“Lezione 3: Come furono ottenuti gli annali”, La storia dei Santi degli Ultimi Giorni: 1815–1846 — Materiale per l’insegnante (2018)
“Lezione 3”, La storia dei Santi degli Ultimi Giorni: 1815–1846 — Materiale per l’insegnante
Lezione 3
Come furono ottenuti gli annali
Introduzione e cronologia degli eventi
Poiché continuava ad affermare di aver avuto una visione, Joseph Smith fu perseguitato durante i tre anni che seguirono la Prima Visione. In seguito, egli raccontò che durante quel periodo “[cadde] frequentemente in molti sciocchi errori” e “[si sentì] spesso condannato per la [sua] debolezza e le [sue] imperfezioni” (Joseph Smith – Storia 1:28–29). La sera del 21 settembre 1823, in risposta alla preghiera di Joseph, l’angelo Moroni gli apparve e gli disse che Dio lo aveva perdonato e che aveva un’opera da fargli compiere (vedere Joseph Smith, “History, circa Summer 1832”, 4, josephsmithpapers.org). Gli disse inoltre che in una collina nei pressi della casa degli Smith si trovavano riposti degli antichi annali scritti su tavole d’oro. Il giorno seguente Joseph Smith vide le tavole, ma Moroni gli proibì di prenderle. Nel corso dei quattro anni successivi, il Signore preparò Joseph Smith per il momento in cui avrebbe potuto ottenere le tavole. Il 22 settembre 1827 il Profeta ricevette le tavole dall’angelo Moroni.
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21–22 settembre 1823L’angelo Moroni appare a Joseph Smith cinque volte.
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1823–1827Il Signore prepara Joseph Smith a ottenere le tavole d’oro.
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19 novembre 1823Muore Alvin, il fratello maggiore di Joseph Smith.
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Ottobre 1825Mentre è alle dipendenze di Josiah Stowell a Harmony, in Pennsylvania, Joseph Smith incontra Emma Hale.
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18 gennaio 1827Joseph Smith ed Emma Hale si sposano.
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22 settembre 1827Joseph Smith riceve le tavole d’oro dall’angelo Moroni.
Letture degli studenti
Santi – La storia della Chiesa di Gesù Cristo negli ultimi giorni, Volume 1 – Lo stendardo della verità: 1815–1846 (2018), capitoli 3–4
Suggerimenti per insegnare
L’angelo Moroni fa visita a Joseph Smith
Mostra il seguente diagramma:
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In base a ciò che avete letto nel capitolo 3 di Santi, Volume 1 e a ciò che sapete della vita di Joseph Smith, che genere di difficoltà affrontò Joseph durante i tre anni e mezzo trascorsi tra la sua Prima Visione e il suo primo incontro con l’angelo Moroni?
Invita uno studente a leggere ad alta voce Joseph Smith – Storia 1:28. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione alle parole o alle espressioni utilizzate da Joseph Smith per descrivere alcune delle difficoltà che affrontò e alcuni dei sentimenti che provò durante i tre anni e mezzo successivi alla Prima Visione.
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Quali parole o espressioni contenute nel versetto 28 descrivono alcune delle difficoltà e alcuni dei sentimenti di Joseph Smith quando era ragazzo?
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In che modo le difficoltà di Joseph potrebbero essere simili a quelle che affrontano oggi i giovani e i giovani adulti della Chiesa?
Invita uno studente a leggere ad alta voce Joseph Smith – Storia 1:29. Chiedi alla classe di individuare che cosa fece Joseph Smith per superare i suoi sentimenti di autocondanna. Chiedi agli studenti di riferire ciò che trovano.
Mostra i seguenti resoconti scritti dal profeta Joseph Smith (1805–1844) e invita uno studente a leggerli ad alta voce. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione a come Joseph descrisse l’esperienza vissuta quella sera.
“Quando avevo circa 17 anni […], dopo essermi ritirato per la notte, non mi ero addormentato, ma meditavo sulla mia vita e sulle mie esperienze passate. Ero ben consapevole di non aver osservato i comandamenti, e mi pentii profondamente di tutti i miei peccati e di tutte le mie trasgressioni, e mi umiliai dinanzi a Colui i cui occhi sono su ogni cosa” (Joseph Smith, Journal, 1835–1836, 24, josephsmithpapers.org).
“Invocai nuovamente il Signore, ed Egli mi mostrò una visione celeste, poiché, ecco, un angelo del Signore venne e stette dinanzi a me […] e mi chiamò per nome, e disse che il Signore aveva perdonato i miei peccati” (Joseph Smith, in “History, circa summer 1832”, 4, josephsmithpapers.org).
