Scuola Domenicale – Dottrina evangelica
«Ho finito la corsa»


Lezione 41

«Ho finito la corsa»

1 e 2 Timoteo; Tito

Scopo

Incoraggiare i membri della classe a imparare e insegnare la vera dottrina e ad essere esempi di rettitudine per gli altri.

Preparazione

  1. Leggi, medita e prega sui seguenti passi delle Scritture:

    1. 1 Timoteo 4; 2 Timoteo 1–4; Tito 1. Paolo descrive i segni dell’apostasia. Egli spiega che imparando e insegnando la vera dottrina siamo protetti dall’apostasia.

    2. 1 Timoteo 4:12. Paolo spiega che dobbiamo essere «d’esempio ai credenti».

    3. 1 Timoteo 6; Tito 2–3. Paolo spiega che dobbiamo seguire le vie della giustizia e rinunciare all’empietà.

  2. Letture addizionali: Guida alle Scritture, «Epistole Paoline: 1 e 2 Timoteo, 65; Tito, 65».

  3. Se usi l’attività per richiamare l’attenzione prepara dei foglietti con su scritte le seguenti dichiarazioni, oppure preparati a scriverle alla lavagna:

    Per finire la corsa, devo: Imparare e insegnare la vera dottrina Essere d’esempio ai credenti Seguire le vie della giustizia e rinunciare all’empietà

  4. Suggerimenti per insegnare: varia i sussidi e metodi didattici che utilizzi. Per esempio, puoi usare illustrazioni o materiale audiovisivo, una diversa tecnica di esposizione o disporre le sedie in modo diverso dal solito. La varietà aiuta i membri della classe a mantenere vivo l’interesse durante la lezione. (Vedi Insegnare: non c’è chiamata più grande, unità C, argomento 8; unità E, argomento 12, per conoscere altri materiali e metodi che puoi utilizzare nell’esporre la lezione).

Svolgimento della lezione

Attività per richiamare l’attenzione

Se lo ritieni utile, usa la seguente attività o un’altra di tua scelta per iniziare la lezione.

• Qual è l’ultima corsa alla quale hai partecipato o alla quale hai assistito? Che differenza c’è tra vincere e finire una corsa competitiva? Quanti vincitori vi sono in una corsa? Cosa dovete fare per vincere?

• Per quali aspetti il corso della vostra vita è come una corsa? Per quali aspetti non lo è? (Tutti possono vincere «la corsa» della vita). Cosa dobbiamo fare per portare a termine con successo la corsa della vita?

Invita un membro della classe a leggere 2 Timoteo 4:7. Puoi far notare che l’apostolo Paolo visse in maniera tale che verso la fine della sua vita egli poté fare una simile dichiarazione. Questa lezione esamina alcuni degli insegnamenti di Paolo che ci aiuteranno nei nostri sforzi per portare a termine con successo il nostro percorso.

Esponi il foglio con su scritto Per finire la corsa, devo: Scritture, discussione e applicazione Esorta i membri della classe a parlare delle loro esperienze collegate a questi principi delle Scritture.

Spiega che Timoteo e Tito erano fidati colleghi di servizio di Paolo che essi aiutavano nel predicare il Vangelo. Dopo la prima incarcerazione a Roma, Paolo riprese i suoi viaggi missionari. Lasciò Timoteo a Efeso a dirigere la Chiesa e Tito a Creta con un compito simile. Mentre continuava il suo viaggio, Paolo scrisse delle lettere per rafforzare questi fratelli e consigliarli in merito a come svolgere i loro compiti di pastori dei santi. Pertanto queste lettere sono spesso chiamate epistole pastorali.

1. Imparate e insegnate la vera dottrina.

Commentate 1 Timoteo 4; 2 Timoteo 1–4; e Tito 1. Invita i membri della classe a leggere ad alta voce versetti scelti di questi passi.

