Unità 31: Giorno 1
La Guerra dello Utah e il massacro di Mountain Meadows
Introduzione
Verso la fine del decennio che va dal 1850 al 1860, le tensioni e le incomprensioni tra i Santi degli Ultimi Giorni e le autorità del governo degli Stati Uniti portarono alla Guerra dello Utah del 1857–1858. Inoltre, nel settembre del 1857, sorse un conflitto tra i Santi degli Ultimi Giorni e i membri di una carovana di emigranti che attraversavano lo Utah. Mossi dalla rabbia e dalla paura, alcuni Santi degli Ultimi Giorni del sud dello Utah pianificarono ed eseguirono il massacro di circa centoventi emigranti diretti verso la California. Oggi questo atroce evento è noto come il massacro di Mountain Meadows. Per maggiori informazioni vai su LDS.org, seleziona Argomenti evangelici e cerca Massacro di Mountain Meadows.
Cresce la tensione tra i Santi degli Ultimi Giorni e il governo degli Stati Uniti
Il 24 giugno 1857, il presidente Brigham Young si trovava con un gruppo di santi a celebrare il decimo anniversario del loro arrivo presso la Valle del Lago Salato, quando ricevettero conferma del fatto che un esercito incaricato dal governo degli Stati Uniti stava venendo a Salt Lake City. Negli anni precedenti, i disaccordi e le incomprensioni avevano portato a una crescente tensione tra i Santi degli Ultimi Giorni e le autorità del governo degli Stati Uniti. I santi volevano essere governati da capi scelti da loro e avevano rifiutato le autorità federali nominate che non avevano i loro stessi valori. Questo indusse alcune autorità federali a ritenere che essi si stessero ribellando contro il governo degli Stati Uniti. Senza aver ricevuto l’approvazione del Congresso, il presidente degli Stati Uniti, James Buchanan inviò circa 1.500 truppe a Salt Lake City per costringere gli abitanti dello Utah ad accettare le nuove autorità.
Se fossi stato uno dei Santi degli Ultimi Giorni nel 1857 e fossi venuto a sapere che un esercito numeroso si stava avvicinando alla tua città, quali sarebbero state le tue preoccupazioni? Ricorda che la memoria delle violente espulsioni dall’Ohio, dal Missouri e dall’Illinois era ancora fresca nella mente di molti dei Santi degli Ultimi Giorni. Molti avevano perso beni preziosi e terre, e alcuni erano stati uccisi oppure erano morti per cause derivanti da queste persecuzioni. La notizia dell’arrivo dell’esercito alimentò il timore che tali eventi potessero ripetersi anche nello Utah.
Nei sermoni rivolti ai santi, il presidente Young e altri dirigenti della Chiesa descrissero le truppe in arrivo come nemiche. Il presidente Young, che per anni aveva chiesto ai santi di immagazzinare il grano, rinnovò tali indicazioni affinché potessero avere cibo da mangiare nel caso avessero dovuto fuggire dalle truppe. Quale governatore del Territorio dello Utah, egli ordinò inoltre che la milizia territoriale si preparasse a difendere il territorio (una milizia è un gruppo di cittadini che può essere chiamato al servizio militare in casi di emergenza).
Sorge un conflitto tra i Santi degli Ultimi Giorni e i membri di una carovana di emigranti
Una carovana di emigranti proveniente dall’Arkansas e diretta in California entrò nello Utah proprio mentre i Santi degli Ultimi Giorni stavano preparandosi a difendere il territorio dall’arrivo delle truppe degli Stati Uniti. Mentre leggi i seguenti paragrafi, sottolinea i motivi per cui si crearono degli attriti tra alcuni membri della carovana e alcuni Santi degli Ultimi Giorni.
Poiché ai santi era stato comandato di conservare il grano, alcuni membri della carovana — che avevano grandemente bisogno di grano e di altre provviste — si sentivano frustrati per le difficoltà riscontrate per acquistarlo. Inoltre, gli emigranti entrarono in conflitto con i santi che non volevano che i loro cavalli e il loro bestiame consumassero cibo e acqua, risorse di cui i santi avevano bisogno per i loro animali.
