Lezione 15
«Cercate ardentemente i doni migliori»
Scopo
Aiutare i membri della classe a identificare i doni dello Spirito, cercare di ottenerli e usarli per servire il prossimo.
Preparazione
-
Leggi attentamente i seguenti passi delle Scritture e l’altro materiale proposto, come segue:
-
Dottrina e Alleanze 46; settimo Articolo di fede.
-
1 Corinzi 12–13; Moroni 10:8–18 (passi delle Scritture supplementari).
-
Il nostro retaggio, pagine 42–43, 47–48, 63.
-
-
Ripassa nella Guida allo studio per i membri della classe (35686 160) la parte del testo riguardante questa lezione. Pensa ai modi in cui fare riferimento a questo testo durante la lezione.
-
Per acquisire una maggiore comprensione degli eventi storici relativi alla dottrina studiata in questa lezione, potresti leggere le seguenti risorse:
-
Chiedi a un membro della classe di prepararsi a leggere le seguenti storie da Il nostro retaggio:
-
Newel Knight cura Philo Dibble (pagine 42–43).
-
Amanda Smith riceve una rivelazione su come curare il figlio ferito (pagine 47–48).
-
Il profeta Joseph Smith profetizza il lavoro missionario che sarebbe stato svolto da Dan Jones (pagina 63).
-
Suggerimenti per lo svolgimento della lezion
Attività per richiamare l’attenzione
Se lo ritieni utile per iniziare la lezione, svolgi la seguente attività o un’altra di tua scelta.
Chiedi ai membri della classe di immaginare di essere impegnati nel coltivare un orto.
• Quali semi piantereste nel vostro orto?
Concedi alla classe qualche momento in cui meditare su questa domanda, quindi invita alcuni di loro a descrivere che cosa vorrebbero avere nel loro orto. Richiama l’attenzione sui diversi prodotti citati dai membri della classe. Fai notare che mentre tutti gli orti potrebbero essere diversi tutti potrebbero essere belli e utili.
• Dopo aver piantato i semi che cosa dovete fare per aver un buon prodotto?
Dopo che i membri della classe avranno risposto spiega che questa lezione riguarda i doni dello Spirito. Ricorda ai membri della classe che le persone hanno piante diverse nei loro orti e tuttavia hanno orti ugualmente belli e utili. Similmente i membri della Chiesa possono ricevere doni diversi dello Spirito, ma tutti questi doni sono utili per edificare il regno di Dio. E come i semi e le piante, i doni dello Spirito devono essere coltivati e nutriti perché si sviluppino rigogliosamente e diano un prodotto utile.
Discussione e applicazione
Scegli con cura le parti del testo della lezione che rispondono meglio alle necessità dei membri della classe. Invitali a raccontare esperienze che hanno fatto in merito ai principi delle Scritture in esame.
1. Tutti i membri fedeli della Chiesa possono ricevere i doni dello Spirito.
Spiega che i doni dello Spirito sono doni o capacità spirituali che vengono dati tramite lo Spirito Santo. Questi doni furono tolti dalla terra durante la Grande Apostasia, ma Dio li restaurò nei primi tempi di questa dispensazione. L’esercizio di questi doni può aiutarci, edificarci e unirci.
Chiedi ai membri della classe incaricati in precedenza di leggere le storie da Il nostro retaggio (vedere la voce 3 della sezione «Preparazione»). Dopo la lettura di ogni storia commentate quali doni dello Spirito vengono da essa illustrati: Newel Knight aveva la fede di guarire (DeA 46:20); Philo Dibble e Alma Smith avevano la fede di essere guariti (DeA 46:19); Amanda Smith ricevette una rivelazione (settimo Articolo di fede); il profeta Joseph Smith aveva il dono della profezia (DeA 46:22); e Dan Jones ricevette il dono di insegnare (Moroni 10:9–10).
