“Lezione 3 – Materiale per l’insegnante: Il sogno di Lehi dell’albero della vita”, Gli Insegnamenti e la dottrina del Libro di Mormon – Materiale per l’insegnante (2021)
“Lezione 3 – Materiale per l’insegnante”, Gli Insegnamenti e la dottrina del Libro di Mormon
Lezione 3 – Materiale per l’insegnante
Il sogno di Lehi dell’albero della vita
Il sogno di Lehi dell’albero della vita ci aiuta a sapere come provare l’amore di Dio e godere delle benedizioni dell’Espiazione del Salvatore. In questa lezione, gli studenti scopriranno cosa può favorire o ostacolare il loro impegno nel venire a Cristo. Avranno l’opportunità di determinare che cosa possono fare per rendere la parola di Dio una maggiore priorità nella loro vita.
Suggerimenti per insegnare
Lehi ha una visione dell’albero della vita.
Mostra l’immagine qui riportata della visione di Lehi dell’albero della vita e chiedi agli studenti di spiegare brevemente ciò che sanno della visione. Potresti chiedere a uno studente di riassumere brevemente il resoconto del sogno di Lehi.
Invita gli studenti a ripassare 1 Nefi 8:10–12 e 1 Nefi 11:21–22, a cui si fa riferimento nel materiale di preparazione, prestando attenzione a come Lehi e Nefi descrissero l’albero e il suo frutto.
Basandoti sulla comprensione che gli studenti hanno del sogno di Lehi, potresti porre alcune di queste domande:
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Che cosa rappresentano l’albero e il suo frutto? (Vedere la sezione 1 del materiale per prepararsi alla lezione).
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Quali insegnamenti traiamo sull’amore di Dio e sull’Espiazione del Salvatore dalla descrizione fatta da Lehi dell’albero e del suo frutto?
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Che cosa ci insegnano questi versetti su come raggiungere la gioia? (Gli studenti potrebbero individuare una verità simile a questa: Venire a Cristo e prendere parte alle benedizioni della Sua Espiazione ci porta gioia).
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Perché le benedizioni dell’Espiazione del Salvatore sono desiderabili più di ogni altra cosa? (Vedere 1 Nefi 8:12; 11:22).
Mostra questa dichiarazione del presidente Russell M. Nelson.
Miei cari fratelli e mie care sorelle, [la gioia che proviamo] ha poco a che fare con le circostanze in cui viviamo ma dipende totalmente da ciò su cui incentriamo la nostra vita.
Quando incentriamo la nostra vita […] su Gesù Cristo e sul Suo vangelo, possiamo provare gioia a prescindere da ciò che sta accadendo — o non accadendo — in essa. La gioia scaturisce da Lui e grazie a Lui. […] Gesù Cristo è gioia! (“Gioia e sopravvivenza spirituale”, Liahona, novembre 2016, 82)
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Che cosa potreste fare affinché Gesù Cristo sia maggiormente al centro della vostra vita e di conseguenza voi possiate provare maggiore gioia? (Dai agli studenti abbastanza tempo per riflettere sulle loro impressioni e metterle per iscritto).
Lehi e Nefi apprendono che la parola di Dio conduce al Salvatore e alla Sua Espiazione.
Dividi la classe in piccoli gruppi e distribuisci a ogni studente una copia della scheda riportata di seguito.
Dopo aver concesso abbastanza tempo, invita alcuni studenti a riferire alla classe quello di cui hanno discusso nel loro gruppo.
Invita gli studenti a ripassare ciò che hanno imparato sui quattro gruppi di persone che Lehi scorse nella sua visione (vedere la sezione 3 del materiale per prepararsi alla lezione). Scrivi alla lavagna questi titoli: Gruppo 1 (1 Nefi 8:21–23), Gruppo 2 (1 Nefi 8:24–28), Gruppo 3 (1 Nefi 8:30, 33), Gruppo 4 (1 Nefi 8:31–32).
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Quale ruolo ricoprì la verga di ferro, ossia la parola di Dio, per ognuno di questi gruppi? (Scrivi le risposte degli studenti sotto il titolo corrispondente).
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Cosa c’è di significativo nell’espressione “non prestammo loro attenzione”, contenuta in 1 Nefi 8:33? A cosa possiamo paragonarla ai nostri giorni?
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Che speranza c’è per coloro che hanno lasciato la verga di ferro e si sono allontanati dal sentiero? (Potresti chiedere agli studenti di ripassare la dichiarazione della sorella Ann M. Dibb nel materiale per prepararsi alla lezione).
Spiega che, quando pregò per comprendere il sogno del padre, a Nefi fu mostrata una visione ed egli apprese il significato del sogno. Dopodiché, insegnò ai suoi fratelli che cosa rappresentava la verga di ferro. Invita uno studente a leggere ad alta voce 1 Nefi 15:23–24. Poi, poni queste domande:
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Che cosa imparate dalla spiegazione che Nefi diede ai suoi fratelli e dall’invito che fece loro? (Tra le altre verità, gli studenti potrebbero menzionare un principio simile a questo: Tenersi stretti alla verga di ferro ci permette di resistere ai tentativi di Satana di farci allontanare da Gesù Cristo).
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Che cosa significa, secondo voi, “[tenersi] costantemente” alla parola di Dio? (1 Nefi 8:30).
Mostra questa dichiarazione dell’anziano Kevin W. Pearson dei Settanta:
A meno che non ci “[teniamo] costantemente” [1 Nefi 8:30] alla parola di Dio e la viviamo, saremo accecati anziché illuminati spiritualmente. Scrutate il Libro di Mormon e le parole dei profeti viventi ogni giorno, ogni giorno, ogni giorno! Questa è la chiave per sopravvivere spiritualmente ed evitare di essere ingannati. Senza di essa, ci perdiamo spiritualmente. (“Rimanete vicino all’albero”, Liahona, maggio 2015, 115)
Chiedi agli studenti di spiegare in che modo tenersi stretti alla parola di Dio li ha aiutati a sopravvivere spiritualmente o a evitare gli inganni. Invitali anche a raccontare come la parola di Dio li ha aiutati ad avvicinarsi maggiormente a Gesù Cristo e al Suo potere espiatorio.
Per aiutarli ad agire in base a ciò che stanno apprendendo e provando, potresti mostrare agli studenti queste domande e invitarli a riflettere su di esse mettendo per iscritto le loro risposte.
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Che cosa posso fare per tenermi più stretto alla parola di Dio?
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Chi potrebbe essere benedetto nel sentire la mia testimonianza di quanto sia importante tenersi stretti alla parola di Dio?
Potresti chiedere ad alcuni studenti di condividere quello che hanno scritto.
Per la prossima volta
Alla luce della discussione sulla verga di ferro, potresti invitare gli studenti a riflettere su quanto sono stati diligenti recentemente nello studio delle Scritture. Esortali a riflettere, mentre studiano il materiale per prepararsi alla prossima lezione, su come il fatto di rendere lo studio personale delle Scritture una priorità possa avvicinarli maggiormente al Salvatore.