Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
«Ritenete i miei insegnamenti, quali ve li ho trasmessi»


Lezione 34

«Ritenete i miei insegnamenti, quali ve li ho trasmessi»

1 Corinzi 11–16

Scopo

Aiutare i membri della classe a riconoscere l’importanza di vivere secondo le dottrine del Vangelo e di ricevere le ordinanze del sacerdozio.

Preparazione

  1. Leggi, medita e prega sui seguenti passi delle Scritture:

    1. 1 Corinzi 11:1–3, 11–12. Paolo spiega i rapporti tra marito e moglie e con Dio.

    2. 1 Corinzi 11:17–29. Paolo spiega che il sacramento è un simbolo del sacrificio del Salvatore e deve essere preso in ricordo di Lui.

    3. 1 Corinzi 12–14. Paolo spiega che vi sono molti doni spirituali e che tutti sono importanti per la Chiesa. Spiega che la carità è più importante di qualsiasi altro dono o attributo. Insegna che i doni dello Spirito devono esser usati per il beneficio di tutti.

    4. 1 Corinzi 15. Paolo spiega che grazie a Gesù Cristo risorgeremo. Egli parla anche del battesimo per i morti e dei tre gradi di gloria.

  2. Letture addizionali: 3 Nefi 18:1–14; Moroni 7:44–48; 10:8–18; Dottrina e Alleanze 46:1–26; 76:50–119; 88:27–32, 95–102.

  3. Se le seguenti illustrazioni sono disponibili, usale durante la lezione: Attendendo il nostro turno (62316); Condividendo il triciclo (62317); Divertimento in famiglia (62384); La benedizione degli infermi (62342; Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 613); L’insegnamento familiare (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 614); Il servizio reciproco (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 615).

  4. Suggerimenti per insegnare: per insegnare efficacemente il Vangelo, gli insegnanti hanno bisogno del dono di un cuore intelligente. Per meglio capire le necessità dei membri della classe, gli insegnanti devono essere animati dalla carità e guidati dallo Spirito Santo. Gli insegnanti devono esaminare attentamente le necessità di ogni membro della classe e i modi in cui possono soddisfare tali necessità. (Vedi Insegnare: non c’è chiamata più grande, Unità B argomento 1).

Svolgimento della lezione

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile, usa la seguente attività o un’altra di tua scelta per iniziare la lezione.

Chiedi ai membri della classe se sanno cos’è uno scambio ferroviario. Disegnane uno alla lavagna (come indicato nella pagina seguente) e spiega che lo scambio è un punto della linea ferroviaria dove i treni possono passare da un binario all’altro.

Immagine

Narra il seguente episodio raccontato dal presidente Gordon B. Hinckley:

«Molti anni fa lavoravo nell’ufficio centrale di una delle nostre ferrovie. Un giorno ricevetti una telefonata dal mio collega di Newark, nel New Jersey, il quale disse che un treno passeggeri era arrivato senza bagagliaio. I viaggiatori erano molto indispettiti.

Scoprimmo che il treno era stato formato regolarmente a Oakland, in California, ed era arrivato senza problemi a St. Louis, da dove avrebbe proseguito per la sua destinazione sulla costa orientale. Ma nella stazione di St. Louis un addetto agli scambi poco diligente aveva spostato un pezzo d’acciaio di appena sette centimetri e mezzo. Quel pezzo d’acciaio era la punta di uno scambio, e il bagagliaio che avrebbe dovuto arrivare a Newark, nel New Jersey, si trovava invece a New Orleans, in Louisiana, a oltre duemila chilometri di distanza» (Conference Report, ottobre 1972, 106–107; o Ensign, gennaio 1973, 91).

Quando hai finito la storia richiama l’attenzione della classe sullo scambio disegnato alla lavagna e fai le seguenti domande:

• Come poteva un così piccolo spostamento avere un effetto tanto grande sulla destinazione del treno? Quali sono alcuni scambi potenziali nella nostra vita? (Le risposte possono comprendere avvenimenti, decisioni, nuove conoscenze, qualsiasi cosa cambi la direzione della nostra vita. Gli scambi possono essere elementi negativi se ci allontanano dalla verità, positivi se ci riportano sulla retta via).

Gli ultimi capitoli dell’epistola di Paolo ai Corinzi parlano di quattro scambi dottrinali che avevano allontanato i santi di Corinto dalla verità. Spiega che studiando gli insegnamenti di Paolo in questi capitoli possiamo rafforzare il nostro impegno a seguire la via della rettitudine che ci condurrà al nostro Padre in cielo.

