Manuali della Primaria e attività di gruppo
Lezione 46: Gesù Cristo è il dono più grande (Natale)


Lezione 46

Gesù Cristo è il dono più grande (Natale)

Scopo

Aiutare ogni bambino ad apprezzare il grande dono che il Padre celeste ci ha fatto quando mandò Gesù Cristo sulla terra.

  1. Leggi attentamente Matteo 2:1–12 e Giovanni 3:16.

  2. Se ti è possibile metti l’illustrazione 2:-42, La nascita di Gesù (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 200, 62116) in una scatola che avvolgerai in carta decorata come se fosse un dono. Scrivi su un cartoncino Giovanni 3:16 e legalo al dono

  3. Prepara un biglietto di auguri per ogni bambino piegando a metà un foglio di carta e scrivendo sul davanti Buon Natale. Se possibile porta una busta in cui i bambini possono inserire il loro biglietto.

  4. Disegna o ritaglia una stella di carta, per rappresentare la stella che i magi d’Oriente seguirono (il modello della stella si trova alla fine della lezione)

  5. Porta in classe alcuni semplici capi di vestiario, come ad esempio sciarpe o vestaglie, da usare come costumi per la recita delle parti di Maria, di Giuseppe e dei magi d’Oriente. Se i costumi non sono facilmente disponibili, porta delle targhette che indicheranno i protagonisti. Porta anche una bambola che rappresenti Gesù e altri oggetti, come ad esempio un sacchetto e un vaso per rappresentare i doni dei magi d’Oriente.

  6. Preparati a cantare o recitare le parole di «Egli mandò il Figlio Suo» (Innario dei bambini). Le parole di questo inno si trovano alla fine del manuale.

  7. Materiale necessario:

    1. Bibbia

    2. Incisione di musica sacra natalizia (facoltativo)

    3. Matite e pastelli

    4. Illustrazione 2-7, I magi d’Oriente (Corredo di illustrazioni per lo studio del Vangelo 203; 62120).

  8. Fai i preparativi necessari per tenere le attività supplementari di tua scelta.

Svolgimento della lezione

Invita un bambino a dire la preghiera di apertura.

Verifica se i bambini hanno fatto quello che avevi chiesto loro di fare durante la settimana.

La nascita di Gesù Cristo fu un grande dono

Attività per richiamare l’attenzione

Mostra ai bambini il dono che hai preparato. Spiega che dentro il pacco c’è una cosa che rappresenta un meraviglioso dono da parte di qualcuno che ci ama molto.

Fai tenere a turno a ogni bambino il pacco perché indovini cosa contiene.

Spiega che l’etichetta dà un’indicazione. Leggi ad alta voce Giovanni 3:16. Chiedi ai bambini se ora sanno cos’è il dono e da chi proviene. (Dovrai forse ricordare ai bambini che Dio è un altro nome del Padre celeste). Invita un bambino ad aprire il dono e a mostrare l’illustrazione in modo che tutti possano vederla.

Discussione

Discussione

  • Cos’è questo dono?

  • Da chi proviene questo dono?

  • Perché la nascita di Gesù Cristo è un dono tanto meraviglioso?

Aiuta i bambini a capire che uno dei motivi per cui la nascita di Cristo è un dono tanto grande è che Gesù Cristo venne per insegnarci a vivere nella maniera giusta. Egli ci ha insegnato che amare e aiutare gli altri ci rende felici. Mandando Gesù sulla terra il Padre celeste ci ha fatto un dono che ci aiuterà a trovare la felicità non soltanto a Natale, ma per tutta la vita.

Canto

Canta o recita insieme ai bambini le parole di «Egli mandò il Figlio Suo».

I magi portarono dei doni al bambino Gesù

Storia delle Scritture e discussione

Fai notare che il Padre celeste voleva che tutti sapessero del dono che ci aveva fatto, pertanto mise nel cielo una bellissima nuova stella.

Mostra l’illustrazione 2-7, I magi d’Oriente, e chiedi ai bambini di narrare la storia dei magi che seguirono la stella per trovare Gesù (Vedi Matteo 2:1–12). Ricorda ai bambini i dettagli della storia che possono aver dimenticato.

Leggi ad alta voce Matteo 2:11.

Storia delle Scritture e discussione

  • Quali doni i magi d’Oriente portarono a Gesù?

Spiega che l’incenso e la mirra erano profumi usati nelle cerimonie religiose. Tutti e tre i doni erano preziosi e difficili da ottenere. I magi d’Oriente volevano portare a Gesù i doni più belli che potevano trovare.

Storia delle Scritture e discussione

  • Perché i magi d’Oriente portarono questi doni a Gesù? (Per dimostrare che essi Lo amavano e Lo onoravano).

