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Capitolo 48: Dottrina e Alleanze 124


“Capitolo 48: Dottrina e Alleanze 124”, Dottrina e Alleanze – Manuale dello studente (2017)

“Capitolo 48”, Dottrina e Alleanze – Manuale dello studente

Capitolo 48

Dottrina e Alleanze 124

Introduzione e cronologia degli eventi

Quando furono cacciati dal Missouri, nell’inverno a cavallo tra il 1838 e il 1839, i membri della Chiesa trovarono rifugio nell’Illinois e nel Territorio dell’Iowa. Dopo che gli era stato permesso di evadere, nell’aprile del 1839, il profeta Joseph Smith raggiunse i santi a Quincy, nell’Illinois, e contribuì a stabilire un nuovo luogo di raduno a Commerce, sempre nell’Illinois, che in seguito fu chiamata Nauvoo. Circa due anni più tardi, il 19 gennaio 1841, il profeta Joseph Smith ricevette la rivelazione contenuta in Dottrina e Alleanze 124, in cui il Signore gli comandava di scrivere “un proclama solenne del [Suo] Vangelo” ai capi di “tutte le nazioni della terra” (DeA 124:2–3) e ordinava ai santi di costruire una pensione per i visitatori e un tempio a Nauvoo. Egli dava consigli anche a vari membri della Chiesa e nominava dei fratelli che avrebbero servito in posizioni di dirigenza nell’ambito del sacerdozio.

Inverno 1838–1839I membri della Chiesa vengono cacciati dal Missouri e si rifugiano nell’Illinois e nel Territorio dell’Iowa.

16 aprile 1839Mentre venivano trasportati a Columbia, nel Missouri, per il processo, al profeta Joseph Smith e ai suoi compagni viene permesso di evadere.

Aprile–maggio 1839I membri della Chiesa acquistano delle terre a Commerce — che, in seguito, chiameranno Nauvoo — e la dichiarano un luogo di raduno.

15 agosto 1840Il profeta Joseph Smith tiene il suo primo discorso in pubblico sul battesimo per i morti al funerale di Seymour Brunson a Nauvoo.

16 dicembre 1840Lo Stato dell’Illinois concede uno statuto ufficiale alla città di Nauvoo.

19 gennaio 1841Viene ricevuta Dottrina e Alleanze 124.

6 aprile 1841Viene posta la pietra angolare del Tempio di Nauvoo.

Dottrina e Alleanze 124 – Approfondimento del contesto storico

Dopo la violenta espulsione dal Missouri avvenuta nell’inverno a cavallo tra il 1838 e il 1839, i membri della Chiesa “fuggirono a est del [fiume] Mississippi, trovando rifugio […] in vari insediamenti situati lungo il fiume nel Territorio dell’Iowa e nell’Illinois; la maggioranza dei santi si radunò a Quincy e nei suoi dintorni” (Alex D. Smith, “Organizing the Church in Nauvoo”, in Revelations in Context, a cura di Matthew McBride e James Goldberg [2016], 264 oppure history.lds.org). Nell’aprile del 1839, dopo un periodo di reclusione di oltre quattro mesi nel carcere di Liberty, al profeta Joseph Smith e ai suoi compagni di cella fu permesso di evadere e il Profeta si recò a Quincy, dove si riunì alla famiglia. Nelle settimane che seguirono, egli individuò e pianificò di acquistare vaste particelle di terreno a Commerce, nell’Illinois, e sull’altra sponda del fiume Mississippi, nell’Iowa, da utilizzare come siti per gli insediamenti dei santi (vedere The Joseph Smith Papers, Documents, Volume 6: February 1838–August 1839, a cura di Mark Ashurst-McGee e altri [2017], 431–432). Entro l’estate del 1839 i membri della Chiesa avevano iniziato a costruire una città a Commerce, che il Profeta “presto rinominò […] Nauvoo, un termine ebraico che denota bellezza” e che divenne il nuovo luogo di raduno dei santi (vedere The Joseph Smith Papers, Documents, Volume 6: February 1838–August 1839, xxviii-xxix). Negli anni che seguirono, gli abitanti di Nauvoo lavorarono duramente per edificare la città perché “quelle terre erano praticamente delle paludi sulle quali sorgevano soltanto pochi miseri edifici. I santi prosciugarono il terreno e costruirono case” (Guida alle Scritture, “Nauvoo (Illinois USA)”, scriptures.lds.org).

Quando i membri della Chiesa trasformarono il piccolo insediamento di Nauvoo in una città, il profeta Joseph Smith richiese allo Stato dell’Illinois uno statuto cittadino che avrebbe permesso ai santi di proteggere meglio i propri diritti di religione promulgando leggi locali, nominando le proprie autorità cittadine e creando una milizia controllata a livello locale. Nel dicembre del 1840 lo Stato dell’Illinois approvò lo statuto, il quale divenne effettivo nel febbraio del 1841. Fu mentre istituiva la città di Nauvoo come nuova sede centrale della Chiesa che il profeta Joseph Smith ricevette la rivelazione contenuta in Dottrina e Alleanze 124. Tale rivelazione, ricevuta il 19 gennaio 1841, forniva una direzione per i membri della Chiesa che vivevano a Nauvoo e funse da guida per lo sviluppo della città e della Chiesa per il quinquennio successivo. (Vedere Smith, “Organizing the Church in Nauvoo”, 264–266 oppure history.lds.org).

