Lezione 45
Il viaggio di Paolo a Roma
Scopo
Aiutare ogni bambino a conoscere meglio i doni dello Spirito, che si ottengono tramite lo Spirito Santo.
Preparazione
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Leggi attentamente Atti 27:1–28:9; 1 Corinzi 12:1–11; settimo Articolo di fede. Quindi studia la lezione e decidi come vuoi insegnare ai bambini la storia contenuta nelle Scritture (vedi «Come preparare le lezioni», pag. vi, e «Come insegnare usando le Scritture», pag. vii).
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Letture addizionali: Principi evangelici, capitolo 22.
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Scegli le domande su cui discutere e le attività supplementari più adatte a coinvolgere i bambini e a raggiungere lʼobiettivo della lezione.
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Materiale necessario:
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Una Bibbia o Nuovo Testamento per ogni bambino.
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Una copia di Perla di Gran Prezzo o degli Articoli di fede per ogni bambino.
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Svolgimento della lezione
Invita un bambino a dire la preghiera di apertura.
Attività supplementari
Puoi svolgere una o più delle seguenti attività in qualsiasi momento durante la lezione, oppure come ripasso, riassunto o come compito.
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Scrivi su altrettanti fogli di carta i doni dello Spirito menzionati in 1 Corinzi 12:7–10. Metti i foglietti in una scatola avvolta in carta da regalo e chiedi ai bambini di estrarre ognuno un foglietto e dire qual è il dono che vi è scritto. Commenta brevemente ogni dono.
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Dividi la classe in piccoli gruppi. Assegna a ogni gruppo uno dei seguenti riferimenti delle Scritture o altro passo idoneo di tua scelta. Invitali a dire quale dono dello Spirito viene dimostrato e ad esprimere le loro idee in merito alla classe.
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Atti 3:1–8 (Pietro e Giovanni guariscono uno zoppo). Dono della guarigione.
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Atti 14:8–10 (Paolo guarisce uno storpio). Dono della guarigione.
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Marco 5:25–34 (Una donna tocca lʼorlo della veste di Gesù). Fede per guarire.
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Luca 2:25–26, 34–38 (Simeone e Anna profetizzano di Gesù). Dono della profezia. Quando parli del dono della profezia spiega che la maggior parte degli avvenimenti riguardanti la nascita, la missione, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo furono predetti da coloro che avevano il dono della profezia.
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Atti 9:1–20 (Paolo si converte al Vangelo di Gesù Cristo). Il dono di sapere che Gesù Cristo è il Figlio di Dio.
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Atti 2:4–18. (I discepoli ricevettero lo Spirito Santo il giorno della Pentecoste). Dono delle lingue e dono della profezia.
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Come può ognuno di questi doni esserci di aiuto?
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Puoi spiegare che Satana cerca di imitare i doni dello Spirito. Per esempio, i maghi della corte di Faraone riuscirono a imitare alcuni dei miracoli compiuti da Mosè e Aaronne (Esodo 7:10–13). Spiega che dobbiamo vivere rettamente e avere con noi lo Spirito, in modo da non essere ingannati. Ricorda ai bambini che i doni spirituali vengono conferiti tramite il dono dello Spirito Santo perché ci siano di aiuto (vedi Principi evangelici, capitolo 22).
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Aiuta i bambini a imparare il settimo Articolo di fede.
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Narra una delle seguenti storie:
Il dono di Jane
«Una mattina presto Jane Grover, con nonno Tanner e la sua nipotina lasciarono lʼaccampamento dei pionieri vicino a Council Bluffs nello Iowa per raccogliere lʼuva spina selvatica. Il nonno si stancava facilmente, quindi molto presto tornò al carro per riposare, mentre le ragazze continuavano a trovare bellissimi frutti e rimasero tra i cespugli perché volevano riempire i loro secchi.