• Quali doni dello Spirito il Signore identifica in DeA 46? (Invita i membri della classe a leggere i seguenti passi delle Scritture e a identificare il dono spirituale menzionato in ogni passo. Riassumi questi doni alla lavagna).
-
DeA 46:13 (Conoscenza accordata «dallo Spirito Santo di sapere che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, e che fu crocifisso per i peccati del mondo»).
-
DeA 46:14. (Fede nella testimonianza del Salvatore di altre persone).
-
DeA 46:15. (Conoscenza delle «diversità di amministrazione»). L’anziano Bruce R. McConkie, membro del Quorum dei Dodici, disse che questo dono viene «usato per amministrare e governare la Chiesa» (A New Witness for the Articles of Faith [1985], 278).
-
DeA 46:16. (Discernimento delle «diversità di operazioni, se esse siano da Dio». Questo dono ci aiuta a discernere se un insegnamento o influenza proviene da Dio o da qualche altra fonte).
-
DeA 46:17–18. (Saggezza e conoscenza).
-
DeA 46:19. (Fede di essere guariti).
-
DeA 46:20. (Fede di guarire).
-
DeA 46:21. (Capacità di compiere miracoli).
-
DeA 46:22. (Profetizzare).
-
DeA 46:23. (Discernimento degli spiriti).
-
DeA 46:24. (Parlare in lingue).
-
DeA 46:25. (Interpretazione delle lingue).
Puoi far notare che i doni dello Spirito sono descritti anche in 1 Corinzi 12:4–12; 13:1–13; e Moroni 10:8–18.
• Chi può ricevere i doni dello Spirito? (Vedere DeA 46:8, 11. Fai notare che Dio concede almeno uno di questi doni ad ogni fedele membro della Chiesa che ha ricevuto il dono dello Spirito Santo. Se insegni ai giovani sottolinea che essi possiedono doni spirituali. Puoi anche far notare che le persone che non hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo possono non di meno essere dotate di capacità uniche di edificare e rafforzare gli altri).
2. Dio dà i doni dello Spirito per il beneficio dei Suoi figli.
• Quali sono alcuni scopi dei doni dello Spirito come è indicato in DeA 46? (Usa le seguenti informazioni per commentare o approfondire le risposte dei membri della classe. Scrivi i titoli alla lavagna man mano che li commentate).
Rafforzarci e sostenerci individualmente
• Leggi insieme ai membri della classe DeA 46:9. In quali modi i doni dello Spirito possono aiutarci singolarmente? Quali doni vi hanno aiutato maggiormente? (Puoi invitare i membri della classe a parlare di esperienze in cui i loro doni spirituali li hanno rafforzati e sostenuti)
L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici, spiega che i doni dello Spirito «possono condurci a Dio. Possono proteggerci dal potere dell’Avversario, possono sopperire alle nostre deficienze e correggere le nostre imperfezioni» («Spiritual Gifts», Ensign, settembre 1986, 72).
Aiutarci a servire il prossimo
Leggi insieme ai membri della classe DeA 46:11–12, 26. Poi leggi la seguente dichiarazione:
L’anziano Orson Pratt, membro del Quorum dei Dodici, disse: «I doni spirituali sono distribuiti tra i membri della Chiesa secondo la loro fedeltà, situazione, capacità naturali, doveri e chiamate; affinché tutta la Chiesa possa essere correttamente istruita, sostenuta, perfezionata e salvata» (Masterful Discourses and Writings of Orson Pratt, a cura di N. B. Lundwall [1953], 571).
• In che modo uno specifico dono spirituale vi ha aiutato a servire il prossimo? Quale benefici avete ricevuto tramite i doni spirituali posseduti dagli altri?