Cartina 10: Nauvoo, Illinois, 1839–1846

Dottrina e Alleanze 124:1–21

Il Signore comanda al profeta Joseph Smith di emanare un proclama del Vangelo “a tutte le nazioni della terra” e dà consigli a singoli membri della Chiesa

Dottrina e Alleanze 124:2–12, 16. “[Fai] un proclama solenne […] a tutte le nazioni”

Il Signore comandò al profeta Joseph Smith di “fare un proclama solenne del [Suo] Vangelo” ai governatori di “tutte le nazioni della terra” (DeA 124:2–3). Egli disse che avrebbe fatto loro visita e avrebbe intenerito “il loro cuore, […] affinché [essi potessero venire] alla luce di verità, e i Gentili all’esaltazione, ossia alla elevazione di Sion” (DeA 124:9). Nello scrivere il proclama, il Profeta doveva seguire l’ispirazione che avrebbe ricevuto “mediante il potere dello Spirito Santo” (DeA 124:4) e doveva proclamare la verità coraggiosamente, “senza temerli” (DeA 124:7). Ricorrendo al linguaggio figurato utilizzato dal profeta Isaia, il Signore paragonò i governatori della terra all’erba e la loro gloria al “fiore d’essa che subito cade” (DeA 124:7; vedere anche Isaia 40:6–8). Esattamente come “l’erba si secca [e] il fiore appassisce” (Isaia 40:8), anche il potere e la gloria dei governanti e dei regni della terra si estingueranno “nel giorno del castigo”, quando il Signore ritornerà (DeA 124:8; vedere anche Salmi 103:15–16; Isaia 40:5–8; Apocalisse 11:15). Accettando il vangelo restaurato e permettendo che venga predicato nei loro paesi, i governanti della terra potrebbero contribuire a preparare le rispettive nazioni per la seconda venuta del Salvatore.

Anche se il profeta Joseph Smith lavorò alla stesura del suddetto proclama, dovette dare la precedenza ad altre preoccupazioni e ad altre difficoltà, tra cui la costruzione del Tempio di Nauvoo. Inoltre, Robert B. Thompson, a cui il Signore aveva comandato di assistere il Profeta nella stesura del proclama, morì inaspettatamente nell’agosto del 1841. Di conseguenza, il proclama non fu scritto fino a dopo la morte del profeta Joseph Smith. Fu l’anziano Parley P. Pratt a scriverlo, sotto la direzione del Quorum dei Dodici Apostoli, e fu pubblicato nel 1845 (vedere Smith, “Organizing the Church in Nauvoo”, history.lds.org).

Alla conferenza generale di ottobre 1975, il presidente Ezra Taft Benson (1899–1994) citò il suddetto proclama e poi ne ribadì il messaggio principale:

“Ai governanti e ai popoli di tutte le nazioni noi dichiariamo nuovamente, con grande solennità, che il Dio dei cieli ha istituito il Suo regno degli ultimi giorni sulla terra in adempimento delle profezie. Santi angeli sono di nuovo entrati in comunicazione con gli uomini sulla terra. Dio si è nuovamente rivelato dai cieli e ha restaurato sulla terra il Suo santo sacerdozio con il potere di amministrare tutte le sacre ordinanze necessarie per l’Esaltazione dei Suoi figli. La Sua chiesa è stata ristabilita tra gli uomini con tutti i doni spirituali di cui godeva nell’antichità. Tutto questo è stato fatto in preparazione per la seconda venuta di Cristo. Il giorno grande e terribile del Signore è ormai vicino. In preparazione per questo grande evento, come mezzo per sfuggire al giudizio imminente, ispirati messaggeri sono andati e stanno tuttora andando tra le nazioni della terra a portare la loro testimonianza e a impartire i loro ammonimenti. 

[… Come] umili servi del Signore, noi invitiamo i capi delle nazioni a umiliarsi davanti a Dio, a cercare la Sua ispirazione e la Sua guida. Noi invitiamo i governanti e i popoli a pentirsi dei loro peccati. Rivolgetevi al Signore, cercate il Suo perdono e unitevi in umiltà al Suo regno. Non c’è altra via. Se lo farete, i vostri peccati saranno cancellati, la pace verrà e rimarrà tra voi e voi diventerete parte del regno di Dio in preparazione per la seconda venuta di Gesù Cristo” (“Un messaggio per il mondo”, La Stella, aprile 1976, 25).

Dottrina e Alleanze 124:2. Nauvoo, “una pietra angolare di Sion”

Il Signore designò la città di Nauvoo come palo e “pietra angolare di Sion” (DeA 124:2). La pietra angolare è una grande pietra collocata all’angolo delle fondamenta di una struttura allo scopo di conferire solidità e stabilità all’intero edificio. A Nauvoo, i membri della Chiesa ricevettero un profluvio di conoscenza riguardo alle ordinanze e alle alleanze del tempio, al matrimonio eterno, alla salvezza per i morti, agli scopi e all’organizzazione della Società di Soccorso, alla natura di Dio e alle verità relative al piano di salvezza (vedere DeA 127–132). A Nauvoo, la rivelazione e l’insegnamento della dottrina e delle ordinanze del Vangelo essenziali arricchirono il fondamento spirituale sul quale si sono formate tutte le successive generazioni di membri della Chiesa.

la casa di Joseph Smith a Nauvoo

La casa della famiglia di Joseph Smith a Nauvoo, nell’Illinois

Dottrina e Alleanze 124:15. “Io, il Signore, lo amo a motivo dell’integrità del suo cuore”

Il Signore espresse la Sua approvazione e il Suo amore per Hyrum, il devoto fratello maggiore del profeta Joseph Smith, a motivo “dell’integrità del suo cuore, e perché egli [amava] ciò che è giusto dinanzi a [Dio]” (DeA 124:15). Il termine intergrità indica uno stato di completezza. Quindi, avere integrità di cuore significa essere interi o completi in termini di purezza personale, onestà e rettitudine. Dopo aver citato le parole del Signore che descrivevano Hyrum Smith, l’anziano Joseph B. Wirthlin (1917–2008) del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato: “Per me integrità significa fare sempre ciò che è giusto e buono a prescindere dalle conseguenze immediate. Significa essere retti dal più intimo dell’anima, non soltanto nelle nostre azioni, ma, cosa più importante, nei nostri pensieri e nei sentimenti del nostro cuore. Nell’integrità personale sono implicite [un]’affidabilità e [un]’incorruttibilità tali da non poter venir meno alla fiducia che è in noi riposta o a una [alleanza] che abbiamo [stipulato]” (“L’integrità personale”, La Stella, luglio 1990, 27).