Improvvisamente delle grida turbarono la quiete del mattino. Le ragazze corsero verso il carro e furono prese dal terrore vedendo un gruppo di Indiani che stavano strappando i vestiti di dosso al nonno. Gli avevano preso lʼorologio e il coltello e cercavano di portare via i cavalli.
Un indiano afferrò la bambina più piccola, che cominciò a piangere per la paura; un altro si lanciò verso Jane e cercò di trascinarla con sè. Mentre lottava per liberarsi, la bambina disse una breve e fervida preghiera di aiuto.
Quasi improvvisamente Jane sentì in sè un potere più grande di qualsiasi cosa avesse mai provato. Con molta calma cominciò a parlare con un tono di voce che indusse lʼindiano a lasciar liberi i prigionieri e a fermarsi ad ascoltare. Con loro totale stupore udirono quella bambina che parlava nella loro lingua per implorarli di ricordare che il Grande Spirito non avrebbe voluto che essi facessero del male ai loro amici bianchi. Anche il nonno e le bambine erano stupiti per quanto stava accadendo. Nessuno di loro conosceva una parola di quella strana lingua, e tuttavia là cʼera Jane che parlava con facilità e con autorità, come se lʼavesse parlata per tutta la vita. Gli Indiani annuirono, restituirono lʼorologio, il coltello e gli indumenti che avevano preso, poi strinsero la mano a tutti e si allontanarono con calma» (narrata da Lucile C. Reading, «Shining Moments», Childrenʼs Friend, luglio 1941, pag. 41).
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Quale dono spirituale ricevette Jane Grover? (Il dono delle lingue). Perché potè parlare agli Indiani nella loro lingua? (Ella aveva pregato per avere lʼaiuto del Padre celeste. Aveva chiesto il dono).
La guarigione di Jan
«Jan J. Roothof era un bambino della Chiesa di undici anni che viveva a Rotterdam, in Olanda. Una volta era un bambino felice che andava a scuola e in chiesa, giocava con gli amici e faceva tutte le cose che piacciono a un ragazzo. Poi improvvisamente una dolorosa malattia agli occhi gli fece perdere la vista. Non potè più andare a scuola, né poteva più leggere. Non poteva neppure vedere abbastanza da poter giocare con i suoi amici. Per lui il mondo era pieno di oscurità e di sofferenza.
Ai Santi degli Ultimi Giorni dellʼOlanda giunse la notizia che il presidente Joseph F. Smith, settimo presidente della Chiesa, sarebbe venuto a far loro visita. Jan pensò a lungo a questa visita, poi disse a sua madre: ‹Il profeta ha più potere di chiunque altro sulla terra; se mi porterai alla riunione, cosicché egli possa guardarmi negli occhi, sono sicuro che guarirò›.
Alla fine della riunione, la domenica successiva, il presidente Smith si recò in fondo alla piccola cappella per salutare i fedeli e stringere loro la mano. Sorella Roothoof aiutò Jan, che aveva gli occhi bendati, ad andare insieme con gli altri a parlare al loro amato capo.
Il presidente Smith prese il ragazzo cieco per mano e poi, con grande dolcezza sollevò le bende e lo guardò negli occhi pieni di dolore. Il profeta benedisse Jan e promise che avrebbe visto di nuovo.
Arrivati a casa, la mamma di Jan tolse le bende dagli occhi del figlio in modo da potergli lavare gli occhi come il dottore le aveva detto di fare. Mentre lo faceva, Jan gridò con gioia: ‹Oh, mamma, i miei occhi stanno bene! Ora posso vedere bene e anche lontano, e non sento più nessun dolore!›» («President Smith Took Him by the Hand», Friend, agosto 1973, pag. 36).
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Quale dono spirituale ricevette Jan Roothof? (La fede per guarire). Cosa rese possibile la guarigione di Jan? (Egli chiese il dono della guarigione ed ebbe fede nel dono del profeta di guarirlo).
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Conclusione
Invita un bambino a dire la preghiera di chiusura.