Capitolo 35 2:2Il buon Samaritano Gesù raccontava molte storie, o parabole, per aiutare la gente a conoscere la verità. Un giorno un capo dei giudei domandò a Gesù cosa doveva fare per ottenere la vita eterna. Il Salvatore gli chiese cosa dicevano le Scritture. Il capo dei giudei rispose che un uomo doveva amare Dio e anche il suo prossimo. Gesù disse che la risposta era corretta. Il capo dei giudei chiese allora: «Chi è il mio prossimo?». Luca 10:25–29 Gesù gli rispose raccontandogli una storia. Un giorno un giudeo percorreva la strada che conduceva alla città di Gerico. Dei ladri lo derubarono e lo picchiarono, poi lasciarono l’uomo a terra, quasi morto. Luca 10:30 Poco dopo passò un sacerdote, vide l’uomo e passò oltre dall’altro lato della strada senza aiutarlo. Luca 10:31 Arrivò un altro ebreo che lavorava nel tempio. Vide l’uomo ferito ma non si fermò ad aiutarlo neppure lui, passò oltre dall’altro lato della strada. Luca 10:32 Quindi si avvicinò un samaritano. I giudei e i samaritani non andavano molto d’accordo. Quando il samaritano vide l’uomo, ne fu dispiaciuto. Medicò le ferite dell’uomo e lo rivestì. Luca 10:33–34; Giovanni 4:9; Guida alle Scritture, «Samaritani», 175 Il samaritano portò l’uomo in una locanda e si prese cura di lui fino al giorno dopo. Al momento di partire diede del denaro all’oste e gli disse di occuparsi dell’uomo. Luca 10:34–35 Dopo aver raccontato questa storia Gesù chiese al capo dei giudei quale dei tre uomini era stato il prossimo dell’uomo ferito. Luca 10:36 Il capo rispose che era stato il samaritano perché aveva aiutato l’uomo. Gesù disse al capo dei giudei di essere come il samaritano. Luca 10:37