Scritture, discussione e applicazione

Esponi i seguenti passi delle Scritture e parlate di come si possono mettere in pratica nella vita di ogni giorno. Esorta i membri della classe a parlare delle loro esperienze collegate a questi principi delle Scritture.

1. Rapporti reciproci tra marito e moglie e con il Signore.

Leggete e commentate 1 Corinzi 11:1–3, 11–12.

• Di quali tre rapporti Paolo parla in 1 Corinzi 11:3? Perché secondo voi Paolo mette insieme tutti questi rapporti? Quali caratteristiche esistono nel rapporto tra Gesù Cristo e Suo Padre? (Vedi Giovanni 5:20; 8:29; 17:21–22). Come possiamo sviluppare queste caratteristiche nel nostro rapporto con Gesù Cristo? Come possono marito e moglie sviluppare queste caratteristiche nel loro rapporto?

• Cosa significa che «nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna»? (1 Corinzi 11:11). Perché il rapporto tra marito e moglie è tanto importante nel regno di Dio? Cosa ci insegna ciò riguardo a come marito e moglie devono trattarsi l’un l’altro?

Il presidente Marion G. Romney dichiarò: «[Mariti e mogli] devono essere uniti nell’armonia, nel rispetto e nella considerazione reciproca. Nessuno dei due deve programmare o seguire un corso di azione indipendente. Essi devono consul- tarsi, pregare e decidere insieme … Ricordate che né il marito né la moglie sono schiavi l’uno dell’altro. Mariti e mogli … sono soci con uguali diritti» (La Stella, novembre 1978, 2).

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione spiega come questi rapporti possono agire come uno scambio in positivo o in negativo nella nostra vita.

2. Lo scopo del sacramento.

Leggete e commentate 1 Corinzi 11:17–29. Spiega che molti santi di Corinto non osservavano lo scopo della riunione sacramentale. Invece di concentrarsi sull’ordinanza del sacramento, contendevano l’uno con l’altro e mangiavano e bevevano in eccesso (1 Corinzi 11:18–22).

• Qual è lo scopo principale della riunione sacramentale? (Vedi la Traduzione di Joseph Smith di 1 Corinzi 11:20, che dice che è quello «di consumare la cena del Signore».

L’anziano Jeffrey R. Holland ha dichiarato: «Davanti a una posta tanto alta, questa ordinanza [il sacramento] che commemora lo scampato pericolo davanti all’angelo delle tenebre dovrebbe essere presa più sul serio di quanto a volte viene fatto. Deve essere un momento solenne, di riverenza, di riflessione; deve favorire in noi sentimenti e impressioni spirituali. E come tale non deve essere affrettata; non deve essere una cosa da portare a termine rapidamente, in modo da poter continuare con il vero scopo della riunione sacramentale. Essa è il vero scopo della riunione» (La Stella, gennaio 1996, 76).

• Secondo Paolo, quali sono gli scopi del sacramento? (Vedi 1 Corinzi 11:23–26; vedi anche Luca 22:19–20). Come possiamo concentrare pensieri e sentimenti su Gesù mentre prendiamo il Sacramento?

• Cosa insegna Paolo riguardo all’importanza di prendere degnamente il sacramento? (Vedi 1 Corinzi 11:27–29). Cosa significa prendere indegnamente il sacramento? Perché esaminare la nostra dignità è un aspetto importante della riunione sacramentale?

• Quali benefici vi ha portato prendere il sacramento? Come possiamo rendere questa ordinanza più significativa per noi?

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione spiega come il nostro atteggiamento verso il sacramento può esser uno scambio nella nostra vita.

3. L’importanza di tutti i doni spirituali.

Commentate 1 Corinzi 12–14. Invita i membri della classe a leggere versetti scelti di questo passo. Spiega che la lettera di Paolo indica che i santi di Corinto davano troppa importanza al dono delle lingue (1 Corinzi 14:2–14; 27–28). Nei capitoli 12–14 Paolo spiega che tutti i doni dello Spirito sono importanti, ma che i santi devono cercare i doni che portino beneficio a tutti.

• Cosa sono i doni spirituali? (Benedizioni o capacità spirituali conferite tramite lo Spirito Santo. Vedi 1 Corinzi 12:7–11; DeA 46:11). Perché Dio dà i doni spirituali? (Vedi DeA 46:26).