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Cosa impariamo da Joseph Smith – Storia 1:29 e dal racconto di Joseph che indichi la sincerità del suo pentimento?
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Alla luce della risposta dell’angelo Moroni alla supplica di Joseph, quale principio possiamo imparare riguardo al pentimento sincero? (Gli studenti potrebbero individuare un principio come questo: Quando ci pentiamo sinceramente dei nostri peccati, il Signore ci perdona. Scrivi questo principio alla lavagna).
Per aiutare gli studenti a capire questo principio, mostra la seguente dichiarazione dell’anziano Dale G. Renlund del Quorum dei Dodici Apostoli e chiedi a uno studente di leggerla ad alta voce:
“Il fatto che possiamo pentirci è la buona novella del Vangelo! La colpa può essere ‘cancellata’. Possiamo essere riempiti di gioia, ricevere una remissione dei nostri peccati e avere ‘la coscienza in pace’. Possiamo essere liberati dai sentimenti di disperazione e dalla schiavitù del peccato. Possiamo essere riempiti della meravigliosa luce di Dio e ‘non [soffrire] più’. Grazie al nostro Salvatore, il pentimento non solo è possibile, ma è anche gioioso” (Dale G. Renlund, “Il pentimento: una scelta gioiosa”, Liahona, novembre 2016, 123–124).
Invita gli studenti a pensare a un’occasione in cui hanno sentito che il Signore li aveva perdonati dopo che si erano sinceramente pentiti dei loro peccati.
Esortali a continuare a pentirsi sinceramente e a cercare il perdono del Signore secondo necessità.
Mostra le immagini qui riprodotte e chiedi a uno studente di riassumere le prime quattro visite di Moroni a Joseph Smith avvenute il 21 e 22 settembre 1823. Se necessario, rimanda gli studenti a Joseph Smith – Storia 1:30–53.
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Quali furono alcune delle istruzioni date da Moroni a Joseph Smith durante queste visite?
Spiega che, durante la seconda e la terza visita, Moroni dette a Joseph delle istruzioni che non gli aveva dato in occasione della prima. Invita uno studente a leggere ad alta voce Joseph Smith – Storia 1:44–46. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione alle ulteriori istruzioni date da Moroni a Joseph.
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Quali ulteriori informazioni Moroni dette a Joseph durante le visite successive alla prima?
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Perché, secondo voi, era importante che Joseph venisse avvertito del fatto che non doveva avere altri motivi per i quali ottenere le tavole se non quello di edificare il regno di Dio?
Informa gli studenti che Joseph, dopo aver parlato dell’angelo con suo padre, andò alla collina di Cumora. Mostra la seguente dichiarazione di Oliver Cowdery e invita uno studente a leggerla ad alta voce. Chiedi alla classe di seguire cercando di individuare ciò che accadde a Joseph Smith mentre si recava sulla collina.
“Due poteri invisibili esercitavano la loro influenza sulla sua mente durante il tragitto da casa sua a Cumora, e quello che lo spronava verso la sicurezza offerta dalla ricchezza e dagli agi terreni aveva avuto un effetto così potente su di lui da fargli dimenticare completamente il grandioso obiettivo menzionato in modo così preciso e straordinario dall’angelo” (Oliver Cowdery, “Letter VIII”, Latter Day Saints’ Messenger and Advocate, ottobre 1835, 197).
Chiedi agli studenti di prendere il capitolo 3 di Santi, Volume 1. Invita alcuni di loro a leggere a turno ad alta voce a pagina 25, a partire dal paragrafo che inizia con “Giunto alla collina…” fino a tutto il paragrafo che inizia con “Joseph si voltò e vide Moroni…” a pagina 26. Chiedi alla classe di seguire cercando di capire come i pensieri e i desideri di Joseph Smith influirono sulla sua possibilità di ricevere le tavole.
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Per quali aspetti Joseph aveva disobbedito ai comandamenti del Signore?
Spiega che, quando Joseph scoprì di non poter ottenere le tavole e cominciò a pregare, i cieli si aprirono ed egli vide la gloria del Signore. Vide anche il diavolo e i suoi angeli (vedere Oliver Cowdery, “Letter VIII”, 198). Il contrasto tra le due visioni ebbe un profondo effetto su Joseph. Mostra la seguente dichiarazione della madre di Joseph, Lucy Mack Smith, che scrisse di questa esperienza, e invita uno studente a leggerla ad alta voce. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione a ciò che fu mostrato a Joseph.