Le tensioni culminarono a Cedar City, l’ultimo insediamento dello Utah sulla via per la California. Vi fu un duro confronto tra i membri della carovana e alcuni Santi degli Ultimi Giorni. Alcuni membri della carovana minacciarono di unirsi alle truppe governative che stavano giungendo per combattere contro i santi. Nonostante il capitano della carovana avesse rimproverato i suoi compagni per aver pronunciato tali minacce, alcuni dirigenti e coloni di Cedar City videro gli emigranti come dei nemici. La carovana lasciò la città appena un’ora dopo il suo arrivo, ma alcuni coloni e dirigenti di Cedar City volevano inseguire e punire gli uomini che li avevano offesi.
Pensa a quando hai avuto un attrito con qualcuno o con un gruppo di persone. Leggi 3 Nefi 12:25, cercando un principio insegnato da Gesù Cristo che può guidarci quando si creano degli attriti con gli altri.
Che cosa significa, secondo te, “accordati presto col tuo avversario”? L’anziano David E. Sorensen dei Settanta ha insegnato che questa frase significa “risolvere le nostre questioni subito, prima che l’impeto del momento si trasformi in crudeltà fisica o emotiva e diventiamo succubi della nostra ira” (“Il perdono trasformerà l’amarezza in amore”, Liahona, maggio 2003, 11).
Dagli insegnamenti del Signore contenuti in 3 Nefi 12:25 e dalla spiegazione dell’anziano Sorenson, impariamo che se risolviamo i nostri attriti con gli altri alla maniera del Signore, allora possiamo evitare i dannosi effetti della contesa.
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Nel diario di studio delle Scritture rispondi alle seguenti domande:
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In che modo obbedire al principio contenuto in 3 Nefi 12:25 avrebbe aiutato i Santi degli Ultimi Giorni indispettiti nei confronti dei membri della carovana?
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In che modo cercare di risolvere gli attriti con gli altri alla maniera del Signore ha aiutato te o una persona che conosci a evitare gli effetti dannosi della contesa?
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Poiché alcuni dei coloni di Cedar City non risolsero i loro attriti con gli emigranti alla maniera del Signore, la situazione divenne molto più seria. Mentre continui a studiare, rifletti sui pericoli che derivano dall’agire mossi della rabbia o del desiderio di vendetta.
Isaac Haight, sindaco di Cedar City, maggiore della milizia e presidente del palo richiese al comandante della milizia che viveva nel vicino insediamento di Parowan l’autorizzazione a chiamare la milizia per affrontare i membri ostili della carovana. Il comandante della milizia, William Dame, consigliò ad Isaac Haight di ignorare gli emigranti e le minacce da loro pronunciate. Anziché dare ascolto a questo consiglio, Isaac Haight e altri dirigenti di Cedar City decisero di persuadere alcuni indiani locali ad attaccare la carovana e a rubare il loro bestiame come punizione per gli emigranti. Isaac Haight chiese a John D. Lee, membro della Chiesa locale e maggiore della milizia, di guidare l’attacco con l’intento di dare la colpa agli indiani di questo atto.
Che cosa avrebbero dovuto fare i dirigenti della milizia di Cedar City quando William Dame consigliò loro di non usare la milizia? Che cosa li portò a fare l’aver rifiutato questo consiglio?
Un principio che impariamo dall’esempio di questi dirigenti di Cedar City è che se ignoriamo il consiglio di fare ciò che è giusto, diventiamo più inclini a fare scelte sbagliate. Presta attenzione alla dimostrazione di questo principio mentre continui a studiare le azioni di questi dirigenti. Leggendo i seguenti paragrafi, sottolinea i modi in cui i dirigenti di Cedar City continuarono a fare scelte sbagliate dopo aver ignorato il consiglio che avevano ricevuto.
Isaac Haight presentò a un consiglio di dirigenti locali della Chiesa, della comunità e della milizia il piano per attaccare la carovana. Alcuni membri del consiglio si dichiararono in forte disaccordo con il piano e chiesero ad Haight se si fosse consultato con il presidente Brigham Young sulla questione. Haight rispose dicendo che non lo aveva fatto e accettò di mandare un portavoce, James Haslam, a Salt Lake City con una lettera che spiegava la situazione e nella quale si chiedeva che cosa avrebbero dovuto fare. Tuttavia, poiché Salt Lake City si trova a circa quattrocento chilometri da Cedar City, tale distanza avrebbe richiesto al portavoce di cavalcare intensamente per una settimana per raggiungere Salt Lake City e per ritornare a Cedar City con le istruzioni del presidente Young.