• Quali doni dello Spirito avete ricevuto o osservato? (Puoi elencare e commentare alcuni dei doni spirituali menzionati in 1 Corinzi 12:8–10, Moroni 10:8–17, e DeA 46:13–25). In che modo questi doni hanno portato benefici a voi o agli altri?

• Perché secondo voi Paolo paragona i membri della Chiesa alle diverse parti del corpo? (1 Corinzi 12:12–25. Per mostrare che ogni membro è importante per gli altri membri della Chiesa e per la Chiesa nel suo insieme). Come possiamo applicare questo confronto ai diversi doni dello Spirito?

• Le Scritture ci esortano a cercare i doni dello Spirito (1 Corinzi 12:31; DeA 46:8). Quale deve essere il motivo per cui cerchiamo i doni dello Spirito? (Vedi 1 Corinzi 14:12; DeA 46:9. Se necessario spiega che edificare significa incoraggiare, istruire, migliorare e illuminare).

• Quale, secondo Paolo, è il più grande di tutti i doni spirituali? (Vedi 1 Corinzi 13. Definisci ogni attributo della carità menzionato nei versetti 4–7 e commentate come possiamo metterlo in pratica nella nostra vita. Puoi elencare gli attributi alla lavagna). Perché la carità è più importante di qualsiasi altro dono spirituale? (Vedi 1 Corinzi 13:1–3, 8–13).

• Quale aiuto avete ricevuto da un’altra persona che ha mostrato carità verso di voi? Come possiamo sviluppare una maggiore carità? (Vedi Moroni 7:44–48).

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, chiedi in che modo la carità può agire come uno scambio nella nostra vita.

4. La Risurrezione e i gradi di gloria

Leggete e commentate versetti scelti di 1 Corinzi 15. Spiega che molti santi di Corinto avevano cominciato a mettere in dubbio la realtà della Risurrezione (1 Corinzi 15:12).

• Quali testimoni della Risurrezione cita Paolo? (Vedi 1 Corinzi 15:5–8). Perché secondo voi Paolo cita tanti testimoni della Risurrezione? (Vedi 2 Corinzi 13:1). Perché i testimoni della Risurrezione sono importanti per voi?

• Cosa insegna Paolo riguardo al rapporto tra la caduta di Adamo e la Risurrezione? (Vedi 1 Corinzi 15:20–23).

• In che modo Paolo usa la dottrina del battesimo per i morti per proclamare la Risurrezione? (Vedi 1 Corinzi 15:29. L’ordinanza del battesimo per i morti non avrebbe nessun senso senza la Risurrezione).

• Cosa insegna Paolo riguardo ai regni di gloria? (Vedi 1 Corinzi 15:35–44). Noi risorgeremo in diversi regni di gloria: celeste, terrestre o teleste. Vedi anche DeA 88:27–32). Quale influenza esercita sul modo in cui vivete la conoscenza della Risurrezione e dei regni di gloria?

Conclusione

Porta testimonianza dell’importanza di seguire le dottrine che ci riporteranno al nostro Padre in cielo. Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, invita i membri della classe a fare un esame di coscienza per individuare gli scambi: atteggiamenti e azioni che potrebbero cambiare la direzione della loro vita. Esortali a scegliere le direzioni che influiranno positivamente sulla loro vita.

Altre idee per insegnare

I seguenti concetti approfondiscono quelli proposti nello schema della lezione. Puoi farne uso a tuo piacimento durante l’esposizione.

1. «Dio non è un Dio di confusione» (1 Corinzi 14:33)

Invita i membri della classe a leggere 1 Corinzi 14:33. Quindi fai loro le seguenti domande:

• Quali sono alcuni argomenti sui quali vi è molta confusione e contesa nel mondo? Perché secondo voi c’è tanta confusione nel mondo? Perché Dio è «un Dio … di pace»?

2. Attività per i giovani

Prima della lezione pensa ad alcune situazioni nella vita dei giovani che danno loro l’occasione di dimostrare carità (per esempio, vedere una persona che ha bisogno d’aiuto a scuola, avere un disaccordo con un fratello o una sorella, avere un amico che si sente solo e non apprezzato). Esponi queste situazioni ai giovani e chiedi come possono usare gli attributi della carità, spiegati da Paolo in 1 Corinzi 13, per migliorare la situazione.

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