Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
«Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica»


Lezione 40

«Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica»

Filippesi; Colossesi; Filemone

Scopo

Incoraggiare i membri della classe a sviluppare le caratteristiche dei veri seguaci di Gesù Cristo.

Preparazione

  1. Leggi, medita e prega sui seguenti passi delle Scritture:

    1. Filippesi. Paolo ringrazia i santi di Filippi per l’aiuto che gli hanno inviato e li esorta ad essere uniti e fedeli seguaci di Cristo.

    2. Colossesi 1. Paolo ricorda ai santi di Colossi che la redenzione si ottiene soltanto tramite Gesù Cristo.

    3. Colossesi 2:1–8, 16:23; 3; 4. Paolo spiega ai santi di Colossi le cose che devono fare e gli attributi che devono sviluppare come eletti di Dio.

    4. Filemone. Paolo esorta Filemone a perdonare Onesimo, un suo schiavo fuggito.

  2. Letture addizionali: Guida alle Scritture, «Epistole Paoline: Filippesi, Colossesi, Efesini, Filemone, Ebrei, 65».

  3. Suggerimenti per insegnare: lo schema di una lezione o una serie di passi delle Scritture può contenere più materiale di quanto hai il tempo di usare in classe. Quando prepari ogni lezione decidi attentamente quali dottrine e principi sono più utili per la tua classe. Preparati a esporre prima questi, includendo altre parti della lezione se il tempo a tua disposizione è sufficiente. Tuttavia, quando insegni, sii pronto a recepire i suggerimenti dello Spirito e ad essere quindi abbastanza flessibile da cambiare il tuo programma se ti senti ispirato a farlo. (Vedi Insegnare: non c’è chiamata più grande, unità E argomento 19).

Svolgimento della lezione

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile, usa la seguente attività o un’altra di tua scelta per iniziare la lezione.

Scrivi alla lavagna diverse parole principali del tredicesimo Articolo di fede, come ad esempio, onesti, fedeli, virtuosi, degni di lode.

• Quale Articolo di fede contiene queste parole? (Se i membri della classe non lo sanno, invitali a consultare gli Articoli di fede, che si trovano alla fine di Perla di Gran Prezzo).

Dopo che i membri della classe avranno risposto correttamente, chiedi loro di recitare o leggere il tredicesimo Articolo di fede. Quindi invitali di nuovo a recitare la prima parte di questo Articolo sino a «ammonimento di Paolo».

• Cos’è «l’ammonimento di Paolo»? Dove si trova?

Invita i membri della classe ad aprire la Bibbia a Filippesi 4:8 e confrontare questo passo con il tredicesimo Articolo di fede. Spiega che quando Joseph Smith menziona l’ammonimento di Paolo nel tredicesimo Articolo di fede, si riferisce a Filippesi 4:8, che fa parte di una lettera che Paolo scrisse ai santi di Filippi. La lezione di oggi esaminerà questa lettera nonché le lettere di Paolo ai Colossesi e a Filemone, scritte tutte durante l’incarcerazione di Paolo a Roma. Queste lettere esaminano gli attributi che dobbiamo cercare di sviluppare come fedeli seguaci di Gesù Cristo.

Scritture, discussione e applicazione

Esponi i seguenti passi delle Scritture e parlate di come essi si applicano a noi oggi, proprio come si applicavano ai santi del tempo di Paolo. Esorta i membri della classe a parlare delle loro esperienze collegate a questi principi delle Scritture.

1. Paolo esorta i santi di Filippi a seguire Gesù Cristo.

Commentate l’epistola di Paolo ai Filippesi. Invita i membri della classe a leggere ad alta voce versetti scelti di questa epistola.

• Quando scrisse ai Filippesi, Paolo si trovava in carcere a Roma. Come reagirono gli altri membri della Chiesa all’incarcerazione di Paolo? (Vedi Filippesi 1:12–18). Quale aiuto avete ricevuto vedendo o sentendo parlare di persone che si sono dimostrate coraggiose nel servire il Signore?

• In Filippesi 2:2–3 quali esortazioni fa Paolo ai membri della Chiesa? In quali modi i membri della Chiesa devono essere «in uno stesso spirito»? (Vedi Filippesi 1:27; 2:14–15). Perché qualche volta facciamo le cose per «vanagloria»? Perché, secondo voi, Paolo mette in guardia i santi contro questa tendenza? Perché è importante che non pensiamo di essere migliori degli altri? (Vedi DeA 38:24–26).