Poco prima che Isaac Haight inviasse la sua lettera tramite il portavoce, John D. Lee e un gruppo di indiani attaccarono il campo degli emigranti in un luogo chiamato Mountain Meadows. Lee condusse l’attacco ma tenne celata la sua identità affinché sembrasse che soltanto gli indiani fossero coinvolti. Alcuni emigranti furono uccisi o feriti, mentre il resto respinse gli assalitori, costringendo Lee e gli indiani alla ritirata. Gli emigranti velocemente disposero i carri in circolo, per ripararsi nel centro. Seguirono altri due attacchi durante un assedio che durò cinque giorni.
A un certo punto, gli uomini della milizia di Cedar City si accorsero di due uomini della carovana che si trovavano al di fuori del cerchio di carri. Gli uomini della milizia spararono su di loro, uccidendone uno. L’altro uomo scappò e informò la carovana che degli uomini bianchi erano coinvolti negli attacchi nei loro confronti. Coloro che avevano pianificato gli attacchi furono così scoperti e, se gli emigranti fossero stati lasciati liberi di raggiungere la California, si sarebbe sparsa la voce che i Santi degli Ultimi Giorni erano responsabili dell’attacco alla carovana. I cospiratori temettero che queste notizie avrebbero avuto conseguenze negative su se stessi e sulla loro gente.
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Nel diario di studio delle Scritture rispondi alle seguenti domande:
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Arrivati a questo punto, quali scelte avevano a disposizione coloro che erano responsabili degli attacchi contro gli emigranti?
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Che cosa avrebbero dovuto fare? Perché?
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Nel fare le loro scelte sbagliate, questi uomini andarono contro le loro responsabilità sacerdotali. Leggi Dottrina e Alleanze 121:36–37 e sottolinea gli ammonimenti del Signore ai detentori del sacerdozio che agiscono iniquamente.
Pensa al tuo modo di agire quando fai qualcosa di sbagliato. Confessi quello che hai fatto di sbagliato e ne sconti le conseguenze, oppure cerchi di nascondere i tuoi peccati con l’inganno?
Alcuni Santi degli Ultimi Giorni pianificano di eseguire il massacro di Mountain Meadows
I membri della Chiesa coinvolti negli attacchi contro gli emigranti scelsero di cercare di nascondere i propri peccati. Nel tentativo di impedire che si spargesse la voce del fatto che i Santi degli Ultimi Giorni erano responsabili degli attacchi ai danni della carovana, Isaac Haight, John D. Lee e altri dirigenti della Chiesa e della milizia pianificarono di uccidere tutti i restanti emigranti ad eccezione dei bambini piccoli. Nel rendere esecutivo questo piano, John D. Lee si avvicinò agli emigranti e disse loro che la milizia li avrebbe protetti da ulteriori attacchi riportandoli in sicurezza a Cedar City. Mentre gli emigranti stavano camminando verso Cedar City, gli uomini della milizia si voltarono e spararono loro. Alcuni indiani si precipitarono dai loro nascondigli per unirsi all’attacco. Dei circa centoquaranta emigranti che appartenevano alla carovana, solo diciassette bambini vennero risparmiati.
Due giorni dopo il massacro, James Haslam arrivò a Cedar City con il messaggio di risposta del presidente Young, il quale dava istruzioni ai dirigenti locali di lasciare che la carovana se ne andasse in pace. “Quando Haight lesse le parole di Young, pianse come un bambino e riuscì solamente a pronunciare le parole: ‘Troppo tardi, troppo tardi’” (Richard E. Turley jr, “The Mountain Meadows Massacre”, Ensign, settembre 2007, 20).
Le scelte di alcuni dirigenti e coloni Santi degli Ultimi Giorni nel sud del Territorio dello Utah portarono al tragico massacro di Mountain Meadows. Al contrario, nel 1858, i dirigenti della Chiesa e del Territorio a Salt Lake City risolsero gli attriti con il governo degli Stati Uniti mediante colloqui e negoziati di pace. Durante questo conflitto, in seguito chiamato la Guerra dello Utah, tra le truppe degli Stati Uniti e gli uomini della milizia dello Utah ci furono alcune aggressioni ma mai una battaglia.
Parlando del massacro di Mountain Meadows, il presidente Henry B. Eyring della Prima Presidenza ha dichiarato: “Il vangelo di Gesù Cristo che noi predichiamo si oppone energicamente all’uccisione a sangue freddo di uomini, donne e bambini innocenti. Invero, sostiene la pace e il perdono. Ciò che fu fatto [a Mountain Meadows] tanto tempo fa, da membri della nostra Chiesa, rappresenta un terribile e ingiustificabile allontanamento dagli insegnamenti e dalla condotta cristiani” (“150th Anniversary of Mountain Meadows Massacre”, 11 settembre 2007, mormonnewsroom.org/article/150th-anniversary-of-mountain-meadows-massacre).
