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Lezione 22 – Materiale per la preparazione della lezione: Il matrimonio plurimo


“Lezione 22 – Materiale per la preparazione della lezione: Il matrimonio plurimo”, I fondamenti della Restaurazione – Materiale per l’insegnante (2019)

“Lezione 22 – Materiale per la preparazione della lezione”, I fondamenti della Restaurazione – Materiale per l’insegnante

Lezione 22 – Materiale per la preparazione della lezione

Il matrimonio plurimo

Abraham on the Plains of Mamre [Abrahamo nella terra di Mamre], di Grant Romney Clawson

Il Signore insegnò ad Abrahamo che uno degli scopi della mortalità è quello di “mettere alla prova” i figli di Dio “per vedere se essi faranno tutte le cose che il Signore loro Dio comanderà loro” (Abrahamo 3:25). Alcuni dei comandamenti di Dio possono sembrare molto difficili, soprattutto quando sono contrari alle norme culturali o alle nostre aspettative. Mentre studi, rifletti su cosa puoi imparare dalla straordinaria fede del profeta Joseph Smith e dei primi santi e dalla loro obbedienza al comandamento del Signore di praticare il matrimonio plurimo.

Sezione 1

Perché il profeta Joseph Smith e molti dei primi santi praticarono il matrimonio plurimo?

Già dal 1831, mentre lavorava alla traduzione ispirata dell’Antico Testamento, Joseph Smith pregava per capire perché alcuni profeti e re israeliti antichi praticavano il matrimonio plurimo (vedere l’introduzione e il versetto 1 di Dottrina e Alleanze 132). Il Signore diede al Profeta una rivelazione.

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Leggi Dottrina e Alleanze 132:34–37.

Nel versetto 37, la parola concubina si riferisce a una donna che, ai tempi dell’Antico Testamento, era legalmente sposata a un uomo, ma che godeva di una condizione sociale inferiore rispetto a una moglie. Nella nostra dispensazione, le concubine non rientravano nella pratica del matrimonio plurimo.

Qualche tempo dopo aver rivelato il principio del matrimonio plurimo a Joseph Smith, il Signore comandò al Profeta di metterlo in pratica e di insegnarlo agli altri. Benché noi non comprendiamo tutti gli scopi di Dio nell’introdurre il matrimonio plurimo nei primi giorni della Chiesa, esso faceva parte della restaurazione di “ogni cosa” negli ultimi giorni (Dottrina e Alleanze 132:40, 45; vedere anche Atti 3:19–21).

Sezione 2

Che cosa sappiamo sull’esperienza del profeta Joseph Smith con il matrimonio plurimo?

Le persone vicine a Joseph Smith riportano che egli confidò loro che tra il 1834 e il 1842 un angelo gli era apparso per ben tre volte, ordinandogli di mettere in pratica il matrimonio plurimo. “Prove frammentarie suggeriscono che Joseph Smith sposò una seconda moglie, Fanny Alger, a Kirtland, nell’Ohio, a metà del decennio del 1830, la prima volta che l’angelo glielo aveva comandato. […] Si sa poco di questo matrimonio e non si sa nulla delle conversazioni tra Joseph ed Emma riguardo alla Alger. Dopo che il matrimonio con la Alger terminò con una separazione, sembra che Joseph abbia accantonato l’argomento del matrimonio plurimo fino a quando la Chiesa si trasferì a Nauvoo, nell’Illinois” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, Argomenti evangelici – Saggi, topics.ChurchofJesusChrist.org).

Agli inizi del 1841, seguendo il comandamento del Signore, il profeta Joseph Smith sposò altre donne e presentò il principio del matrimonio plurimo a un ristretto numero di altri membri della Chiesa.

Eliza R. Snow, che fu suggellata al profeta Joseph Smith e che in seguito servì quale seconda presidentessa generale della Società di Soccorso, scrive:

Il profeta Joseph Smith […] descrisse lo sfiancante travaglio mentale che provò nel cercare di superare i sentimenti di ripugnanza […] nei confronti dell’introduzione del matrimonio plurimo. Egli conosceva la voce di Dio: sapeva che il comandamento datogli dall’Onnipotente era di andare avanti […]. Sapeva di non dover combattere e vincere soltanto i suoi pregiudizi e le sue [convinzioni], ma anche quelli dell’intero mondo cristiano sotto il cui sguardo egli si trovava; ma Dio, che è sopra ogni cosa, aveva dato il comandamento e doveva essere obbedito. (Eliza R. Snow, Biography and Family Record of Lorenzo Snow [1884], 69).

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Che cosa rivela sul suo carattere e sulla sua fede la disponibilità del profeta Joseph Smith a obbedire a un comandamento così difficile?