Nel suo sostegno risoluto nei confronti del Profeta e del vangelo di Gesù Cristo, Hyrum Smith fu un esempio “dell’integrità [di] cuore” (DeA 124:15) e dell’amore per la rettitudine. Descrivendo suo fratello Hyrum, il profeta Joseph Smith scrisse: “Prego in cuor mio che tutti i miei fratelli siano come il mio amato fratello Hyrum, il quale possiede la dolcezza di un agnello, l’integrità di Giobbe e, in breve, la mitezza e l’umiltà di Cristo. Lo amo di un amore che è più forte della morte” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 497).

Il presidente Heber J. Grant (1856–1945) ha descritto Hyrum Smith con queste parole: “Nessun uomo che abbia mai vissuto in questa Chiesa ha desiderato di fare il bene più di quanto abbia fatto Hyrum Smith, il patriarca. La mia stessa madre, donna pia, ha detto che, di tutti gli uomini che ha conosciuto nei giorni della sua fanciullezza a Nauvoo, quello che ammirava di più era Hyrum Smith per la sua integrità assoluta e per la sua devozione a Dio, oltre che per la sua lealtà al profeta di Dio” (Conference Report, ottobre 1920, 84).

Dottrina e Alleanze 124:16–17. John C. Bennett

Il Signore chiamò John C. Bennett, un nuovo convertito alla Chiesa, perché aiutasse il profeta Joseph Smith “nel mandare la [Sua] parola ai re e ai popoli della terra” (DeA 124:16). Il Signore sottolineò anche il fatto di aver “visto il lavoro” che il fratello Bennett aveva fatto (DeA 124:17), riferendosi probabilmente al contributo che quest’ultimo aveva dato alla stesura dello statuto cittadino di Nauvoo e all’ottenimento della sua approvazione (vedere Kimberly Reid, “Joseph Smith: Prophet and City Leader”, history.lds.org). Dopo che il profeta Joseph Smith ricevette la rivelazione contenuta in Dottrina e Alleanze 124, il fratello Bennett divenne un dirigente influente a Nauvoo. Fu eletto come primo sindaco della città e fu nominato rettore della University of Nauvoo e generale maggiore della Legione di Nauvoo (vedere “Bennett, John Cook”, josephsmithpapers.org). Inoltre, nell’aprile del 1841, durante la conferenza generale della Chiesa, fu chiamato a servire come assistente della Prima Presidenza fino a quando Sidney Rigdon, che all’epoca era ammalato, ritornò in salute (vedere “Bennett, John C.”, in Doctrine and Covenants Reference Companion, a cura di Dennis L. Largey e Larry E. Dahl [2012], 53–54; vedere anche DeA 124:103–104).

Purtroppo, l’ascesa di John C. Bennett alla ribalta di Nauvoo ebbe vita breve. Egli “approfittò sia della posizione governativa che di quella ecclesiastica per diffondere pettegolezzi dannosi su Joseph Smith, tramare un assassinio e rivendicare il diritto spirituale di sedurre delle donne” (Reid, “Joseph Smith: Prophet and City Leader”, history.lds.org). Promuoveva la falsa dottrina del “matrimonio spirituale”, il quale “insegnava che i rapporti sessuali erano ammessi fuori dal matrimonio legale a condizione che la relazione rimanesse segreta” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, nota 21, topics.lds.org). Fu scomunicato dalla Chiesa nel maggio del 1842, dopodiché “intraprese un giro di conferenze per parlare dei mali da lui percepiti in Joseph Smith e nel mormonismo”; inoltre, pubblicò una “storia” antimormone della Chiesa (“Bennett, John C.”, Largey e Dahl, Doctrine and Covenants Reference Companion, 54).

Nella rivelazione contenuta in Dottrina e Alleanze 124, il Signore diede a John C. Bennett il consiglio secondo cui “la sua ricompensa non [sarebbe mancata], se [avesse accettato] i consigli” e se avesse continuato a fare la volontà del Signore (vedere DeA 124:16–17; enfasi aggiunta). Tuttavia, egli non diede ascolto alle istruzioni dategli e, di conseguenza, perse le benedizioni che gli erano state promesse nella rivelazione.

Ci si potrebbe chiedere perché a John C. Bennett fu permesso di ricoprire posizioni di dirigenza e di fiducia a Nauvoo. All’epoca in cui la rivelazione contenuta in Dottrina e Alleanze 124 fu ricevuta e quando fu nominato assistente presidente nella Prima Presidenza, il fratello Bennett si stava impegnando a fare ciò che era giusto.

Dottrina e Alleanze 124:22–83

Il Signore comanda ai santi di costruire una casa per i visitatori e un tempio a Nauvoo.