• Quali segni dell’apostasia Paolo descrive nelle sue lettere a Timoteo e Tito? (Vedi 1Timoteo 4:1–3; 2 Timoteo 3:1–7, 13; 4:3–4; Tito 1:10–11). Come sono evidenti oggi questi segni dell’apostasia? (Vedi 2 Nefi 28:3–9; DeA 1:15–16). Come possiamo proteggerci contro questi mali?

• Perché alcune persone «imparan sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità»? (2 Timoteo 3:7). Come possiamo assicurarci che il nostro apprendimento ci porti alla conoscenza della verità?

• Cosa spiega Paolo a Timoteo riguardo ai doveri di coloro che predicano il Vangelo? (Vedi 1 Timoteo 4:6–7, 13–16; 2 Timoteo 2:16, 23–25; 3:14–17; 4:2, 5. Puoi elencare questi doveri alla lavagna). Quali occasioni abbiamo di predicare il Vangelo? (Le risposte possono essere: farlo conoscere ai nostri familiari, assolvere le nostre chia- mate nella Chiesa e parlare del Vangelo con amici e conoscenti. Fai notare che ognuno di noi per qualche aspetto è un insegnante del Vangelo). Come possiamo insegnare più efficacemente il Vangelo?

• Paolo sottolinea l’importanza di insegnare e imparare la vera dottrina (1 Timoteo 1:3; 4:6, 13; Tito 2:1). Perché imparando la vera dottrina possiamo proteggerci contro l’apostasia? Quali sono alcuni pericoli dei falsi insegnamenti? Quali benefici vi ha portato la conoscenza delle vere dottrine del Vangelo?

• Parlando del potere della vera dottrina, l’anziano Boyd K. Packer ha detto: «La vera dottrina, quando è compresa, fa cambiare atteggiamento e comportamento. Lo studio delle dottrine del Vangelo migliorerà il comportamento … Questo è il motivo per cui sottolineiamo tanto vivamente la necessità di studiare le dottrine del Vangelo» (La Stella, gennaio 1987, 15).

• Come possiamo essere certi di insegnare la vera dottrina? (Vedi Mosia 18:19–20; DeA 52:9).

L’anziano Joseph B. Wirthlin ci ha impartito questi consigli: «Dio ha rivelato tutto ciò che è necessario per la nostra salvezza. Dobbiamo predicare e dedicarci alle cose che ci sono state rivelate, evitando di occuparci dei cosiddetti misteri. Il consiglio che rivolgo agli insegnanti della Chiesa, sia che insegnino nei rioni e nei pali, negli istituti superiori della Chiesa, negli Istituti di religione, nei Seminari o anche come genitori nelle loro case, è quello di basare i loro insegnamenti sulle Scritture e sulle parole dei profeti degli ultimi giorni» (La Stella, gennaio 1985, 86).

• Cosa ci consiglia di fare Paolo, dopo che abbiamo imparato la «sana dottrina»? (2 Timoteo 1:13; Tito 1:9). Cosa significa secondo voi «attenersi saldamente»? (Vedi 1 Nefi 15:23–24).

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, mostra il foglio Imparare e insegnare la vera dottrina.

2. «Sii d’esempio ai credenti».

Leggete e commentate 1 Timoteo 4:12.

• Cosa significa secondo voi essere «d’esempio ai credenti»? (1 Timoteo 4:12). Come potete essere d’esempio in ognuno dei modi menzionati in 1 Timoteo 4:12? Siete mai stati influenzati da qualcuno che era «d’esempio ai credenti»?

Elenca ognuno dei modi in cui Paolo esorta Timoteo a essere d’esempio. Chiedi ai membri della classe di descrivere come possiamo essere d’esempio in ognuno di questi modi.

  • Linguaggio

  • Condotta

  • Amore

  • Fede

  • Castità

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, mostra il foglietto Essere d’esempio ai credenti.

3. Seguite la vie della giustizia e rinunciate all’empietà.

Leggete e commentate versetti scelti di 1 Timoteo 6 e Tito 2–3.

