“Lezione 26: Il martirio di Joseph e Hyrum Smith”, La storia dei Santi degli Ultimi Giorni: 1815–1846 — Materiale per l’insegnante (2018)
“Lezione 26”, La storia dei Santi degli Ultimi Giorni: 1815–1846 — Materiale per l’insegnante
Lezione 26
Il martirio di Joseph e Hyrum Smith
Introduzione e cronologia degli eventi
Il 7 giugno 1844, dei membri della Chiesa apostati e dei nemici di Joseph Smith pubblicarono il primo e unico numero del Nauvoo Expositor, un giornale antimormone che denigrava il Profeta e criticava alcune rivelazioni, alcuni insegnamenti e alcune pratiche da lui introdotti. Tre giorni dopo, il consiglio cittadino di Nauvoo e Joseph Smith, in veste di sindaco della città, dichiararono che il giornale turbava l’ordine pubblico e ne ordinarono la distruzione. Dopo la distruzione della tipografia del giornale, i nemici del Profeta accusarono lui e i membri del consiglio cittadino di aver fomentato atti di vandalismo. Joseph e suo fratello Hyrum fuggirono quindi da Nauvoo per evitare l’arresto. Dopo aver deciso di consegnarsi alle autorità, Joseph, Hyrum e altri si recarono a Carthage, nell’Illinois, per il processo. Il 27 giugno 1844 una folla di facinorosi sparò a Joseph e a Hyrum Smith nel carcere di Carthage, uccidendoli.
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10 giugno 1844Il consiglio cittadino di Nauvoo dichiara che il Nauvoo Expositor turba l’ordine pubblico e ne ordina la distruzione.
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12 giugno 1844Joseph Smith e i membri del consiglio cittadino vengono accusati di aver fomentato atti di vandalismo durante la distruzione della tipografia del Nauvoo Expositor.
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23 giugno 1844Joseph e Hyrum Smith attraversano il fiume Mississippi per evitare l’arresto.
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24 giugno 1844Joseph Smith e altri lasciano Nauvoo per recarsi a Carthage per il processo.
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27 giugno 1844Joseph e Hyrum Smith subiscono il martirio nel carcere di Carthage.
Letture degli studenti
Santi – La storia della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni, Volume 1 – Lo stendardo della verità: 1815–1846 (2018), capitolo 44
Suggerimenti per insegnare
Joseph Smith e altri decidono di andare a Carthage per rispondere alle accuse mosse nei loro confronti
Mostra l’immagine e la dichiarazione qui riprodotte:
“Joseph e Hyrum sono morti. [John] Taylor è ferito. […] Io sto bene” (lettera di Willard Richards a Thomas Ford, Emma Smith e altri, 27 giugno 1844, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City).
Spiega che queste parole fanno parte di un messaggio inviato da Willard Richards a Emma Smith e ad altri santi a Nauvoo poche ore dopo il brutale assassinio di Joseph e Hyrum Smith avvenuto nel carcere di Carthage il 27 giugno 1844. Willard Richards e John Taylor furono testimoni oculari del martirio.
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Immaginate di trovarvi tra i familiari e gli amici di Joseph e Hyrum Smith a Nauvoo. Quali sarebbero i vostri pensieri e sentimenti dopo aver ricevuto questa tragica notizia?
Invita gli studenti a riflettere su ciò che pensano di Joseph Smith e sulla loro testimonianza di lui mentre studieranno gli ultimi giorni della vita del Profeta.
Spiega che nell’estate del 1844 l’ostilità e l’opposizione nei confronti di Joseph Smith e della Chiesa erano aumentate a causa della crescente influenza politica ed economica dei santi, delle incomprensioni legate alla dottrina dell’Esaltazione e alla pratica del matrimonio plurimo, e delle false informazioni sulla Chiesa diffuse da membri apostati.
Scrivi alla lavagna Nauvoo Expositor. Spiega che il 7 giugno 1844 alcuni membri della Chiesa apostati pubblicarono il primo e unico numero di questo giornale antimormone allo scopo di aizzare la popolazione contro il profeta Joseph Smith.
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In base a ciò che avete letto nel capitolo 43 di Santi, Volume 1, che cosa accadde al Nauvoo Expositor e perché? (Temendo che il giornale avrebbe provocato violenze contro i santi per mano delle folle di facinorosi, il consiglio cittadino di Nauvoo lo dichiarò causa di turbamento dell’ordine pubblico e ordinò la distruzione della tipografia).