Durante la discussione puoi raccontare la seguente storia:
«Eravamo molto occupati a preparare il pranzo di Natale. Mia sorella adolescente andò a prendere nella credenza le stoviglie di preziosa porcellana che la nonna aveva dato come dono di nozze a mamma e papà e che venivano usate soltanto in occasioni speciali. Ma mentre tirava fuori dalla credenza alcuni di quei preziosi piatti mia sorella urtò contro lo sportello e i piatti le scivolarono di mano. Il suo disperato tentativo di impedire che cadessero fu vano e il rumore della porcellana che si infrangeva sul pavimento ci provocò un dolore al cuore quanto l’espressione di orrore che aveva sul volto.
La mamma cessò ogni sua attività e il festivo chiacchiericcio di una casa intenta a preparare il pranzo delle grandi occasioni si interruppe, lasciando posto a un terribile silenzio. Senza voltarsi a guardare il danno la mamma uscì in silenzio dalla stanza. Poi il resto di noi cercò di riprendere quello che stava facendo.
Tutti, eccetto mia sorella. Ella rimase immobile, con le lacrime che gli bagnavano le guance. Sempre continuando a piangere andò quasi come un automa a prendere la scopa e la paletta e cominciò ad ammucchiare i frammenti dei piatti e delle tazze. Poi si inginocchiò e lentamente raccolse i pezzi più grandi per deporli con cura nel secchio della spazzatura.
Qualche minuto dopo la mamma tornò in cucina e andò ad abbracciare la figlia addolorata, la quale cominciò a singhiozzare. Con molta tenerezza la mamma l’abbracciò e disse: ‹Va tutto bene, cara; le persone sono più importanti delle cose›.
La mamma in seguito mi disse di essere andata nell’altra stanza a pregare. Là aveva sentito nascere nel suo cuore un sentimento di pace e aveva ricevuto l’ispirazione su come confortare mia sorella. Il dono della prospettiva spirituale dato a mia madre quel giorno di Natale diventò il dono più prezioso mai ricevuto dalla nostra famiglia» (Laura Russell Bunker, «The Art of Perspective», Ensign, dicembre 1998, 54–55).
Potete parlare di quali doni dello Spirito sarebbero utili nelle seguenti situazioni. Invita i membri della classe a leggere di nuovo DeA 46:13–25.
-
Un insegnante familiare è chiamato a casa di una delle sue famiglie per impartire una benedizione del sacerdozio.
-
Un missionario presiede a un piccolo ramo di membri della Chiesa.
-
Una giovane è incaricata di tenere una lezione alla sua classe.
-
Un consulente del Sacerdozio di Aaronne ha la responsabilità di un gruppo di diaconi durante un campeggio che incontra delle difficoltà.
-
La presidentessa della Società di Soccorso assegna insegnanti visitatrici alle sorelle del suo rione o ramo.
Aiutarci ad evitare di essere ingannati
• Leggi insieme ai membri della classe DeA 46:8. Come possono i doni dello Spirito aiutarci ad evitare le influenze maligne o gli inganni?
3. Dobbiamo cercare e coltivare i doni dello Spirito.
Il Signore ha detto: «Cercate ardentemente i doni migliori, ricordando sempre perché essi vengono dati» (DeA 46:8).
• Che cosa possiamo fare per scoprire i doni spirituali che Dio ci ha dato? (Le risposte possono comprendere il fatto che possiamo meditare, pregare, digiunare, leggere la nostra benedizioni patriarcale, obbedire ai comandamenti e servire il prossimo. Vedere anche la dichiarazione che segue). Che cosa possiamo fare per coltivare e sviluppare i doni spirituali che ci sono stati dati?
Il profeta Joseph Smith spiegò che molti doni dello Spirito, come ad esempio la saggezza o il dono di guarire, non sono evidenti sino a quando non diventano necessari. Egli disse che «per manifestare questi poteri è necessario che ci siano il momento e le circostanze adatte» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, a cura di Joseph Fielding Smith, 192).
• Che cosa possiamo fare per cercare il dono dello Spirito? (Chiedi a un membro della classe di leggere i seguenti passi delle Scritture e identificarne gli insegnamenti in merito a cercare i doni dello Spirito. Riassumi le informazioni alla lavagna).