Dottrina e Alleanze 124:22–24, 56–82. La Nauvoo House

Il Signore comandò ai membri della Chiesa di costruire due case nel Suo nome: la Nauvoo House e il Tempio di Nauvoo (vedere DeA 124:22–23, 27). La Nauvoo House doveva essere un ostello, ovvero “una casa per dare albergo” in cui visitatori e viaggiatori potessero alloggiare, “[contemplare] la parola del Signore” e “[accogliere…] i consigli” (DeA 124:23, 61). Durante una conferenza tenuta a Nauvoo il 29 agosto 1842, Hyrum Smith spiegò: “È importante che la Nauvoo House sia finita, così potremo avere un luogo adatto in cui intrattenere i grandi della terra e insegnare loro la verità” (Manuscript History of the Church, vol. D-1, pagine 1387–1388, josephsmithpapers.org). “Dato che [Joseph] ed Emma Smith dovevano donare il terreno su cui l’albergo [la Nauvoo House] sarebbe stato costruito, la famiglia Smith avrebbe abitato lì e avrebbe servito gli ospiti” (The Joseph Smith Papers, Documents, Volume 7: September 1839–January 1841, a cura di Matthew C. Godfrey e altri [2018], 513; vedere anche DeA 124:56).

Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1844, il Profeta disse ai santi di interrompere i lavori alla Nauvoo House “cosicché maggiori risorse e più manodopera [potessero] essere destinati alla costruzione del Tempio di Nauvoo. All’epoca del martirio [del profeta Joseph Smith], la Nauvoo House era ancora incompleta” (“Historical context and overview of Doctrine and Covenants 124”, in Doctrine and Covenants Reference Companion, a cura di Largey e Dahl, 838). Purtroppo, la Nauvoo House non fu mai completata secondo i progetti dei dirigenti della Chiesa.

La Riverside Mansion a Nauvoo, Illinois

La costruzione della Nauvoo House fu iniziata, ma non fu mai completata (vedere DeA 124:56). La Riverside Mansion, nella foto, fu costruita sullo stesso lotto.

Dottrina e Alleanze 124:26–28. “Costruite una casa al mio nome, perché vi abiti l’Altissimo”

Il Signore comandò ai membri della Chiesa di donare le loro “cose preziose della terra” e le loro competenze per la costruzione di un tempio a Nauvoo (vedere DeA 124:26–27). Proprio come avevano fatto a Kirtland, i santi offrirono devotamente molto del loro tempo, del loro lavoro e dei loro mezzi per costruire il Tempio di Nauvoo. Il presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) ha spiegato:

“Nel 1841, due anni dopo il suo arrivo a Nauvoo, [il profeta Joseph Smith] diede il primo colpo di piccone per una casa del Signore che dovesse ergersi come il gioiello più prezioso dell’opera di Dio. […]

Joseph Smith at the Nauvoo Temple, di Gary E. Smith

Joseph Smith at the Nauvoo Temple [Joseph Smith e il Tempio di Nauvoo], di Gary E. Smith. Il profeta Joseph Smith diresse la costruzione del Tempio di Nauvoo.

Non si risparmiarono le fatiche. Nessun sacrificio fu troppo grande. Nei cinque anni successivi gli uomini scalpellarono la pietra e scavarono le fondamenta, eressero i muri e fecero gli ornamenti. Centinaia di persone andarono a vivere a nord per un certo periodo di tempo onde tagliare il legname in grande quantità, legarlo insieme e mandarlo via fiume fino a Nauvoo. Su quel legno furono intagliate decorazioni bellissime. Furono raccolti i centesimi per comprare i chiodi. Furono fatti sacrifici inimmaginabili per procurare i vetri. Stavano costruendo un tempio di Dio, e doveva essere il meglio di quanto fossero in grado di realizzare” (“‘Oh, fossi io un angelo, e potessi veder esaudito il desiderio del mio cuore’”, Liahona, novembre 2002, 4).

Sotto la direzione del profeta Joseph Smith, il 6 aprile 1841 furono poste le pietre angolari del Tempio di Nauvoo. Una volta ultimato, il tempio fu dedicato il 30 aprile e il 1° maggio 1846, circa due anni dopo la morte di Joseph e di Hyrum Smith e dopo che la maggior parte dei santi aveva lasciato Nauvoo per recarsi nella Valle del Lago Salato (vedere Matthew S. McBride, “The First Nauvoo Temple: So Great a Cause”, Ensign, luglio 2002, 12). Nell’ottobre del 1848 un incendio distrusse una parte considerevole del tempio e nel 1850 un tifone distrusse una delle rimanenti mura esterne e ne indebolì altre due. Nel 1853 del tempio rimanevano solo le rovine. Sotto la direzione del presidente Gordon B. Hinckley, la Chiesa ha costruito un nuovo tempio a Nauvoo sul sito di quello originale e lo ha dedicato nel giugno del 2002 (vedere “The Nauvoo Temple: Destruction and Rebirth”, history.lds.org.)

Tempio di Nauvoo, Illinois

Il Tempio di Nauvoo ricostruito, nell’Illinois

Dottrina e Alleanze 124:29–36. “I vostri battesimi per i [vostri] morti”

Il fiume Mississippi a Nauvoo

I battesimi per i morti furono celebrati nel fiume Mississippi dopo che, nell’agosto del 1840, il profeta Joseph Smith aveva insegnato la dottrina relativa a questa pratica.

Il Signore aveva iniziato a rivelare la dottrina della salvezza per i defunti già nell’agosto del 1836, in una visione data al profeta Joseph Smith riguardo al regno celeste (vedere DeA 137:7–10). Quattro anni più tardi, “al funerale di Seymour Brunson, tenutosi il 15 agosto 1840, Joseph Smith insegnò il principio secondo cui gli uomini e le donne sulla terra possono agire per i propri parenti deceduti e soddisfare al posto loro il requisito del battesimo. I Santi accolsero questa opportunità con gioia e cominciarono quasi immediatamente a essere battezzati per i loro cari defunti nei fiumi e nei corsi d’acqua nei pressi di Nauvoo” (Matthew McBride, “Letters on Baptism for the Dead”, Revelations in Context,  oppure history.lds.org).

battistero del Tempio di Ogden, nello Utah

La dottrina della redenzione dei morti permette ai membri della Chiesa di celebrare i battesimi per procura in un fonte battesimale come quello del Tempio di Ogden, nello Utah, ritratto nella foto.

