Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
«Una generazione eletta»


Lezione 43

«Una generazione eletta»

1 e 2 Pietro; Giuda

Scopo

Aiutare i membri della classe a vivere in santità e ad essere una generazione eletta.

Preparazione

  1. Leggi, medita e prega sui seguenti passi delle Scritture:

    1. 1 Pietro 1; 2:1–10. Pietro spiega che dobbiamo aver fede e vivere in santità. Egli insegna che i santi sono una generazione eletta chiamata a proclamare le lodi del Salvatore.

    2. 1 Pietro 2:19–24; 3:13–17; 4:12–19. Pietro spiega che dobbiamo seguire l’esempio del Salvatore nel sopportare le prove e le persecuzioni.

    3. 2 Pietro 1. Pietro ci esorta ad essere «partecipi della natura divina» e a cercare di rendere sicura la nostra chiamata ed elezione.

    4. 2 Pietro 2–3; Giuda. Pietro e Giuda mettono in guardia i fedeli contro i falsi insegnanti e coloro che negano la Seconda Venuta. Essi esortano i seguaci di Cristo a rimanere fedeli.

  2. Letture addizionali: 1 Giovanni 3:2–3; 3 Nefi 12:48; Dottrina e Alleanze 122:7–8.

  3. Suggerimenti per insegnare: studia ogni lezione abbastanza bene da poterla esporre senza guardare troppo spesso il manuale. Conoscendo l’argomento della lezione puoi mantenere il contatto visivo con i membri della classe durante l’esposizione. Il contatto visivo aumenta la partecipazione dei membri della classe, migliora il loro comportamento e ti aiuta ad esprimere loro il tuo affetto e il tuo interesse. (Vedi Insegnare: non c’è chiamata più grande, unità E, argomento 17).

Svolgimento della lezione

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile, usa la seguente attività o un’altra di tua scelta per iniziare la lezione.

Narra la seguente storia raccontata dal vescovo Vaughn J. Featherstone:

«Molti anni fa sentii raccontare la storia del figlio di re Luigi XVI di Francia. Re Luigi era stato deposto e imprigionato. Il giovane figlio, il Delfino, era stato preso prigioniero da coloro che avevano detronizzato il re. Essi pensavano che in quanto il figlio del re era erede al trono, se avessero potuto distruggerlo moralmente non avrebbe mai compiuto il grande destino che la vita gli aveva riservato.

Lo portarono in un luogo isolato e là lo esposero a ogni cosa bassa e vile che la vita potesse offrire … Per più di sei mesi egli subì quel trattamento – ma neppure una volta il giovane cedette alle pressioni. Infine, dopo forti tentazioni, gli posero questa domanda: perché non aveva ceduto a quelle tentazioni – perché non aveva partecipato a quelle riprovevoli attività? Quelle cose gli avrebbero dato piacere, soddisfatto la sua lussuria; erano cose desiderabili; poteva averle a sua richiesta. Il ragazzo rispose: ‹Non posso fare quello che chiedete, perché sono nato per esser re›» (“The King’s Son”, New Era, novembre 1975, 35).

Il vescovo Featherstone ha fatto questo commento:

«Nostro Padre è re, e proprio come il figlio del re fu sottoposto ad ogni tentazione vile e perversa in questa vita, così anche voi sarete sottoposti a tante tentazioni simili. Ma anche voi siete nati per essere re e regine, sacerdoti e sacerdotesse» (New Era, novembre 1975, 35).

• Come figli di spirito del nostro Padre celeste, qual è il nostro potenziale? Perché la consapevolezza del nostro potenziale divino deve influenzare la nostra condotta?

Sottolinea che, come figli del nostro Padre in cielo, possiamo diventare simili a Lui ed ereditare tutto quello che Egli possiede. Le epistole di Pietro e di Giuda contengono preziosi insegnamenti che ci aiutano a vivere degnamente come figli di Dio.

Scritture, discussione e applicazione

Scegli con cura i passi delle Scritture, le domande e gli altri argomenti che meglio soddisfano le necessità dei membri della classe. Esorta i membri della classe a parlare delle loro esperienze collegate a questi principi delle Scritture.

1. Vivete nella fede e nella santità come una generazione eletta.

Commentate 1 Pietro 1 e 2:1–10. Invita i membri della classe a leggere versetti scelti di questo passo.

