Manuali della Primaria e attività di gruppo
Lezione 41: Gesù ci insegna a tenere a freno la lingua


Lezione 41

Gesù ci insegna a tenere a freno la lingua

Scopo

Aiutare i bambini a imparare a controllare le cose che dicono e pensano.

Preparazione

  1. Leggi attentamente Matteo 5:33–37; Giacomo 1:26, 3:2–13, 5:12; 1 Pietro 3:10; Esodo 20:7; Mosia 4:30. Quindi studia la lezione e decidi come vuoi insegnare ai bambini la storia contenuta nelle Scritture (vedi «Come preparare le lezioni», pag. vi, e «Come insegnare usando le Scritture», pag. vii).

  2. Scegli le domande su cui discutere e le attività supplementari più adatte a coinvolgere i bambini e a raggiungere lʼobiettivo della lezione.

  3. Ritaglia in triangoli alcuni fogli di carta. Scrivi su ogni triangolo, con la punta verso il basso, le seguenti parole o frasi: pettegolezzi, falsa testimonianza, menzogne, litigi, oscenità, usare il nome del Signore invano, parole adirate. Scrivi ognuna delle seguenti parole o frasi su un angolo con la punta verso lʼalto: parole gentili, complimenti, parole cortesi, verità, preghiera, parole di pace.

    Immagine
    good and bad words
  4. Materiale necessario:

    1. Una Bibbia o Nuovo Testamento per ogni bambino.

    2. Nastro adesivo per fissare i triangoli alla lavagna.

Svolgimento della lezione

Invita un bambino a dire la preghiera di apertura.

Attività per richiamare lʼattenzione.

Dividi i bambini della tua classe in piccoli gruppi e chiedi a ognuno di essi di mimare come si guida un cavallo, una bicicletta, un cane a passeggio, unʼautomobile, una barca e altri oggetti simili. Invita gli altri bambini a indovinare cosa sta facendo il gruppo.

Attività per richiamare lʼattenzione.

  • Cosa accadrebbe se qualcuno non fosse in grado di controllare queste cose?

Spiega che in questa lezione i bambini impareranno a controllare una cosa che hanno sempre con loro. Fa parte del loro corpo, ma non si tratta né delle mani, né dei piedi.

Attività per richiamare lʼattenzione.

  • Secondo voi, di che cosa si tratta?

Chiedi ai bambini di ascoltare qual è questa parte del corpo mentre leggi Giacomo 3:3–5.

Attività per richiamare lʼattenzione.

  • Cosa dice questo passo delle Scritture riguardo alla lingua?

Storia delle Scritture

Narra ai bambini le storie contenute in Matteo 5:33–37; Giacomo 1:26, 3:2–13; e 1 Pietro 3:10. (Per conoscere alcuni modi in cui puoi narrare una storia delle Scritture, vedi «Come insegnare usando le Scritture», pag. vii). Spiega che parlar con frode significa cercare di ingannare o di imbrogliare gli altri. Aiuta i bambini a capire che anche se la lingua è una piccola parte del corpo, essi devono sforzarsi al massimo di controllarla.

Discussione e domande per lʼapplicazione pratica

Durante la preparazione della lezione studia le seguenti domande e passi delle Scritture. Utilizza le domande che ritieni più adatte ad aiutare i bambini a capire le Scritture e a metterne in pratica i principi. Leggendo i passi delle Scritture in classe insieme con i bambini li aiuterai a capirli meglio.

Discussione e domande per lʼapplicazione pratica

  • Cosa significa tenere a freno la lingua? (Giacomo 1:26). Perché possiamo controllare tutto il nostro corpo se controlliamo la nostra lingua? (Giacomo 3:2).

  • Perché una sorgente non può emettere nello stesso tempo acqua dolce e acqua salata? (Giacomo 3:11–12). Cosa intende Giacomo quando dice che un fico non può produrre ulive e che una vigna non può produrre fichi? (Giacomo 3:12). Cosa stava cercando di insegnare con questi esempi? (Giacomo 3:10).