Commentando le istruzioni del Signore ai santi, contenute in Dottrina e Alleanze 124:29–36, il presidente Joseph Fielding Smith (1876–1972) ha spiegato: “Il Signore considerava i battesimi per i morti talmente importanti da autorizzare i santi a essere battezzati nel fiume Mississippi per i loro parenti defunti fino a quando non sarebbe stato messo a disposizione un posto nella Sua casa per tale scopo. Egli disse inoltre che avrebbe concesso loro tempo a sufficienza per costruire la suddetta casa e che, durante la sua costruzione, avrebbe accettato i battesimi per i loro morti celebrati nel fiume, ma che dopo la costruzione del luogo apposito tutti i battesimi per i morti eseguiti nel fiume dovevano cessare perché tale ordinanza, come altre ordinanze a favore dei defunti, sono proprie della casa del Signore. Questa rivelazione fu data il 19 gennaio 1841 e da quel momento fino alla conferenza della Chiesa tenuta nell’ottobre di quello stesso anno i battesimi nel fiume furono accettati. Alla conferenza di ottobre il Profeta annunciò che era giunto il tempo di cessare di effettuare i battesimi per i morti nel fiume e che da quel giorno in poi bisognava celebrarli nel tempio. All’epoca il tempio non era stato completato, ma in sei mesi i lavori erano a un punto tale da poter chiudere il piano interrato — nel quale era stato costruito e dedicato un fonte — cosicché all’inizio di novembre del 1841, sotto la direzione del profeta Joseph, si cominciò a celebrare i battesimi per i morti nella casa del Signore” (Church History and Modern Revelation [1949], 4:81).

Dottrina e Alleanze 124:28, 37–42. “Affinché in essa io riveli le mie ordinanze al mio popolo”

fotografia del XIX sec. del Tempio di Nauvoo

Una fotografia del Tempio di Nauvoo originale

Il popolo del Signore è sempre stato un popolo che costruisce templi. Esattamente come nei tempi antichi, i templi vengono costruiti ai nostri giorni in modo che sacre ordinanze possano essere rivelate e celebrate e affinché si possano ricevere gli “oracoli”, cioè le rivelazioni di Dio (vedere DeA 124:38–40). Il Signore spiegò che lo scopo centrale della costruzione del Tempio di Nauvoo era quello di fornire un luogo “perché vi [abitasse] l’Altissimo. [… In] cui egli [potesse] venire a restaurare di nuovo […] la pienezza del sacerdozio” (DeA 124:27–28). Il profeta Joseph Smith (1805–1844) ha insegnato: “Se un uomo ottiene la pienezza del sacerdozio di Dio, la ottiene nello stesso modo in cui l’ottenne Gesù Cristo, e cioè osservando tutti i comandamenti e tutte le ordinanze della casa del Signore” (Insegnamenti – Joseph Smith430). Ricevendo tutte le ordinanze del tempio e rispettando le relative alleanze, i membri della Chiesa possono ottenere tutte le benedizioni che il Padre Celeste offre ai Suoi figli mediante il sacerdozio.

Quando a Nauvoo fu avviata la costruzione del tempio, il profeta Joseph Smith e i consiglieri della Prima Presidenza scrissero ai membri della Chiesa e spiegarono le ragioni alla base dell’edificazione della casa del Signore: “Il tempio del Signore è in fase di costruzione qui [a Nauvoo], dove i santi verranno per adorare il Dio dei loro padri, secondo l’ordine della Sua casa e i poteri del santo sacerdozio. La casa dell’Eterno sarà eretta così da consentire che tutte le funzioni del sacerdozio siano debitamente svolte e affinché in essa si ricevano le istruzioni dell’Altissimo, per poi essere diffuse in terre lontane” (Insegnamenti – Joseph Smith426).

Il profeta Joseph Smith sapeva che ci sarebbero voluti anni per costruire il Tempio di Nauvoo. Sapeva inoltre che probabilmente non sarebbe vissuto abbastanza da vederlo completato. L’anziano Franklin D. Richards (1821–1899) del Quorum dei Dodici Apostoli ha scritto: “Quando lo Spirito suggerì [a Joseph Smith] che la sua opera terrena stava per concludersi, quando questi si rese conto che i suoi giorni sulla terra sarebbero potuti finire prima del completamento del tempio, chiamò pochi eletti e impartì loro le ordinanze delle sante investiture, cosicché i tesori divini nella sua mente non perissero con la sua morte” (Insegnamenti – Joseph Smith, 425).

Il negozio di mattoni rossi, Nauvoo, Illinois

Il negozio di mattoni rossi di Joseph Smith a Nauvoo, nell’Illinois

Il 4 maggio 1842 il Profeta organizzò la stanza al piano superiore del proprio negozio di mattoni a Nauvoo in modo che rappresentasse l’interno previsto del tempio. Il profeta Joseph Smith in seguito scrisse:

“Trascorsi il giorno nella parte superiore del negozio [istruendo un gruppo di dirigenti del sacerdozio] nei principi e nell’ordine del sacerdozio, celebrando abluzioni, unzioni, investiture e trasferendo le chiavi del Sacerdozio di Aaronne, e così via sino al sommo ordine del Sacerdozio di Melchisedec, stabilendo l’ordine dell’Antico di giorni, come pure tutti i piani e i principi per cui tutti possono assicurarsi la pienezza di quelle benedizioni preparate per la Chiesa del Primogenito, farsi avanti e dimorare nei mondi eterni alla presenza di Elohim [Dio Padre]. In questo consiglio, per la prima volta in questi ultimi giorni, fu istituito l’antico ordine delle cose.

