Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
Gioia nel lavoro di tempio e genealogico


Lezione 40

Gioia nel lavoro di tempio e genealogico

Scopo

Aiutare i membri della classe a vedere i diversi modi in cui essi possono partecipare al lavoro di tempio e genealogico e incoraggiarli a scegliere attentamente i modi in cui possono parteciparvi ora.

Preparazione

  1. Ripassa nella Guida allo studio per i membri della classe (35686 160) la parte del testo riguardante questa lezione. Pensa ai modi in cui fare riferimento a questo testo durante la lezione.

  2. Con una settimana di anticipo, chiedi a due membri della classe di partecipare in qualche modo durante la prossima settimana al lavoro di tempio e genealogico. Aiutali a capire che vi sono molti modi in cui svolgere questo lavoro. Per esempio possono compilare un registro di gruppo familiare, presentare il nome di un ante- nato per il lavoro di tempio, andare al tempio, scrivere nel diario o nella storia personale, oppure insegnare ai bambini a conoscere i loro antenati. Invitali a prepararsi a parlare durante la lezione delle esperienze che hanno fatto.

  3. Per acquisire una maggiore comprensione degli eventi storici relativi alla dottrina studiata in questa lezione, potresti leggere le seguenti risorse: Ulteriore materiale storico relativo a questa lezione.

  4. Puoi procurarti copie di alcune pubblicazioni che la Chiesa offre come sussidi didattici per svolgere il lavoro di tempio e genealogico per mostrarle durante l’esposizione della terza parte della lezione (vedere la pagina 236). Se il tuo rione o ramo ha un consulente per la genealogia puoi chiedergli di preparare una breve esposizione sul modo in cui utilizzare questi sussidi.

Suggerimenti per lo svolgimento della lezion

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile per iniziare la lezione, svolgi la seguente attività o un’altra di tua scelta.

Scrivi il tuo nome al centro della lavagna. In altri punti della lavagna, scrivi i nomi dei tuoi genitori, di alcuni antenati e, se sei genitore, dei tuoi figli. Spiega brevemente alla classe quali sono i rapporti di parentela che ti legano a ogni persona di cui hai scritto il nome.

Spiega i modi in cui alcune di queste persone sono state temporaneamente separate l’una dall’altra. Per esempio alcune sono separate a causa della morte, altre perché vivono in luoghi diversi.

Fai notare che anche quando i componenti di una famiglia vengono separati temporaneamente possono essere uniti per l’eternità. Il loro cuore si volge l’uno all’altro (DeA 110:14–15).

Spiega che questa lezione esamina i modi in cui possiamo partecipare nel lavoro di tempio e genealogico. Se partecipiamo a questo lavoro acquisiamo una maggiore conoscenza di che cosa significa fare parte di una famiglia eterna. Il nostro cuore si volge ai nostri antenati, il loro cuore si volge a noi, i cuori dei genitori e dei figli si volgono gli uni agli altri.

Discussione e applicazione

Scegli con cura le parti del testo della lezione che rispondono meglio alle necessità dei membri della classe. Invitali a raccontare esperienze che hanno fatto in merito ai principi delle Scritture in esame.

Ricorda ai membri della classe che questa è la seconda di due lezioni sul lavoro di tempio e genealogico. Nella lezione 39 abbiamo esaminato la necessità di andare al tempio e celebrare le ordinanze del sacerdozio per coloro che sono morti senza averle ricevute. La lezione odierna esamina alcuni modi in cui possiamo partecipare al lavoro di tempio e genealogico.

1. Lo spirito di Elia spinge le persone a volgere il cuore ai loro antenati.

Spiega che i Santi degli Ultimi Giorni parlano spesso dello spirito di Elia. Questa espressione vuole indicare il desiderio che le persone hanno di «volgere il cuore dei padri ai figli e i figli ai padri» (DeA 110:15). Noi chiamiamo questo desiderio spirito di Elia poiché Elia restaurò a Joseph Smith le chiavi del potere di suggellamento del sacerdozio (DeA 110:13–16). Mediante questo potere si possono celebrare le ordinanze di suggellamento che uniscono le famiglie per l’eternità.

