2008
Otteniamo una testimonianza di Dio, il Padre, di Suo Figlio, Gesù Cristo, e dello Spirito Santo
Maggio 2008


Otteniamo una testimonianza di Dio, il Padre, di Suo Figlio, Gesù Cristo, e dello Spirito Santo

Ciò che è stato rivelato a me può essere rivelato a voi dallo Spirito Santo… secondo la vostra obbedienza e i vostri desideri.

Elder Robert D. Hales

Anch’io, come voi, sono lieto di aver partecipato alla solenne assemblea. Ma ho pensato di parlare di un punto della dottrina. Quando abbiamo alzato la mano durante la solenne assemblea, non è stato soltanto un segno di impegno personale, una promessa, di sostenere le leggi, le ordinanze, i comandamenti e il profeta di Dio, il presidente Thomas S. Monson. Mi è piaciuto molto partecipare insieme a voi e alzare la mia mano.

Fratelli e sorelle, negli ultimi mesi ho fatto un’esperienza che mi ha reso umile, dandomi la possibilità di riflettere con gratitudine sul dono della vita. In quest’esperienza, ho continuamente meditato sulla mia testimonianza di Dio, il nostro Padre Eterno, del Suo Figlio maggiore, il nostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, e su come ho ottenuto tale testimonianza.

Le persone di tutto il mondo, di ogni credo e convinzione, cercano e si sforzano di sapere chi è Dio. Qual è la Sua relazione con Gesù Cristo? E qual è il nostro rapporto con Loro?

So con ogni certezza che il Padre celeste e Gesù Cristo vivono. L’Espiazione è reale. Dio Padre e Gesù Cristo sono esseri distinti, separati e immortali. Ci conoscono individualmente, ascoltano e rispondono alle nostre preghiere sincere. Il Salvatore attestò agli abitanti del Nuovo Mondo: «Io rendo testimonianza del Padre, e il Padre rende testimonianza di me, e lo Spirito Santo rende testimonianza del Padre e di me».1 Lo Spirito Santo mi ha reso testimonianza che queste cose sono vere.

Ho iniziato ad ottenere una testimonianza quando da giovane ho riflettuto sulle tredici dichiarazioni profetiche chiamate Articoli di Fede, scritte da Joseph Smith. Li abbiamo memorizzati in Primaria. Essi descrivono il credo di base del vangelo restaurato di Gesù Cristo. La prima dichiarazione attesta: «Noi crediamo in Dio, il Padre Eterno, e in Suo Figlio Gesù Cristo e nello Spirito Santo».2

Joseph Smith conobbe per esperienza personale la natura dei tre membri della Divinità. A quattordici anni voleva sapere a quale tra le molte chiese cristiane dovesse unirsi. Nella Bibbia, nell’Epistola di S. Giacomo del Nuovo Testamento, lesse: «Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio».3 Obbedientemente s’inginocchiò in preghiera e fu visitato da Dio Padre e da Suo Figlio Gesù Cristo. Li descrisse come «due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di [lui] nell’aria. Uno di essi [gli] parlò, chiamando[lo] per nome, e disse indicando l’altro: Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!»4

Sin da quando ero ragazzo, l’esperienza di Joseph Smith è stata per me una guida e può esserlo per tutti noi. Il giovane profeta apprese la verità sul nostro Padre celeste e su Suo Figlio Gesù Cristo, perché cercò di conoscere attraverso le Scritture la volontà del Padre celeste, obbedendo poi fedelmente.

Questo modello fu stabilito ed esemplificato perfettamente dal Salvatore, come riportato nella Bibbia. Quando Gesù Cristo aveva dodici anni, Sua madre, Maria, e il Suo padre terreno, Giuseppe, Lo trovarono che insegnava nel tempio. Gesù chiese loro: «Non sapevate ch’io dovea trovarmi nella casa del Padre mio?»5 Gesù non si riferiva agli affari di Giuseppe. Stava parlando dell’opera del Suo Padre letterale ed eterno nei cieli.

Il modo in cui Dio Padre presentò Suo Figlio in varie occasioni è significativo: «E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua… Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto».6 Nuovamente, sul Monte della Trasfigurazione: «Ed una voce venne dalla nuvola, dicendo: Questo è il mio figliuolo, l’eletto mio; ascoltatelo».7

Quando Gesù apparve sul continente americano, fu presentato da Suo Padre nella stessa maniera: «Ecco il mio Figlio beneamato, nel quale io mi compiaccio, nel quale ho glorificato il mio nome: ascoltatelo».8 Poi, quasi due millenni dopo, le stesse parole furono proferite al giovane Joseph Smith: «Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!»9

Riveste un’importanza speciale il fatto che, ogni qual volta il Padre celeste vuole presentarci Suo Figlio, ci comanda di ascoltare, di «ascoltare» le parole di Gesù.

Chi è Gesù? Partecipò con Suo Padre alla creazione del mondo e fu responsabile, sotto la direzione del Padre, della creazione di tutte le cose sulla faccia della terra. «E mondi innumerevoli ho creato; e anch’essi ho creato per un mio proprio scopo; e mediante il Figlio li ho creati, che è il mio Unigenito».10 Gesù Cristo è l’Unigenito del Padre nella carne. È il nostro Avvocato presso il Padre. È il Salvatore che depose la vita per noi e perora la nostra causa con il Padre. Noi preghiamo pertanto il nostro Padre celeste nel nome di Suo Figlio, Gesù Cristo. Gesù, il Figlio, non è lo stesso essere che Suo Padre, ma è come Suo Padre. Anche Lui è un essere glorificato con potere e autorità.