“L’angelo gli mostrò, per via di contrasto, la differenza tra il bene e il male e le conseguenze che [sarebbero derivate] tanto dall’obbedienza quanto dalla disobbedienza ai comandamenti di Dio in maniera talmente impressionante e potente da lasciare un’impressione che rimase sempre vivida nella sua memoria fino alla fine dei suoi giorni. Inoltre, nel riferire questo episodio poco tempo prima della sua morte egli osservò che, dopo tale esperienza, era sempre stato disposto a osservare i comandamenti di Dio. […]
L’angelo, inoltre, gli disse che il momento in cui le tavole dovevano essere portate alla luce per il mondo non era ancora giunto; che [Joseph] non poteva prenderle dal luogo in cui erano deposte finché non avesse imparato a obbedire ai comandamenti di Dio — non a essere soltanto disposto a osservarli, ma a essere in grado di farlo” (Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1845”, 85, josephsmithpapers.org).
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Che cosa mostrò Moroni a Joseph che ebbe un tale profondo effetto su di lui?
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Quale principio possiamo imparare da questo racconto dell’esperienza avuta da Joseph sulla collina di Cumora? (Gli studenti potrebbero dare molte risposte giuste, tra cui la seguente: Tramite i Suoi servitori, il Signore può aiutarci a capire le conseguenze delle nostre scelte giuste e di quelle sbagliate. Scrivi questo principio alla lavagna).
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In quali modi può esserci utile capire le conseguenze delle nostre scelte?
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Quali sono alcuni esempi odierni di come il Signore, tramite i Suoi servitori, ci aiuta a capire le conseguenze delle nostre scelte? (Alcuni possibili esempi sono le benedizioni patriarcali, i consigli dei dirigenti locali della Chiesa, gli avvertimenti e gli insegnamenti delle Autorità generali e dei dirigenti generali della Chiesa, soprattutto dei profeti, veggenti e rivelatori viventi).
Il Signore prepara Joseph Smith per il momento in cui potrà ottenere le tavole d’oro
Spiega che, nel corso dei quattro anni successivi, il Signore preparò Joseph in molti modi a ottenere gli annali e a compiere l’opera che lo aveva chiamato a svolgere. Joseph ritornò sulla collina il 22 settembre di ogni anno per essere istruito dall’angelo Moroni. Durante questo periodo, egli ricevette anche “molte visite da parte di angeli di Dio che gli svelarono la maestà e la gloria degli eventi che si sarebbero manifestati negli ultimi giorni” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 62).
Aiuta gli studenti a comprendere che i quattro anni successivi portarono anche dei cambiamenti nella vita di Joseph, come ad esempio un cambiamento del luogo in cui viveva e lavorava. Mostra la cartina riportata qui di seguito, “L’area degli Stati di New York, della Pennsylvania e dell’Ohio (USA)” e chiedi agli studenti di individuare Manchester, nello Stato di New York, e il villaggio di Harmony, in Pennsylvania (vedere anche la cartina 3 relativa alla storia della Chiesa, “Area di New York, Pennsylvania e Ohio [USA]”).
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Alla luce di ciò che avete letto nel volume 1 di Santi, perché Joseph Smith andò a lavorare per Josiah Stowell a Harmony, in Pennsylvania? (Il signor Stowell assunse Joseph perché lo aiutasse a trovare un tesoro spagnolo che egli riteneva fosse sepolto a Harmony. In quella zona ai tempi di Joseph molte persone credevano, sulla base di congetture, nel fatto che vi fossero dei tesori nascosti ed erano impegnate in ricerche simili).
Fai notare che, alla fine, Joseph Smith convinse Josiah Stowell a interrompere le ricerche (vedere Joseph Smith – Storia 1:56).
Mostra l’immagine qui riprodotta. Spiega che durante questo importante periodo preparatorio, mentre lavorava per Josiah Stowell, Joseph incontrò Emma Hale. Dopo un corteggiamento durato poco più di un anno, si sposarono il 18 gennaio 1827. Emma Smith ebbe un’influenza positiva su Joseph; svolse un ruolo molto importante nella Restaurazione, non soltanto sostenendo e aiutando suo marito in svariati modi (vedere DeA 25:5–6), ma anche tramite la sua devozione e il suo coraggio di fronte a prove spesso molto dure.
Spiega che, dopo il matrimonio, Emma e Joseph si trasferirono a casa di Lucy e Joseph Smith sr a Manchester, nello Stato di New York. Una sera di inizio gennaio 1827 Joseph tornò a casa diverse ore più tardi del previsto.