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Quali problemi portò questa decisione a Joseph Smith e ai santi? (Le ostilità antimormoni si inasprirono e furono intraprese azioni legali contro Joseph Smith e il consiglio cittadino di Nauvoo).
Spiega che, tre giorni dopo la distruzione della tipografia del Nauvoo Expositor, il Profeta fu informato che una folla armata si era radunata a Carthage allo scopo di attaccare i santi a Nauvoo. In veste di sindaco di Nauvoo, Joseph Smith introdusse la legge marziale e convocò la milizia locale per difendere la città e far rispettare la legge e l’ordine. Scrisse anche al governatore dell’Illinois, Thomas Ford, per informarlo della situazione. Il governatore Ford esortò Joseph Smith e i membri del consiglio cittadino a recarsi a Carthage per rispondere alle accuse mosse contro di loro, promettendo che avrebbe garantito la loro incolumità.
Chiedi agli studenti di prendere il capitolo 44 di Santi, Volume 1. Invita alcuni di loro a leggere a turno ad alta voce a pagina 546, a partire dal paragrafo che inizia con “Sapendo che Carthage…” fino a tutto il paragrafo che inizia con “Quella notte, dopo aver salutato…” a pagina 547. Chiedi alla classe di individuare ciò che il Profeta decise di fare.
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Perché il Profeta pensava fosse meglio lasciare Nauvoo?
Spiega che alcuni uomini partirono da Nauvoo per andare a trovare Joseph; tra questi, il fratello Reynolds Cahoon, che portava con sé una lettera di Emma Smith che incoraggiava il marito a tornare a casa. Alcuni di loro supplicarono il Profeta di consegnarsi alle autorità, informandolo che “il governatore intendeva occupare Nauvoo con le sue truppe finché lui e suo fratello Hyrum non si fossero arresi” (Santi, Volume 1, 547–548). Alcuni arrivarono al punto di accusare Joseph di codardia.
Mostra la seguente dichiarazione che riporta le parole di Reynolds Cahoon al Profeta e invita uno studente a leggerla ad alta voce:
“Hai sempre detto che se la Chiesa ti fosse stata vicina, tu saresti rimasto vicino alla Chiesa; ora ci sono dei problemi [e] tu sei il primo a scappare” (Wandle Mace, Autobiography, circa 1890, 105, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City).
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Se vi trovaste nella stessa situazione del Profeta, come vi sentireste di fronte a queste parole?
Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione tratta dalla storia del profeta Joseph Smith. Chiedi alla classe di prestare ascolto alla risposta di Joseph.
“Joseph replicò: ‘Se la mia vita non ha alcun valore per i miei amici, non ne ha nemmeno per me’.
Joseph quindi si voltò verso Hyrum […] e disse: ‘Fratello Hyrum, tu sei il maggiore; che cosa facciamo?’. Hyrum rispose: ‘Torniamo indietro e consegniamoci, e risolviamo la cosa’. Dopo alcuni momenti di riflessione, Joseph affermò: ‘Se […] ritorni indietro, io verrò con te, ma verremmo portati al macello’” (Manuscript History of the Church, vol. F-1, p. 148, josephsmithpapers.org).
Spiega che Joseph, Hyrum e altri partirono per Carthage la mattina del 24 giugno 1844. Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione del fratello Dan Jones, che era insieme al Profeta mentre questi si preparava ad andare a Carthage. Chiedi alla classe di prestare ascolto a ciò che le parole di Joseph Smith rivelano riguardo al suo carattere.
