 215).
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Il 15 ottobre 1843 Joseph Smith disse: «Profetizzo che essi [i miei nemici] non avranno mai il potere di uccidermi finché la mia opera non sia compiuta e io non sia pronto a morire» (Insegnamenti, pag. 260).
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Il 7 aprile 1844 Joseph Smith disse: «Non posso riposarmi finché tutta la mia opera non sarà ultimata» (Insegnamenti, pag. 361).
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Nell’aprile 1844 Joseph Smith disse: «Fratelli, ho desiderato vivere sino a vedere la costruzione di questo tempio portata a termine. Ora so che non la vedrò mai, ma voi sì» (The Discourses of Wilford Woodruff, a cura di G. Homer Durham [Salt Lake City: Bookcraft, 1946], pag. 72).
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Il 22 giugno 1844 Joseph Smith disse: «Ho detto a Stephen Markham che se io e Hyrum fossimo presi di nuovo saremmo massacrati, e se questo non avviene io non sono un profeta di Dio» (Insegnamenti, pagg. 298–299).
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Il 23 gennaio 1844 Hyrum disse a Joseph: «Ritorniamo e arrendiamoci. Vedremo cosa accadrà». Joseph rispose: «Se tu ritorni, io verrò con te, ma vedrai che saremo massacrati» (Insegnamenti, pag. 299).
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Il 24 giugno 1844 Joseph disse: «Vado come un agnello al mattatoio … e si dirà di me: ‹Fu ucciso a sangue freddo!›» (Insegnamenti, pag. 301).
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Il 25 giugno 1844 Joseph disse ai suoi nemici a Carthage: «Vedo che avete sete di sangue, e niente altro che il mio sangue vi soddisferà» (Insegnamenti, pag. 302).
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Leggi e commenta Dottrina e Alleanze 136:37–39 e leggi il seguente racconto di Lucy Mack Smith riguardo al funerale di Joseph e Hyrum a Nauvoo:
«Dopo che i corpi furono lavati e vestiti negli abiti della sepoltura, ci fu concesso di vederli. Da molto tempo mi facevo forza. Facevo ricorso a tutte le mie energie e invocavo Dio di sostenermi. Ma quando entrai nella stanza e vidi i miei figli assassinati, stesi entrambi davanti ai miei occhi, e udii i lamenti e i pianti dei miei familiari … non potei resistere. Mi gettai indietro gridando al Signore, nell’angoscia della mia anima: ‹Dio mio, Dio mio, perché hai abbandonato questa famiglia?› Una voce mi rispose: ‹Li ho chiamati a me affinché potessero avere riposo› … In quel momento la mia mente rivisse ogni scena di dolore e di tormento che avevamo vissuto insieme … Quando guardai la loro espressione calma e sorridente, mi sembrò quasi di udirli dire: ‹Mamma, non piangere per noi. Noi abbiamo vinto il mondo con il nostro amore, abbiamo portato agli uomini il Vangelo, affinché le loro anime potessero essere salvate. Essi ci hanno ucciso per la nostra testimonianza, e questo ci mette al di là del loro potere. La loro vittoria durerà solo un momento, il nostro invece è un trionfo eterno›» (History of Joseph Smith, a cura di Preston Nibley [Salt Lake City: Bookcraft, 1958], pagg. 324–325).
È importante notare che al tempo dei funerali dei suoi fratelli Samuel Smith soffriva per le conseguenze degli sforzi compiuti per sfuggire ai suoi nemici il giorno del Martirio. Egli morì quattro settimane dopo, il 30 luglio.
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Leggi la seguente dichiarazione su Joseph Smith a Nauvoo senza indicare chi ne è l’autore: «Ho osservato attentamente i suoi movimenti da quando sono qui e vi assicuro che l’ho trovato onesto e onorevole in tutti i nostri affari, che sono stati considerevoli. Sono convinto che egli è un uomo onesto e retto e, per quanto riguarda le sue follie, lasciate che chi è senza peccato scagli la prima pietra contro di lui. Io non lo farò» (William Law, in Lyndon W. Cook, «William Law, Nauvoo Dissenter», Brigham Young University Studies, inverno 1982, pag. 55). Commenta il probabile atteggiamento dell’autore verso il Profeta.
Continua leggendo la dichiarazione che segue: «L’ atteggiamento e la condotta ostili manifestati da Joseph Smith e da molti suoi compagni verso il Missouri … sono decisamente contrari al vero spirito del Cristianesimo e non devono essere incoraggiati da nessuno, molto meno da coloro che professano di essere ministri del Vangelo di pace» (Law, in Cook, «William Law, Nauvoo Dissenter», pag. 58).
Poi chiedi agli studenti: se accettiamo il fatto che gli autori delle due dichiarazioni che vi ho letto sono la stessa persona, cosa è accaduto all’opinione che quest’uomo aveva del Profeta? Qual è, secondo voi, la causa delle difficoltà di quest’uomo?
Poi leggi la terza dichiarazione riguardante il martirio di Joseph e Hyrum: «Dico di conseguenza di poter osservare con calma i malvagi che uccidono i malvagi, e quindi ritengo di poter vedere la mano di un Dio blasfemo che si stende in giudizio. Le grida dell’innocenza e della virtù sono ascese al trono di Dio, ed Egli ha esatto subita vendetta» (Law, in Cook, «William Law, Nauvoo Dissenter», pag. 70).
Chiedi infine: cosa era accaduto alla sincera fiducia che William Law una volta aveva nutrito verso la divina chiamata del profeta Joseph Smith e della restaurazione del Vangelo? Quanto facilmente il desiderio di criticare e l’orgoglio ci accecano oggi? Vi sono questioni oggi in cui molti santi si trovano in opposizione ai dirigenti della Chiesa? Queste opinioni possono mettere in pericolo la nostra felicità eterna?
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Leggi e commenta Dottrina e Alleanze 135:3. Prepara un elenco delle buone azioni compiute da Joseph Smith.
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Fai notare che il Profeta aveva mandato il Quorum dei Dodici Apostoli in missione poco prima del suo martirio. Quelle chiamate in missione salvarono la loro vita e così assicurarono una guida alla Chiesa anche in seguito.
FONTI CHE TRATTANO LO STESSO TEMA
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Dallin H. Oaks, La Stella, luglio 1987, pagg. 31–33.
L’ anziano Oaks, discendente di Emer Harris, parla della benedizione impartita dal profeta Joseph Smith a Dennison Lott Harris e Robert Scott, che erano entrambi disposti a dare la vita per lui.
FONTI ADDIZIONALI
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Ronald D. Dennis, «Dan Jones, gallese: Come portare il Vangelo nella propria patria», La Stella, dicembre 1987, pagg. 25–30.
Traccia una breve biografia di Dan Jones, poi mostra come egli adempì la profezia che Joseph Smith gli aveva fatto nel carcere di Carthage.