• Lo spirito di Elia che cosa induce i membri della Chiesa a fare? (Le risposte possono comprendere che ci stimola a ricevere le ordinanze del tempio per noi stessi, a svolgere la ricerca genealogica e ad andare al tempio per ricevere le ordinanze del sacerdozio per i morti. Vedere anche la citazione che segue). Quali esperienze avete fatto quando avete sentito l’influenza dello spirito di Elia?

Il presidente Gordon B. Hinckley ha dato risalto a quanto segue: «Tutto il lavoro che svolgiamo nel campo della genealogia ha come scopo il lavoro di tempio. Non c’è nessun altro scopo per cui lo facciamo. Le ordinanze del tempio diventano le benedizioni supreme che la Chiesa ha da offrire» (La Stella, luglio 1998, 93).

• Quali sono alcune cose che lo spirito di Elia induce le persone a fare in tutto il mondo? (Le risposte possono comprendere il fatto che la genealogia è diventata un hobby assai diffuso in tutto il mondo e che i progressi della tecnologia rendono il lavoro genealogico più facile e accessibile).

2. Ogni membro della Chiesa può partecipare al lavoro di tempio e genealogico.

Chiedi ai membri della classe incaricati in precedenza di riferire brevemente sulle esperienze che hanno fatto con il lavoro di tempio e genealogico durante la scorsa settimana (vedere la voce 2 della sezione «Preparazione»).

Dopo che i membri della classe hanno parlato delle esperienze che hanno fatto, leggi la seguente dichiarazione del presidente facente funzione del Quorum dei Dodici, Boyd K. Packer:

«Nessun lavoro conferisce una maggiore protezione a questa chiesa del lavoro di tempio e della ricerca genealogica che lo sostiene. Nessun lavoro è più spiritualmente edificante. Nessun lavoro che facciamo può darci maggior potere» (La Stella, giugno 1992, 23).

• In che modo il lavoro di tempio e genealogico vi ha aiutati a progredire spiritual- mente e ad acquisire maggiore potere?

Fai notare che tutti possiamo partecipare in qualche modo durante tutta la vita al lavoro di tempio e genealogico. L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici, ha dichiarato: «Il lavoro diretto a redimere comporta molti compiti e… tutti i membri della Chiesa devono partecipare a svolgerli, scegliendo attentamente i metodi più adeguati alla loro particolare situazione in un determinato periodo di tempo…

Il nostro sforzo non deve essere tanto teso ad obbligare tutti a fare tutto, ma piuttosto a incoraggiare ognuno a fare qualcosa» («La genealogia: ‹Con saggezza e ordine›», La Stella, dicembre 1989, 20).

• Quali sono alcune cose che avete fatto per partecipare al lavoro di tempio e genealogico? (Scrivi le risposte dei membri della classe alla lavagna. Attingi alle seguenti informazioni per commentare o ampliare le loro risposte. Se insegni agli adulti puoi chiedere come essi hanno partecipato al lavoro di tempio e genealogico in periodi diversi della loro vita).

Dobbiamo possedere una raccomandazione valida per il tempio e andare spesso al tempio

Spiega che una cosa che possiamo fare per partecipare al lavoro di tempio e genealogico è quella di possedere una raccomandazione valida per il tempio e andare al tempio quanto più spesso ci è possibile nella nostra situazione. Il presidente Hinckley ha dichiarato:

«Esorto i nostri fedeli di ogni dove, con tutta la capacità di persuasione che possiedo, a vivere in modo degno da detenere una raccomandazione per il tempio, a chiederla e a considerarla come un bene prezioso e a compiere uno sforzo più grande per andare alla casa del Signore ed essere partecipi dello spirito e delle benedizioni che ivi si trovano. Sono convinto che ogni uomo o donna che va al tempio con sincerità e con fede esca dalla casa del Signore essendo un uomo o una donna migliore. In tutti noi c’è la necessità di un costante miglioramento. Ogni tanto c’è anche la necessità di lasciare i rumori e i tumulti del mondo per entrare tra le mura di una sacra casa di Dio, per sentire il Suo Spirito in un ambiente di santità e di pace» (La Stella, gennaio 1996, 63–64).