  • Cosa accade quando cominciamo a dire cose cattive o a parlare duramente? Secondo voi, in che modo questo influisce sulle buone cose che diciamo?

  • Quale comandamento Gesù ci ha dato riguardo a ciò che dobbiamo dire e a come dobbiamo parlare? (Matteo 5:33–37). Perché secondo voi è importante osservare questi comandamenti?

Traccia alla lavagna una linea orizzontale. Disponi i triangoli a faccia in giù sul tavolo e invita ogni bambino a sceglierne uno, leggerlo e attaccarlo sopra la linea se la freccia punta verso lʼalto e sotto la linea se la freccia punta verso il basso. (Vedi lʼillustrazione nella sezione «Preparazione»).

Discussione e domande per lʼapplicazione pratica

  • Commenta ogni parola man mano che il bambino attacca il triangolo sulla linea. Spiega perché le cose sopra la linea sono positive e perché le cose sotto la linea sono negative. Come vi sentite quando dite una cosa buona a qualcuno o di qualcuno? Come vi sentite quando fate un complimento a qualcuno? Perché quando diciamo cose buone degli altri ci sentiamo contenti anche noi?

  • Cosa ci dicono i Dieci Comandamenti riguardo a come dobbiamo parlare del Signore? (Esodo 20:7). Perché è importante per noi parlare soltanto in modo riverente del Padre celeste e di Gesù Cristo? Perché osservando questo comandamento possiamo diventare più simili al Padre celeste e Gesù? (Puoi narrare di nuovo la storia del presidente Spencer W. Kimball nella lezione 8).

  • In che modo controlliamo la nostra lingua e le nostre azioni? Aiuta i bambini a capire che ciò che pensiamo e sentiamo determina ciò che diciamo e facciamo. Controllando i nostri pensieri possiamo controllare ciò che diciamo. Come possiamo controllare i nostri pensieri? Presenta i seguenti suggerimenti:

    • Chiedi a te stesso: «Cosa vorrebbe Gesù che facessi in questa situazione?»

    • Pensa a un passo delle Scritture che preferisci.

    • Canta o canticchia un canto della Primaria o un inno ad alta voce o nella mente.

    • Prega per avere un aiuto.

    • Ricordati che sei un figlio di Dio.

    • Pensa a ciò che i tuoi genitori vorrebbero che facessi.

Attività supplementari

Puoi svolgere una o più delle seguenti attività in qualsiasi momento durante la lezione, oppure come ripasso, riassunto o come compito.

  1. Narra la seguente storia di Joseph Smith (puoi chiedere a qualcuno che sa leggere bene di registrare la storia su una cassetta):

    Joseph Smith fu messo in prigione diverse volte da uomini che lo odiavano, anche se essi non riuscivano mai a dimostrare che aveva fatto qualcosa di male. Una notte egli e alcuni altri uomini erano tenuti rinchiusi in una fredda e tetra prigione costretti a portare catene ai piedi e a dormire sul duro pavimento. Essi stavano cercando di dormire, ma le guardie parlavano ad alta voce, bestemmiavano e raccontavano lʼuno allʼaltro le terribili cose che avevano fatto ai membri della Chiesa.

    Dopo aver ascoltato quegli orribili discorsi, Joseph improvvisamente balzò in piedi e disse a quegli uomini: «Silenzio! Nel nome di Gesù Cristo vi comando di tacere; non voglio vivere un altro minuto ascoltando un simile linguaggio». Le guardie lasciarono cadere le armi e lo implorarono di perdonarle. Per il resto della notte rimasero in silenzio. (Vedi Parley P. Pratt, Autobiography of Parley P. Pratt, pagg.209–211).

    • Cosa potete fare se qualcuno vicino a voi bestemmia o racconta una storiella oscena?

