Lezione 26
La parabola dei talenti
Scopo
Aiutare i bambini a desiderare di usare i loro talenti per migliorare se stessi e gli altri.
Preparazione
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Leggi attentamente Matteo 25:14–30, Dottrina e Alleanze 60:2–3, 82:3. Quindi studia la lezione e decidi come raccontare ai bambini la storia contenuta nelle Scritture (vedi «Come preparare le lezioni», pag. vi, e «Come insegnare usando le scritture», pag. vii).
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Scegli le domande su cui discutere e le attività supplementari più adatte a coinvolgere i bambini e a raggiungere lʼobiettivo della lezione.
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Materiale necessario:
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Una Bibbia o Nuovo Testamento per ogni bambino.
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Fogli di carta con su scritto un talento, come ad esempio: «Hai il talento per diventare un bravo violinista», «Hai il talento di farti molti amici», «Hai talento per diventare un buon oratore», «Hai il talento per diventare un buon giocatore di calcio», «Hai il talento di adoperarti per la pace», «Hai talento per diventare un buon capo», «Hai talento per diventare un buon missionario», «Hai il talento di rendere felici gli altri» e così via. Prima che i bambini entrino in classe piega i fogli di carta e incollali in diversi posti nella stanza dove i bambini potranno trovarli. Non indicare i talenti come se appartenessero a un bambino in particolare.
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Svolgimento della lezione
Invita un bambino a dire la preghiera di apertura.
Attività supplementari
Puoi svolgere una o più delle seguenti attività in qualsiasi momento durante la lezione, oppure come ripasso, riassunto o come compito.
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Chiedi ai bambini di menzionare il maggior numero possibile di talenti; elencali alla lavagna man mano che vengono menzionati. Esorta i bambini a includere tra i talenti attributi come essere un buon ascoltatore, amare il prossimo, essere di buon umore, ecc..
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Distribuisci ai bambini carta e matita e invitali a fare un elenco dei propri talenti. Chiedi loro di non mostrare lʼelenco agli altri membri della classe. Poi chiedi a ognuno di loro di indicare un talento di ogni membro della classe. Man mano che vengono menzionati i talenti di ogni bambino, suggerisci a questi di aggiungere al suo elenco i talenti menzionati dagli altri bambini se già non fanno parte della sua lista. Poi fai alla classe le seguenti domande:
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Se i vostri compagni indicano un talento che non è elencato sul vostro foglio, come potete sviluppare questo talento?
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Se i vostri compagni non menzionano un talento che avete elencato, come potete sviluppare questo talento?
Esorta ogni bambino a scegliere uno dei suoi talenti e decidere come può svilupparlo ulteriormente o usarlo durante la prossima settimana.
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Narra la seguente storia del presidente Heber J. Grant:
«Quando entrai a far parte di una associazione di baseball, i ragazzi della mia età o poco più grandi erano i giocatori regolari ossia i migliori; invece quelli più piccoli di me giocavano nella prima riserva, e quelli più piccoli ancora nella terza riserva. Io ero fra costoro. Una delle ragioni di questo fatto era che non sapevo lanciare la palla da una base allʼaltra; unʼaltra ragione era che mi mancava la forza fisica per correre o battere bene la palla. Quando prendevo una palla, i ragazzi erano soliti gridare ‹Lanciala qui, donnicciola!›
Era tale il divertimento che procuravo ai ragazzi, che giurai solennemente che sarei arrivato a giocare nella squadra regolare di baseball che avrebbe vinto il campionato del Territorio dellʼUtah.
Riuscii a risparmiare un dollaro, che investii nellʼacquisto di una palla da baseball. Trascorrevo ore e ore lanciando la palla contro il granaio del vescovo Edwin D. Woolley… Spesso il braccio mi faceva così male che a malapena la notte riuscivo a dormire. Ma continuai a esercitarmi. Alla fine entrai a far parte della squadra regolare che vinse il campionato del Territorio» (Gospel Standards, pagg. 342–343).
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La seguente dichiarazione era uno dei detti preferiti del presidente Heber J. Grant. Commentane il significato insieme ai bambini ed esortali a impararla a memoria.
«Quello che insistiamo a fare diventa più facile, non perché cambi la natura stessa della cosa, ma perché aumenta la nostra capacità di farla» (Gospel Standards, pag. 355).
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Chiedi ai bambini di pensare ad alcuni compiti che vengono affidati ai membri della Chiesa. Distribuisci alla classe carta e matita e invita i bambini a scrivere un compito o incarico (ogni bambino potrà indicarne più di uno). Invitali a mettere il foglio di carta in una scatola o vasetto. Poi chiedi ai bambini di estrarre a turno un foglio di carta dalla scatola e di indicare quali talenti potrebbero sviluppare svolgendo questo compito o incarico. Elenca i talenti menzionati alla lavagna, per vedere quanti diversi talenti i bambini riescono a indicare.
Conclusione
Invita un bambino a dire la preghiera di chiusura.
Nota: unʼattività supplementare per la lezione 27 prevede lʼinvito a un membro della presidenza della Società di Soccorso o del vescovato a venire a parlare ai bambini di come la Società di Soccorso svolge opera di carità. Se vuoi svolgere questa attività invita questa persona con sufficiente anticipo e spiega di che cosa desideri che parli.