Fai notare che anche se la nostra situazione non ci consente di andare spesso al tempio, dobbiamo possedere una raccomandazione per il tempio. Il presidente Howard W. Hunter disse: «Il Signore si compiacerà se ogni membro adulto sarà degno di avere – e avrà – una valida raccomandazione per il tempio. Le cose che dobbiamo e non dobbiamo fare per essere degni di una raccomandazione per il tempio sono proprio le cose che assicurano che siamo felici come singoli individui e come famiglie» (La Stella, gennaio 1995, 9).

• Quali benedizioni riceviamo perché possediamo una raccomandazione per il tempio e andiamo al tempio?

• Come possono i genitori insegnare ai loro figli l’importanza del tempio? (Le risposte possono comprendere quelle che seguono: i genitori possono andare spesso al tempio o adoperarsi fattivamente per andarvi, istruire i figli in merito al tempio e portare testimonianza delle benedizioni che riceviamo tramite i templi e portare i figli da dodici anni in su al tempio perché siano battezzati per i morti).

Prepariamoci a far celebrare le ordinanze per i nostri parenti defunti

Spiega che un altro modo in cui possiamo partecipare al lavoro di tempio e genealogico è quello di prepararci far celebrare le ordinanze per i parenti defunti. Anche se altri parenti hanno svolto le ricerche genealogiche riguardanti la nostra famiglia, spesso possiamo trovare parenti defunti per i quali si devono ancora celebrare le ordinanze del tempio.

Diamo inizio a questo processo, identificando i nostri parenti defunti. Possiamo elen- care i nomi di quelli che ricordiamo, consultare i documenti di famiglia, chiedere a genitori, nonni e altri parenti di parlarci di altri antenati. Possiamo anche utilizzare i programmi per computer creati dalla Chiesa, sia a casa nostra che nei centri genealogici. Sottolinea la possente influenza dello Spirito nell’identificare gli antenati.

Se esercitiamo la fede, nomi e informazioni possono pervenirci in modi e in luoghi inaspettati.

Man mano che identifichiamo i nostri antenati, dobbiamo registrare le informazioni di cui veniamo in possesso su moduli genealogici come ad esempio l’albero genealogico e il registro di gruppo familiare. Se un antenato ha ricevuto le ordinanze del sacerdozio prima di morire, è utile registrare le date in cui tali ordinanze sono state celebrate in modo da sapere quali devono ancora essere celebrate.

I consulenti per la genealogia di rione, ramo o palo, possono aiutarci a raccogliere le informazioni di cui il tempio ha bisogno prima che si possano celebrare le ordinanze per i nostri antenati. Le pubblicazioni genealogiche della Chiesa, i dirigenti locali del sacerdozio e i templi dovrebbero essere in possesso di queste istruzioni.

L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum dei Dodici, ci ha dato questo consiglio: «Preparatevi per rappresentare i vostri antenati defunti nel suggellamento e nelle altre ordinanze… Quando ricevo le ordinanze per procura per un’altra persona trovo utile cercare di immedesimarmi proprio con quella persona. Penso a lei e prego che ella accetti quell’ordinanza e ne tragga beneficio. Fate queste cose con una preghiera nel cuore affinché il Santo Spirito accresca la vostra conoscenza e arricchisca la vostra vita. Queste preghiere degne saranno esaudite» (La Stella, luglio 1999, 30).

Conosciamo la vita dei nostri antenati

• Che cosa avete fatto per conoscere la vita dei vostri antenati? Quale aiuto vi ha dato la conoscenza della loro vita?