  2. Infila un lungo pezzo di spago attraverso un anello o un rocchetto e annoda le estremità. Invita i membri della classe a disporsi in cerchio e a tenere lo spago. Scegli un bambino che prenda posto al centro del cerchio. Invita gli altri bambini a passarsi lʼanello o rocchetto di mano in mano. Quando dici «Stop», invita la persona che ha lʼanello a dire una cosa positiva del bambino che sta al centro del cerchio. Poi chiedi al bambino che sta al centro del cerchio di cambiare posto con quello che ha detto una cosa bella di lui e fai continuare il gioco. Continua sino a quando tutti hanno avuto la possibilità di andare al centro del cerchio. Puoi aggiungere un commento positivo riguardo a ogni bambino. Parla di come ci sentiamo quando diciamo cose belle degli altri e come ci sentiamo quando gli altri dicono qualcosa di bello di noi. (Se la tua classe è troppo piccola per questa attività, chiedi a ogni bambino di dire una cosa bella di ognuno dei suoi compagni).

  3. Paragona un pensiero cattivo al piccolo cuneo di ferro della storia narrata dal presidente Spencer W. Kimball, di un giovane che viveva in una fattoria:

    Un giorno, tornando dai campi, il giovane trovò un cuneo di ferro. (Spiega cosʼè un cuneo). Egli sapeva di essere in ritardo per la cena, così invece di portare il cuneo nel capanno degli attrezzi lo mise tra i rami di un giovane noce che suo padre aveva piantato accanto al cancello. Il giovane intendeva venire a prendere il cuneo e portarlo nel capanno degli attrezzi dopo mangiato, ma non lo fece mai. Il cuneo rimase là in quel posto per molti anni e lʼalbero, crescendo piano, lo ricoprì.

    Molti anni dopo, quando lʼalbero era davvero un gigante, in una fredda notte dʼinverno il vento e la pioggia spezzarono uno dei suoi tre rami principali. Poichè non cʼera più nessun contrappeso, anche gli altri due rami si spaccarono e caddero. Quando la tempesta si placò, dellʼalbero non rimaneva in piedi neppure un rametto.

    Nelle prime ore del mattino seguente il contadino–il nostro ragazzo che era diventato grande–uscì e vide il danno causato al grosso noce. Disse a se stesso: «Non avrei mai pensato che una cosa simile potesse accadere a questʼalbero. Era il più bellʼalbero della vallata. Ci avrei scommesso mille dollari che non sarebbe accaduto».

    Il contadino aveva dimenticato il cuneo, e tuttavia esso era sempre là, dove lo aveva messo. Anche se lʼalbero era diventato alto, il cuneo lo aveva indebolito. Lʼalbero normalmente avrebbe resistito alla tempesta, ma a causa del cuneo, messo là molti anni prima, esso non era forte come avrebbe dovuto essere. Il cuneo fece cadere lʼalbero a pezzi (Vedi Samuel T. Whitman, «Forgotten Wedges», citato da Spencer W. Kimball in Conference Report, aprile 1966, pagg. 70–71).

    • Per quali aspetti i cattivi pensieri sono come quel cuneo? Quando consentiamo alla nostra mente di accogliere un cattivo pensiero, questo pensiero può insinuarsi più profondamente nella nostra mente, come il cuneo nellʼalbero, e diventare un grave problema per noi. Dobbiamo liberarci immediatamente dei cattivi pensieri.

  4. Commenta Proverbi 23:7. Includi nella discussione i modi in cui i bambini possono controllare il loro umore, come ad esempio contando sino a dieci quando si sentono offesi o adirati.

Conclusione

Testimonianza

Porta testimonianza che imparare a controllare la nostra lingua è una delle cose che dobbiamo fare per diventare come il Padre celeste e Gesù Cristo. Parla di unʼesperienza che hai fatto in cui dire cose buone invece di cose cattive ha aiutato te o una persona di tua conoscenza a sentirsi più vicina al Signore. Esorta i bambini a cercare di controllare ciò che dicono durante la prossima settimana.

Letture suggerite

Suggerisci ai bambini di leggere a casa come ripasso di questa lezione Giacomo 3:3–10.

Invita un bambino a dire la preghiera di chiusura.

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