  • Perché i magi d’Oriente si prostrarono e adorarono Gesù quando Lo videro? (Essi sapevano che Egli era il Salvatore, il Figlio del Padre celeste).

Recitazione

Chiedi ai bambini di recitare la storia dei magi. Assegna una parte a ogni bambino che desidera partecipare alla recitazione. I bambini possono fare le parti di Maria, Giuseppe e dei magi d’Oriente. (Fai tanti magi d’Oriente quanti ne sono necessari affinché tutti possano partecipare). Puoi anche chiedere a un bambino di reggere la stella di carta. Invita i bambini a indossare i costumi o a mettersi le targhette.

Per dare più realismo alla rappresentazione, puoi suonare come sottofondo un’incisione di musica sacra natalizia.

Narra, leggendo, dei versetti scelti da Matteo 2:1–12, in particolare i versetti 2 e 9–11. Puoi chiedere ai magi d’Oriente di ripetere insieme a te Matteo 2:12. (Se necessario spiega che Re de’ Giudei è un altro nome di Gesù Cristo).

Donando il nostro amore troviamo la gioia

Storia

Spiega che proprio come i magi d’Oriente portarono dei doni a Gesù per dimostrare il loro amore per Lui, anche noi possiamo fare dei doni agli altri per dimostrare che li amiamo.

Narra la seguente storia di un bambino chiamato S. Dilworth Young, che più tardi diventò un’Autorità generale:

Un Natale, quando aveva cinque anni, S. Dilworth Young vide nella vetrina di un negozio un puzzle che raffigurava una vecchia macchina dei pompieri trainata dai cavalli. Dilworth desiderava quel puzzle come regalo di Natale più di quanto avesse mai desiderato qualsiasi altra cosa.

L’anziano Young, in seguito, spiegò cosa accadde al puzzle il giorno di Natale.

«Quando finalmente venne il mattino di Natale, trovai appesa ai piedi del letto una calza stracolma di belle cose. Vidi subito che c’era anche il mio puzzle. In verità era fasciato con carta di Natale, ma dalla forma vidi subito che era l’oggetto dei miei sogni. Aprii rapidamente la scatola e ben presto fui immerso nel piacere di ricomporre il puzzle.

Questo piacere fu interrotto poco dopo da mio padre che entrò nella stanza e spiegò al mio fratello minore, alla mia sorella maggiore e a me che la famiglia Jensen, che abitava nella nostra strada, era arrivata di recente dalla Danimarca. Disse che il padre non aveva trovato lavoro e non avevano denaro. Suggerì poi che portassimo loro il nostro pranzo di Natale. Chiese anche a ognuno di noi di scegliere il regalo che più gli piaceva e di donarlo a un bambino dei Jensen.

Prima di andare dai Jensen passai tre ore felici a giocare con il mio puzzle. Avevo pensato di dare ai Jensen qualcos’altro, ma nel mio animo sapevo che c’era soltanto un dono che potevo fare.

Alle undici e quarantacinque ci incamminammo. Mio padre portava su un vassoio un tacchino. Mia madre e mia sorella Emily venivano con le patate, la salsa e il dessert; e sotto il mio braccio, riavvolto con cura con la carta colorata, c’era il mio puzzle della macchina dei pompieri.

Quando entrammo nella casa dei Jensen mio padre depose il tacchino sul nudo tavolino che stava nell’angolo della stanza e gli altri lo seguirono con i loro doni.

Ognuno di noi, a turno, offrì ciò che aveva portato. Emily dette alla bambina la sua bambola più bella. Io mi feci avanti e guardai un ragazzo circa della mia età. «Ecco», dissi, porgendogli il puzzle; egli lo prese dalle mie mani e sorrise. Quindi mio fratello fece la sua offerta al bambino più piccolo. Poi tornammo a casa.

Era strano, ma mentre percorrevo l’isolato che divideva la nostra casa da quella dei Jensen mi sembrava che i miei piedi non toccassero terra. Mi sembrava di viaggiare su una nuvola di buoni sentimenti, poiché sapevo di aver reso felice un’altra persona.

Anche il nostro pranzo di Natale a base di fagioli in scatola, pane e burro e frutta sciroppata ebbe un sapore speciale e indimenticabile in quel giorno di Natale!» (S. Dilworth Young, «Friend to Friend: A Special Christmas», Friend, dicembre 1972, pagg. 20–21).

Discussione

Discussione

  • Cosa fece Dilworth che lo rese felice?

  • Perché fu felice dopo aver dato via il suo gioco preferito?

  • Avete mai donato una cosa a qualcuno per farlo felice?

Lascia che i bambini parlino delle occasioni in cui hanno reso felici gli altri offrendo loro dei doni.

Esposizione

Spiega che quando facciamo un dono a qualcuno, dimostriamo che lo amiamo. Possiamo essere felici ricevendo un dono, ma possiamo essere felici anche facendo un dono. Fai notare che non è necessario che i doni siano costosi per dimostrare tutto il nostro affetto. I doni migliori sono i doni di servizio che facciamo.

Storia

Narra la storia di una bambina che fece dei doni sotto forma di servizio. Puoi usare la seguente storia:

Presto sarebbe stato Natale e Beth voleva fare dei regali di Natale ai suoi familiari per dimostrare loro tutto il suo amore. Ma Beth non aveva denaro. Pensava che non sarebbe stata in grado di fare nessun regalo e si sentiva molto triste. Poi ricordò che la sua insegnante della Primaria aveva detto alla classe che fra i doni più belli ci sono i doni che non si possono comprare con il denaro.

Beth decise di fare dei doni sotto forma di servizio. Beth fece un cartoncino per ogni familiare e su ognuno di essi scrisse una cosa che avrebbe fatto per il destinatario. Sul cartoncino della sorella minore scrisse che avrebbe fatto con lei il gioco che più le piaceva. Sul cartoncino per il fratello maggiore scrisse che avrebbe lavato i piatti una sera, quando toccava a lui. Per sua madre promise di badare al bambino più piccolo mentre ella faceva un sonnellino, e per suo padre promise di aiutarlo a lavorare nel giardino. Il dono che più le piaceva era quello fatto al nonno: promise che per prima cosa, ogni mattina, lo avrebbe abbracciato.

Il mattino di Natale Beth offrì i suoi doni ai familiari. A tutti piacquero i doni di servizio di Beth. Essi sapevano che Beth li amava perché aveva fatto loro dei doni meravigliosi.

Attività

Consegna a ogni bambino un cartoncino e una matita o qualche pastello. Spiega che con questi cartoncini ognuno di loro può fare un dono di servizio, proprio come fece Beth.

Esamina alcuni doni che i bambini possono fare, come ad esempio rifare il letto di un fratello o di una sorella, apparecchiare la tavola per il pranzo, giocare con il fratellino o la sorellina, fare una commissione per i genitori. Aiuta ogni bambino a scegliere un dono di servizio e una persona alla quale vuole farlo.

Aiuta ogni bambino a scrivere prima nella pagina interna del cartoncino farò e in fondo alla pagina per te.

Nel mezzo della pagina chiedi a ogni bambino di fare il disegno di quello che farà per qualcuno come dono di servizio.

Se hai portato delle buste, danne una a ogni bambino perché possa mettervi il cartoncino. Aiuta il bambino a scrivere sulla busta o sul davanti del cartoncino il nome della persona alla quale è destinato.

Ricorda ai bambini di consegnare i cartoncini quando i loro familiari si scambiano i doni.

Puoi suggerire loro di fare altri doni simili a casa per altri familiari o amici.

Ripasso

Esposizione

Ricorda ai bambini che Gesù Cristo è il dono più importante che il Padre celeste ci ha dato. Infatti Gesù ci aiuterà a ritornare un giorno a vivere con Sé e con il Padre celeste. Spiega che proprio come il Padre celeste dimostrò il suo amore per noi mandando sulla terra Gesù, così anche noi possiamo dimostrare il nostro amore per gli altri facendo loro dei doni speciali.

Testimonianza

Porta testimonianza che Gesù Cristo è il nostro Salvatore. Spiega ai bambini i sentimenti che provi quando pensi a quanto il Padre celeste e Gesù Cristo amano ognuno di noi. Spiega anche ai bambini come ti senti quando fai dei doni agli altri.

Incoraggia i bambini a ricordare il Padre celeste e Gesù Cristo quando celebrano il Natale.

Invita un bambino a dire la preghiera di chiusura.

Attività supplementari

Scegli tra le seguenti attività quelle che meglio si adattano ai bambini della tua classe. Puoi usarle nel corso della lezione o come ripasso. Troverai altri suggerimenti in «Periodo della lezione» nella sezione «Sussidi per l’insegnante».

  1. Canta o recita insieme coi bambini la prima strofa di «Nato è Gesù» (Inni, No. 123).

    Nato è Gesù, il Salvator,

    e dal ciel scende giù

    una luce d’immenso fulgor,

    qual messaggio di pace ed amor

    che annuncia alle genti:

    «Nato è il Bambino Gesù».

  2. Canta o recita le parole di «Lontano, in una mangiatoia» (Innario dei bambini), «Ninna nanna di Maria» (Innario dei bambini) «Non pianger, bambino» (Innario dei bambini). Le parole di questi inni si trovano alla fine del manuale.

  3. Leggi ad alta voce Matteo 2:1–2, 9–11. Spiega l’importanza della stella per i magi d’Oriente. Aiuta i bambini a ritagliare due triangoli di carta e a incollarli insieme formando una stella (vedi lo schema sotto). Lascia che i bambini portino a casa le loro stelle.

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