Uno dei motivi per cui la nostra comprensione della pratica del matrimonio plurimo di Joseph Smith è limitata è che lui e gli altri che lo praticarono a Nauvoo lo menzionano raramente nei registri scritti. Molti dettagli relativi alla pratica del matrimonio plurimo erano tenuti riservati, e i documenti storici semplicemente non rispondono a tutte le nostre domande.

In un saggio degli Argomenti evangelici sul matrimonio plurimo apprendiamo:

All’epoca in cui veniva praticato il matrimonio plurimo, i Santi degli Ultimi Giorni facevano distinzione tra i suggellamenti per il tempo e tutta l’eternità e i suggellamenti soltanto per l’eternità. I suggellamenti per il tempo e tutta l’eternità richiedevano un impegno e una relazione durante questa vita, di solito comprendendo la possibilità di avere rapporti sessuali. I suggellamenti soltanto per l’eternità indicavano una relazione soltanto nella vita a venire. […]

Alcune delle donne suggellate a Joseph Smith in seguito attestarono che il loro fu un matrimonio per il tempo e per l’eternità, mentre altre dissero che la loro relazione [era] soltanto per l’eternità.

La maggior parte di loro aveva un’età compresa tra i venti e i quarant’anni al momento in cui furono suggellate a lui. La più anziana, Fanny Young, aveva cinquantasei anni. La più giovane fu Helen Mar Kimball, […] che fu suggellata a Joseph diversi mesi prima del suo quindicesimo compleanno. Il matrimonio a quell’età, oggi considerato inaccettabile, all’epoca era legale e alcune donne si sposavano a metà della loro adolescenza. Helen Mar Kimball descrisse il suo suggellamento a Joseph come “soltanto per l’eternità”, suggerendo così che la loro relazione non comprendesse rapporti sessuali. […]

Joseph Smith fu suggellato a un certo numero di donne già sposate. Né queste donne né Joseph parlarono molto di questi suggellamenti, benché alcune di loro abbiano detto che erano soltanto per l’eternità. […]

Ci sono diverse spiegazioni possibili riguardo a questa pratica. Questi suggellamenti potevano essere un modo per creare un legame eterno tra la famiglia di Joseph e le altre famiglie della Chiesa. […]

Questi suggellamenti possono anche essere spiegati dalla riluttanza di Joseph a sposare altre donne per non far soffrire sua moglie Emma. Potrebbe aver creduto che suggellarsi a donne sposate era un modo di obbedire al comandamento di Dio senza dover avere una normale relazione matrimoniale. […]

Un’altra possibilità è che, in un’epoca in cui la durata della vita era più breve di quella attuale, alcune donne fedeli sentivano l’urgenza di essere suggellate dall’autorità del sacerdozio. Molte di queste donne erano sposate a uomini non mormoni o ex mormoni, e più di una di loro esprimeva la sua infelicità riguardo al suo matrimonio. Vivendo in un’epoca in cui il divorzio era difficile da ottenere, queste donne potrebbero aver creduto che suggellarsi a Joseph Smith avrebbe permesso loro di ottenere delle benedizioni che non avrebbero potuto ricevere altrimenti dopo questa vita. […]

Dopo la morte di Joseph, la maggior parte delle donne a lui suggellate si trasferì nello Utah con i santi, continuando ad essere membri fedeli della Chiesa e difendendo il matrimonio plurimo e Joseph. (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, topics.ChurchofJesusChrist.org)

Sezione 3

Come reagirono i membri della Chiesa al principio del matrimonio plurimo?

Every Trial Can Bring Greater Faith [ogni prova può portare a una fede più grande], di James Johnson

Per la maggior parte dei primi santi la pratica del matrimonio plurimo era tanto estranea e ostica quanto lo sarebbe per i membri della Chiesa oggi. “In molte parti del mondo, la poligamia era socialmente accettabile e legalmente ammissibile. Tuttavia negli Stati Uniti, la maggioranza delle persone riteneva che tale pratica fosse moralmente sbagliata” (“Il Manifesto e la fine del matrimonio plurimo”, Argomenti evangelici – Saggi, topics.ChurchofJesusChrist.org). Il comandamento di praticare il matrimonio plurimo “fu uno degli aspetti più difficili della Restaurazione — per Joseph Smith stesso e per altri membri della Chiesa. […] Per la moglie di Joseph Smith, Emma, fu estremamente doloroso. […] Il suo punto di vista sul matrimonio plurimo oscillava, a volte sostenendolo e altre volte denunciandolo” (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvootopics.ChurchofJesusChrist.org).

