Storia della Chiesa
Il Bosco Sacro e la fattoria degli Smith


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“Il Bosco Sacro e la fattoria degli Smith”

Il Bosco Sacro e la fattoria degli Smith

La fattoria della famiglia di Joseph sr e Lucy Mack Smith fece da sfondo a molti dei primi eventi della Restaurazione. Gli Smith si trasferirono a Palmyra, nello Stato di New York, tra il 1816 e il 1817 con l’intento di coltivare il grano. Dopo aver risparmiato per due anni, la famiglia fece il primo pagamento per un lotto di 40 ettari di terreno fitto di alberi sito a Manchester, pochi chilometri a sud di Palmyra. Durante l’inverno del 1818–1819, i dieci membri della famiglia Smith si trasferirono in una casa di tronchi di 300 metri quadrati costruita da Joseph Smith sr e dai suoi figli Alvin e Hyrum. La casa era situata a nord della tenuta, sotto la giurisdizione di Palmyra.1

vista della casa di tronchi dall’esterno

La casa di tronchi della famiglia Smith ricostruita, vicino a Palmyra, nello Stato di New York.

Per far crescere una fattoria ci volevano anni di lavoro. Tutta la famiglia si impegnò a disboscare il terreno, a piantare e mietere il raccolto, a scavare pozzi, a erigere recinzioni e muri di pietra e a costruire un granaio e altre dipendenze. La famiglia inizialmente estrasse persino la resina dai numerosi aceri presenti nell’area della fattoria per realizzare delle entrare.

Nel mezzo di questi sforzi per avviare una fattoria produttiva, Joseph Smith jr, il terzo figlio, ebbe una serie di esperienze spirituali. Nel 1820, l’anno della Prima Visione di Joseph, gli Smith avevano abbattuto alberi in circa 12 ettari di terreno. La visione ebbe luogo nella zona ancora boscosa della tenuta, probabilmente vicino a un’area che gli Smith stavano disboscando per una coltivazione futura. Oggi nota come il Bosco Sacro, quell’area boschiva probabilmente era composta da grandi alberi vetusti, alcuni alti 30 metri e larghi da 1 a 2 metri alla base. Questa fitta boscosità offriva a Joseph un luogo appartato in cui pregare. Nel settembre del 1823, Joseph ebbe un’altra esperienza spirituale durante il raccolto autunnale di grano, mais, avena e fagioli in cui era impegnata la famiglia. L’angelo Moroni gli fece visita mentre lui e i fratelli dormivano nella casa di tronchi.2

fotografia di un bosco dal manto roccioso su cui penetrano dei raggi di sole

Il Bosco Sacro nella fattoria della famiglia Smith.

La famiglia costruì presto una casa di legno più grande nella propria tenuta. Prima della sua morte prematura nel novembre 1823, Alvin aveva iniziato la costruzione della casa di legno così da fornire maggiore comodità e rispettabilità ai genitori che stavano invecchiando. Con una superficie circa il doppio della casa di tronchi, la casa di legno conteneva più stanze per ricevere gli ospiti e includeva una cucina di grandi dimensioni. Nel settembre del 1827, Joseph Smith e sua moglie, Emma, vivevano con la famiglia Smith nella casa di legno quando Joseph recuperò le tavole d’oro dalla collina di Cumora. Joseph poi nascose le tavole in vari posti della casa e della tenuta per impedire che fossero rubate. Fu sempre qui che, nel 1828, Joseph Smith apprese che Martin Harris aveva perso le 116 pagine del manoscritto della traduzione del Libro di Mormon.3

vista esterna della casa bianca con la porta rossa e uno steccato di legno davanti

La casa di legno della famiglia di Joseph Smith sr restaurata.

A causa della morte di Alvin Smith, delle spese della casa di legno e dell’operato senza scrupoli di un agente fondiario locale, la famiglia Smith, finanziariamente in difficoltà, non riuscì a far fronte al secondo pagamento per la fattoria, perdendone la proprietà nel 1826. Quando il Libro di Mormon fu pubblicato nel 1830, gli Smith erano ritornati nella casa di tronchi e lavoravano come fittavoli nel terreno che avevano disboscato e sviluppato.4 La famiglia lasciò la zona definitivamente nel 1831, quando si trasferì nell’Ohio.

Nel 1905, il presidente della Chiesa Joseph F. Smith visitò la tenuta, occasione dalla quale partì l’intenzione di acquistarne il terreno. Due anni più tardi, la Chiesa la acquisì e in seguito assunse Willard e Rebecca Bean e poi altri per gestirla. Il numero di visitatori alla tenuta e al Bosco Sacro è cresciuto durante tutto il XX secolo. La Chiesa ha conservato la tenuta operandovi una fattoria fino agli anni ’80 del 1900, quando vennero avviati progetti di ristrutturazione.5

Oggi la tenuta degli Smith e il Bosco Sacro sono aperti al pubblico per visite guidate. Gran parte della tenuta originale è stata ristrutturata in modo da apparire come era negli anni ’20 del 1800, compresa la casa di tronchi (ricostruita) e la casa di legno (restaurata). L’ecologia del Bosco Sacro è gestita in modo da offrire ai visitatori un’atmosfera simile a quella vissuta da Joseph Smith nel 1820.

Argomenti correlati: I resoconti della Prima Visione di Joseph Smith, L’angelo Moroni, Palmyra e Manchester, La famiglia di Joseph sr e di Lucy Mack Smith Joseph Smith sr

Note

  1. Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, book 3, pages 3–8, josephsmithpapers.org; Donald L. Enders, “Una confortevole casetta di tronchi”, La Stella, giugno 1985, 36.

  2. Donald L. Enders, “The Joseph Smith, Sr. Family: Farmers of the Genessee”, in Joseph Smith: The Prophet, the Man, a cura di Susan Easton Black e Charles D. Tate jr (Provo, Utah: Religious Studies Center, Brigham Young University, 1993), 215–219; David Nye White, “Prairies, Nauvoo, Joe Smith, the Temple, the Mormons, &c.”, Pittsburgh Weekly Gazette, 15 settembre 1843, 3.

  3. Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, book 4, page 4; book 7, page 5; Joseph Smith, “History, 1838–1856, volume A-1 [23 December 1805–30 August 1834]”, 8–10, josephsmithpapers.org.

  4. Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1844–1845”, book 4, pages 9–12; book 5, pages 1–4.

  5. Susa Young Gates, “Memorial Monument Dedication”, Improvement Era, marzo 1906, 380–381; Rand Hugh Packer, “History of Four Mormon Landmarks in Western New York: The Joseph Smith Farm, Hill Cumorah, the Martin Harris Farm, and the Peter Whitmer, Sr., Farm” (tesi universitaria, Brigham Young University, 1975), 1, 50–53; Dale L. Berge, “The 1982 Archaeological Investigation at the Joseph Smith Sr. Log House, Palmyra, New York”, in Regional Studies in Latter-day Saint Church History: New York–Pennsylvania, a cura di Alexander L. Baugh e Andrew H. Hedges (Provo, Utah: Department of Church History and Doctrine, Brigham Young University, 2002), 177–217; Richard Neitzel Holzapfel, Donald L. Enders e Larry C. Porter, “Return to the Sacred Grove”, Religious Educator, vol. 11, n. 2 (2010), 147–157.