Il massacro di Mountain Meadows non solo portò alla morte di circa centoventi persone, ma portò grandi sofferenze ai bambini sopravvissuti e agli altri parenti delle vittime. Anche gli indiani Paiute soffrirono per essere stati accusati ingiustamente del crimine. Inoltre, alcuni di coloro “che eseguirono il massacro condussero il resto dell’esistenza con un terribile senso di colpa e con incubi ricorrenti su ciò che avevano fatto e visto” (Richard E. Turley jr, “The Mountain Meadows Massacre”, 20).
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Nel diario di studio delle Scritture svolgi i seguenti compiti:
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Riassumi gli errori che portarono al massacro di Mountain Meadows.
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Scrivi un principio o una lezione che possiamo imparare da questa tragedia riguardo allo scegliere di coprire i nostri peccati.
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Rispondi alle seguenti domande: Che cosa puoi fare, da ora in avanti, per assicurarti di seguire il consiglio dei tuoi dirigenti ed evitare di coprire i peccati che potresti commettere? Di quale benedizione puoi godere prendendoti la responsabilità dei tuoi errori senza cercare di coprire i tuoi peccati?
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Se sei entrato sulla strada dell’errore e del peccato, puoi prevenire futuri rimpianti e angoscia volgendoti ora al Signore e pentendoti dei tuoi peccati.
Poiché alcuni Santi degli Ultimi Giorni furono responsabili di aver pianificato ed eseguito il massacro di Mountain Meadows, alcune persone hanno permesso a questo evento di influenzare negativamente la loro visione dell’intera Chiesa. Una cosa simile accadde nella storia descritta dal Libro di Mormon, quando il figlio di Alma, mentre era in missione, violò la legge della castità e le persone non volevano credere alle parole di Alma a motivo del comportamento di suo figlio (vedi Alma 39:11).
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Nel diario di studio delle Scritture rispondi alla seguente domanda: Perché è importante capire che le azioni sbagliate di alcuni membri della Chiesa non determinano la veridicità del Vangelo?
Leggi Helaman 5:12, prestando attenzione a ciò che possiamo fare per sviluppare e mantenere la nostra testimonianza affinché, durante i momenti difficili, come per esempio quando veniamo a conoscenza di episodi in cui i membri della Chiesa sono venuti meno dal vivere secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo, la nostra fede non sia scossa. Riassumi ciò che hai trovato:
Un principio che possiamo imparare da Helaman 5:12 è che possiamo sviluppare una forte testimonianza costruendo la nostra fede sulle fondamenta di Gesù Cristo.
Questo principio è illustrato nel seguente esempio: “James Sanders è il pronipote di […] uno dei bambini che sopravvissero al massacro [ed è anche un membro della Chiesa]. ‘Sento ancora dolore; provo tuttora rabbia e tristezza per il fatto che sia avvenuto il massacro’, ha affermato il fratello Sanders. ‘So però che le persone responsabili ne risponderanno davanti al Signore e questo mi porta pace’. Il fratello Sanders […] disse che apprendere che un suo antenato era stato ucciso nel massacro ‘non ha influenzato la [sua] fede perché essa è basata su Gesù Cristo, non su qualunque altra persona della Chiesa’” (Richard E. Turley jr, “The Mountain Meadows Massacre”, 21).
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Nel diario di studio delle Scritture rispondi alle seguenti domande:
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In che modo la nostra fede in Gesù Cristo ci rafforza quando veniamo a conoscenza di episodi in cui i membri della Chiesa sono venuti meno dal vivere secondo gli insegnamenti del Salvatore?
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Quali sono alcune cose che puoi fare che ti aiutino a costruire la tua fede sulle fondamenta di Gesù Cristo?
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Che cosa farai questa settimana che ti aiuterà a costruire la tua fede sulle fondamenta di Gesù Cristo? (Se lo desideri, puoi scrivere più di una cosa).
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Nel diario di studio delle Scritture, alla fine dei compiti di oggi, scrivi:
Ho studiato la lezione “La Guerra dello Utah e il massacro di Mountain Meadows” e l’ho completata il (data).
Ulteriori domande, pensieri e idee di cui vorrei parlare con l’insegnante: