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La riverenza


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La riverenza

L’anziano Boyd K. Packer ha dichiarato: «Quando ci riuniamo per imparare le dottrine del Vangelo, ciò deve avvenire in un’atmosfera di riverenza …

Il mondo diventa sempre più rumoroso … Questa tendenza a rumori più forti, a eccitazioni più acute, a contese più frequenti, a meno ritegno, meno dignità, meno formalità non è né casuale, né innocente, né innocua.

Il primo ordine emanato dal comandante di una forza d’invasione è l’interruzione delle comunicazioni tra coloro che si intende conquistare.

La mancanza di riverenza risponde agli scopi dell’avversario, poiché interrompe i delicati canali attraverso i quali si ricevono le rivelazioni sia nella mente che nello spirito …

La riverenza richiama la rivelazione» (La Stella, gennaio 1992, 25–27).

Il presidente David O. McKay disse che «la riverenza è un profondo rispetto unito all’amore» (Conference Report, aprile 1967, 86; o Improvement Era, giugno 1967, 82).

L’anziano L. Tom Perry ha fatto osservare che «la riverenza scaturisce da ammirazione e rispetto verso Dio» (La Stella, gennaio 1991, 66).

Il presidente Spencer W. Kimball dava questo consiglio: «La vera riverenza è una qualità importante, ma è anche una qualità che sta scomparendo rapidamente dal mondo a causa delle forze del male che espandono la loro influenza. Non possiamo neppure immaginare il potere benefico che potremmo esercitare se milioni di membri della vera Chiesa di Cristo fossero un modello di comportamento riverente. Non possiamo neppure immaginare la grande moltitudine di persone che riusciremmo ainfluenzare con il nostro comportamento. Enorme, quasi inconcepibile, sarà il grande impatto spirituale che avremo sulle nostre famiglie, se diventeremo il popolo riverente che possiamo e dobbiamo essere» (The Teachings of Spencer W. Kimball, a cura di Edward L. Kimball, [1982], 224–225).

Queste dichiarazioni dei profeti, veggenti e rivelatori degli ultimi giorni mostrano che la riverenza è qualcosa di più che fare silenzio e rimanere composti durante la lezione. È un atteggiamento che pervade ogni comportamento giusto. È manifesta nel nostro rispetto e amore verso Dio e verso gli altri. Un inno della Primaria dice:

La riverenza è molto di più, assai, che restare seduti in silenzio; vuol dire pensare al Padre celeste perché riverenza è amor. [Innario dei bambini, 12]

Dai un esempio di riverenza

Per insegnare agli altri ad essere riverenti dobbiamo essere anche noi riverenti. Dobbiamo rispecchiare con il nostro comportamento la definizione della riverenza data dal presidente McKay: «Profondo rispetto unito all’amore». I seguenti suggerimenti ti aiuteranno a valutare l’efficacia dei tuoi sforzi di essere riverente.

  • Osserva le alleanze sacramentali di ricordare sempre il Signore e prendere su di te il Suo nome (vedere DeA 20:77, 79). Sforzati di pensare sempre a Lui e alla Sua bontà e di «stare come [testimone] di Dio in ogni momento e in ogni cosa ein ogni luogo» (Mosia 18:9).

  • Usa correttamente e con riverenza i nomi della Divinità. L’anziano Dallin H. Oaks ha dichiarato: «Quando i nomi di Dio Padre e di Suo Figlio Gesù Cristo sono usati con riverenza e autorità, comportano un potere che l’uomo comune non è in grado di comprendere. Deve essere ovvio per ogni credente che questi possenti nomi – per mezzo dei quali si compiono miracoli, per mezzo dei quali fu plasmato il mondo, per mezzo dei quali l’uomo fu creato e per mezzo dei quali possiamo essere salvati – sono santi, e devono essere trattati con la massima riverenza» (Relazione sulla conferenza generale di aprile 1986, 53).

  • Mostra il debito rispetto per le Autorità generali, i Settanta-Autorità di area, icomponenti delle presidenze generali delle organizzazioni ausiliarie e i dirigenti del sacerdozio e delle organizzazioni ausiliarie del luogo. Quando ti rivolgi a loro o parli di loro usa sempre i loro titoli, come ad esempio «presidente», «anziano», «vescovo», «sorella». Parla degli altri membri adulti della chiesa e rivolgiti a loro chiamandoli sempre «fratello» e «sorella».