Cosa insegna Paolo riguardo a Gesù in Filippesi 2:5–8? In che modo Gesù dette l’esempio perfetto di umiltà e sottomissione alla volontà di Suo Padre? (Vedi Giovanni 8:29). Come possiamo diventare più umili e sottomessi alla volontà del Padre celeste?

• Secondo voi, cosa intende Paolo quando dice ai Filippesi: «Compiete la vostra salvezza con timore e tremore» (Filippesi 2:12)?

Il presidente David O. McKay ci ha dato questa spiegazione: «‹Compiete la vostra salvezza› è un’esortazione a dimostrare mediante l’attività e gli sforzi meditati e obbedienti la realtà della fede. Ma questo si deve fare con la consapevolezza che l’assoluta fiducia in sé può portare all’orgoglio e alla debolezza che conduce al fallimento. Con ‹timore e tremore›, dobbiamo cercare la forza e la grazia di Dio che ci ispiri per conseguire la vittoria finale» (Conference Report, aprile 1957, 7).

• Paolo esorta ripetutamente i Filippesi a rallegrarsi nel Signore (Filippesi 3:1; 4:4). Come possiamo rallegrarci nel Signore?

• Paolo dice ai santi di Filippi che egli ha sacrificato ogni cosa per Cristo (Filippesi 3:7–8). Cosa aveva sacrificato Paolo? Perché è importante che facciamo dei sacrifici per Gesù Cristo? (Vedi Filippesi 3:9–12).

Il profeta Joseph Smith dichiarò: «Una religione che non richiede il sacrificio di ogni cosa non ha mai il potere sufficiente a produrre la fede; poiché, sin dal primo momento dell’esistenza dell’uomo, la fede necessaria per il godimento della vita e della salvezza non si poté mai sviluppare senza il sacrificio di tutte le cose terrene» (Lectures on Faith, [1985], 69).

• Come possiamo raggiungere la «pace di Dio» menzionata in Filippesi 4:6–7? Quando avete sentito la pace di Dio?

• Come possiamo mettere in pratica il consiglio dato da Paolo in Filippesi 4:8? (Vedi anche il tredicesimo Articolo di fede). Quali benedizioni riceviamo quando seguiamo questo ammonimento?

• Paolo rese questa testimonianza: «Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica» (Filippesi 4:13). In che modo, secondo voi, Paolo acquisì questa testimonianza di Cristo? Come vi siete resi conto che in Cristo potete fare ogni cosa?

2. Paolo ricorda ai Colossesi che la redenzione si ottiene soltanto tramite Cristo.

Commentate Colossesi 1. Invita i membri della classe a leggere ad alta voce versetti scelti di questo passo. Spiega che i santi di Colossi, cittadina a est di Efeso, subivano l’influenza di insegnamenti che minimizzavano l’importanza del Salvatore e si concentravano invece sul raggiungimento della perfezione tramite l’osservanza delle ordinanze e l’adorazione degli angeli. Nella lettera ai Colossesi Paolo mette in guardia i fedeli contro questi insegnamenti ed esorta i santi a continuare ad essere «immacolati e irreprensibili» (Colossesi 1:23; vedi anche Colossesi 2:5–7) nella conoscenza che la redenzione si ottiene soltanto tramite Gesù Cristo.

• Quali fatti riguardanti Gesù Cristo Paolo insegna ai Colossesi? (Vedi Colossesi 1:12–22. Elenca le risposte dei membri della classe alla lavagna). Perché era importante che i Colossesi conoscessero queste verità? Quale influenza ha sul modo in cui vivete la conoscenza e testimonianza di Gesù Cristo?

• Cos’è la «sorte dei santi» che possiamo ricevere dal nostro Padre in cielo? (vedi Colossesi 1:12; 2 Nefi 9:18; DeA 50:5). Chi ci consente di godere di questa sorte? (Vedi Colossesi 1:12–14). Cosa dobbiamo fare per godere di questa sorte? (Vedi Colossesi 1:10–12; 2 Nefi 9:18; Alma 5:51; DeA 50:5).

• Cosa intende Paolo quando esorta i Colossesi ad essere «fondati e saldi» nel Vangelo? (Vedi Colossesi 1:23). Cosa induce alcune persone a rinunciare alla «speranza dell’Evangelo»? (Colossesi 1:23). Come possiamo rafforzare la nostra testimonianza?

3. Paolo insegna ai Colossesi ciò che devono fare come eletti di Dio.

Commentate Colossesi 2:1–8, 16–23; 3; 4. Invita i membri della classe a leggere ad alta voce versetti scelti di questo passo.