Le istruzioni che impartii a questi uomini furono spirituali e da riceversi solo da coloro che sono volti alle cose spirituali. Non ci fu nulla che fu reso noto a questi uomini che non sarà fatto conoscere a tutti i Santi degli Ultimi Giorni, appena saranno pronti a riceverle e sarà preparato un luogo specifico per comunicarle […]. I santi, pertanto, siano diligenti nell’edificazione del tempio e di tutte le case che Dio ha comandato o comanderà loro di costruire” (Insegnamenti – Joseph Smith, 425).

Dopo il martirio del Profeta, i membri della Chiesa continuarono a lavorare al Tempio di Nauvoo, anche dopo che la decisione di lasciare la città era stata presa. Dal dicembre del 1845 al febbraio del 1846, mentre la costruzione del tempio proseguiva, al suo interno si celebravano le investiture per i vivi. Migliaia di membri della Chiesa ricevettero la propria investitura prima dell’inizio dell’esodo verso la Valle del Lago Salato (vedere McBride, “The First Nauvoo Temple”, 12).

Dottrina e Alleanze 124:45–46. “[Date] ascolto alla mia voce, e alla voce dei miei servitori”

Il Signore rassicurò i membri della Chiesa sul fatto che, “se [avessero dato] ascolto alla [Sua] voce, e alla voce dei [Suoi] servitori, […] non [sarebbero] stati rimossi dal loro posto” (DeA 124:45). Anche se il termine posto può denotare un luogo fisico, è probabile che in questo contesto si riferisca alla posizione spirituale dei santi al cospetto di Dio. Se “[daranno] ascolto” alla parola del Signore secondo quanto riportato nelle Scritture e insegnato dai Suoi servitori scelti, i membri della Chiesa potranno resistere alla tentazione, smascherare le falsità e rimanere fermi e saldi nella verità e nella rettitudine. In breve, “non saranno rimossi dal loro posto” (DeA 124:45).

Dottrina e Alleanze 124:49–54. “Quando […] i loro nemici li assalgono ed impediscono loro di compiere quell’opera”

Nel luglio del 1831 il Signore rivelò che Independence, nella Contea di Jackson, Missouri, doveva essere il sito della città di Sion e del suo tempio (vedere DeA 57:3). L’anno seguente il Signore ribadì ai membri della Chiesa il Suo comandamento di edificare la città di Sion a cominciare dal tempio (vedere DeA 84:4–5). Tuttavia, nell’inverno del 1833, i santi erano stati cacciati dalla Contea di Jackson in modo violento dai loro nemici. Di conseguenza, non furono in grado di adempiere al comandamento del Signore di costruire la città e il tempio. Nella rivelazione data al profeta Joseph Smith il 19 gennaio 1841, il Signore spiegò di aver accettato il sacrificio dei santi e li esentò dall’obbedire al comandamento di costruire una città e un tempio a Sion in quel periodo (vedere DeA 124:49).

Il presidente Charles W. Penrose (1832–1925) della Prima Presidenza ha spiegato che il principio insegnato in Dottrina e Alleanze 124:49 “si applicava al passato e si applicherà al futuro, e quindi dovremmo ricordarlo. Se Dio dà un comandamento e noi non obbediamo, Egli, di conseguenza, lo revoca e annulla le benedizioni. Se Egli ci comanda di fare determinate cose e noi ci ritroviamo incapaci di farle, che sia a causa di leggi restrittive o di qualsiasi altro ostacolo in termini di costrizioni fisiche, il Signore non le richiede più e accetta la nostra offerta, e visiterà con la Sua collera e la Sua indignazione coloro che impediscono al Suo popolo di compiere quanto gli è stato richiesto” (Conference Report, aprile 1924, 14). Dovremmo tuttavia ricordare che, se dovesse esentare la Chiesa dall’obbedire a un comandamento in base al principio delineato in Dottrina e Alleanze 124:49, Dio lo renderebbe noto per rivelazione tramite il profeta da Lui scelto.

Anche se i primi santi furono esonerati dall’obbedire al comandamento del Signore di costruire una città e un tempio nella Contea di Jackson, le rivelazioni contenute in Dottrina e Alleanze insegnano che la Sion degli ultimi giorni sarà comunque costruita in una data futura (vedere DeA 101:17–18; 105:13). Il presidente Joseph Fielding Smith ha insegnato: “Tuttavia, lo scioglimento dall’obbligo di costruire il tempio non ha cancellato la responsabilità della costruzione della Città e della Casa del Signore in un tempo futuro. Quando il Signore riterrà opportuno che ciò sia fatto, lo farà sapere al Suo popolo e l’opera sarà eseguita” (Dottrine di Salvezza, a cura di Bruce R. McConkie [1980], 3:73).