• Cosa insegna Pietro nel capitolo 1 riguardo alla missione di Gesù Cristo? (Vedi 1 Pietro 1:3–4, 18–21). Quale influenza deve avere sulle nostre azioni quotidiane il ricordo della missione del Salvatore e dei sacrifici da Lui compiuti? (Vedi 1 Pietro 1:8, 13–16, 22–23; 2:5. Puoi elencare le risposte dei membri della classe alla lavagna).

• Perché la fede è «molto più preziosa dell’oro» come dice Pietro? (Vedi 1 Pietro 1:7; Ebrei 11:6; 1 Nefi 7:12). Qual è lo scopo supremo della nostra fede? (Vedi 1 Pietro 1:5, 9).

• Pietro spiega che i profeti che portano testimonianza di Gesù Cristo hanno fatto della salvezza l’oggetto delle loro «ricerche e investigazioni» (1 Pietro 1:10; vedi anche il versetto 11). Perché la preghiera diligente e lo studio delle Scritture rafforzano la nostra testimonianza del Salvatore?

• Chi fa parte della generazione eletta di cui parla Pietro? (Vedi 1 Pietro 2:9–10 e la citazione seguente). Qual è il nostro dovere come appartenenti a una generazione eletta? (Vedi 1 Pietro 2:9). Come possiamo compiere questo dovere? (Vedi Matteo 5:16).

• L’anziano Bruce R. McConkie definì generazione eletta non «coloro che vivono in un particolare periodo o epoca … ma la casata d’Israele nell’antichità, nel meriggio dei tempi e oggi, in questi ultimi giorni … Essa comprende i membri fedeli della Chiesa che hanno preso su di sé il nome di Cristo e sono stati adottati nella Sua famiglia» (Doctrinal New Testament Commentary, 3 voll. [1966–1973], 3:294).

2. Seguiamo l’esempio del Salvatore nel sopportare le prove e le persecuzioni.

Leggete e commentate 1 Pietro 2:19–24; 3:13–17; 4:12–19.

• Pietro scrive che «Cristo ha patito per voi lasciandovi un esempio» (1 Pietro 2:21). Cosa possiamo fare per seguire l’esempio del Salvatore nell’affrontare le prove e le persecuzioni? (Vedi 1 Pietro 2:19–23). Quali esempi avete veduto di persone che emulano l’esempio di Cristo nel sopportare le prove? Quali benefici riceviamo se emuliamo l’esempio del Salvatore nell’affrontare le prove?

• Quando siete stati perseguitati (o è stato perseguitato qualcuno che conoscete) per aver fatto la volontà del Signore? Come ci consiglia Pietro di comportarci in queste circostanze? (Vedi 1 Pietro 3:13–17; 4:12–19. Puoi elencare alla lavagna le risposte dei membri della classe). Perché le prove ci danno la possibilità di avvicinarci di più al Signore e di glorificarLo?

3. Siate partecipi della natura divina e sforzatevi di rendere sicura la vostra chiamata ed elezione.

Leggete e commentate versetti scelti di 2 Pietro 1.

• Quali attributi Pietro descrive come propri della natura divina? (Vedi 2 Pietro 1:4–7. Elenca gli attributi alla lavagna)). Perché è importante che sviluppiamo questi attributi? (Vedi 2 Pietro 1:8). Avete notato questi attributi in altre persone?

• Pietro esorta i santi a «render sicura [la loro] vocazione ed elezione» (2 Pietro 1:10). Cosa significa rendere sicura la propria chiamata ed elezione? (Ricevere dal Signore la rassicurazione o promessa dell’esaltazione nel regno celeste. La persona la cui chiamata ed elezione è resa sicura è quella che viene suggellata «alla vita eterna … per rivelazione e lo spirito di profezia» [DeA 131:5]. Joseph Smith ricevette questa promessa dal Signore, come è scritto in Dottrina e Alleanze 132:49).

• Cosa dobbiamo fare per rendere sicura la nostra chiamata ed elezione?

Il profeta Joseph Smith dichiarò: «Dopo che uno ha acquistato la fede in Cristo, si è pentito ed è stato battezzato per la remissione dei suoi peccati ricevendo lo Spirito Santo (mediante l’imposizione delle mani) … deve continuare ad umiliarsi dinanzi a Dio, a bramare ardentemente la giustizia ed a vivere secondo ogni parola di Dio, finché il Signore ben presto gli dirà: ‹Figlio, tu sarai esaltato›. Quando il Signore lo avrà messo completamente alla prova, ed avrà accertato che egli è un uomo deciso a servirLo ad ogni costo, allora l’uomo troverà che la sua vocazione e la sua elezione sono sicure» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, a cura di Joseph Fielding Smith, 115).