  • Evita di usare un linguaggio rozzo o parole che sminuiscono, offendono, criticano gli altri. Usa un linguaggio cortese, con espressioni come «per favore», «grazie» e «scusi», sia con i tuoi familiari che con le altre persone.

  • Mostra il dovuto rispetto quando consulti le Scritture eusi le proprietà del Signore (ad esempio gli edifici e il terreno circostante, l’arredamento e i libri).

Alcuni modi particolari di insegnare a tenere una condotta riverente

Anche se il tuo esempio spesso è quanto basta per aiutare gli altri ad essere più riverenti, qualche volta dovrai spiegare esattamente cos’è una condotta riverente. Ciò può essere particolarmente necessario con i bambini e i giovani.

Un’insegnante di bambini di dieci e undici anni si rese conto della necessità di impartire delle istruzioni precise sulla riverenza. Durante una lezione sulla missione e il martirio del profeta Joseph Smith, le ragazze cominciarono a scherzare e a mostrare mancanza di rispetto. L’insegnante ascoltò incredula le osservazioni irriverenti e rifletté per un momento su ciò che poteva fare. Quindi, con voce piena di emozione, annunciò fermamente che le loro chiacchiere e risate non erano accettabili e che le loro parole offendevano la profonda riverenza che ella sentiva per Joseph Smith e per ciò che aveva fatto. Le ragazze immediatamente si calmarono. L’insegnante espresse il suo affetto alle ragazze edichiarò che le piaceva tenere quel corso, ma non poteva consentire un simile comportamento. Fu un’esperienza illuminante, sia per l’insegnante che per le ragazze.

I seguenti suggerimenti ti saranno utili per incoraggiare gli altri ad essere riverenti.

  • Stabilisci dei limiti. Definisci quale comportamento è accettabile e quale non è ammissibile. Per esempio, non consentire un linguaggio che si faccia beffe delle cose sacre o sia volgare, offensivo o cattivo. Scoraggia il comportamento maleducato, come ad esempio mangiare o entrare e uscire dalla stanza durante la lezione. Quando gli allievi interagiscono l’uno con l’altro e con te, incoraggiali ad ascoltare senza interrompere. Incoraggiali anche a usare un linguaggio cortese, dicendo per esempio «per favore», «grazie» e «scusa».

  • Organizzati e preparati in modo che vi sia la minore confusione possibile. Se insegni a una classe, arriva sempre prima dei tuoi allievi.

  • Comincia e finisci in orario. Così facendo dimostrerai rispetto per i tuoi allievi.

  • Parla in maniera piacevole e cortese. Saluta sempre ituoi allievi con un sorriso.

  • Rispetta il contributo che gli allievi danno alle discussioni.

  • Se insegni ai bambini, pensa prima della lezione alle semplici cose che puoi fare per ricordare loro di essere riverenti. Puoi ricreare in classe un comportamento riverente facendo cantare un inno a bassa voce o a bocca chiusa, mostrando un’immagine o facendo un gesto della mano che i bambini riconoscono come un invito ad essere riverenti.

  • Ricorda che è molto difficile che i bambini possano rimanere seduti immobili per lunghi periodi di tempo. Aiutali ad ascoltare e a partecipare attivamente. Ogni tanto fai un intervallo.

  • Dedica il tempo necessario a spiegare l’importanza della riverenza, specialmente ai bambini. Spiega lo scopo della musica di preludio. Parla del motivo per cui è importante ascoltare, partecipare al canto e parlare a bassa voce. Aiuta i bambini a capire che il comportamento riverente piace al Padre celeste. Spiega che se sono riverenti si sentiranno meglio e la loro testimonianza crescerà.

  • Non ricompensare il comportamento riverente con premi o dolci. Non fare delle gare per vedere chi riesce ad essere più riverente. Queste attività tendono ad attirare l’attenzione sulle cose sbagliate. Insegna che le vere ricompense che scaturiscono dalla riverenza sono la capacità di capire meglio e l’influenza dello Spirito.

  • Usa la musica. L’anziano Boyd K. Packer disse: «La musica può creare un’atmosfera favorevole al culto che invita lo spirito di rivelazione e di testimonianza» (La Stella, gennaio 1992, 27). Usa la musica di preludio per creare un’atmosfera di riverenza. Usa la musica nelle lezioni che insegni.

  • Aiuta gli allievi a riconoscere l’influenza dello Spirito. Porta testimonianza quando senti di doverlo fare.

  • Incentra tutto il tuo insegnamento sul Salvatore. Esponi nell’aula un’immagine del Salvatore.

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