-
DeA 46:7, 30. (Chiedere a Dio e seguire la guida dello Spirito; vedere anche la seguente dichiarazione del presidente George Q. Cannon).
-
DeA 46:9. (Cercare i doni per il beneficio del prossimo, non per motivi egoistici).
-
DeA 46:31. (Fare ogni cosa nel nome di Cristo).
-
DeA 46:32. (Ringraziare Dio per i doni che Egli ci ha dato).
-
DeA 46:33. (Praticare costantemente la virtù e la santità).
Il presidente George Q. Cannon disse: «Se alcuni di noi sono imperfetti è nostro dovere pregare per il dono che ci renderà perfetti. Sono afflitto da qualche imperfezione? Ne sono pieno. Qual è il mio dovere? Pregare Dio di darmi i doni che correggeranno questa imperfezione. Se sono un uomo facile all’ira, è mio dovere pregare per avere la carità che tollera a lungo ed è gentile. Sono un uomo prono all’invidia? È mio dovere cercare la carità, che non invidia. E così è per tutti i doni del Vangelo. Essi sono intesi per questo scopo. Nessuno deve dire: ‹Oh, non posso farci nulla; sono fatto così›. Non c’è giustificazione per tale dichiarazione, per il motivo che Dio ha promesso di darci la forza necessaria per correggere queste cose e di darci i doni che le elimineranno» (Millennial Star, 23 aprile 1894, 260).
L’anziano Dallin H. Oaks spiegò come sua madre osservava il principio di cercare i doni dello Spirito: «Avendo perduto il marito mia madre, vedova, si sentiva incompleta. Quanto pregava per avere quello di cui aveva bisogno per fare fronte alla sua responsabilità di allevare i suoi tre bambini piccoli! Ella cercava, ella era degna ed ella riceveva! Le sue preghiere venivano esaudite in molte maniere, compreso il ricevimento dei doni spirituali. Ne aveva molti, ma quelli che più sono vivi nei miei ricordi sono quelli della fede, testimonianza e saggezza. Ella era una grande donna di Sion» (Ensign, settembre 1986, 72).
Conclusione
Esorta i membri della classe a cercare i doni dello Spirito e a utilizzare i doni che sono stati dati loro per servire il prossimo. Secondo i suggerimenti dello Spirito, porta testimonianza dei principi esaminati durante la lezione.
Idee addizionali da utilizzare nell’esporre la lezione
Il testo che segue integra lo schema della lezione. Puoi utilizzare una o più delle seguenti idee come parte della lezione.
1. L’uso dei doni spirituali per servire il prossimo
Se le seguenti illustrazioni sono disponibili, portane alcune o tutte in classe: Bambina che parla in chiesa (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 607); Il vescovo (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 611); I missionari insegnano il vangelo di Gesù Cristo (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 612);
La benedizione degli infermi (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 613); L’insegnamento familiare (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 614); e Il servizio reciproco (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 615). Mostra le illustrazioni una alla volta e chiedi ai membri della classe di spiegare come la scena ritratta in ogni immagine mostra la necessità dei doni dello Spirito.
Invita i membri della classe a pensare alle loro responsabilità. Per esempio possono considerare le loro responsabilità di genitori, fratelli e sorelle, dirigenti del sacerdozio o delle organizzazioni ausiliare o insegnanti familiari e insegnanti visitatrici. Quindi chiedi loro di meditare in silenzio sulla seguente domanda: Quali doni dello Spirito potete cercare per poter meglio servire il prossimo?
2. Altri doni dello Spirito
• L’anziano Bruce R. McConkie dichiarò: «I doni spirituali sono infiniti per numero e varietà. Quelli elencati nella parola rivelata sono semplicemente illustrazioni» (A New Witness for the Articles of Faith, 371). Quali possono essere altri doni spirituali oltre a quelli elencati in DeA 46?
