Capitolo 38 4:33L’assassinio del giudice supremo Degli uomini malvagi divennero giudici dei Nefiti. Essi punivano i giusti, ma non i malvagi. Helaman 7:4–5 Nefi era addolorato alla vista di una così grande malvagità tra il popolo. Helaman 7:6–7 Un giorno stava pregando su una torre nel suo giardino. Il suo giardino era situato presso la strada maestra che portava a un mercato di Zarahemla. Helaman 7:10 Le persone che passavano lungo la strada udirono Nefi che pregava. Si radunò una grande folla che si chiedeva perché egli fosse tanto triste. Helaman 7:11 Quando Nefi vide quelle persone disse loro di essere triste a causa della loro malvagità. Egli disse loro di pentirsi. Helaman 7:12–14, 17 Egli li ammonì che se non si fossero pentiti i loro nemici si sarebbero impossessati delle loro case e città e il Signore non li avrebbe aiutati a combattere i loro nemici. Helaman 7:22 Nefi disse che i Nefiti erano più malvagi dei Lamaniti, poiché ai Nefiti erano stati insegnati i comandamenti ma essi non li obbedivano. Helaman 7:24 Egli disse che se i Nefiti non si fossero pentiti, sarebbero stati distrutti. Helaman 7:28 Là c’erano alcuni dei giudici malvagi. Essi volevano che le persone presenti punissero Nefi per aver parlato contro di loro e le loro leggi. Helaman 8:1–4 Alcune persone si dissero d’accordo con i giudici malvagi. Altre credettero a Nefi: sapevano che era un profeta e che diceva la verità. Helaman 8:7–9 Nefi disse al popolo che essi si erano ribellati contro Dio e sarebbero stati presto puniti se non si fossero pentiti. Helaman 8:25–26 Nefi disse al popolo di andare a cercare il loro giudice supremo; disse che egli giaceva nel suo sangue, ucciso da un fratello che voleva il suo posto. Helaman 8:27 Cinque uomini che erano tra la folla accorsero a vedere il giudice supremo. Esse non credevano che Nefi fosse un profeta di Dio. Helaman 9:1–2 Quando videro Seezoram, il giudice supremo, che giaceva nel suo sangue, caddero a terra spaventati. Ora essi sapevano che Nefi era un profeta. Helaman 9:3–5 I servi di Seezoram avevano già trovato il giudice supremo ed erano corsi a dirlo al popolo. Essi tornarono e trovarono i cinque uomini che giacevano a terra. Helaman 9:6–7 Il popolo pensava che quei cinque uomini avessero ucciso Seezoram. Helaman 9:8 Gettarono quei cinque uomini in prigione, poi fecero sapere a tutta la città che il giudice supremo era stato ucciso e che i suoi assassini erano in prigione. Helaman 9:9 Il giorno dopo tutti andarono là dove doveva essere sepolto il giudice supremo. I giudici che si erano trovati nel giardino di Nefi chiesero dove si trovavano i cinque uomini. Helaman 9:10–12 I giudici chiesero di vedere gli accusati. Helaman 9:13 Gli accusati dell’omicidio erano i cinque uomini che erano corsi dal giardino di Nefi a vedere il giudice supremo. Helaman 9:13 I cinque uomini dissero di aver trovato il giudice supremo che giaceva nel suo sangue proprio come Nefi aveva detto. Allora i giudici accusarono Nefi di aver mandato qualcuno a uccidere Seezoram. Helaman 9:15–16 Sapendo che Nefi era un profeta, i cinque uomini contraddissero i giudici, ma essi non vollero ascoltare. Fecero quindi legare Nefi. Helaman 9:18–19 I giudici offrirono a Nefi del denaro e gli promisero salva la vita se avesse detto di aver complottato per far uccidere il giudice supremo. Helaman 9:20–21 Nefi disse ai giudici di pentirsi della loro malvagità. Poi disse loro di andare a casa di Seantum, fratello di Seezoram. Helaman 9:22, 26 Nefi disse loro di chiedere a Seantum se egli e Nefi avevano complottato per uccidere Seezoram. Nefi disse che Seantum avrebbe detto di no. Helaman 9:27–28 Quindi i giudici dovevano chiedere a Seantum se egli avesse ucciso suo fratello. Seantum avrebbe ancora detto no, ma i giudici avrebbero trovato del sangue sul suo mantello. Helaman 9:29–31 Nefi disse che Seantum avrebbe tremato e sarebbe impallidito e infine avrebbe confessato di aver ucciso suo fratello. Helaman 9:33–35 I giudici andarono a casa di Seantum e tutto avvenne come Nefi aveva detto. Nefi e i cinque uomini furono liberati. Helaman 9:37–38 Mentre la gente si allontanava dalla casa di Nefi, alcuni dicevano che egli era un profeta, altri che era un dio. Nefi tornò a casa, sempre triste per la loro malvagità. Helaman 9:40–41; Helaman 10:2–3