Mostra la seguente dichiarazione di Lucy Mack Smith e invita uno studente a leggerla ad alta voce. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione a ciò che Moroni disse a Joseph Smith.
“Entrando in casa, [Joseph] si gettò su una sedia, apparentemente esausto. Mio marito […] esclamò subito: ‘Joseph, perché hai fatto così tardi? Ti è successo qualcosa? In queste tre ore siamo stati molto in pensiero per te’. Visto che Joseph non rispondeva, mio marito continuò con le sue domande finché infine io dissi: ‘Dai, Padre, […] lasciamolo riposare un momento — non lo disturbare ora — vedi che è a casa sano e salvo, ed è molto stanco; quindi, per favore, attendi un po’’. […] In quel momento [Joseph] sorrise e disse, con tono molto calmo: ‘Ho ricevuto il rimprovero più duro che abbia mai ricevuto in vita mia’. Mio marito, supponendo che fosse stato uno dei vicini, si alterò alquanto e osservò: ‘Mi piacerebbe sapere che diritto ha mai qualcuno di criticarti!’.
‘No, padre, no’, disse Joseph, ‘è stato l’angelo del Signore — mentre passavo per la collina di Cumora, dove si trovano le tavole, l’angelo mi è venuto incontro e ha detto che non mi sono impegnato a sufficienza nell’opera del Signore, che è giunto il momento di portare alla luce gli annali, e che devo darmi da fare e dedicarmi alle cose che Dio mi ha comandato di fare’” (Lucy Mack Smith, “Lucy Mack Smith, History, 1845”, pagine 103–104, josephsmithpapers.org).
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Che cosa vi colpisce nel rimprovero mosso da Moroni a Joseph?
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Quale principio possiamo imparare dal messaggio che Moroni dette a Joseph? (Gli studenti possono individuare un principio come questo: Per ricevere le opportunità e le benedizioni che il Signore ha in serbo per noi dobbiamo impegnarci attivamente a compiere la Sua opera. Scrivi questo principio alla lavagna).
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Quali sono alcuni modi in cui possiamo impegnarci attivamente a compiere l’opera del Signore in modo da qualificarci per le benedizioni e le opportunità che Egli ha in serbo per noi?
Joseph Smith ottiene le tavole d’oro
Invita uno studente a leggere ad alta voce Joseph Smith – Storia 1:59. Chiedi alla classe di seguire prestando attenzione a ciò che accadde in occasione della quarta visita annuale di Joseph alla collina di Cumora.
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Secondo la parte finale del versetto 59, quale promessa fece Moroni a Joseph?
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Perché per Joseph era importante sapere che il Signore lo avrebbe aiutato a proteggere le tavole?
Spiega che, mentre Joseph portava le tavole a casa, nella foresta c’erano degli uomini decisi a sottrargliele. Benché attaccato tre volte durante il tragitto verso casa, egli sfuggì ai suoi assalitori ogni volta e mantenne le tavole al sicuro. Quando arrivò a casa, la sua famiglia era ansiosa di vederlo.
Invita uno studente a leggere la seguente dichiarazione di William, fratello di Joseph. Chiedi alla classe di seguire in modo particolare la domanda posta a Joseph da suo padre e la risposta data dal Profeta.
“Quando furono portate in casa, le tavole erano avvolte in una palandrana di stoffa pesante. Mio padre le mise quindi in una federa. Papà disse: ‘Allora, Joseph, non possiamo vederle?’. [Joseph rispose:] ‘No. Sono stato disobbediente la prima volta, ma questa volta intendo essere fedele” (William Smith, “The Old Soldier’s Testimony”, The Saints’ Herald, vol. 31, n. 40 [4 ottobre 1884], 643–644).
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In che modo la risposta di Joseph dimostra che adesso era pronto a ricevere le tavole?
Passa in rassegna i principi scritti alla lavagna e domanda:
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In che modo, secondo voi, questi principi possono aver preparato Joseph Smith a ottenere le tavole d’oro?
Mostra la domanda seguente e invita gli studenti a scrivere le loro risposte nel diario di studio: In che modo mettere in pratica i principi discussi oggi potrebbe contribuire a prepararvi per l’opera che Dio ha in serbo per voi?
Esorta gli studenti a mettere in pratica i principi di cui avete discusso.
Invitali a leggere i capitoli 5–6 di Santi, Volume 1 per prepararsi alla prossima lezione.