• Che cosa possono insegnare i genitori ai figli riguardo ai loro antenati?

L’anziano Dennis B. Neuenschwander, membro dei Settanta, ha parlato del suo dovere di insegnare ai propri figli e nipoti la storia della loro famiglia:

«Nessuno dei miei figli ha dei ricordi dei miei nonni. Se voglio che i miei figli e nipoti conoscano le persone che sono ancora vive nella mia memoria, allora devo costruire un ponte tra loro. Io sono l’unico anello tra queste generazioni che stanno da una parte e dall’altra, è mio dovere collegarle in maniera che i loro cuori siano uniti dall’amore e dal rispetto, anche se personalmente essi non si sono mai incontrati. I miei nipoti non avranno nessuna conoscenza della storia della loro famiglia se non faccio nulla per conservarla per loro. Quello che io non raccolgo in qualche modo, andrà perduto alla mia morte; e i miei figli e i miei nipoti non avranno mai quello che io non mi preoccupo di dare loro. Il lavoro di raccogliere e far conoscere i ricordi familiari eterni è un dovere personale. Non può essere affidato ad altri» (La Stella, luglio 1999, 98).

Teniamo un diario o compiliamo una storia personale di famiglia

• Perché tenere un diario o compilare una storia personale ci aiuta a partecipare al lavoro genealogico? Quali sono i benefici che scaturiscono dal tenere un diario o compilare una storia? (Suggerisci che i membri della classe parlino dei benefici di cui godono personalmente e di quelli di cui godranno i loro discendenti).

• Perché compilare una storia di famiglia ci aiuta a volgere il nostro cuore ai nostri familiari?

3. La Chiesa fornisce molti sussidi per aiutarci a partecipare al lavoro di tempio e genealogico.

Spiega che la Chiesa fornisce molti sussidi che ci aiutano a partecipare al lavoro di tempio e genealogico. Detti sussidi comprendono quelli sotto elencati:

  1. Guida al lavoro di tempio e genealogico a cura dei membri (34697 160).

  2. Moduli genealogici (come ad esempio alberi genealogici e registri di gruppo familiare).

  3. Programmi per computer.

  4. Informazioni su Internet.

  5. Centri genealogici (puoi informarti su dove si trova quello a te più vicino).

Mostra alcune copie della pubblicazione Guida al lavoro di tempio e genealogico a cura dei membri e i moduli genealogici e spiega come i membri della classe possono procurarsi questi articoli. Se hai chiesto al consulente per la genealogia del rione o ramo di parlare ai membri della classe di questi sussidi, invitalo a farlo ora (vedere la voce 3 della sezione «Preparazione»). Assicurati che i membri della classe comprendano che essi possano partecipare al lavoro di tempio e genealogico anche se non hanno a disposizione questi sussidi.

Conclusione

Esprimi i tuoi sentimenti riguardo all’importanza di partecipare al lavoro di tempio e genealogico. Esorta i membri della classe a determinare con cura i modi in cui devono partecipare a questo lavoro, ora. Secondo i suggerimenti dello Spirito porta testimonianza dei principi esaminati durante la lezione.

Suggerimenti per lo svolgimento della lezion

Il testo che segue integra lo schema della lezione. Puoi utilizzare una o più delle seguenti idee come parte della lezione.

Attività per i membri della classe

Procurati un numero sufficiente di copie di un modulo genealogico come ad esempio l’albero genealogico o registro di gruppo familiare, per poterne dare una copia a ogni membro della classe. Puoi procurarti questi moduli tramite i dirigenti del sacerdozio o il consulente per la genealogia.

Durante la lezione, consegna ad ogni membro della classe una copia del modulo. Se il tempo a disposizione è sufficiente puoi distribuire penne o matite e chiedere ai membri della classe di cominciare ora a riempire il modulo. Se il tempo a disposizione non è sufficiente, esorta i membri della classe a compilarlo a casa.