4. Opponetevi ai falsi insegnanti e a coloro che negano la Seconda Venuta.

Leggete e commentate versetti scelti di 2 Pietro 2–3 e Giuda. Spiega che Giuda era figlio di Giuseppe e Maria e fratello di Gesù.

• Pietro e Giuda avvertirono i fedeli che tra i membri della Chiesa sarebbero sorti dei falsi insegnanti. Secondo loro, quali sarebbero stati gli attributi dei falsi insegnanti? (Vedi 2 Pietro 2:1–3, 10, 12–19; Giuda 1:4, 8, 10–13, 16, 18–19). Come possiamo rico- noscere questi falsi insegnanti oggi?

• Quali consigli danno Pietro e Giuda che possono aiutarci ad evitare i falsi insegnamenti e a rimanere fedeli mentre ci prepariamo per la Seconda Venuta? (Vedi 2 Pietro 3:11–14, 17–18; Giuda 1:3; 20–21; vedi anche Moroni 7:12–17; DeA 45:57; 46:7–8).

Conclusione

Porta testimonianza della verità e dei principi che avete esaminato. Esorta i membri della classe a seguire gli insegnamenti di Pietro e di Giuda mentre si sforzano di vivere in fede e santità.

Altre idee per insegnare

I seguenti concetti approfondiscono quelli proposti nello schema della lezione. Puoi farne uso a tuo piacimento durante l’esposizione.

1. Ulteriori analisi di 1 Pietro

• In 1 Pietro 1 quali confronti fa Pietro tra ciò che è corruttibile o deperibile e ciò che è incorruttibile o eterno? (Vedi 1 Pietro 1:4, 7, 18–19, 23–25. Elenca le risposte dei membri della classe alla lavagna sotto due titoli: Corruttibile o Deperibile e Incorrutti- bile o Eterno). Cosa possiamo imparare da questi confronti?

• Pietro spiega che Gesù era stato «preordinato prima della fondazione del mondo» ad essere il Salvatore (1 Pietro 1:20; vedi anche Apocalisse 13:8). Perché questo è importante? Cosa aggiungono le Scritture rivelate negli ultimi giorni alla nostra conoscenza della preordinazione del Salvatore? (Vedi Mosè 4:1–4; Abrahamo 3:27–28).

• Quale consiglio dà Pietro riguardo alle leggi? (Vedi 1 Pietro 2:13–15). Quali consigli il Signore ha rivelato negli ultimi giorni riguardo alle leggi? (Vedi DeA 58:21–22; 98:4–10; 134:5; dodicesimo Articolo di fede).

• Cosa insegna Pietro riguardo all’opera di predicazione del Vangelo ai morti? (Vedi 1 Pietro 3:18–20; 4:6). Quando andò Gesù nel mondo degli spiriti per organizzare la predicazione del Vangelo tra i morti? (Vedi DeA 138:27). Perché lo fece? (Vedi DeA 138:29–37). Cosa rivela il ministero del Salvatore nel mondo degli spiriti riguardo al lavoro di Dio? (Le risposte possono comprendere che, per la perfetta giustizia e misericordia di Dio, tutte le persone che sono vissute sulla terra avranno la possibilità di accettare il Vangelo e di goderne tutte le benedizioni).

• Quale consiglio impartisce Pietro ai dirigenti della Chiesa in Pietro 5:1–4? Come possono i dirigenti della Chiesa pascere il gregge di Dio? (1 Pietro 5:2; vedi 2 Pietro 1:12–15; DeA 42:12–14). Quali benefici avete ricevuto dai dirigenti della Chiesa che hanno seguito questo consiglio?

2. «Nessuna profezia della scrittura precede da vedute particolari» (2 Pietro 1:20)

• Leggete 2 Pietro 1:20–21. Cosa insegna Pietro in questi versetti riguardo alla fonte delle Scritture? Cosa insegna Pietro riguardo all’interpretazione delle Scritture? Come possiamo assicurarci di interpretare correttamente le Scritture? (Le risposte possono comprendere la conoscenza delle interpretazioni ispirate dei dirigenti della Chiesa e la ricerca della guida dello Spirito Santo). In che modo gli insegnamenti dei dirigenti della Chiesa o la guida dello Spirito vi hanno aiutato a capire particolari passi delle Scritture?

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