L’anziano Marvin J. Ashton, membro del Quorum dei Dodici, disse che «alcuni di questi doni meno evidenti» comprendono «il dono di saper chiedere; il dono di ascoltare; il dono di saper udire e mettere in pratica la voce mite e tranquilla … il dono di evitare le contese; il dono di essere cordiali … il dono di cercare ciò che è giusto; il dono di non emettere giudizi; il dono di rivolgersi a Dio per avere una guida; il dono di essere un buon discepolo; il dono di aiutare il prossimo; il dono di saper meditare; il dono di pregare; il dono di poter portare una possente testimonianza e il dono di ricevere lo Spirito Santo» (La Stella, gennaio 1988, 17).
3. Come discernere i veri doni dello Spirito
Spiega che Satana può cercare di ingannare le persone con falsi doni spirituali. Preoccupato per alcune false manifestazioni di questi doni tra i membri della Chiesa, il profeta Joseph Smith si rivolse al Signore e ricevette una rivelazione che è ora contenuta in DeA 50.
Per aiutare i membri della classe a discernere tra doni spirituali veri e doni falsi, potete ripassare DeA 50:17–24. Sottolinea che se un dono proviene da Dio edifica e ci induce a gioire. Ci conduce anche a fare il bene, ad amare e servire Dio e a credere in Cristo. Se una manifestazione spirituale non edifica o se ci induce a peccare non proviene da Dio. L’argomento di evitare l’inganno e le influenze maligne sarà esaminato più a fondo nella lezione 24.
4. Insegnamo con lo Spirito
• Spiega che l’insegnamento del Vangelo è un dono dello Spirito (Moroni 10:9–10). Quindi leggi insieme ai membri della classe DeA 42:13–14 e 50:17–18. Che cosa significa insegnare per lo Spirito? Perché è importante insegnare con lo Spirito? (Vedere 2 Nefi 33:1; DeA 50:21–22; e la dichiarazione seguente).
Il Manuale di istruzioni della Chiesa dice: «Una persona può insegnare profonde verità e i membri della classe possono impegnarsi in discussioni stimolanti, ma a meno che lo Spirito non sia presente, queste cose non si imprimeranno con forza nella loro anima» (Libro 2: Dirigenti del sacerdozio e delle organizzazioni ausiliarie, 300).
• Che cosa possono fare gli insegnanti per invitare la presenza dello Spirito quando insegnano? (Vedere a pagina VIII di questo manuale). Che cosa possono fare gli allievi per invitare la presenza dello Spirito?
• Leggi insieme ai membri della classe DeA 43:8 e 88:122. Quale applicazione possono avere questi versetti nella nostra classe della Scuola Domenicale? (Sottolinea l’importanza di istruirci e edificarci l’un l’altro). Avete notato che insegnare e imparare con lo Spirito contribuiscono a edificarci l’un l’altro e a gioire insieme?
5. Sequenza video «Un uomo privo di eloquenza»
Se la videocassetta Insegnamenti di Dottrina e Alleanze e storia della Chiesa (5X933 160) è disponibile, considera l’utilità di mostrare la sequenza di sei minuti «Un uomo privo di eloquenza». Se decidi di mostrarla, fallo durante la seconda o terza parte della lezione.
Spiega che la sequenza ritrae come un umile insegnante aiutò Brigham Young a convertirsi al vangelo restaurato. Inizia con un brano tratto da un discorso che il presidente Young tenne in una conferenza; nel quale egli chiese: «Cos’è che convince l’uomo?» (Journal of Discourses, 1:90). Esorta i membri della classe a cercare la risposta a questa domanda mentre vedono la sequenza. Dopo, rivolgi alla classe le seguenti domande:
• Che cosa convince le persone della veridicità del Vangelo?
• Che cosa possiamo fare per seguire l’esempio di Eleazer Miller nell’insegnare il Vangelo?