Dottrina e Alleanze 124:84–122

Il Signore dà istruzioni, assegna incarichi e fa promesse a membri della Chiesa specifici

Dottrina e Alleanze 124:84. “Egli aspira a far prevalere il suo consiglio, invece del consiglio che io ho ordinato”

Almon Babbitt aveva servito nel Campo di Sion e fu chiamato come membro del Primo Quorum dei Settanta. Nell’ottobre del 1840 il profeta Joseph Smith lo chiamò a presiedere al Palo di Kirtland (vedere “Babbitt, Almon Whiting”, josephsmithpapers.org). In una lettera che annunciava tale chiamata, il Profeta scrisse: “È stato ritenuto prudente avvisare i Fratelli dell’Est che desiderano stabilirsi a Kirtland di farlo; di conseguenza, potete aspettarvi un aumento del numero dei membri del vostro palo, membri che probabilmente saranno giovani nella fede e che sarà necessario trattare con dolcezza” (Manuscript History of the Church, vol. C-1, pagina 1114, josephsmithpapers.org). Dopo aver ricevuto tali istruzioni, Almon si impegnò con fervore eccessivo a ricostruire la città e “non si limitò a incoraggiare i membri degli [Stati Uniti orientali] a radunarsi a Kirtland”, ma si rivolse anche ai convertiti che arrivavano dall’Inghilterra. Egli cercò anche di persuadere i membri della Chiesa che abitavano già a Nauvoo a ritornare a Kirtland. Tali strenui sforzi […] avrebbero edificato Kirtland a discapito delle altre comunità mormoni”, compresa Nauvoo (Mark Lyman Staker, Hearken, O Ye People [2009], 552).

Il Signore sottolineò che Almon Babbitt aveva provato “a far prevalere il suo consiglio, invece del consiglio che [il Signore stesso aveva] ordinato, sì, quello della Presidenza della [Sua] chiesa” (DeA 124:84). Egli paragonò lo zelo di Almon Babbitt nell’edificare Kirtland al fatto di “[erigere] un vitello d’oro per l’adorazione del [Suo] popolo” (DeA 124:84). Si tratta di un riferimento ai figlioli d’Israele, i quali ignorarono i comandamenti del Signore per adorare il vitello d’oro fatto da Aaronne (vedere Esodo 32:1–8). Quando antepongono altri obiettivi alla volontà di Dio, i membri della Chiesa possono allontanarsi dai Suoi consigli e dai Suoi comandamenti oppure ignorarli. Esattamente come non c’è salvezza nell’adorare una scultura o un vitello d’oro, non c’è potere salvifico nel seguire un consiglio contrario a quello dato dal Signore mediante i Suoi servitori scelti. A causa delle sue azioni, Almon Babbit fu sospeso dalla Chiesa per un periodo. In seguito, egli tornò alla piena attività e servì fedelmente per il resto della sua vita.

Dottrina e Alleanze 124:87–91, 97–102. “Che sia umile dinanzi a me e sia senza frode”

Secondo quanto contenuto in Dottrina e Alleanze 124:87–91, 97–102, il Signore si rivolse a William Law, il quale fu chiamato a prendere il posto di Hyrum Smith come secondo consigliere della Prima Presidenza della Chiesa. Il Signore promise a William che, se fosse stato “umile dinanzi a [Lui] e [fosse stato] senza frode, [avrebbe ricevuto il Suo] Spirito, sì, il Consolatore, che gli [avrebbe manifestato] la verità di ogni cosa” (DeA 124:97). Parlando dell’importanza dell’umiltà nell’apprendere mediante lo Spirito, l’anziano Richard G. Scott (1928–2015) del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato: “L’umiltà è indispensabile per acquisire la conoscenza spirituale. Essere umili significa essere disposti a imparare. L’umiltà vi consente di essere ammaestrati dallo Spirito e di imparare dalle fonti ispirate dal Signore, come ad esempio le Scritture. I semi del progresso personale e della conoscenza germinano e fioriscono nel fertile suolo dell’umiltà. Il loro frutto è la conoscenza spirituale che vi guida quaggiù e nell’aldilà” (“Come acquisire la conoscenza spirituale”, La Stella, gennaio 1994, 101).

L’anziano Joseph B. Wirthlin ha insegnato che cosa significa “[essere] senza frode” (DeA 124:97):

“Essere senza frode significa essere liberi da ogni inganno, astuzia, ipocrisia e disonestà, sia nei pensieri che nelle azioni. […] Una persona senza frode è una persona piena di innocenza, di intenzioni oneste e di motivazioni pure, la cui vita rispecchia la semplice abitudine di adeguare le proprie azioni quotidiane ai principi di integrità. […]

Se siamo senza frode, siamo onesti, sinceri e retti. Tutti questi sono attributi della divinità e sono richiesti ai santi. Coloro che sono onesti sono leali e sinceri nel parlare, schietti nei loro rapporti, privi di falsità e al di sopra delle ruberie, delle false dichiarazioni e di qualsiasi altra azione fraudolenta. L’onestà è un attributo di Dio, la disonestà è del diavolo […].

Propongo che noi scrutiamo nel nostro cuore per vedere se le nostre motivazioni e le nostre azioni sono pure e al di sopra di ogni rimprovero, per vedere se siamo liberi dall’inganno e dalla frode” (“Senza frode”, La Stella, luglio 1988, 71, 73).

Per un certo tempo, William Law servì nella Prima Presidenza con umiltà e con integrità. Tuttavia, nell’inverno del 1843 la sua fede nel vangelo restaurato e nella missione profetica di Joseph Smith non era più tanto sicura, in parte a causa della difficoltà che aveva ad accettare il principio del matrimonio plurimo. Fu rimosso dal suo incarico e alla fine fu scomunicato il 18 aprile 1844. Era amareggiato nei confronti del Profeta e contribuì a pubblicare un quotidiano diffamatorio contro la Chiesa che si chiamava Nauvoo Expositor. La decisione del consiglio cittadino di Nauvoo di distruggere il giornale portò all’arresto di Joseph e Hyrum Smith e alla loro successiva uccisione nel Carcere di Carthage (vedere “Law, William”, in Largey e Dahl, Doctrine and Covenants Reference Companion, 358, 360.)