Non a tutti i santi degli ultimi giorni era richiesto di vivere il matrimonio plurimo. E alcuni membri della Chiesa che avevano problemi con il principio del matrimonio plurimo furono benedetti con una testimonianza spirituale che diede loro il coraggio di andare avanti con questa pratica. Di seguito sono riassunte le esperienze di due di questi membri:

Brigham Young, quando seppe del matrimonio plurimo, disse: “Era la prima volta in vita mia che desideravo morire”. Aggiunse: “Ho dovuto pregare incessantemente ed esercitare la mia fede, e il Signore me ne rivelò la verità; questo mi bastò”. […]

Lucy Walker ricordò il suo tormento interiore quando Joseph Smith le chiese di diventare sua moglie. Scrisse: “Ogni sentimento della mia anima si rivoltò”. Eppure, dopo molte notti insonni pregando in ginocchio, trovò sollievo quando la sua camera “fu piena di una santa influenza” simile a un “sole brillante”. Disse: “La mia anima fu colma di una dolce e calma pace che non avevo mai conosciuto prima” e “una felicità immensa si estese a tutto il mio essere”.

Non tutti hanno avuto esperienze simili. Alcuni santi degli ultimi giorni non accettarono il principio del matrimonio plurimo e lasciarono la Chiesa, mentre altri rifiutarono di seguire questa pratica ma rimasero fedeli. Ma per molti uomini e donne la repulsione e l’angoscia iniziali furono seguite da una lotta interna, una decisione e, infine, la luce e la pace. Esperienze sacre permisero ai santi di andare avanti con fede. (“Il matrimonio plurimo a Kirtland e a Nauvoo”, topics.ChurchofJesusChrist.org)

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In che modo queste esperienze dei primi membri della Chiesa possono aiutare qualcuno che ha dei dubbi sul fatto che Joseph Smith agisse come profeta ispirato da Dio quando introdusse la pratica del matrimonio plurimo?

Sezione 4

Come ebbe termine la pratica del matrimonio plurimo ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni?

Non molto tempo dopo la morte del profeta Joseph Smith nel 1844, i santi emigrarono nella Valle del Lago Salato, nella parte occidentale degli Stati Uniti, dove i membri della Chiesa praticarono apertamente il matrimonio plurimo. Dal 1860 al 1880, il governo degli Stati Uniti emise leggi contro questa pratica e, alla fine, predispose severe punizioni per coloro che infrangevano la legge, compresa la prigione. Dopo aver cercato la guida del Signore e aver ricevuto la Sua guida, nel settembre del 1890 il presidente Wilford Woodruff redasse un documento, conosciuto come “il Manifesto” (Dichiarazione Ufficiale 1), che portò alla fine della pratica del matrimonio plurimo tra i membri della Chiesa.

Un numero ristretto di membri della Chiesa continuò a celebrare matrimoni plurimi dopo che il Manifesto venne pubblicato. Durante la conferenza generale di aprile 1904, il presidente Joseph F. Smith emanò un secondo manifesto e annunciò che “tutti i matrimoni [plurimi] sono vietati, e se qualche dirigente o membro della Chiesa dovesse celebrare o contrarre tale tipo di matrimonio sarà […] scomunicato” (Conference Report, aprile 1904, 75). Questa direttiva è valida ancora oggi.

Sezione 5

Il matrimonio plurimo è necessario per l’Esaltazione?

L’anziano Marcus B. Nash dei Settanta ha insegnato:

Alcuni [non comprendono le Scritture] pensando che il matrimonio plurimo sia necessario per l’Esaltazione. […] Questo, tuttavia, non è supportato dalle rivelazioni. […] Una coppia monogama che viene suggellata mediante l’autorità del sacerdozio e che vive in armonia con l’alleanza fatta riceve la promessa della vita eterna — senza alcuna condizione o requisito aggiuntivo [vedere Dottrina e Alleanze 132:19]. […] La Chiesa attesta che la monogamia è lo standard del Signore per il matrimonio a meno che Egli autorizzi o comandi altrimenti tramite il Suo profeta. La Chiesa non insegna che contrarre matrimonio plurimo è necessario per l’Esaltazione. (“The New and Everlasting Covenant”, Ensign, dicembre 2015, 44, 46)

Di nuovo, non comprendiamo tutti i propositi di Dio nell’avere introdotto il matrimonio plurimo nei primi giorni della Chiesa. Ma i santi degli ultimi giorni rendono onore ai sacrifici e all’impegno devoto di coloro che lo hanno praticato in obbedienza al comandamento di Dio.

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Basandoti su quanto hai imparato, in che modo la pratica del matrimonio plurimo da parte dei primi santi di questa dispensazione dimostra la loro fede e fiducia e il loro amore per il Signore?