Lezione 12 – Materiale per la preparazione della lezione

Rendere stabile la causa di Sion

Il profeta Joseph Smith ha insegnato: “Il nostro massimo obiettivo è l’edificazione di Sion” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 192). Mentre studi questo materiale, cerca le verità che ti aiuteranno a comprendere cos’è Sion, perché dobbiamo edificare Sion e che cosa puoi fare per partecipare a quest’opera.

Sezione 1

Che cosa significa edificare Sion?

Nel dicembre del 1830, mentre Joseph Smith lavorava alla traduzione della Bibbia, il Signore rivelò, come riportato in Mosè 7, che il profeta Enoc dell’Antico Testamento, aveva edificato una città chiamata Sion.

Studiare per prepararsi alla lezione

Leggi Mosè 7:18–21.

Guarda il video “Gli insegnamenti di Joseph Smith – La preparazione per Sion” (1:42), oppure studia questa dichiarazione del profeta Joseph Smith:

Il profeta Joseph Smith ha dichiarato:

L’edificazione di Sion è una causa che in ogni tempo ha interessato il popolo di Dio […]. Essi hanno atteso con letizia il giorno in cui noi viviamo; e, guidati da un’attesa celestiale e gioiosa, hanno cantato, scritto e profetizzato di questo nostro giorno […]. Noi siamo il popolo privilegiato che Dio ha scelto per portare a compimento la gloria degli ultimi giorni; a noi è concesso di vederli, di partecipare e di contribuire all’avanzata della gloria degli ultimi giorni.

Tutti i luoghi in cui i santi si radunano [sono] Sion, che ogni uomo giusto [e donna] edificherà come rifugio per i suoi figli. […]

Presto verrà il tempo in cui nessuno troverà pace se non in Sion e nei suoi pali. (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 192)

In una rivelazione al profeta Joseph Smith, il Signore ha dichiarato che Sion è anche “la pura di cuore” (Dottrina e Alleanze 97:21).

L’anziano D. Todd Christofferson del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:

Sion è sia un luogo che un popolo. […]

Sion è Sion per via del carattere, degli attributi e della fedeltà dei suoi cittadini. […] Se vogliamo stabilire Sion nelle nostre case, nei nostri rami, rioni e pali […] sarà necessario: 1) diventare uniti in un solo cuore e una sola mente, 2) diventare un popolo santo individualmente e collettivamente e 3) prendersi cura dei poveri e dei bisognosi con efficacia tale da eliminare la povertà tra noi. Non possiamo aspettare che queste cose avvengano per formare Sion — Sion verrà solo quando queste cose accadranno. […]

Diventeremo di una sola mente e di un solo cuore quando porremo individualmente il Salvatore al centro della nostra vita e seguiremo coloro che Lui ha incaricato di guidarci. (D. Todd Christofferson, “Vieni a Sion”, Liahona, novembre 2008, 37–38)

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche di un popolo come quello di Sion, vedere 4 Nefi 1:1–4, 15–18.

Meditare per prepararsi alla lezione

In che modo porre il Salvatore al centro della mia vita e seguire i dirigenti della Chiesa mi aiuta a diventare come il popolo descritto in Mosè 7:18 e in Dottrina e Alleanze 97:21?

Sezione 2

Che cosa accadde ai santi nel Missouri che cercavano di edificare Sion?

Un anno dopo l’organizzazione della Chiesa, il Signore designò Independence, nella Contea di Jackson, in Missouri, come “il luogo centrale” (Dottrina e Alleanze 57:3) di Sion in cui i santi dovevano riunirsi per edificare la santa città di Sion, anche chiamata la Nuova Gerusalemme (vedere Dottrina e Alleanze 45:64–66; 57:1–3).

La planimetria della Città di Sion fu preparata sotto la direzione del profeta Joseph Smith e fu mandata ai santi del Missouri nel giugno del 1833 insieme ai progetti architettonici per il primo tempio di Sion.

Sotto la direzione del Profeta, i primi membri della Chiesa cercarono di stabilire una città di Sion nella Contea di Jackson, ma non riuscirono a sviluppare delle buone relazioni con gli abitanti del luogo. Divergenze su questioni religiose, sulla schiavitù, sulla politica e la crescente popolazione di santi incitarono molti degli altri cittadini della Contea di Jackson a richiedere l’espulsione dei santi dalla contea.

Il 20 luglio 1833, un gruppo di cittadini della Contea di Jackson affrontò i dirigenti locali della Chiesa in una riunione all’interno del tribunale, richiedendo che i santi chiudessero la tipografia e il negozio e lasciassero la contea. I dirigenti della Chiesa rifiutarono, quindi una folla di facinorosi distrusse la tipografia della Chiesa e ricoprì di pece e piume il vescovo Edward Partridge e un altro membro, Charles Allen. Tre giorni dopo, la folla minacciò altre violenze. I dirigenti locali della Chiesa furono costretti ad accettare di lasciare la contea entro la primavera successiva. Tuttavia, nell’autunno del 1833, quando i dirigenti e i membri della Chiesa decisero di rimanere e di combattere per i loro diritti, le violenze dei facinorosi continuarono.