• Cosa insegna Paolo riguardo all’amore del denaro? (Vedi 1 Timoteo 6:7–10). In che senso l’amore del denaro è «radice d’ogni sorta di mali»? (Vedi 1 Timoteo 6:7–10). Come possiamo assicurarci di non desiderare troppo il denaro e le altre ricchezze materiali? (Vedi 1 Timoteo 6:17–19; Giacobbe 2:18–19). (Vedi 1 Timoteo 6:17–19; Giacobbe 2:18–19).

L’anziano Dallin H. Oaks ci ha impartito questi insegnamenti: «Non c’è nulla di intrinsecamente malvagio nel denaro. Il buon Samaritano usò per servire un suo simile la stessa moneta che Giuda usò per tradire il Maestro. È ‹l’amore del denaro la radice di ogni male›. (1 Timoteo 6:10; corsivo dell’autore). La differenza decisiva sta nel grado di spiritualità che abbiamo nel considerare, valutare e amministrare le cose di questo mondo e i nostri rapporti con queste» (Relazione sulla conferenza generale di ottobre 1995, 52).

• Nelle sue lettere a Timoteo e Tito, Paolo impartisce molte istruzioni riguardo a come vivere rettamente. Quali consigli Paolo impartisce nei seguenti versetti: 1 Timoteo 6:11–12; 2 Timoteo 2:22; Tito 2:1–8, 12; 3:1–2, 8? (Riassumi le risposte dei membri della classe alla lavagna. Commentate il significato di queste istruzioni e come possiamo metterle in pratica nella vita di ogni giorno).

Se hai usato l’attività per richiamare l’attenzione, mostra il cartello Seguire le vie della giustizia e rinunciare all’empietà.

Conclusione

Spiega che Paolo sapeva che presto sarebbe morto martire per la sua testimonianza di Gesù Cristo. Ma egli sapeva anche che, poiché aveva messo in pratica il Vangelo, gli era «riservata la corona di giustizia» che il Signore gli avrebbe assegnato (2 Timoteo 4:8). Porta testimonianza dell’importanza di fare le cose giuste ogni giorno e di rimanere sulla retta via, in modo da poter dire insieme con Paolo: «Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede» (2 Timoteo 4:7).

Altre idee per insegnare

I seguenti concetti approfondiscono quelli proposti nello schema della lezione. Puoi farne uso a tuo piacimento durante l’esposizione.

1. Ulteriore analisi di 1 Timoteo

• Quali consigli Paolo impartisce riguardo alla preghiera in 1 Timoteo 2:1–3? Perché dobbiamo pregare per tutti? Come possiamo farlo con vero intento? Perché dobbiamo pregare specialmente per i capi delle nazioni?

• In 1 Timoteo 3:1–7 Paolo descrive gli attributi del vescovo. Perché questi attributi sono importanti per un vescovo?

• Cosa insegna Paolo in 1 Timoteo 5:8 riguardo alle cure che dobbiamo dedicare alla nostra famiglia? Perché secondo voi Paolo parla con tanta decisione contro coloro che non assolvono i loro doveri familiari?

2. «Iddio ci ha dato uno spirito non di timidità» (2 Timoteo 1:7)

Invita un membro della classe a leggere 2 Timoteo 1:7.

• Quali sono alcune cose che le persone temono nel mondo oggi? Quali rassicurazioni dà Paolo a Timoteo riguardo allo «spirito di timidità»? Avete scoperto personalmente la veridicità di questa esortazione?

3. Come essere dei buoni dipendenti

Leggete e commentate Tito 2:9–10.

• Perché i consigli che Paolo impartisce ai servitori in questi versetti si applicano anche ai dipendenti? In che modo i dipendenti qualche volta rubano ai loro datori di lavoro? (Le risposte possono comprendere appropriazione indebita, uso personale delle proprietà della ditta o non lavorare onestamente per la paga ricevuta).

• Cosa dice Paolo che dobbiamo fare invece di frodare? (Mostrare sempre «lealtà perfetta», ossia essere fedeli e degni di fiducia). Quali risultati avete ottenuto dimostrando una «lealtà perfetta» sul posto di lavoro?

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