“Non dimenticherò mai la scena di quando [il Profeta] stette in mezzo [a noi] e, guardandosi attorno e poi gettando lo sguardo sulla città e sui suoi abitanti che gli stavano così a cuore, disse: ‘Se non vado [a Carthage], la conseguenza sarà la distruzione di questa città e dei suoi abitanti; e io non posso pensare che i miei cari fratelli e le mie care sorelle e i loro figli soffrano di nuovo a Nauvoo ciò che hanno sofferto nel Missouri; no, è meglio che il vostro fratello Joseph muoia per i suoi fratelli e le sue sorelle, perché io sono disposto a farlo. La mia opera è terminata; il Signore ha udito le mie preghiere e ha promesso che a breve avremo sollievo da queste crudeltà; pertanto, non impeditemi con le vostre lacrime di raggiungere la pace’. Dopo aver abbracciato i bambini aggrappati ai suoi vestiti, e aver dato un tenero addio alla moglie che tanto amava, anche lei in lacrime, e dopo aver dato l’ultimo conforto alla sua santa e anziana madre, si rivolse alla folla con grande effetto, esortandoli a rimanere fedeli alla religione che lui aveva insegnato loro” (Dan Jones, “The Martyrdom of Joseph Smith and His Brother, Hyrum!” in Ronald D. Dennis, “The Martyrdom of Joseph Smith and His Brother Hyrum by Dan Jones”, BYU Studies, vol. 24, n. 1 [1984], 85–86).
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Che cosa rivelano le parole e le azioni del Profeta in merito al suo carattere?
Come parte della discussione, invita gli studenti a prendere Giovanni 15:13. Spiega che, poco prima di morire, il Salvatore rivolse ai Suoi discepoli le parole riportate in questo versetto. Chiedi agli studenti di leggere in silenzio Giovanni 15:13 e di riflettere sul modo in cui queste parole descrivono il Salvatore Gesù Cristo. Invitali a condividere le loro riflessioni.
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In che modo Joseph Smith seguì l’esempio di amore del Salvatore?
Spiega che, mentre stava andando a Carthage insieme ad altri, il Profeta profetizzò nuovamente il proprio martirio. Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione del profeta Joseph Smith (1805–1844):
“Vado come un agnello al mattatoio, ma sono calmo come un mattino d’estate; ho la coscienza priva di offese verso Dio e verso tutti gli uomini” (DeA 135:4).
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In che modo, secondo voi, il fatto di avere una “coscienza priva di offese verso Dio e verso tutti gli uomini” poteva aiutare il Profeta ad affrontare con calma e fede ciò che lo aspettava?
Joseph Smith e altri vengono rinchiusi nel carcere di Carthage
Spiega che, quando Joseph Smith e i suoi compagni di viaggio arrivarono a Carthage, la città era in preda al caos. Folle di persone furiose, tra cui membri della milizia insubordinati, chiedevano a gran voce di poter dare una rapida occhiata al Profeta e a suo fratello. Il mattino seguente, Joseph, Hyrum e i membri del consiglio cittadino di Nauvoo furono rilasciati su cauzione in attesa di essere processati con l’accusa di aver fomentato atti di vandalismo. Prima che potessero lasciare la città, Joseph e Hyrum furono accusati di tradimento contro lo Stato per aver proclamato la legge marziale a Nauvoo. Poiché il tradimento era un reato che non prevedeva il rilascio su cauzione, il Profeta e suo fratello furono rinchiusi nel carcere di Carthage e diversi loro compagni scelsero di restare in prigione con loro.
Mostra l’immagine qui riprodotta del carcere di Carthage.
Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione di Dan Jones, che si trovava nel carcere di Carthage insieme a Joseph e a Hyrum Smith. Chiedi agli studenti di prestare attenzione a ciò che Joseph e Hyrum Smith fecero nel carcere di Carthage la sera del 26 giugno 1844.
“Nel corso della serata, il patriarca [Hyrum Smith] lesse e commentò ampi estratti del Libro di Mormon e parlò della prigionia e della liberazione a cui i servi di Dio erano andati incontro per amore del Vangelo; Joseph rese alle guardie una possente testimonianza dell’autenticità divina del Libro di Mormon, della restaurazione del Vangelo, del ministero degli angeli e del fatto che il regno di Dio era nuovamente sulla terra” (Dan Jones, The Martyrdom of Joseph and Hyrum Smith, 1855, 9, Biblioteca di storia della Chiesa, Salt Lake City).
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Quali principi possiamo imparare da ciò che Joseph e Hyrum Smith fecero nel carcere di Carthage? (Gli studenti possono individuare diversi principi, ma assicurati che individuino questi: Durante i momenti di difficoltà possiamo trovare conforto studiando il Libro di Mormon. Possiamo rendere la nostra testimonianza della verità a prescindere dalle circostanze in cui ci troviamo).
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Perché è di particolare rilevanza il fatto che Joseph e Hyrum Smith abbiano reso una possente testimonianza del Libro di Mormon quando le loro vite erano in pericolo?
Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Ditemi se, nell’ora della loro morte, questi due uomini sarebbero entrati alla presenza del loro Giudice Eterno citando e trovando sollievo in un libro che li avrebbe marchiati come impostori e ciarlatani fino alla fine dei giorni, se non si fosse trattato davvero della parola di Dio. Non lo avrebbero fatto! Erano disposti a morire, piuttosto che rinnegare l’origine divina e la veridicità eterna del Libro di Mormon” (Jeffrey R. Holland, “Salvezza per l’anima”, Liahona, novembre 2009, 89).
Spiega che, alcuni giorni prima che lui e Joseph venissero imprigionati, Hyrum lesse Ether 12:36–38 (vedere DeA 135:4–5) mentre si preparava ad andare a Carthage. Invita alcuni studenti a leggere a turno ad alta voce Ether 12:36–38. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione alle parole e alle espressioni che potrebbero aver confortato Hyrum.
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Quali parole e quali insegnamenti contenuti in questo passo scritturale, secondo voi, possono aver confortato Hyrum in quel momento difficile?
Invita gli studenti a ripensare alle esperienze che hanno vissuto in cui lo studio del Libro di Mormon ha dato loro conforto e consolazione nei momenti difficili. Invita alcuni di loro a raccontare la propria esperienza.
Esorta gli studenti a seguire l’esempio di Joseph e di Hyrum Smith dedicando regolarmente del tempo a studiare e meditare gli insegnamenti del Libro di Mormon e a condividere con gli altri la propria testimonianza di questo libro.
Joseph e Hyrum Smith subiscono il martirio nel carcere di Carthage
Spiega che il 27 giugno 1844 il governatore Thomas Ford lasciò Carthage per recarsi a Nauvoo e parlare ai santi. Il giorno precedente si era incontrato con il profeta Joseph Smith promettendo di portare lui e Hyrum con sé, quando avesse lasciato Carthage. Il governatore sapeva che alcuni avevano minacciato di prendere d’assalto il carcere e uccidere i prigionieri, ma partì per Nauvoo senza Joseph e Hyrum, venendo meno alla promessa fatta al Profeta. Poco dopo le 17 , una folla di circa cento uomini circondò il carcere.
Per aiutare gli studenti a visualizzare gli avvenimenti relativi al martirio, mostra le immagini qui riprodotte. Spiega che la prima raffigura la stanza del carcere di Carthage in cui erano detenuti Joseph e Hyrum Smith, John Taylor e Willard Richards.
Dividi la classe in gruppi di due o tre studenti. Chiedi agli studenti di prendere il capitolo 44 di Santi, Volume 1. Invitali a leggere ad alta voce, nel loro gruppo, a pagina 556, a partire dal paragrafo che inizia con “Pochi minuti più tardi…” fino alla fine del capitolo. Chiedi loro di immaginare la scena se fossero stati insieme al Profeta nel carcere di Carthage.
Scrivi alla lavagna la seguente domanda e invita gli studenti a discuterne all’interno del loro gruppo:
Spiega che, durante l’assalto, l’unica ferita subita da Willard Richards fu un’escoriazione all’orecchio sinistro causata da un proiettile. La storia di Joseph Smith afferma che questo dettaglio adempì una profezia fatta in precedenza da Joseph Smith, secondo cui “le pallottole [sarebbero volate accanto a Willard Richards] come grandine ed egli avrebbe visto i suoi amici cadergli a destra e a sinistra, ma non una sola pallottola avrebbe perforato le sue vesti” (Manuscript History, vol. F-1, p. 183).
Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 135:3. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione al tributo reso al profeta Joseph Smith.
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Quale verità possiamo individuare sul contributo dato da Joseph Smith alla salvezza dei figli di Dio? (Gli studenti dovrebbero individuare una verità simile a questa: Joseph Smith ha fatto di più per la salvezza degli uomini in questo mondo di qualsiasi altro uomo, eccetto Gesù Cristo).
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Quali sono alcune cose che il profeta Joseph Smith ha fatto per la nostra salvezza che rivestono un particolare significato per voi? Perché?
Invita alcuni studenti a condividere con la classe la propria testimonianza del profeta Joseph Smith.
Concludi rendendo la tua testimonianza della missione profetica di Joseph Smith.
Invita gli studenti a prepararsi per la prossima lezione leggendo il capitolo 45 di Santi, Volume 1.