Per me è molto istruttivo e commovente pensare a come Gesù si rivolge al Padre. Nella Sua grande preghiera sacerdotale, che si trova nella Bibbia nell’Evangelo secondo Giovanni, è inequivocabilmente chiaro che Gesù riconosce di essere il Figlio. Ascoltate le Sue parole mentre riporta l’adempimento obbediente della Sua missione terrena al Suo Padre celeste.

«Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu m’hai data a fare…

Io ho manifestato il tuo nome a[i discepoli] che tu m’hai dati… e hanno creduto che tu m’hai mandato…

Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo…

E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno».11

Durante il ministero del Salvatore, i discepoli divennero veramente uno, ma non come corpi fisici. Divennero uno in unità di scopo e d’amore. Questa è l’unità di Dio Padre e di Suo Figlio Gesù Cristo, di cui si parla nelle Scritture. Anche Loro sono esseri distinti, tuttavia sono uniti nello scopo, nell’amore per noi e nell’opera che stanno facendo a nostro favore.

Il Salvatore inoltre pregò:

«O Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse…

Affinché il mondo conosca che tu m’hai mandato, e che li ami come hai amato me…

poiché tu m’hai amato avanti la fondazion del mondo».12

Quanto voleva, Gesù, che conoscessimo il Padre come Lui. Egli pregò:

«Padre giusto, il mondo non t’ha conosciuto, ma io t’ho conosciuto; e questi [discepoli] hanno conosciuto che tu mi hai mandato;

ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu m’hai amato sia in loro, e io in loro».13

Gesù mostrò il Suo grande amore per coloro che avevano scelto di seguirLo e pregò affinché fossero protetti: «Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno».14 Pregava per noi, fratelli e sorelle.

Poi il nostro Salvatore affettuosamente chiede che essi (intendendo noi) possano essere ancora con Lui: «Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati».15

In preparazione per il sacrificio espiatorio, Gesù pregò il Padre nel Giardino di Getsemani, quando prese su di Sé i peccati, i dolori e le sofferenze di tutta l’umanità. In quelle ore di solitudine, chiarì ancora una volta che non stava adempiendo la Propria opera. Pregò: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».16 In questo momento cruciale per Lui e per tutti noi, non stava parlando a Se stesso né stava facendo affidamento sulle Sue forze. Invocava Suo Padre, Dio Onnipotente, di sostenerLo e di consentirGli di fare la volontà di Suo Padre. E Suo Padre mandò un angelo «dal cielo a confortarlo».17 Mi piace questo amore che il Padre ha per Suo Figlio e per tutti noi.

Sin da prima della fondazione del mondo fino agli attimi finali sulla croce, il Salvatore era stato impegnato nell’opera di Suo Padre. Adempì l’opera che era stato mandato a compiere. Pertanto, non c’è tanto da chiedersi con chi stesse parlando quando, sulla croce, «disse: È compiuto!»18 e «gridando con gran voce… Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio. E detto questo spirò».19 Sappiamo che stava pregando il Suo Padre celeste.

Attesto che il nostro Salvatore vive. Egli è l’Unigenito del Padre e verrà di nuovo sulla terra per regnare. È Gesù Cristo, il Santo d’Israele, «pieno di grazia, di misericordia, e di verità… È lui che viene per togliere i peccati del mondo, sì, i peccati di ogni uomo che crede fermamente nel suo nome».20 È il Figlio letterale di Dio, che risorse dai morti il terzo giorno, portando la realtà della risurrezione a tutti coloro che verranno sulla terra. Rendo inoltre testimonianza che Dio, nostro Padre Eterno, vive e ama ognuno di noi, poiché siamo Suoi figli. Tanto grande è il Suo amore che mandò nel mondo il Suo Unigenito, affinché «chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna».21

Come apostolo del Signore Gesù Cristo, rendo testimonianza della veridicità di quanto è contenuto nelle Scritture; e ciò che è stato rivelato a me può essere rivelato a voi dallo Spirito Santo. Vi sarà rivelato secondo la vostra obbedienza e i vostri desideri. Il Salvatore c’insegnò durante il Suo ministero terreno questo grande principio che si applica a tutti noi: «Tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, e che è giusto, credendo che riceverete, ecco, vi sarà dato».22 Vi attesto che io so queste cose; so con certezza che queste cose di cui ho parlato sono vere. Prego che possiate cercare di avere la stessa certezza, nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. 3 Nefi 11:32.

  2. Articoli di Fede 1:1.

  3. Giacomo 1:5.

  4. Joseph Smith—Storia 1:17.

  5. Luca 2:49.

  6. Matteo 3:16–17.

  7. Luca 9:35.

  8. 3 Nefi 11:7.

  9. Joseph Smith—Storia 1:17.

  10. Mosè 1:33.

  11. Giovanni 17:4, 8, 18, 22.

  12. Giovanni 17:5, 23–24.

  13. Giovanni 17:25–26.

  14. Giovanni 17:15.

  15. Giovanni 17:24.

  16. Matteo 26:39.

  17. Luca 22:43.

  18. Giovanni 19:30.

  19. Luca 23:46.

  20. Alma 5:48.

  21. Giovanni 3:16.

  22. 3 Nefi 18:20.