• Paolo voleva che i santi fossero «stretti insieme dall’amore» e dalla conoscenza di Dio Padre e Gesù Cristo (Colossesi 2:2–3). Come possiamo realizzare questa unità nei nostri rioni e rami?

• Cosa significa essere «radicati ed edificati» in Cristo? (Vedi Colossesi 2:7). Come possiamo diventare radicati in Cristo? Perché essere «radicati ed edificati» in Cristo ci è di aiuto nei momenti di difficoltà? (Puoi paragonare un albero con radici super- ficiali con un altro che ha radici profonde. Chiedi quale albero ha maggiori probabilità di sopravvivere ad avversità come le tempeste o la siccità).

• Quali attributi degli «eletti di Dio» sono elencati in Colossesi 3:12–15? (Elenca le risposte dei membri della classe alla lavagna). In che modo Cristo ci ha dato un esempio di questi attributi? (Chiedi ai membri della classe di pensare a determinati casi in cui Gesù ha dato l’esempio di ogni attributo). Come possiamo sviluppare maggiormente questi attributi?

• Come possiamo far sì che la parola di Cristo abiti in noi, come Paolo ci esorta a fare? (Vedi Colossesi 3:16–17; vedi anche DeA 1:37; 18:34–36). In che modo gli inni rafforzano la nostra conoscenza e testimonianza della parola di Cristo? Come possiamo fare un miglior uso degli inni e dell’altra musica sacra?

L’anziano Dallin H. Oaks ha detto: «Dobbiamo utilizzare meglio i nostri inni nell’insegnamento missionario, nelle classi di dottrina evangelica, nelle riunioni dei quorum, nelle serate familiari e nell’insegnamento familiare. La musica è un mezzo efficace per adorare il nostro Padre celeste e Suo figlio Gesù Cristo. Dobbiamo usare gli inni quando abbiamo bisogno di forza spirituale e di ispirazione» (La Stella, gennaio 1995, 13).

• Paolo sottolinea ripetutamente l’importanza di essere riconoscenti (Colossesi 2:7; 3:15, 17). Perché è importante essere riconoscenti? Come possiamo dimostrare la nostra gratitudine al Padre celeste e al Salvatore?

4. Paolo esorta Filemone a perdonare Onesimo.

Commentate l’epistola di Paolo a Filemone. Invita i membri della classe a leggere ad alta voce versetti scelti di questa lettera. Spiega che Paolo scrive una lettera personale a Filemone, membro della Chiesa di Colossi, riguardo al suo schiavo Onesimo. Onesimo aveva derubato Filemone ed era fuggito a Roma, dove aveva conosciuto Paolo e si era convertito alla Chiesa. Paolo chiede a Filemone di perdonare Onesimo e di accettarlo come un fratello nel Vangelo.

• Cosa possiamo imparare riguardo a Paolo dalla sua lettera a Filemone?

• In che modo Paolo mostra rispetto per il libero arbitrio di Filemone? (Vedi File- mone 14). In che modo Paolo dimostra il suo interesse per il bene di Onesimo?

• Cosa possiamo imparare da questa epistola riguardo al potere del Vangelo nel trasformare i rapporti umani? (Vedi Filemone 16). In che modo il Vangelo influisce sui vostri rapporti con le persone che vi stanno attorno?

Conclusione

Porta testimonianza dell’importanza di sviluppare attributi che ci aiutino a diventare più simili a Gesù Cristo, come ad esempio quelli menzionati nelle epistole di Paolo ai Filippesi, Colossesi e Filemone. Invita i membri della classe a leggere Filippesi 4:8 e Colossesi 3:12–15 e a scegliere un attributo menzionato in questi versetti da sviluppare durante la prossima settimana.

Altre idee per insegnare

I seguenti concetti approfondiscono quelli proposti nello schema della lezione. Puoi farne uso a tuo piacimento durante l’esposizione.

1. I rapporti tra genitori e figli

Invita un membro della classe a leggere Colossesi 3:20–21.

• Secondo Paolo che obbligo hanno i figli verso i loro genitori? Che obbligo hanno i genitori verso i figli? Come potete migliorare il rapporto tra genitori e figli in seno alla vostra famiglia?

2. «Servite a Cristo il Signore!» (Colossesi 3:24)

Invita un membro della classe a leggere Colossesi 3:23–24.

• Come possiamo seguire le istruzioni di Paolo contenute in questi versetti? (Vedi anche Matteo 25:34–40). Come può questo atteggiamento cambiare il modo in cui serviamo attualmente?

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