Dottrina e Alleanze 124:91–96. “Affinché il mio servitore Hyrum possa prendere l’ufficio del sacerdozio e di Patriarca”

Nel dicembre del 1833, Joseph Smith sr fu chiamato a essere il primo patriarca della Chiesa e servì in quell’ufficio fino alla sua morte, avvenuta nel settembre del 1840 (vedere Encyclopedia of Mormonism, “Patriarch to the Church” [1992], 3:1065; vedere anche DeA 107:39–56). Poco prima di morire, Joseph Smith sr “pose le mani sul capo di [Hyrum Smith]” e “[suggellò] sul [suo] capo il potere patriarcale [tramite il quale avrebbe potuto] benedire le persone” (Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, volume 18, pagina 5, josephsmithpapers.org). Il 19 gennaio 1841 il Signore chiamò Hyrum Smith a “prendere l’ufficio […] di Patriarca, che gli [era stato] assegnato da suo padre, mediante benedizione e anche per diritto” e a “[detenere] le chiavi delle benedizioni patriarcali sul capo di tutta la [Sua] gente” (DeA 124:91–92), designandolo in tal modo come patriarca della Chiesa.

In quasi tutta la storia della Chiesa c’è stato un patriarca della Chiesa oltre ai patriarchi di palo. Il patriarca della Chiesa era sostenuto come Autorità generale e aveva il compito di impartire benedizioni patriarcali ai membri della Chiesa che non avevano la possibilità di rivolgersi a un patriarca di palo. Tale ufficio fu detenuto principalmente da membri della famiglia Smith (vedere Encyclopedia of Mormonism, “Patriarch to the Church” [1992], 3:1065–1066). Nel 1979 l’ufficio di patriarca della Chiesa fu soppresso “a causa del sensibile aumento del numero di patriarchi di palo e della disponibilità dei servizi patriarcali in tutto il mondo” (vedere “Sostegno dei dirigenti della Chiesa”, La Stella, maggio 1980, 28).

Joseph and Hyrum Smith, di Kenneth A. Corbett

Joseph and Hyrum Smith [Joseph e Hyrum Smith], di Kenneth A. Corbett. Hyrum Smith fu chiamato dal Signore a essere un profeta, veggente e rivelatore insieme a suo fratello Joseph (vedere DeA 124:91–96).

Il Signore chiamò inoltre Hyrum Smith a essere “un profeta, un veggente e un rivelatore per la […] chiesa” insieme a suo fratello Joseph (vedere DeA 124:94–95). Riguardo alla chiamata unica di Hyrum, il presidente Joseph Fielding Smith ha spiegato che la benedizione di Hyrum contenuta in Dottrina e Alleanze 124:91–93 “fa parte dell’ufficio e della chiamata dell’uomo che detiene le chiavi del Sacerdozio Patriarcale.

Il Signore conferì a Hyrum Smith un altro importante e speciale onore, cioè quello di far di lui, come Joseph Smith, un detentore delle chiavi dell’autorità in questa dispensazione della pienezza dei tempi. […]

Questa fu una benedizione speciale data a Hyrum Smith e, nell’accettarla, egli prese il posto di Oliver Cowdery, a cui queste chiavi erano state precedentemente conferite. Si dovrebbe ricordare che quelle volte in cui il Signore rivelò dai cieli il sacerdozio e le sue chiavi, Oliver Cowdery si trovò con Joseph Smith alla presenza dei messaggeri celesti, e quindi egli fu un beneficiario, insieme a Joseph Smith, di tutta questa autorità. Essi la detenevano congiuntamente, Joseph Smith come primo anziano della Chiesa, e Oliver Cowdery come secondo.

Così la legge relativa ai testimoni era completamente stabilita, perché a capo di questa che è la più grande di tutte le dispensazioni c’erano due testimoni investiti d’autorità, delle chiavi e della presidenza. Quando, a seguito della trasgressione, Oliver Cowdery perse questa meravigliosa ed esaltante benedizione, Hyrum Smith fu scelto, dietro rivelazione del Signore, per prendere il suo posto” (Dottrine di Salvezza, 3:140).

Dottrina e Alleanze 124:123–145

Il Signore nomina coloro che dovranno servire in vari incarichi di dirigenza del sacerdozio

Dottrina e Alleanze 124:143. “Per l’opera del ministero e per il perfezionamento dei santi”

Il Signore stabilì gli “uffici” del sacerdozio e conferì ai Suoi servitori “le loro chiavi” allo scopo di governare la Sua chiesa e “per l’opera del ministero e per il perfezionamento dei [Suoi] santi” (DeA 124:143; vedere anche Efesini 4:11–12). Il presidente John Taylor (1808–1887) ha spiegato in che modo coloro che servono negli uffici del sacerdozio dirigono l’opera del Signore e aiutano i membri della Chiesa a essere resi perfetti:

“Il Signore ha posto nella Sua chiesa apostoli, profeti, sommi sacerdoti, settanta, anziani… A che scopo? […] Queste varie posizioni sono per il perfezionamento dei santi. Cos’altro? Per l’opera del ministero, affinché gli uomini possano essere qualificati, informati e riempiti d’intelligenza, saggezza, luce e affinché imparino a proclamare i principi della verità eterna, al fine di mettere in evidenza dalla tesoreria di Dio cose nuove e antiche, previste per promuovere il benessere della gente. […]

Dio ha ordinato tra voi presidenti, apostoli, profeti, sommi sacerdoti, Settanta, vescovi e altre autorità, che sono nominati da Lui, autorizzati e diretti da Lui, sotto la Sua influenza, per insegnare la Sua legge e spiegare i principi della vita, ed essi sono organizzati e ordinati espressamente per guidare il popolo sul sentiero dell’Esaltazione e della gloria eterna” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – John Taylor [2002], 131–132).