Parley P. Pratt racconta:

Gruppi di violenti imperversavano per la contea in ogni direzione; irrompevano nelle case senza paura, […] spaventando donne e bambini e minacciando di ucciderli se non fossero fuggiti subito. […]

Le donne e i bambini fuggivano in ogni direzione. Un gruppo di circa centocinquanta persone fuggì verso le praterie, dove vagò per diversi giorni, perlopiù senza cibo e senza alcun tetto sulla testa se non il [cielo]. Altri gruppi fuggirono verso il fiume Missouri. Durante la fuga di donne e bambini, certi gruppi di persone davano la caccia agli uomini; contro alcuni aprivano il fuoco, altri li legavano e li frustavano, e altri ancora li inseguivano per diversi chilometri. […]

La sponda [del fiume Missouri] cominciò a essere affollata di uomini, donne e bambini, merci, carri, scatole, provviste, ecc. da entrambi i lati del traghetto, il quale andava avanti e indietro senza posa. […] Di qua e di là si vedevano centinaia di persone, alcune nelle tende e altre all’aria aperta attorno al fuoco mentre la pioggia cadeva a torrenti. I mariti chiedevano notizie delle mogli, le mogli dei mariti, i genitori dei figli e i figli dei genitori. Alcuni avevano avuto la fortuna di fuggire insieme ai loro familiari, con le loro masserizie e con alcune provviste, mentre altri non conoscevano il destino dei loro cari e avevano perduto tutti i loro beni. […]

Ogni membro della [nostra] comunità fu scacciato dalla Contea; i campi di mais furono devastati e distrutti, le cataste di grano bruciate, le masserizie saccheggiate, le migliorie che avevamo apportato alle terre e ogni genere di proprietà distrutti. (Autobiography of Parley Parker Pratt, a cura di Parley P. Pratt jr [1938], 101–103)

C. C. A. Christensen (1831–1912), Saints Driven from Jackson County Missouri [i santi vengono scacciati dalla Contea di Jackson, nel Missouri], circa 1878, tempera su mussola, 196 x 287 cm. Museo d’arte della Brigham Young University, dono dei nipoti di C. C. A. Christensen, 1970.

Più di mille santi furono scacciati dalla Contea di Jackson e furono incendiate più di duecento delle loro abitazioni.

Sezione 3

Che cosa impedì ai santi di stabilire Sion nella Contea di Jackson, nel Missouri?

Nei mesi successivi alla violenta espulsione dei santi dalla Contea di Jackson, il Signore rivelò al profeta Joseph Smith le ragioni per cui Egli aveva permesso che i Suoi santi fossero perseguitati e cacciati dalle loro terre e dalle loro case. Mentre studi i seguenti passi scritturali di Dottrina e Alleanze 101 e 105, fai attenzione a quali azioni e atteggiamenti impedirono ai santi di stabilire Sion nella Contea di Jackson.

Studiare per prepararsi alla lezione

Leggi Dottrina e Alleanze 101:2–3, 6–8 e Dottrina e Alleanze 105:3–6.

Annota i tuoi pensieri

Rileggendo questi passi, segna o elenca le azioni e gli atteggiamenti che il Signore richiede a coloro che, negli ultimi giorni, desiderano edificare Sion.

Sezione 4

Qual è il futuro di Sion?

L’anziano Christofferson ha detto che, stabilendo Sion, prepariamo noi stessi e il mondo a ricevere il Salvatore alla Sua seconda venuta:

È di importanza vitale per il ritorno del Signore che sulla terra ci sia un popolo preparato a riceverLo alla Sua venuta. […]

Nei tempi antichi, Dio prese a sé la retta città di Sion. Negli ultimi giorni, invece, una nuova Sion riceverà il Signore al Suo ritorno. […]

Pur impegnandoci a essere diligenti nell’edificare Sion — il che comprende la nostra parte nel raduno degli eletti del Signore e nella redenzione dei morti — dovremmo fare una pausa e ricordare che è l’opera del Signore e che Lui la sta compiendo. […]

Questa grande e ultima dispensazione sta procedendo a ritmo costante verso il suo culmine: Sion sulla terra, a cui si unirà la Sion dai cieli al glorioso ritorno del Salvatore. […] Adoperiamoci per edificare Sion al fine di affrettare quel giorno. (D. Todd Christofferson, “Prepararsi per il ritorno del Signore”, Liahona, maggio 2019, 82–84)

Meditare per prepararsi alla lezione

Che cosa stai facendo per contribuire a edificare Sion in preparazione della seconda venuta del Signore? Che cos’altro puoi fare?

Vuoi approfondire? (Facoltativo)

Dove posso imparare più cose sul rendere stabile la causa di Sion?

Parte di ciò che Joseph Smith ha insegnato sullo stabilire Sion si può trovare in Insegnamenti dei presidenti della Chiesa — Joseph Smith, capitolo 15, “Rendere stabile la causa di Sion” (pagine 189–197).

Nel suo discorso “Vieni a Sion” (Liahona, novembre 2008, 37–40), l’anziano D. Todd Christofferson ha spiegato che cosa possiamo fare per stabilire Sion.

Il presidente Spencer W. Kimball, nel suo messaggio “Come diventare puri di cuore” (La Stella, ottobre 1978, 144–149) parla di altruismo, collaborazione e sacrificio come principi fondamentali per edificare Sion.